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BLS PAYROLLS: L’ULTIMA FAKE NEWS!
Scritto il 11 Aprile 2023 alle 07:55 da
Non avevamo alcun dubbio, nessun pudore, dopo cinque indicatori anticipatori negativi sull’occupazione, l’istituto luce del BLS è riuscito anche questa volta a fornire un risultato positivo.
Nonfarm payrolls are up 236,000 in March after a net downward revision of 17,000 in the prior two months. The increase is roughly in line with the consensus of up 240,000 in an Econoday survey. pic.twitter.com/zPrWkMHwFT
— Econoday, Inc. (@Econoday) April 7, 2023
Certo in declino rispetto agli ultimi mesi, ma pur sempre positivo, mentre altri indicatori suggerivano un netto ridimensionamento.
Ve lo abbiamo raccontato la scorsa settimana, molti lavori sono lavori fantasma, il report del BLS si basa, in gran parte, su semplici domande alle imprese e alle famiglie e non su dati reali.
L’articolo del WSJ ci spiegava che le aziende pubblicano offerte di lavoro solo per far vedere che sono in salute e tenere a bada le richieste di aumenti di stipendi dei loro collaboratori.
Is your organization's job candidate experience being negatively impacted by "ghost jobs"— a position listed as available for hire but where the job has already been filled, or the firm has no intention to hire for? @WSJ https://t.co/5sh7bsCHrG?#hr #recruiting #hiring pic.twitter.com/OkJ3e6mJxS
— Brian Heger (@Brian_Heger) March 27, 2023
Da mesi vi raccontiamo che c’è un’enorme differenza tra la raffigurazione della realtà da parte del sondaggio alle imprese rispetto a quello delle famiglie.
Il tutto semplificato in questo grafico qui sotto, proveniente da ZeroHedge…
Oltre 1,5 milioni di differenza, tra i due sondaggi.
Giustamente il BLS specifica spesso che…
Data users are cautioned that these annual population adjustments can affect the comparability of household data series over time.”
In ogni report il BLS suggerische che …:” secondo la prassi abituale, non rivedrà le stime ufficiali dell’indagine sulle famiglie dei mesi precedenti.
In sintesi, vi sta dicendo che sa che i suoi report sono dei fake, pieni dilavori fantasma, come specificato anche dall’indagine del WSJ, ma non può farci nulla, revisionarli darebbe un grosso dispiacere a Biden.
Lo so, sono ripetitivo, ma ci tengo che Voi non abboccate come pesci lessi alle loro fake news.
Poi capisco che nessuno si faccia delle domande, guai disturbare il timoniere, ma anche un fesso capirebbe che molte cose non quadrano in questi report del BLS, quindi a Voi la scelta tra consapevolezza e fantasia.
Credetemi sono commosso, anche gli analisti di Goldman si sono accorti che qualcosa non va.
Infine per ultimo anche se a nessuno interessa… pure i sussidi, sottovalutano il declino dell’occupazione da inizio anno! pic.twitter.com/3uNHmT8pJC
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) April 7, 2023
E si gli adeguamenti hanno mascherato la realtà!
La cosa che a noi interessa di questo report è la conferma che i salari stanno continuando a scendere, la disinflazione è totale su tutta la linea.
Sebbene la crescita complessiva sia stata ancora forte, marzo ha mostrato il ritmo più lento delle assunzioni nel settore privato da febbraio 2020.
La settimana lavorativa media è scesa a 34,4 ore, eguagliando il minimo da settembre 2019, sempre escludendo il COVID.
I mercati, che non leggono in maniera approfondita i dati, tornano a scommettere su un rialzo dei tassi.
Più li alzano e più ci sarà da divertirsi nei prossimi mesi.
E poiché il semplice mantenimento dei tassi a un livello più elevato equivale a un ulteriore inasprimento, possiamo aspettarci una maggiore decelerazione dei posti di lavoro e dei salari anche se i rialzi dei tassi dovessero interrompersi.
