POWELL … INFLAZIONE NON PIU’ TRANSITORIA!
Wow, il petrolio crolla di oltre il 24 % in un solo mese, l’inflazione energetica va su per il camino senza neppure utilizzare le riserve energetiche e il genio Powel se ne esce in pieno panico dei mercati per il bluff denominato Omicron con le seguenti affermazioni…
È ora che la Federal Reserve, la banca centrale americana, smetta di parlare di inflazione «transitoria». (…)«Il rischio di inflazione è aumentato», con aumenti dei prezzi «che si sono diffusi in modo molto più ampio di recente».
A dichiararlo è il presidente dell’istituto centrale, Jerome Powell, durante la testimonianza di fronte alla commissione bancaria del Senato Usa su economia e pandemia. «Per molti, transitorio è associato a ’breve termine’, ma per noi è associato a un’inflazione che non lasci un segno permanente sui prezzi – ha spiegato – Credo sia probabilmente il momento giusto per ritirate il termine ’transitorio’» e di «spiegare più chiaramente ciò che intendiamo».
In sintesi, rischio di un’inflazione più elevata e opportunità di considerare di concludere il tapering qualche mese prima.
Dai massimi siamo sotto del 24% ancora preoccupati per l’inflazione! 😉. Machiavelli DOCET pic.twitter.com/vDFsVXQ4cd
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) November 30, 2021
Avevamo suggerito che il petrolio sarebbe tornato a 66 come minimo, ieri ha fatto un minimo a 64,50 e non è finita!
A proposito, ma i 100 dollari li vediamo domani o tra 100 anni?
Affascinante, lo hanno appena confermato alla Fed, in un mondo normale, questa gente sarebbe stata licenziata per i suoi fallimenti, ma la finanza è un mondo nel quale i falliti insegnano, dirigono spesso e volentieri.
Come abbiamo scritto lunedì, molti gap andavano chiusi e così è stato, i mercati sono di nuovo crollati. Le notizie in arrivo dall’Europa hanno fatto il resto.
Quello che non è crollato è il prezzo dei nostri tesorucci che ieri ha registrato i nuovi massimi annuali…
…con i rendimenti scesi ai minimi annuali.
La reazione del mercato obbligazionario è stata chiarissima, solo i rendimenti a breve sono saliti sulla scia delle esternazioni di Powee, la parte lunga della curva è crollata, dando un segnale inequivocabile, il prossimo anno ci sarà recessione.
Ma veniamo alla leggende metropolitane che vedevano riversare il risparmio degli americani sul black friday e sulle feste di quella cosa che in Europa non si può più pronunciare, si Natale.
Secondo la National Retail Federation , le vendite del Black Friday hanno deluso, quest’anno, da notare che le vendite del Black Friday digitale sono diminuite per la prima volta, con gli acquirenti di nuovo nei negozi quest’anno dopo le chiusure dovute alla pandemia dello scorso anno con vendite per 8,9 miliardi di dollari contro una previsione di 9,5 miliardi di dollari.
La cosa interessante è che i prezzi della benzina negli Stati Uniti sono aumentati di circa il 50% in un anno, l’aumento è destinato a essere il più grande aumento percentuale in almeno un decennio.
Anche in europa le cose non vanno meglio…
Non accenna a fermarsi il boom dell'#inflazione nell'Eurozona. Secondo la stima flash di @EU_Eurostat il tasso atteso a novembre è del 4,9%, in aumento dal 4,1% di ottobre. https://t.co/GsU4F6CrQT
— ANSA Europa (@ansaeuropa) November 30, 2021
A differenza di Powell noi non cambiamo idea l’inflazione resta transitoria, il trend secolare principale è la deflazione da debito, nel breve l’inflazione erode il potere di acquisto, senza rialzo dei salari rende più difficile l’accesso al credito e getta le premesse per una feroce e persistente depressione economica.
Certo, l’inflazione è presente, soprattutto pura speculazione, visto che gli psicopatici non sanno cosa fare con i loro soldini, ma come abbiamo più volte ribadito quest’anno, a noi interessa l’inflazione a lungo termine, ovvero i rendimenti a lungo termine che continuano a suggerire deflazione da debito e probabile recessione.
Il bello inizierà nel 2022, ve lo racconteremo in ”Il fiorino di Machiavelli” OUTLOOK 2022 che uscirà entro i primi giorni del prossimo anno.specula
In OUTLOOK 2022 condivideremo gli obietti per i prossimi anni, il grande inverno sta per tornare.
I manoscritti da inizio anno sono più che sufficienti per comprendere come coglierla, l’ultima grande occasione, la più colossale della storia, perché oggi sono tutti sul lato sbagliato di una barca che sta di nuovo per affondare.
Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.
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SEMPLICEMENTE GRAZIE!
…sarei proprio curioso di vedere la risposta che darebbero alla domanda “il Gatto e la Volpe” sopra citati, i loro “giri di parole” e che cosa si inventerebbero per evitare di dire “NON LO POSSIAMO FARE AL MOMENTO…”… e perchè mai?? LORO DUE LO SANNO BENISSIMO, PERCHE NON POSSONO FARLO…
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Ci sarebbe da chiedere ai due “geni” Lagarde e Powell, visto che Fed e BCE hanno sempre affermato che “il QE è stato introdotto per alzare l’inflazione” : bene, ora finalmente avete raggiunto e superato il livello del 2% che vi eravate prefissato, CHE ASPETTATE DUNQUE AD ALZARE I TASSI???