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ATTENTI …ALLA GRECIA!
Apprendiamo ora che la decisione sugli aiuti alla Grecia, inizialmente prevista all’Eurogruppo straordinario di lunedì, slitta all’Eurogruppo regolarmente in calendario la settimana successiva alle elezioni tedesche. È quanto sia apprende da fonti europee al termine della teleconferenza dei ministri.
Scherzi a parte la decisione è stata posticipata al 3 di dicembre, questo per dimostrare se mai ve ne fosse bisogno che non c’è fretta, l’Europa ha tutto il tempo per decidere nulla, perchè la Germania sarà contraria a qualsiasi decisione!
La Bce ed il Fmi avrebbero chiesto un drastico taglio del debito della Grecia, pari alla metà, per salvare Atene ancora in attesa del prossimo miliardo di aiuti. Lo rivela “Spiegel” on line riferendo che nei confronti in corso con i Paesi dell’Eurozona, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale (la cosiddetta Troika) avrebbero chiesto ai Paesi creditori di rinunciare alla loro metà di credito, così da portare il debito pubblico di Atene dal 144% al 70% entro il 2020 (…) La Germania, sottolinea ancora il settimanale tedesco, continua ad essere contraria al taglio del debito greco e continua a voler puntare sulla riduzione degli interessi della Grecia rispetto agli aiuti.(…) La posizione dell’Olanda I debiti greci dovrebbero essere condonati il più presto possibile, altrimenti gli investimenti nel Paese rimarranno a livelli molto bassi, l’economia continuerà ad indebolirsi e la possibilità di essere ripagati si allontanerà sempre di più. L’invito arriva dall’agenzia di analisi e previsioni economiche del governo olandese CPB. Secondo il presidente dell’agenzia, Coen Teulings, riporta l’agenzia Bloomberg dopo un’intervista televisiva, i creditori di Atene non saranno ripagati tanto facilmente. Per questo i debiti del Paese dovrebbero essere condonati, lasciando all’economia lo spazio per ripartire. Teulings ritiene inoltre che il limite europeo del 3% nel rapporto deficit/pil dovrebbe essere sospeso nell’attuale fase di crisi economica in favore di piani per il rilancio dell’economia. Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/EmGfM
E’ giunto il momento di tirare le somme di quantificare quanto costano allEuropa e quindi alle singole nazioni le vacanze in libertà dei loro leaders, viaggi e alberghi, summit e fesserie varie.
E’ chiaro che la questione ora non è più quanto e quando dare nuovi aiuti alla Grecia, ma probabilmente quella di chiudere una volta per sempre la tragedia greca anche se ormai non c’è più nulla da fare.
La Banca Centrale Europea rinuncerà ai 9 miliardi di interesse su titoli di stato greci, si ridurranno i futuri rendimenti, si allungherà per l’ennesima volta le scadenze o si farà un leggendario buy back sulla spazzatura ellenica?
Secondo Barclays un eventuale riacquisto fornirà un sollievo molto limitato attraverso l’annullamento potenziale di circa 2,4 miliardi di interessi su 30 miliardi di debito nominale acquistato, un sollievo di breve termine per mettere d’accordo FMI e i leader europei, ovvero posticipare il problema a dopo le elezioni tedesche.
D’altra parte i buy back sarebbe meglio farli senza urlare le intenzioni visto che dal mese di agosto mediamente abbiamo visto un apprezzamento sensibile dei titoli greci. Concludendo al di là di cosa verrà deciso questa sera o il 3 dicembre o chissà quando non conta tanto il breve termine quanto questo continuo balletto inciderà sulla sensibilità e psicologia degli investitori perchè questo deve essere chiaro dopo la Grecia toccherà…
Ma per questo c’è tempo, tutto il tempo che serve per cpntinuare a beneficiare dell’ultima grande occasione anche a breve si prevede nuovamente burrasca…
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dopo la grecia, l’italia? o spagna e altri pigs. ma tutto questo disatro da cosa è nato? è nato da una idea folle. dalla mente di vecchio maledetto pazzo psicopatico amico dei dittatori. cioè quel pazzo furioso di milton friedman. purtoppo le sue idee demenziali e distrutive sono ancora all’opera. e i vari giannino, zingales, giavazzi, pelanda, fassina, e tutto il pd portano avanti. avanti tutto fino alla morte. impoverire tutti solo per ingrassare l’1% dei super ricchi. che si son comprati tutti. tutti son ben oliati, pagati e venduti. politici, tv, giornali, giornalisti, e anche le scuole. anche la chiesa. non si salva nessuno da questo marciume. volete leggere coi vostri occhi? in questo articolo è sintetizzato anche quello che dice mazzalai da vari anni. sulla finanza criminale lasciata, volutamente! a briglia sciolta.