Ma tu pensa, che nell’arco delle ultime due settimana, c’è stato il più grande calo dei prestiti commerciali dagli anni ’70.
E la fuga dei depositi è accelerata e continuerà a farlo.
Source APOLLO
La fuga dai depositi ha interessato altri 65 miliardi la scorsa settimana, altri 346 miliardi spariti durante la crisi bancaria e circa 900 da quando la Fed ha incrementato i tassi.
Il rendimento del Tesoro a 3 mesi del 5,08% è ora dell’1,67% superiore al rendimento del Tesoro a 10 anni (3,41%). Questa è la curva dei rendimenti più invertita della storia.
Cosa state aspettando? Vi serve un’altra occasione come questa sulle scadenze corte?
Credetemi per i prossimi 10 anni, per chi può andare lungo di duration, un tasso del 4 % in media, sarà una cosa strepitosa.
I tassi torneranno a scendere, eccome se lo faranno.
La media dei tassi applicati sulle carte di credito che tengono in piedi i consumi ora è superiore al 20 %.
I crediti al consumo per acquistare automobiline sono quasi raddoppiati dal 4 al 7,46 % e le sofferenze sugli acquisti degli ultimi anni, esplose.
Ma davvero sei così tranquillo, come vogliono farti credere?
Nel frattempo in Giappone confermano i tassi negativi e il controllo dei curva dei tassi!
Interessi negativi e controllo della curva dei tassi è cosa buona e giusta! #rassegnatevi Ueda, Kishida Agree No Need to Revise Govt-BOJ Accord For Now – Bloomberg https://t.co/zqbqF5TLmt
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) April 10, 2023
Ma davvero non avete ancora capito cosa accadrà?
Domani i dati sull’inflazione USA, vediamo se riescono a nascondere l’evidente disinflazione in atto!
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5 commenti Commenta
mitopoietico
Scritto il 11 Aprile 2023 at 12:35
A mio parere, noi italiani abbiamo la caratteristica di essere esterofili in alcune cose di cui dovremmo andare fieri, ed di essere orgogliosi in altre di cui dovremmo essere meno spavaldi.
Ecco, questa storia che saremmo in condizioni di debito complessivo migliori degli altri a me non convince per nulla. Senza dover elencare i motivi per cui siamo messi male, mi limito a constatare che non è un vezzo dei mercati bastonare solo i nostri titoli governativi quando i rischi percepiti aumentano; e non mi sembra nemmeno una bizzarria che l’UE si preoccupi molto delle nostre finanze complessive mentre sia tranquilla su quelle olandesi, tedesche, francesi etc.
Ora, d’accordo che i risparmi ci sono, ma se paghiamo molti più interessi passivi rispetto agli altri non credo sia quindi colpa del fato…. o del destino cinico e baro!
yamamoto
Scritto il 11 Aprile 2023 at 14:25
mitopoietico:
A mio parere, noi italiani abbiamo la caratteristica di essere esterofili in alcune cose di cui dovremmo andare fieri, ed di essere orgogliosi in altre di cui dovremmo essere meno spavaldi.Ecco, questa storia che saremmo in condizioni di debito complessivo migliori degli altri a me non convince per nulla. Senza dover elencare i motivi per cui siamo messi male, mi limito a constatare che non è un vezzo dei mercati bastonare solo i nostri titoli governativi quando i rischi percepiti aumentano; e non mi sembra nemmeno una bizzarria che l’UE si preoccupi molto delle nostre finanze complessive mentre sia tranquilla su quelle olandesi, tedesche, francesi etc.
Ora, d’accordo che i risparmi ci sono, ma se paghiamo molti più interessi passivi rispetto agli altri non credo sia quindi colpa del fato…. o del destino cinico e baro!
Anche secondo me la situazione italiana è molto peggiore di come la si dipinge.
Abbiamo i salari fermi da trent’anni, il risparmio privato per larga parte sono immobili che non valgono nulla o che fan presto a deprezzarsi (basta che passi una delle assurde norme europee), e comunque ai fini dello stato non dovrebbe interessare il risparmio privato dei cittadini. Non siamo salvadanai dal quale lo stato deve attingere in caso di problemi.
