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TAPERING…ERA GLACIALE!
Quello che è assolutamente certo in questi ultimi mesi in America è che la famigerata efficienza dei mercati ha disperatamente bisogno di una “mano invisibile” per continuare a sognare chissà quale ripresa, chissà quali orizzonti.
Ieri dopo la farsa durata ben oltre sei mesi sulla leggenda metropolitana del tapering, conclusasi nell’ultima riunione della Federal Reserve con la decisione di ridurre simbolicamente la dimensione mensile degli acquisti di titoli di Stato e MBS legati al mercato immobiliare, le minute della banca centrale hanno confermato l’assoluta incertezza e smarrimento che accompagna le scelte di politica monetaria…
L’aggettivo “moderato” che solleva dubbi sulla Fed
La Federal Reserve sarà in grado di adeguarsi all’andamento dell’economia con la giusta tempistica? I dubbi sorgono nelle sale operative e negli uffici dei gestori alla luce di un aggettivo – “misurato” – con cui la banca centrale americana intende procedere il suo passo di riduzione di acquisto di bond e Treasury ipotecari. Quei dubbi, legati al cosiddetto “tapering”, sono alimentati dai verbali della riunione della banca centrale americana conclusasi lo scorso 18 dicembre. In quell’occasione il governatore Ben Bernanke diede semaforo verde alla prima riduzione, da avviare il mese in corso, del terzo round di allentamento monetario, quello iniziato nel settembre 2012. (…)
Per il momento, recitano le minute, la Fed non vede in paure di bolle o instabilità finanziaria le ragioni per fermare il quantitative easing. Anzi. La vulnerabilità del sistema finanziario a shock avversi resta a livelli generalmente “moderati”. Eppure mano a mano che l’acquisto di bond da parte della banca centrale procede, la sua efficacia viene meno. Lo riconosce la Fed stessa, che torna a ribadire che il ritmo del “tapering” non sta su un “percorso prederminato”.
Ricordatevele queste parole perchè fanno parte della storia, per il momento la Fed non vede paure di bolle o instabilità finanziaria, non vede nulla, come la banca centrale americana mai ha visto nella sua storia, ogni bolla le è esplosa in faccia, senza che loro siano stati in grado di comprenderla o per interessi superiori far finta di non vederla…
Nella riunione del FOMC del mese di marzo del 2006 mentre uno sconosciuto come il sottoscritto metteva in guardia dai rischi di un’esplosione immobiliare, Bernanke sosteneva che i fondamentali forti dell’economia sosterranno un atterraggio relativamente morbido del mercato immobiliare e che il sistema finanziario era fondamentalmente solido.
Se l’azionario non ha reagito in modo particolare al documento, chiudendo poco mosso, oro e Treasury anticipano invece un continuo “tapering”. Entrambi hanno archiviato una seduta in calo.
Non a caso per qualcuno quella due parole – “passi misurati” – sono “hawkish”, da falco, segno che la Fed vuole porre fine al piano di acquisto di bond, tanto più che vede l’economia Usa in buona salute. “Sembra che questo [il piano di acquisto di bond] sia uno strumento che vogliono archiviare”, ha spiegato un trader. “La Fed suona più fiduciosa sulla sostenibilità della ripresa economica che sugli effetti futuri del terzo round di quantitative easing”, aggiunge un altro.
Per altri invece i toni sono “dovish”, da colomba, segno che la Fed vuole rassicurare gli investitori che non diventerà restia agli stimoli in fretta. Una cosa sembra certa: salvo ricadute dell’economia, “la Fed terminerà il piano di acquisto di bond entro la fine del 2014”.
