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POWELL: I RIALZI DEI TASSI SONO FINITI!
Come previsto, nulla di nuovo, sistemi fondamentalmente solidi e resilienti ovunque, abbiamo le armi per far fronte a qualunque evenienza, ma la sintesi è che i rialzi dei tassi sono finiti, il resto è solo schiuma…
Come da previsione, rialzo dello 0,25 % fine escursioni per tutto il 2023. Come sempre si sbagliano i tassi a fine anno saranno sotto il 4 % e forse più, non il 5,1 % che pronosticano! https://t.co/SX7i1BOOee
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 22, 2023
"Il sistema bancario statunitense è solido e resiliente. È probabile che i recenti sviluppi si traducano in condizioni di credito più restrittive per famiglie e imprese e pesino sull'attività economica, sulle assunzioni e sull'inflazione. La portata di questi effetti è incerta" pic.twitter.com/fEiN3s1IPj
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 22, 2023
Penso che Powell e la Fed siano contenti per questa crisi, come ha sottolienato ieri il governatore, si tradurrà in condizioni più restrittive per il credito alle imprese e alle famiglie e influirà su inflazione e assunzioni.
Non serviva Powell per capirlo, noi lo sappiamo già da tempo grazie ai nostri indicatori, erano mesi che il credito era in contrazione come abbiamo spiegato nel dettaglio nel nostro OUTLOOK 2023.
🇺🇸 Recession
Banks are increasingly unwilling to lend to consumers, which doesn't bode well for the US economy
👉 https://t.co/m11iBkSWhch/t @BofAML #markets #consumers #consumer #recession#recessions #banking #credit #loan #loans #banks #investing pic.twitter.com/QRiQWUxwuD
— ISABELNET (@ISABELNET_SA) March 20, 2023
(Teleborsa) – “Abbiamo considerato uno stop ai rialzi dei tassi nei giorni che hanno preceduto la riunione, ma la decisione odierna è stata supportata da un largo consensus, visto che i dati macroeconomici sono stati forti prima degli ultimi eventi”.
“I problemi bancari potrebbero equivalere a un aumento dei tassi o più, ma a questo punto non si può giudicare”
In sintesi le scommesse per un’ulteriore rialzo dei tassi sono poco più del 30 %, poi tre tagli sino alla fine dell’anno.
Ovviamente Powell ha dichiarato…
“I tagli dei tassi di quest’anno non sono le nostre aspettative di base”.
Mi ricorda un certo Bernanke durante la crisi subprime!
C’è però una cosuccia interessante di cui ha parlato Powell, non certo una sorpresa per noi!
“Siamo ben consapevoli delle concentrazioni nel settore immobiliare commerciale”.
Essere consapevoli, non significa avere tutto sotto controllo!
Abbiamo detto che le banche regionali rappresentano il 70 % dei prestiti.
Nei giorni scorsi abbiamo scritto che First Republic Bank è la prima banca in assoluto per concessione crediti al settore commerciale.
Small banks account for 70% of total CRE loans https://t.co/6UuJHeNCWD pic.twitter.com/mMJwYPzBsZ
— zerohedge (@zerohedge) March 23, 2023
Bene, sale e scende come sulle montagne russe ogni giorno, finendo sempre più in basso, perchè non ha nessuna possibilità di sopravvivere, come Lehman, sono spasmi…
Gli immobili residenziali rappresentano il 53% di tutti i prestiti della banca.
Secondo il WSJournal, nel suo rapporto annuale, First Republic ha affermato che il valore equo di mercato dei suoi “mutui garantiti da immobili” era di 117,5 miliardi al 31 dicembre, ovvero 19,3 miliardi al di sotto del loro valore di bilancio di $ 136,8 miliardi.
Solo il divario di valore equo per questa singola categoria di attività era maggiore dei 17,4 miliardi di dollari di capitale totale di First Republic.
Un altro punto di preoccupazione, sempre secondo il WSJ sono le passività di First Republic, che dipendono in gran parte dai depositi dei clienti, in maggioranza, startup tecnologiche e investitori di capitale di rischio, che hanno rapidamente ritirato i loro soldi quando la banca ha avuto problemi.
Il 68%, dei suoi depositi non sono assicurati, il che significa che superavano i limiti della Federal Deposit Insurance Corp.
I depositi non assicurati possono rivelarsi volatili poiché possono essere soggetti a perdite se una banca fallisce.
Non credo sia finita, perchè ci sono altre banche zombie in giro.
Altra banca zombie… pic.twitter.com/U8KQWY66we
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 22, 2023
Sono consapevoli, ma continuano ad aumentare i tassi!
Più aumentano i tassi e più i depositi emigrano verso fondi monetari e titoli di Stato, lasciando le banche senza risorse di breve.
Does the US regional bank crisis cause a credit contraction? Regional banks are key to lending to the real economy. Goldman citing banks under $250bn account for 80% of CRE lending, 50% of C/I lending.
When will we see the impact? Does the Fed wait until it shows up in data? pic.twitter.com/heKr77tgdf
— Valerie Tytel (@ValerieTytel) March 22, 2023
Ieri in pochi se ne sono accorti, ma dopo aver per giorni giurato che tutti i depositi sopra il limite FDIC sarebbero stati assicurati, dopo aver promesso garanzie illimitate, all’improvviso…
*YELLEN: NOT TIME YET TO SAY IF FDIC INSURANCE CAP APPROPRIATE. YELLEN: NOT CONSIDERING BROAD INCREASE IN DEPOSIT INSURANCE pic.twitter.com/fs4pRrLPCu
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 22, 2023
In parole povere la Yellen in serata si è rimangiata tutte le promesse sulle garanzie dei depositi.