A me sta storia che il debito pubblico è bilanciato dal risparmio privato fa onestamente orrore, perché evoca misure patrimoniali o tassaiole che sarebbero devastanti. E poi comunque anche il risparmio italiano è frutto di altri tempi. I giovani al giorno d’oggi non risparmiano nulla, alcuni perché non ne sono interessati, ma la maggior parte perché gli stipendi sono ridicoli.
aorlansky60
Scritto il 12 Aprile 2023 at 08:05
@ Yamamoto & Mitopoietico
Avete sbagliato target… non era sull’Italia che avevo acceso i riflettori… ma su altri Stati ben più ‘corposi’ che potrebbero fare da innesco per la prossima eventuale crisi economica… a parte che in crisi economica ci siamo già dentro pienamente, nonostante quello che tentano di farci credere…
aorlansky60
Scritto il 14 Aprile 2023 at 08:25
“la realta’ è che il dollaro ha perso il 15% nelle ultime settimane…”
Esiste una REALTA’ al di fuori della ‘realtà’ dei mercati finanziari… in questo momento storico in cui sembra che si sia ritornati al sistema dei due BLOCCHI CONTRAPPOSTI, le due PUNTE DI DIAMANTE più rappresentative, USA e CINA, cercano di ‘farsi la guerra’ in ogni minimo dettaglio ‘attaccabile’, per indebolire il contendente opposto… al di là di questo, è logico che il dollaro si sia indebolito ultimamente, in conseguenza del ‘marcio’ emerso nel loro sistema economico… SVB, FRB, e sembra non essere per niente finita: leggo infatti di flussi inarrestabili di liquidità che fuoriesce dalle banche USA, e non solo da quelle ‘piccole’, il fattore stà iniziando ad interessare anche le ‘grandi’… oltre le rassicurazioni provenienti dalle istituzioni USA sulla ‘solidità’ del sistema bancario locale, comincia ad esserci un certo nervosismo tra gli operatori di settore, che forse non credono più come prima alla ‘vulgata’ che gli viene raccontata dall’alto… mi sembra che i dati che il Capitano pubblica metodicamente da mesi rivelino una estrema FRAGILITA’ dell’economia USA… e intanto la Cina ‘lavora’ e aspetta…
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Non so fino a che punto riusciranno a ‘mascherare’, lasciandolo intendere come un problema secondario, il PADRE di tutti i problemi attuali dell’occidente :
…IL DEBITO
secondo fonti attendibili, gli USA sono in questo momento attuale nel 2023 letteralmente STROZZATI da 31.000 miliardi di DEBITO PUBBLICO ai quali sono da sommare 50.000 miliardi di DEBITO PRIVATO contratto da famiglie e imprese… in rapporto al proprio PIL, il DEBITO AGGREGATO degli USA ‘viaggia’ con un rapporto del 350% (!!!)…
Attenzione poi ad un altro ‘malato’ economico, la FRANCIA, il cui DEBITO AGGREGATO ha raggiunto recentemente il 400% (sempre secondo quella fonte) in rapporto al proprio PIL… forse è per questo che i francesi, assai indebitati privatamente, non ne possono più ultimamente e manifestano la loro rabbia ed insofferenza sempre più palesemente invadendo piazze e strade pubbliche… non c’è solo in ballo la faccenda delle pensioni, ma anche altro, ben altro che bolle in pentola da quelle parti… e a seguire, altri Paesi Europei il cui DEBITO AGGREGATO ‘viaggia’ allegramente sopra il 350% in rapporto al loro PIL, in ordine di gravità Portogallo Belgio Irlanda Svezia Olanda Norvegia Spagna…
e l’Italia? la tanto criticata (da alcuni Stati che ho appena citato) ‘italietta’ si pone al 300% di rapporto DEBITO AGGREGATO/PIL, un dato significativo, certamente, ma non a livello così allarmante come quello di altri Stati europei come quelli citati…