In questi giorni, due fantasmi del passato stanno tornando attraverso l’Europa, Mario Draghi e Enrico Letta.
Ma prima occupiamoci di cose serie, degli psicopatici che ogni giorno cercano di alzare il livello dell’inflazione, mentre questa scende, cercano di alzare il livello del caos e della paura.
Ieri è uscito il Beige Book della Fed, davvero una sorpresa questo libricino aperto sull’economia americana. Il Beige Book rivela che l’economia è in condizioni molto peggiori di quanto afferma la Casa Bianca, l’Istituto Luce Biden
Ci sono tante sorprese in questo libretto, ma ovviamente il pensiero unico non ha nessun interesse a renderle note al grande pubblico.
Lo scopo principale è terrorizzare, creare caos, perpetrate la “shock economy” meglio ancora se attraverso conflitti, loro sperano nucleari.
E già, perchè gli israeliani, dopo aver raso al suolo Gaza, provocato l’Iran, bombardando il consolato iraniano, ora cercano di attaccare i siti nucleari.
Con la benedizione dell’Europa e dell’America, più atomica, più guerra, più economia.
Ma tu pensa, mentre Powell va in giro a raccontare barzellette sull’inflazione e cerca di spaventare i mercari, la maggior parte delle aziende intervistate nel Beige Book, ha indicato che le pressioni per aumentare i salari continuano ad allentarsi e che la crescita delle retribuzioni sta diminuendo.
Non solo, per quanto riguarda i prezzi, gli aumenti dei costi non legati al lavoro si sono stabilizzati per la maggior parte delle voci.
I prestiti alle banche sono rimasti relativamente stabili in un contesto di continua contrazione nella maggior parte dei segmenti dei prestiti al consumo.
Un commento frequente è stato che la capacità delle aziende di trasferire gli aumenti dei costi sui consumatori si è indebolita.
Ma tu pensa, chi dirà la verità, Pinocchio Powell o l’economia reale?
Ma come c’è iperinflazione e le aziende non riesco a rifilare i maggiori costi ai consumatori, perchè i consumatori non consumano più come prima?
E già, quello che vi raccontiamo noi da tempo, ma è più figo seguire il gregge e le pecore.
La produzione industriale crolla, i consumi reali crollano, l’occupazione è tutta un fake sostenuto dall’immigrazione illegale, il mercato immobiliare crolla, ma i ruggenti anni venti continuano.
Che figata Ragazzi, vivere in un mondo di fessi.
Non è una novità per i lettori di icebergfinanza, ma se dai dati dell’inflazione che il taroccatore seriale di nome BLS, togliamo gli affitti OER, il rimbalzo dell’inflazione che gli ignoranti e i fessi vedono, sparisce come nebbia al sole.
È vero che “l’ultimo miglio” verso la riduzione dell’inflazione CPI potrebbe richiedere tempo. Ma questo perché è guidato dall’OER, un numeroche riflette prezzi obsoleti. E questa è una cosa stupida su cui basare la politica. Se non si utilizza l’OER (l’IPCA europeo non lo fa) ecco come appare.
Non mi meraviglia che Powell e i banchieri centrali ignorino il fattore OER che vale oltre il 36% dell’inflazione, basterebbe toglierlo dal paniere, ma probabilmente loro preferiscono far credere che l’inflazione sia resiliente, per fottere la classe media e continuare a foraggiare le banche, i loro azionisti.
A proposito di banchieri, giorni interessanti ci attendono, mentre un popolo di fessi andrà a votare per più Europa, tra meno di due mesi.
Un fallimento dietro l’altro la carriera di Enrico Letta, ma lui sa riciclarsi molto bene, come tutti gli uomini al servizio della plutocrazia europea.
Ma diamo un’occhiata alle parole, di un altro fantasma, ancora più sinistro, quello del banchiere Mario Draghi, uno che ha contribuito a distruggere buona parte del sistema sociale e imprenditoriale italiano, con la letterina che diede il via alla calata dei barbari nel 2011, guidata da Mario Monti…
Il buon Aristotele diceva che apatia e tolleranza sono le ultime virtù di una società morente.
Apatici lo siamo ormai da tempo, la pandemia lo ha dimostrato, tolleranti anche troppo con questo sistema, che compra tutto, uomini e anime.
Oggi, il banchiere, Mario Draghi, dopo le sue riflessioni e ricerche, coi dice che la “strategia di competitività” (austerità e pressione salariale al ribasso) è stata negativa in quanto ha ridotto la domanda interna, aggravato la crisi e indebolito il modello sociale.
Visto che qualcuno si diverte a mettere in dubbio ciò che scrivo, vi lascio la fonte ufficiale ovvero l’inizio del discorso recente del banchiere… Good morning to everybody …
Good morning to everybody,
This, in essence, is the first time that I have the opportunity to start sharing with you the overall, not philosophy, we are not there yet, but how the overall design and philosophy of
the report is shaping out. For a long time, competitiveness has been a contentious issue for Europe. In 1994, the economist, Nobel-prized, Paul Krugman called focusing on competitiveness a “dangerous obsession”. His argument was that long-term growth comes from raising productivity, which benefits everyone, rather than through trying to improve your relative
position against others and capture their share of growth.