E le banche americane sono crollate, facendo pricipitare la borsa.
Davvero pensate che sia finita qui?
Lo scorso fine settimana è successo qualcosa di straordinario per noi, per la prima volta in un fine settimana, Icebergfinanza ha avuto oltre 60.000 lettori unici, con più di 90.000 pagine lette in soli tre giorni.
Il traguardo di oltre 20.000.000 milioni di contatti e 45.000.000 di pagine lette, vecchio blog compreso, è qualcosa di inimmaginabile per me!
SEMPLICEMENTE GRAZIE!
Oltre 60.000 lettori, più di 90.000 pagine lette in un solo weekend, non era mai successo nella storia di .@icebergfinanza che oggi raggiunge il traguardo di oltre 20.000.000 di contatti e 45.000.000 di pagine lette dalla sua nascita!
Semplicemente Grazie! pic.twitter.com/6m31rxMbTc— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 20, 2023
Ci vediamo nel fine settimana con “Machiavelli e i banchieri.”
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“Gli immobili residenziali rappresentano il 53% di tutti i prestiti di First Republic B.”
Osservando le cifre pubblicate da WSJournal su FRBank, a me sembra di assistere a scene di un film già proiettato 15anni fà… lo stesso soggetto (il SETTORE IMMOBILIARE con relativi MUTUI) con gli stessi attori (le BANCHE), mi sembra davvero incredibile che non abbiano tratto lezione da quanto accaduto, e di come ‘i nodi al pettine’ si stiano presentando con una precisione così simile a quella del 2008… personalmente non smetterò mai di stupirmi sull’ottusità umana refrattaria a qualsiasi tipo di logica…
Io comincio a pensare cerchino il crack così da eliminare le banche brutte,cattive ed inaffidabili sostituendo, gradatamente,i conti bancari con conti in CBDC presso la BC ed addio ultime libertà e loro possono rifondare un nuovo sistema con il totale controllo, altrimenti non si spiega
Il capo dell’Universo è Long, e si diverte a mandarci avvenimenti in continuazione che uno solo di questi sarebbe sufficiente a decretare un collasso delle Borse da condizioni normali. Per giunta adesso siamo in strabolla.
Non ci sono spiegazioni altrimenti
Io invece a questo punto spero che gli inetti delle banche centrali e dei governi, dopo aver alimentato il mostro per anni e anni, siano costretti ad alzare i tassi e a restringere le finanze pubbliche ancora molto, arrivando a sconquassare l’economia.
Mi dispiacerà per chi non se lo merita, ma un bel reset del sistema raddrizzerà miliardi di schiene.
Però è davvero dura, perché la speculazione rialzista sulla mille bolle è fortissima (guardare per esempio quella schifezza di bitcoin).
Sono tuttavia paziente e addestrato al pane e cipolle
@Claudio70
Partendo dal presupposto che ‘loro’ (i boards delle BC) non sono affatto sciocchi ne sprovveduti (ma qualcosa di BEN ALTRO, che non posso scrivere qui, visto la visibilità cui stà arrivando il blog, complimenti al Capitano, se li merita tutti) credo che più di tutti conoscano la portata del PROBLEMA (la BOLLA finanziaria in essere) e che la soluzione ad esso non possa che essere un drenaggio ‘controllato’ per farla a poco a poco sgonfiare, lentamente… in caso contrario (uno sgonfiamento drastico e veloce), vorrebbe dire CRACK finanziari [a più livelli] incontrollati con effetto ‘domino’, e non se lo possono permettere (lo sanno)… certo però è anche che nel mezzo di questa delicata operazione possono fare molto male e produrre molti “cadaveri” anche se alla fine, morta una banca essa viene assorbita da un altra più grossa come il recente caso svizzero insegna, però per far questo devono prestare molta attenzione, perchè quello che è accaduto recentemente in Svizzera ha fatto non poco contrariare l’opinione pubblica locale, e si capisce: 170anni di onorata storia di uno dei loro più importanti e solidi (almeno così si pensava…) istituti bancari, evaporate nel NULLA nel breve corso di un week-end… gli svizzeri non l’hanno presa affatto bene (bastava leggere i giornali locali del lunedi successivo) e quando un evento riesce a scatenare l’ira dell’opinione pubblica riunendola IN MASSA (si guardi anche quello che accade in Francia in questi giorni per avere un esempio, anche se la fonte di tale ira è diversa) più di un campanello d’allarme dovrebbe risuonare nella ‘stanza dei bottoni’ ad avvertire ‘chi comanda’ che non possono esagerare troppo… state attenti a quello che fate… guardate indietro nel tempo, a ciò che la Storia insegna…
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“Penso che Powell e la Fed siano contenti per questa crisi, come ha sottolineato ieri il governatore…”
Beh, intanto Powell e la Fed un risultato l’hanno ottenuto, quello di allontanare da se ‘i riflettori’ circa i primi responsabili a dover essere chiamati ‘in causa’ per i problemi economici che si sono accumulati da molti anni ad oggi, alla fine Powell può sempre dire che “non è certo colpa nostra se le banche non sono in grado di gestirsi”… questo per accontentare l’opinione pubblica generale, e far si che questa abbia un target su cui posare l’occhio critico… anche se i meglio informati [e consapevoli] sanno benissimo come stanno le cose e perchè siamo arrivati a questo punto… 🙁