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ELEZIONI 2013 ITALIA E IL DEBITO INSOSTENIBILE!
Eccoli qua durante la pausa pranzo sono arrivati…
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Bruxelles, 26 feb – La Commissione europea ha “piena fiducia che l’Italia ridurra’ il debito insostenibile insostenibile insostenibile… e proseguira’ sulla strada avviata delle riforme economiche”. E’ questa la reazione della Commissione europea espressa dal portavoce al briefing di questa mattina. La Commissione europea ha “piena fiducia nel modo in cui la democrazia italiana funziona”.
Sono tutti terrorizzati mercati spread e cosi via, hanno tutti paura della Democrazia.
Per non parlare poi dei giornali tedeschi e dei loro politici, basterebbe sussurrare loro che piano piano ce ne andiamo dall’ Europa è morirebbero tutti d’infarto!
Quello che fa sorridere è che oltre alla Grecia di cui naturalmente seguiremo le orme il debito è insostenibile, lo dicono loro peccato che ….ITALIA: MAI RISCHIATO DI FALLIRE
Il rapporto della Commissione europea sulla sostenibilità del debito dei Paesi d el l ’Unione fa giustizia di molti luoghi comuni, offrendoci un quadro inaspettato del nostro Paese. Contrariamente a quanto ci era stato raccontato, l’Italia non è mai stata veramente in pericolo fallimento. Dal 2009 e ancor di più nel 2010 e 2011 l’Italia si è tenuta ben al disotto del valore critico di pericolo, mentre la Gran Bretagna era nettamente al di sopra nel 2009, e la Spagna lo è stata nel 2009 e nel 2012. Pubblico
Ma in Europa si consultano tra di loro prima di dire fesserie sulla sostenibilità altrui o hanno un disperato bisogno di terrorizzare la gente perchè possano sostenere il loro fallimento?
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hei mr prodiano. hai fatto 4 domande. e allora io ti rispondo cosi’. però poi ti devi cercare le cose, cioè vuol dire che devi leggere. fare con le tue manine. non aspettare sempre la pappa pronta. ok? semplicissimo. ti devi comprare il libro il tramonto dell’euro di alberto bagnai. spiega tutto molto bene. quello che vuoi tu lo trovi da pag 260 a pag 361. poi a pag g363 comnicia il capitolo “dopo l’euro”. e le conclusioni finali. ahhh spiega nei dettagli se dovessimo uscire, lui dice che è inevitale, spiega esattamanete come si deve stampare. in quale giorno farlo. dice: attaccheremo all’alba. venerdi’ sera a borse chiuse. e fa 1000 esempi già fati nella storia. e smonta alla grande tutte le balle che racconta bersani e tutto il pd. sai le mega buige che avremmo una inflazionee a 2 cifre. e svaluteremo cioè perderemo valore con la nuova lira al 50%. balle colossali. solo quegli ignoranti piddini posono dire certe cagate pazzesche. e ti mette le cifre esatte di cosa può succedere. ora ch sai tutto, ti compti li libro e leggi. speriamo poi che ti calmi e capisca che il pd, il pdl udc e tutti ma tutti ti hanno raccontato a te e a 60 milioni di italiani balle gigantesche. ovviamente con la complicità di tutti i giornali. e tv. fa benissimo grillo a voler togliere il finanziamento a tutti i giornali ed alla rai. la prima cosa da fare è il reddito di cittadinanza.
by DORF
secondo me sbagliano tutti, Bagnai compreso.
Il cosa può accadere monetizzando il debito, non è una funzione monetaria, tantomeno matematica, ma, sociale.
Anzi di organizzazione sociale e di distribuzione della ricchezza liquida.
E spego perchè.
L’inflazione NON, e ripeto NON è una conseguenza diretta e immediata dell’immissione monetaria nel mercato.
E’ la definizione stessa di inflazione che determina quando e perchè essa si inneschi.