Poche idee ben chiare estremamente confuse a tal punto che i rendimenti dei titoli americani a dieci anni ormai da un paio di settimane non hanno il coraggio di passare oltre la barriera del 3 % anche per non disturbare un’altra pericolosa barriera che potrebbe far collassare la tenera e anemica ripresa americana, che si basa essenzialmente sul contributo della drogata ripresa del mercato immobiliare…
Nel frattempo senza osservare i dettagli continuano ad arrivare buone notizie dal mercato del lavoro americano, purchè si faccia finta di non vedere i milioni di americani che spariscono dalla forza lavoro e perdono potere di acquisto lavorando a part-time…
Lavoro settore privato Usa +238.000 nuovi salariati a dicembre Crescita superiore alle previsioni dell’occupazione nel settore privato americano in dicembre, segno che i progressi del mercato del lavoro negli Stati Uniti proseguono e guadagnano slancio. Il dato è di buon auspicio sul rapporto sull’occupazione relativo al mese scorso, atteso per venerdì.Secondo il rapporto mensile redatto da Macroeconomics Advisers e dall’agenzia che si occupa di preparare le buste paga Automatic Data Processing, in dicembre sono stati creati 238.000 posti di lavoro, più dei 200.000 attesi dagli analisti.
Non lo dico io ma lo dicono loro, o meglio ce lo racconta la Carolina del Nord in anteprima What happens when jobless benefits are cut? North Carolina may offer clues
La scorsa estate la Carolina del Nord ha ridotto la quantità di sussidi e il numero di settimane per le quali potranno ottenere questi benefici e oggi come per magia abbiamo un tasso di disoccupazione sceso ai minimi di cinque anni.
Quello che però non dice il tasso di disoccupazione, che i dati non dicono è quello che è accaduto a tutte quelle persone che non sono più considerate disoccupate non perchè hanno trovato lavoro, ma perchèhanno cercato altre soluzioni trasferimento in altri Stati, aiuto dai parenti, pensione anticipata, assegni di invalidità e via dicendo.
L’occupazione è un campo di sondaggio meraviglioso per i leggendari polli di Trilussa in piena crisi …
Sai ched’ e’ la statistica? E’ ‘na cosa
che serve pe’ fa’ un conto in generale….
Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d’adesso
risurta che se no tegni lavoro, se sparisci dal lavoro :
e, nulla entra ne le tasche tue,
t’entra ne la statistica lo stesso
perche’ c’e’ un antro che lavori ne ha due e
chi se importa dove è finito il lavoro tuo.
Nel frattempo dopo aver festeggiato i tacchini in America 1,3 milioni di polli di Trilussa attende … Usa, Obama: “Congresso approvi i sussidi di disoccupazione”
Comunque sia rilassiamoci se i dati di venerdi saranno buoni sarà tutto grazie alla fantastica ripresa e chissenefrega dei polli che scompaiono nel nulla e se invece i dati non saranno buoni allora statene certi sarà solo colpa della luna o della neve o del freddo o del tacchino.
Infatti come riporta Bill McBride di Calculated Risk …
Something to keep in mind – it is possible that the cold weather in December impacted the payroll report. Goldman Sachs economist Kris Dawsey wrote this week:
Adverse weather so far this winter―including record low temperatures set in parts of the country―has focused attention on the potential impact on economic data. For instance, our auto analysts note that disappointing December sales could in some part be attributed to unfavorable weather. Regarding the near-term data calendar, we expect that colder-than-normal weather during the survey period for the December payroll report probably pushed employment growth below its recent trend. (Our preliminary forecast is for a 175,000 gain in total payrolls to be released this Friday.)
Freddo record potrà costare all’economia fino a 5 miliardi di dollari
La morsa di gelo che attanaglia gli Stati Uniti e che ha fatto scendere il termometro a livelli che non si vedevano da decenni, con temperature percepite di -51 gradi, potrà costare all’economia americana fino a 5 miliardi di dollari.
State sintonizzati sarà un lungo inverno!
Nel frattempo è in preparazione il matrimonio di Machiavelli con Madame Volatilite’ il nuovo manoscritto dedicato ai sostenitori di Icebergfinanza, visioni e orizzonti per un 2014 che si preannuncia davvero esplosivo!