The approach we took to competitiveness in Europe after the sovereign debt crisis seemed to prove his point. We pursued a deliberate strategy of trying to lower wage costs relative to each other – and combined this together with a procyclical fiscal policy – the net effect was only to weaken our own domestic demand and undermine our social model.
Certo, passano gli anni e uno diventa saggio, si può sempre cambiare idea, ma il bello è che la plutocrazia europea, si serve di coloro che hanno fallito, che hanno imposto al popolo italiano lacrime e sangue.
Quello che parla oggi è lo stesso Mario Draghi che quando faceva il banchiere, amava fare il politico?
MILANO – Una lettera chiarissima, ultimativa, praticamente un diktat. E’ la lettera che la Bce, con la doppia firma di Jean-Claude Trichet e Mario Draghi, ha inviato al Governo italiano lo scorso 5 agosto indicando le cose da fare “con decreto legge e con ratifica parlamentare entro la fine di settembre 2011”. Una serie di misure che per certi versi ricordano quelle che le autorità internazionali hanno imposto alla Grecia: dalla riduzione dei salari alla riforma del sistema pensionistico, fino a massicce privatizzazioni. “Confidiamo che il Governo assumerà le azioni appropriate. Con la migliore considerazione” concludono Trichet e Draghi. Del contenuto, ne dà conto il Corriere della Sera.
Il banchiere lo aveva già chiesto agli italiani, siete pronti a sacrificare i vostri stipendi per salvare l’euro?
La risposta del popolo italiano, che è fondamentalmente fesso come ricordava Prezzolini, oltre 100 anni fa, è stata entusiastica, il banchiere è stato messo sul piedistallo e osannato.
Passi per i salari, l’euro stesso è sinonimo di deflazione salariale, non può stare in piedi se non distruggi il potere di acquisto della classe media, o svaluti la moneta o svaluti gli stipendi.
ROMA – Suona come un’orazione funebre l’intervista di Mario Draghi al Wall Street Journal. Il funerale è quello del modello sociale europeo, che il governatore della Bce definisce “ormai morto”. E così l’unica strada di uscita dalla crisi per i Paesi con il bilancio in rosso non hanno altra strada che risanare i conti pubblici cercando di attutire l’impatto recessivo. Per farlo, la priorità sono le liberalizzazioni e la riforma del mercato del lavoro.
E già, liberalizzazioni, tagliare stipendi, modello sociale morto, distrutto la domanda interna, almeno lo ha ammesso, è stato onesto.
E quindi, perchè oggi questi signori sono ancora in circolazione, dopo il loro fallimento, salgono in cattedra per insegnare, un altro fallimento?
Taleb direbbe…
A coloro che guidavano uno scuolabus bendati (e l’hanno sfasciato) non dovrebbe essere mai più permesso di guidare un altro scuolabus. L’establishment economico (università, autorità di regolamentazione, funzionari delle banche centrali, funzionari governativi, economisti al servizio di varie organizzazioni) ha perso la propria legittimità a seguito del fallimento del sistema.
Sarebbe imprudente e insensato da parte nostra se ci affidassimo alle capacità di questi esperti per uscire da questo caos. Al contrario, bisogna individuare le persone intelligenti e con le mani pulite. (Nassim Nicholas Taleb)
Taleb ha torto, il caos serve, più c’è caos e più loro dominano ovunque.
Clive R. Boddy, della Business School di Nottingham presso l’università di Nottingham Trent ci dice che gli psicopatici sfruttano la natura relativamente caotica della società moderna. Tali circostanze consentono loro di ascendere attraverso una combinazione di fascino e carisma , che rende il loro comportamento invisibile e li fa apparire normali sino a sembrare dei leader ideali.
Si presentano con disinvoltura nel caos che accade intorno a loro, senza preoccuparsi di coloro che hanno perso il lavoro, i risparmi e gli investimenti, senza alcun rimpianto per quello che hanno fatto.
Amano allegramente mentire sul loro coinvolgimento negli eventi, sono molto convincenti nell’ incolpare gli altri per quello che è successo e non hanno dubbi sul proprio valore.
Ma ovviamente, ha salvato l’euro o forse chissà.
Ma cambiamo argomento, perchè non è facile stare sereni.
Di psicopatici è pieno anche il mondo dell’inflazione, in tanti ci stanno marciando sull’inflazione con aumenti indiscriminati in questo Paese, mentre il governo sta a guardare.
La stessa BCE non taglia i tassi, perchè deve aiutare le banche, ai tedeschi e alla Lagarde, non importa nulla di chi deve pagare un mutuo.
Non resta che attendere, la verità è figlia del tempo!
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A proposito di Monti:
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