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DISINFLATION!
In attesa che la verità figlia del tempo faccia giustizia della speculazione e soprattutto dell’immensa quantità di debito sotto pressione in questi mesi a partire dai Paesi emergenti, oggi è in uscita il dato sull’inflazione americana che con tutta probabilità non cambierà il parere dei banchieri centrali americani.
In realtà a noi interessa poco o nulla, a noi piace osservare attentamente le dinamiche che altro nascondono, come quelle del crollo del mercato immobiliare o della recessione in corso. Poi possono “aggiustare” i dati quanto vogliono, ma alla fine non c’è via di uscita.
Vendite di case esistenti, con conseguente effetto farfalla su tutto l’indotto, collassate di oltre il 25% in soli sei mesi, durante il periodo più propizio al mercato immobiliare.
Housing market update:
1. Houses selling below asking on average, first since 2020
2. Housing starts in July down 19%
3. Inventory at highest since 2020
4. Existing home sales down 26% in 6 months
5. Average mortgage payment up 40% since last year
The collapse has started.
— The Kobeissi Letter (@KobeissiLetter) September 11, 2022
Lo scorso anno i mutui a lungo termine viaggiavano al 2.5% ora siamo vicini o oltre il 6% e qualcuno spera in un atterraggio morbido.
Stiamo parlando del più grande aumento in un anno dal 1980, oltre 40anni!
In questi ultimi due giorni i mercati hanno messo a segno un altro rimbalzo del gatto morto in mezzo ad una dinamica che ricorda il fallimento della Lehman Brothers, rimbalzi disperati senza alcuna logica, ma come ben sanno i nostri lettori, l’econofisica ha regole che nulla hanno a che vedere con la realtà fondamentale.
Passate le scadenze delle tre streghe, allacciate le cinture di sicurezza!
Ma torniamo ai dati dei prezzi al consumo in uscita oggi alle ore 14.30 in America.
Come già osservato nel manoscritto di fine settimana, “Autunno infuocato” il petrolio ha ormai imboccato la via che lo porterà a un sensibile ridimensionamento.
U.S. gasoline prices have fallen now for 89 consecutive days, the longest streak of declines since 2015. pic.twitter.com/D4Ai4AyB8h
— Lisa Abramowicz (@lisaabramowicz1) September 12, 2022
In America siamo già a 89 giorni consecutivi di ridimensionamento nei prezzi della benzina.
Probabilmente anche le peggiori notizie che riguardano il prezzo del gas sono state scontate, ma su questo andrei cauto, molto cauto.
EU natural gas prices keep falling, even as the worst-case scenario of Russia halting Nordstream 1 flows moves closer to being the reality. This raises a question of whether all the bad news has been priced in, or is this just a manifestation of faith in policy makers to respond. pic.twitter.com/8P51GRrc41
— Lisa Abramowicz (@lisaabramowicz1) September 12, 2022
Ad oggi le probabilità di un altro aumento dello 0,75% tra due settimane sono di poco superiori al 90%.
Infatti solo un crollo mese su mese della tendenza al rialzo dell’inflazione potrebbe far cambiare idea ai giocolieri della Fed.
I prezzi delle auto usate che molto hanno distorto il dato in generale, ma non solo, sono crollati del 4 % ad agosto, il terzo calo consecutivo, sei cali negli ultimi sette mesi, giù di oltre il 17% da febbraio.
Inutile dire che i prezzi energetici eserciteranno un’ampia pressione al ribasso sul dato di oggi, interessante sarà osservare la dinamica del dato core, ovvero quello che esclude la componente energetica ed alimentare.
Eppure le aspettative monitorate dalla Fed di New York sono ai minimi da 2 anni…
Osservando solo la dinamica energetica la questione è ancor più evidente.
Cleveland Fed nowcast for m/m CPI has come down sharply pic.twitter.com/ZesoXGOeP0
— Liz Ann Sonders (@LizAnnSonders) September 8, 2022
La direzione e la velocità di alcuni indicatori ci diranno molto sulle prospettive di inflazione future. Noi scommettiamo su un dato intorno al 7,5%, stimiamo un dato sui prezzi degli affitti minore delle attese.
Ma attenzione, potrebbe anche esserci una sorpresa negativa, noi pensiamo che alla Fed servano dati negativi per continuare ad alzare i tassi e non sarebbe una sorpresa se qualcosa non andasse nel verso giusto!
In conclusione, salvo una grande sorpresa, il rapporto di domani non dovrebbe alterare le prospettive della Fed fino a quando l’ampiezza degli aumenti dei prezzi non rallenterà ulteriormente e si avvicinerà all’obiettivo del 2% della Fed.
Loro continueranno ad aumentare i tassi e questo è un buon segnale, come suggerisce spesso il nostro maestro Lacy Hunt.
Nel manoscritto uscito nel fine settimana abbiamo esplorato cosa ci attende in questo autunno infuocato e che fine farà il dollaro, ma soprattutto l’euro e i nostri titoli di Stato!
E’ uscito il nuovo Machiavelli, intitolato “AUTUNNO INFUOCATO’” per tutti coloro che hanno contribuito o vorranno contribuire al nostro viaggio.
I manoscritti da inizio anno sono stati una bussola perfetta dopo un periodo di crisi, ma come sempre la verità è figlia del tempo.
Ribadisco per l’ennesima volta che se ci sono problemi di ricezione, firewall, spam, comunicazione tra i diversi provider dovuti a invii multipli, basta inviare una mail e il nostro STAFF che provvederà a risolvere il problema.
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