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caro capitano Andrea
posso farti una domanda sperando in una tua risposta ? beh … ci provo.
Molte banche centrali con i vari QE variamente nominati sono entrate nel mercato secondario dei titoli monetizzandoli.
Quando arriveranno a scadenza, cosa faranno ? li rinnoveranno ovviamente aggiornandoli agli interessi maturati ? li distruggeranno ? oppure pensiamo che il debitore avrà finalmente la possibilità ri randere quanto ricevuto, e quindi ritirare e distruggere i titoli ? Potrebvbe anche essere un MIX di queste tre ipotesi ….. tu che dici ?
ringrazio di cuore per la tua sicura risposte.
Andrea
Draghi: Non Vedo Deflazione E Nessuno Scenario Giapponese – Asca :d
Studia Mario studia… http://www.amazon.com/The-Holy-Grail-Macroeconomics-Recession/dp/0470824948
@Kry
La cosa che sfugge sempre quando si parla di socialismo o liberismo è un aggettivo: TROPPO.
Il problema non è il ricco o il povero, ma il TROPPO ricco o il TROPPO povero.
Se ci pensate, non è difficile.
http://www.laforzamotrice.it
Se andranno a scadenza nessun problema a meno che non si tratti di titoli il cui debitore nel frattempo farà default, in fondo è successo qualcosa con i titoli della Grecia, qualcuno sa come sono stati contabilizzati nel bilancio della ECB?
Prima dell’inizio di questa crisi i bilanci della banche centrali erano ordinaria contabilità poi all’improvviso un’esplosione di trilioni in tutte le direzioni, liquidità che serviva solo per permettere alle banche di riempire le voragini createsi con investimenti speculativi a leva, talvolta sino a 60 volte il proprio patrimonio.
Alle volte sorrido quando qualcuno cerca di spiegare come funziona un bilancio di una banca centrale sorrido perchè in realtà nessuno sa cosa accade dietro le quinte di una banca centrale, unica istituzione al mondo che ha il potere di creare denaro e diffonderlo attraverso le sue protette attraverso la riserva frazionaria.
Chi sa dirmi dove sono finiti miliardi di CDO CLO e via dicendo o ABS & MBS legati al fenomeno subprime e al CRE che valevano qualche centesimo rispetto all’emissione e che la FED a accettato come collaterale sino alle parti più infime della finanza creativa.
Sinceramente non ho risposta ma me lo immagino.
Ciao Andrea
hahahaha mattacchione ….
ovvio che mica ti chiedo una previsione certa ….. ma un’opinione …. anch’io ho un’opinione, ma mi serviva per confrontarla con la tua, con tutte le riserve del caso.
Il caso dei titoli svalutati sul momento ( che quindi sono stati supervalutati rispetto a quanto proponeva il mercato) è diverso, perchè , a meno del default del debitore, alla scadenza possono avere il valore nominale. Quindi in quel caso si è trattato di un prestito a interesse nullo.
Diverso il caso dei titoli di stato, per i quali non si sa se vengono regolaremete pagate le cedole, e soprattutto chi fornirà il capitale alla scadenza, sempre che qualcuno lo fornisca. Dai sbilanciati …. sappiamo tutti che è solo una opinione !!!
andrea.mensa@finanza:
icebergfinanza,hahahaha mattacchione ….
ovvio che mica ti chiedo una previsione certa ….. ma un’opinione …. anch’io ho un’opinione, ma mi serviva per confrontarla con la tua, con tutte le riserve del caso.
Il caso dei titoli svalutati sul momento ( che quindi sono stati supervalutati rispetto a quanto proponeva il mercato) è diverso, perchè , a meno del default del debitore, alla scadenza possono avere il valore nominale. Quindi in quel caso si è trattato di un prestito a interesse nullo.