Milton Friedman e l’avvento del fascismo monetario
Se vi capita spesso di chiedervi come mai il “capitalismo del libero mercato” sembri un fallimento nonostante che economisti e opinionisti politici assicurino che funziona a dovere, la vostra intuizione è azzeccata.
Il capitalismo del libero mercato ormai appartiene al passato. A dire il vero il capitalismo del libero mercato è stato sostituito da qualcosa che è sia contro il capitalismo sia contro il libero mercato. La deviazione avviene alla luce del sole.
A iniziare all’incirca dal 1970, gli Stati Uniti e la maggior parte del “mondo libero” si sono allontanati dal tradizionale “capitalismo del libero mercato”, imboccando una strada diversa.
Il Fascismo Monetario è stato concepito e diffuso tramite la Chicago School of Economics. Le opere collettive di Milton Friedman costituiscono le fondamenta del Fascismo Monetario. Consapevoli della universale impopolarità del termine “Fascismo”, Friedman e la Chicago School of Economics camuffarono le loro opere sotto l’etichetta di “Capitalismo” ed economia del “Libero Mercato”.
La chiave di volta del principio corruttore di Friedman è che l’investitore (cioè il denaro, a essere precisi) non conosce né doveri, né obblighi, né impegni contrattuali nei confronti di niente e nessuno. Il “Mercato” di Friedman non soggiace a “qualsiasi” criterio umano di moralità, discrimine politico o interesse nazionale. Il denaro è libero di agire senza vincoli materiali o sociali. Nulla è proibito, finché il mercato può fornire un “prezzo di equilibrio” [1].
La differenza fondamentale tra il capitalismo del libero mercato di Adam Smith e il “capitalismo del libero mercato” di Friedman è che quello di Friedman è un modello iper-depauperante [2], del genere che crea e sostiene paesi del terzo mondo e repubbliche delle banane, a prescindere da confini geografici o politici.
Su scala globale, le idee di Friedman hanno influenzato pesantemente i trattati internazionali in materia fiscale e di flusso di capitali, con il fine ossessivo di affrancare il capitale da qualsiasi obbligo nei confronti sia del paese di origine sia di quello ospite. In sostanza questi accordi hanno creato una nazione virtuale, o non nazione, costituita di denaro, che si situa al di là della portata degli stati-nazione convenzionali. La “mano invisibile” di Friedman è libera di prosciugare la ricchezza di qualsiasi corporation o nazione senza che ci sia alcun obbligo reciproco.
tutto l’articolo è qui http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11133
o ci si ribella oppure sarà un disatro.
DORF
Goldman’s Global Domination Is Now Complete As Its Mark Carney Takes Over Bank Of England.
(ZeroHedge)
Il fascismo corporativo dei bankster sembra aver preso il controllo di tutta l’Unione Europea. Ce l’aveva giá degli USA (e adesso Elisse B. Walter é a capo della SEC).
Mi domando dov’é andata la Storia, la Filosofia, insomma, tutta l’evoluzione scientifica Europea.
Questa nuova forma di schiavitú che si sta consolidando in Occidente non augura niente di buono per il Secolo appena cominciato.
Sembra che Europa + USA daranno all’Umanitá un nuovo round di disastri urbi et orbi.
e buona notte a tutti
fate sogni d’oro bambini.
DORF
The Chicago Fed National Activity Index (CFNAI )
October was a sub-par month for economic growth based on the Chicago Fed’s national activity index which fell to minus 0.56 from zero in September.
he three-month average fell to minus 0.56 in October
è a un passo, meglio dire uno sputo dalla linea Maginot -0,7 %
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Buonasera Sig. Mazzalai, la seguo dall’inizio della crisi e le sue previsioni sono state molto utili durante questa tempesta che sembra davvero non finire più e anzi peggiora di giorno in giorno.
Leggendo l’articolo si capisce che l’Europa è molto divisa e che non ci saranno a breve cambiamenti di rotta.
Ammesso che l’UE, così come la conosciamo, possa sopravvivere entro il prossimo lustro, alla crisi dei paesi Med e non solo; volevo sapere se era disponibile a descrivere nei suoi prossimi Post, possibili investimenti, volti alla produzione e non solo alla finanza.
Ad esempio considerando la situazione drammatica della Grecia, saranno consigliabili a breve investimenti su immobili (terreni , fabbricati..) che si svalutano di giorno in giorno, la stessa cosa si può dire per il Sud Italia oppure bisogna concentrare tutte le proprie energie verso i paesi come il Brasile e il Sud Africa.
Mi piacerebbe leggere di nuovo informazioni sui settori che potrebbero crescere , sui nuovi mercati di lavoro o in quali paesi sia più opportuno emigrare, poichè è ormai chiaro che in Italia e in tutti i paesi europei del mediterraneo non ci saranno più crescita per molti anni e si perderanno milioni di posti di lavoro.
La ringrazio per tutti i consigli e gli spunti che gratuitamente e giornalmente ci da.