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Scritto il 1 Luglio 2014 alle 09:37 da
Basta veramente poco in un ambiente drogato per esaltare facili illusioni…
A maggio i compromessi su case esistenti degli Stati Uniti sono cresciuti al passo più rapido da aprile 2010 e al valore massimo in otto mesi, segno che l’incertezza che ha caratterizzato il mercato immobiliare americano nei primi mesi dell’anno sta cominciando a diminuire. Il dato, riportato dall’associazione di settore National Association of Realtors, ha segnato un aumento del 6,1% a 103,9 punti, appunto il rialzo maggiore dal +9,6% di aprile 2010. Gli analisti attendevano un aumento dell’1,1%.
(…) A giugno scorso era stato toccato il picco di 110,8 punti. Su base annuale il dato è comunque in calo del 5,2% rispetto a un anno fa.
Secondo Lawrence Yun, capo economista del Nar, i compromessi sono in aumento, tuttavia “la crescita previst per la seconda metà dell’anno non sarà sufficiente a compensare un primo trimestre lento”.Leggi l’articolo.
Contestualizziamo tutto visivamente prima che qualcuno si entusiasmi, dimenticando che se un mercato immobiliare non sale in primavera estate non sale più…
Thanks to Zero Hedge
Buone notizie quindi per le vendite di giugno e luglio, ma le buone notizie si fermano qui.
Per il resto 5 things you must know about housing for the rest of 2014 ovvero…
So here are five things to know about housing and where it’s going for the rest of 2014.
1) Luxury Sales Fly as Home Sales for the Rest Crash and Burn
2) Real Estate Investment Highly Uncertain
3) Investor Price Increases Push Housing Out of Reach
4) Millennials Want to Buy but Can’t
5) Mortgage Originations Fizzle
Even Federal Reserve Chair Janet Yellen concedes that housing is no longer helping – it is hurting the economy.
“One cautionary note, though, is that readings on housing activity – a sector that has been recovering since 2011 – have remained disappointing so far this year and will bear watching,” she said. “Another risk – domestic in origin – is that the recent flattening out in housing activity could prove more protracted than currently expected rather than resuming its earlier pace of recovery.”
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