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LA POLITICA MONETARIA E LA POLVERE MAGICA!
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Non vi è alcun dubbio che all’interno del Board della FEDERAL RESERVE membri con o senza diritto di voto, vi è in corso un " dibattito " relativo alle prossime mosse di politica monetaria.
In passato non di rado abbiamo assistito a posizioni spesso divergenti su come affrontare questa crisi attraverso la leva della politica monetaria, quel " pragmatismo " di alcuni nel lasciare improvvisamente da parte la questione delle prospettive inflazionistiche dopo averne agitato il fantasma per mesi e mesi.
Il compito della BCE non è affatto facile con una massa monetaria esplosa al 12,5 %, l’euribor a un mese decollato verso i livelli stellari del 4,80 % nello spazio diiun battito di ciglio e un’inflazione anch’essa esplosa al 3 % .
E’ un mistero come in tutto il mondo, l’inflazione decolla ed in America viene considerata sotto controllo ed all’improvviso il deflattore si affloscia a tal punto da far esplodere la crescita del PIL a livelli semplicemente irreali, un paese che stà svalutando la propria moneta e non importa inflazione!
Polvere magica, magie di altri tempi, si stanno incrinando i fondamenti della stessa scienza economica. Le leggi dell’economia si sovvertono grazie a quel pensiero un pò "core" non solo sul versante inflazionistico, ma pure in altri ambiti.
Leggendo sul settimanale PLUS del SOLE 24 ORE mi sono imbattuto in un articolo illuminante a firma di Virginio Schiavetti riguardo a questo improvviso cambiamento di rotta da parte della Federal Reserve.
Una scelta "politica" in favore delle presidenziali del prossimo anno!
Secondo Schiavetti una politica monetaria decisamente espansiva come si aspetta il mercato, avrebbe l’inevitabile conseguenza di aprire le porte alle sempre più intense pressioni inflazionistiche dando loro libero sfogo nell’economia reale.
Quindi no recessione, ma inflazione e poi di nuovo recessione, ma più in là possibile.
Alziamo in tappeto, mettiamoci dentro la polvere e poi ne riparliamo a tempo debito.
" Ma perchè la FED dovrebbe preferire di innescare un processo che molto probabilmente porterà gli Stati Uniti alla stagflazione, invece che governare una semplice, ancorchè significativa recessione? "
Ragioni di tipo politico che spostando più avanti la naturale esecuzione della dinamica economica, permettono al partito di governo maggiori speranze elettorali, partito a cui fà riferimento la maggioranza dei membri del FOMC.
" E perchè una vampata inflazionistica durante la campagna elettorale può tutelare meglio le ragioni politiche del partito di governo rispetto ad una recessione non inflazionistica? Per il semplice motivo che la recessione colpisce le tasche di tutti gli elettori,, creando un generalizzato senso di insoddisfazione, mentre l’inflazione colpisce prevalentemente i ceti più deboli………."
Uno dei prossimi post sarà intitolato " PURA RECESSIONE al 100 % " e questa certezza nasce dalla mia visione soggettiva che nulla può la politica monetaria per impedire l’evolversi di una recessione, in quanto la storia insegna che mai una politica espansiva servi ad evitare le passate recessioni.
noi poveri e piccoli investitori come ci dovremmo comportare in tutto questo casino?Grazie