Diverso il caso dei titoli di stato, per i quali non si sa se vengono regolaremete pagate le cedole, e soprattutto chi fornirà il capitale alla scadenza, sempre che qualcuno lo fornisca. Dai sbilanciati …. sappiamo tutti che è solo una opinione !!!
..”soprattutto chi fornirà il capitale in scadenza, sempre che qualcuno lo fornisca”.
direi che è davvero una bella domanda … a cui rispondere
Volevo togliere la parola socialismo. A me interessano le 5 lezioni che se ne traggono dall’esperimento in cui tale parola non viene menzionata. Il TROPPO come fai notare è l’inizio della fine di qualsiasi regime totalitario compreso quello attuale del MULTINAZIONALISMO nascosto dietro l’ideologia della GLOBALIZZAZIONE.
caro kry e i commenti non li metti? leggi questo, sul socialismo.
1) qui si definisce il socialismo come massima uguaglianza. il suo contrario sarebbe la massima disuguaglianza. quale potrebbe essere un esempio reale di società massimamente disuguale? la russia sotto gli zar?… beh, in quel tipo si società il suddetto prof sarebbe o disoccupato o schiavo in un latifondo e la suddetta classe non esisterebbe in quanto studiava il 2% della popolazione.
anzi, probabilmente non esisterebbe nè prof nè classe perchè sterminati da piccoli causa assenza di salute pubblica.
questo per dire che si analizzano i difetti del socialismo partendo da basi che danno per scontate le conquiste del socialismo, sputando sul piatto dove si è mangiato.
e non mi venite a dire che i miglioramenti della sanità sono dovuti a scienza e tecnologia, perchè in sierra leone le cliniche private e carissime all’avanguardia tecnologica ci sono, peccato che il 98% della popolazione non ha i soldi per pagarle e
schiattano mediamente a 40 anni.
2) a volte le cose evolvono in modo discontinuo, per “enantiodromia” (successione di opposti): eccessi di socialismo sono stati stimolati da precedenti eccessi di disuguaglianza.
3) il socialismo, nelle sue varie tonalità, esiste, è esistito e tutto ciò che esiste ha i suoi motivi. inutile condannare, meglio comprendere. e meglio essere realisti che sognare.
4) estrema uguaglianza e estrema disuguaglianza sono secondo me entrambe deleterie oltre che impossibili, io sono per il 50/50.
oppure leggi questo : 1)
La persona che riceve troppo in questo caso è il docente: la sua classe viene bocciata in blocco, ma lui resta al suo posto e continua a percepire lo stipendio.
In tutti i regimi, socialisti o meno, c’è una classe dirigente la cui posizione resta invariata, a prescindere da come se la passano gli altri. Se lo stipendio e il posto di lavoro del docente fosse dipeso dall’andamento dei suoi alunni, avremmo avuto questi due effetti:
1) il docente avrebbe falsato il risultato degli esami pur di salvarsi il posto (ed è esattamente ciò che fanno i nostri politici, quando falsano i conti dello stato e ci parlano di riprese inesistenti)
2) non avrebbe mai indotto la sua classe a fare l’esperimento socialista.
Da ciò ne desumo che è meglio non fare esperimenti socialisti e che la classe dirigente di un paese dovrebbe avere il reddito e il posto solo in base ai risultati ottenuti. Lo stesso discorso dovrebbe valere per i manager. Invece assistiamo al paradosso delle imprese che falliscono, coi manager responsabili che si beccano buonuscite milionarie.
In sinstesi: non è questione di socialismo, ma di semplice meritocrazia. Chi sbaglia deve pagare, ma chi è bravo andrebbe premiato. I sistemi rigidi, che non consentono premi e punizioni, finiscono per incepparsi e causare miseria e ingiustizia sociale
2) : Esatto…
Per questo il problema che si presenta è quello di cavalcare troppo gli estremi.
Possibile che non esista un sistema che premiando la meritocrazia e salvaguardando i più deboli, non consegni la chiave dei diriitti ai famigerati mercati?