Il denaro generato dal sistema bancario, o monetizzando titoli, o alzando la leva, o in qualsiasi altro modo, può andare in due direzioni : verso il risparmio o sul mercato delle merci.
Inflazione si ha quando il denaro destinato in un certo tempo, all’acquisto di merci supera il valore di quelle stesse merci, offerte nello stesso tempo.
Quindi, tanto per parlar chiaro, se il denaro immesso nel mercato, finisce nelle mani di entità che non lo spendono per acquistare merci, ma lo accumulano, di inflazione non se ne vedrà nemmeno l’ombra. Ma se quel denaro finisce nelle mani di chi ha tanti desideri inevasi ma finora non ha avuto soldi per soddisfarli, come una valanga si abbatterà sul mercato. Un mercato che non avrà beni sufficenti da offrire e soprattutto produrre ( e non importare).
Chiarito questo, c’è da domandarsi fino a quanto nuovo denaro potrà essere accumulato, e, fino a quando, sotto la sensazione che perderà valore, quello risparmiato andrà anch’esso a cercare di acquistare beni (merci).
Come vedete di qui, il tutto dipende da quanto sono in grado i “ricchi” di accaparrarsi il nuovo denaro immesso nel mercato, da quanto di tale denaro finirà nelle mani di coloro che non arrivano alla quarta settimana, da quanto i risparmi verranno conservati ( da parte di chi li possiede) e infine dalla quantità di beni reali prodotti e immessi nel mercato senza ricorrere a importazioni.
Dato che tutti questi dati dipendono dal feeling di una quantità di persone diverse, da situazioni e organizzazione sociale, ecco che prevedere meccanicamente cosa accadrà è impossibile, perchè bisognerebbe sapere a priori che comportamento adotteranno un gran numero di persone.
ps. una grossa parte, in tutto ciò, ce l’ha lo stato che spende ma drena anche liquidità mediante la tassazione. E qui è anche importante sapere tra tassazione diretta e indiretta, a chi verrà tolta una parte del denaro che riuscirà ad accaparrarsi.
quindi anche il sistema di tassazione, e soprattutto come e verso chi è essenzialmente diretta, gioca un ruolo essenziale in questo meccanismo.
Se vuoi far prima (anche se il video un’oretta abbondante la richiede) puoi vederti un riassunto nell’intervista al prof. Bagnai fatta da un’altra bravissima e competente studiosa, Lidia Undiemi.
E scoprire anche come ci siamo “autoinchiapp.ti” col bel meccanismo dell’ESM!
Qui: http://www.youtube.com/watch?v=oM4AFFx1WS4
gia….. bella discussione che già avevo ascoltato. Peccato che Bagnai, da ottimo teorico, non metta mai in conto la società, le sue divisioni e le reazioni e comportamenti umani…… manco si parlasse sempre di computers o robot.
ps. forse è lapalissiano, ma testi e teorie possono solo basarsi su FATTI già accaduti, e al limite prevedere il futuro SOLO in presenza di condizioni perfettamente simili a quelle già accadute.
peccato che la storia non si ripeta mai identica, ma al massimo ci faccia la rima.
Prodiano a me? Sei completamente fuori strada. Oltre ad Alberto mi piacerebbe sentire anche qualche altra campana, tutto qui.
a me il tema che interessa è la monetizzazione del debito italiano comparata nelle sue premesse e conseguenze rispetto a quella americana che in questo blog più di una volta è vista come un’eccesso di liquori in un party già piuttosto surriscaldato.
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Se il debito è sostenibile vuol dire che le ipotesi di monetizzazione partono da un’impostazione sbalgiata? Possiamo resistere ad un attacco dei mercati che portino lo spread sopra i 600 punti o si tratta anche qui di unproblema mal posto? chi sostiene che sia indispensabile un default sovrano, per abbassare la quantità del debito, è vittima della stessa falsa prospettiva?
Quali sono i rischi intrinseci della situazione italiana facendo la tara da tutte le più bieche speculazioni che sino ad oggi ne hanno impedito una valutazione ragionevole?