Sennò con queste teorie si butta il diserbante dapertutto, ma la vera gramigna rimane.
Eddai Dorf, lo sai benissimo che li ho letti. Il primo di Gino Monte ci ha impiegato una notte per partorirlo, comunque il più carino lo ritengo quello più breve: Ma era Socialismo o “Italianismo”? Comunque io non riesco più a inserire commenti, probabilmente mi hanno stoppato per aver inserito troppi post di Andrea, adesso provaci tu. Et capit o no ?????
Se sono i tuoi … ristruttureranno il debito come è sempre accaduto … se sono quelli che monetizzano direttamente come fa la Bundesbank, la BOJ, la BOE, la FED …li ditruggeranno probabilmente prima o poi…
già ….. lasciando così in circolazione una quantità di denaro che non dovrà più tornare da chi li ha emessi ….. esattamente come il denaro emesso da un falsario ….. ovviamente dipenderà dalla percentuale di questo denaro “senza padrone” che circolerà rispetto al totale la più o meno grande difficoltà a controllare la massa monetaria ….. per cui , chi vivrà vedrà la conclusione di questo esperimento monetario. ciao e grazie
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Girovagando per il web ho trovato una storiella da far invidia a i polli …. di trilussa. Un professore di economia dell’Università Tech-Texas ha raccontato di non aver mai bocciato nessuno dei suoi studenti, ma che una volta si è trovato invece a dover rimandare una classe intera.Pare che gli alunni di quella classe insistessero sulla presunta efficienza del socialismo, che ritenevano essere un sistema equo. Un sistema in cui non ci sarebbero stati né ricchi né poveri.
Il professore propose allora agli studenti: “Ok, faremo un esperimento sul socialismo proprio in questa classe..” Così il voto assegnato ad ogni studente sarebbe stato calcolato come una media dei voti reali di tutti gli studenti. Ci sarebbe stato un unico voto, nessuno sarebbe stato bocciato e nessuno avrebbe preso una A (negli Stati Uniti una A corrisponde al nostro 10).
Dopo il primo esame, venne fatta la media dei voti ed a ciascuno studente venne assegnata una B. Quelli che avevano studiato tanto e si erano impegnati erano arrabbiati, e quelli che avevano studiato poco erano invece felici e soddisfatti. Quando fu il tempo del secondo esame, chi aveva studiato poco al primo studiò ancor meno, e gli studenti che avevano invece studiato tanto per il primo pensarono di voler anche loro un “pasto gratis” e studiarono solo un po’.
Il voto medio del secondo esame fu una D! Nessuno era contento. Quando arrivò il terzo esame, il voto complessivo fu una F. Con il susseguirsi degli esami, il risultato non migliorò mai perché i litigi, le accuse e gli insulti crearono un atmosfera di malumore e rancore, e nessuno voleva studiare per il bene altrui.
Con loro grande sorpresa, tutti persero l’anno e il professore disse loro che il socialismo alla fine fallisce sempre perché quando la ricompensa è alta, lo sforzo per ottenerla è grande, ma quando il governo prende per sé la ricompensa, nessuno proverà o vorrà sforzarsi ed eccellere. Più semplice di così non potrebbe essere.
Ecco cinque lezioni di questo esperimento:
1)Non si può imporre per legge che un povero sia ricco, imponendo per legge che il ricco non lo sia più;
2)Ogni volta che una persona riceve qualcosa senza aver lavorato per essa, c’è da qualche parte un’altra persona che deve lavorare senza ricevere niente in cambio;
3)Il governo non può dare niente a nessuno se non ha prima preso qualcosa a qualcun altro;
4)Non si può moltiplicare la ricchezza dividendola;
5)Quando metà delle persone si accorge che non è proprio necessario lavorare perché l’altra metà si prenderà cura di tutto, e quando l’altra metà che non ha senso lavorare perché qualcun altro se ne prenderebbe i frutti, quello è l’inizio della fine di ogni nazione.