RECOVERY FUND: DEAD FUND WALKING
Il problema di questa Europa è che si disintegrerà nelle crisi, non si rafforzerà come suggerisce qualcuno, in molti hanno già dimenticato come Germania e Francia hanno bloccato a marzo le nostre importazioni di materiale sanitario, come l’Austria, uno dei principali responsabili della diffusione del COVID in tutta Europa sta da tempo remando contro il nostro Paese, non solo per la chiusura delle frontiere, ma per questioni politiche che vanno ben oltre l’essenza di questa unione monetaria.
Ieri abbiamo avuto un anticipo di quanto sarà lunga e inutile l’attesa per il recovery fund…
Ecofin, scontro sul Recovery Fund. Gualtieri: il piano della Commissione non va ridimensionato https://t.co/0CgMdcp0Zj
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) June 9, 2020
L’immagine di Tria, invece che quella di Gualtieri è tutto un programma, non nascondo che sarebbe stata ben altra storia affrontare questa Europa, con il governo gialloverde, davvero un errore strategico importante quello di aver messo fine a questa esperienza.
Ieri Austria e Ungheria, hanno detto NEIN, ma non sono solo loro, sono in tanti quelli a cui non piace questa proposta.
Austria: volume e contenuti Recovery Fund inaccettabili Ma è scontro tra i ministri finanziari europei sul Recovery Fund proposto dalla Commissione Ue per affrontare la crisi economica provocata dalla pandemia di Covid. “Il pacchetto complessivo non è accettabile per noi in termini di volume, ma anche in termini di contenuto”: così il ministro delle Finanze austriaco, Gernot Blümel, a margine dell’Ecofin. “Oggi dobbiamo sapere come e da chi verrà rimborsato il debito” previsto con “le sovvenzioni”, ha detto Blümel che ritiene la scelta di concedere principalmente aiuti “una valutazione sicuramente sbagliata” da parte di Bruxelles. Ungheria: Recovery Fund ingiusto, fatto per Paesi Sud “Nella sua forma attuale, il Recovery Fund è ingiusto nei confronti dell’Ungheria perché in sostanza è stato creato su misura per aiutare gli Stati membri del Sud”: così il ministro delle Finanze dell’Ungheria, Mihaly Varga, in un video postato sulla sua pagina Facebook. “L’Ue deve agire in maniera equa e proporzionata per mitigare il danno” economico “causato dalla pandemia”, ha sottolineato, sostenendo che il piano Ue “potrebbe comportare un onere aggiuntivo per le economie più piccole e meno sviluppate”.
Insomma quale migliore film di “Weekend con il morto” per descrivere questa Europa!
Si dimette Mario Centeno, parte la corsa alla successione per l'Eurogruppo https://t.co/KWqhbzslUI
— euronews Italiano (@euronewsit) June 9, 2020
Immagino che il portoghese Centeno si è dimesso per esigenze familiari o per altri motivi, mai quelli veri!
Orban dovrebbe fare silenzio, senza l’Europa e i suoi soldi l’Ungheria sarebbe ancora alla deriva nell’oblio della sua storia, il tempo dimostra che tutte le meraviglie nascoste dietro questo fondo non esistono, come non esistono i miliardi di euro che vi raccontano.
Ieri l’Europa, ovvero come sempre Germania e Francia hanno inviato una lettera alla Commissione europea, suggerendo di prepararsi alla seconda ondata della pandemia, io invece suggerisco alla Merkel di prepararsi alla seconda ondata del crollo delle esportazioni tedesche, la fine del dominio commerciale tedesco…
#Außenhandel durch #Corona-Pandemie stark rückläufig: Exporte im April 2020: -31,1 % zum April 2019. Dies ist der größte Rückgang eines Monats im Vergleich zum Vorjahresmonat seit Beginn der Außenhandelsstatistik im Jahr 1950. Weitere Infos: https://t.co/y8xM0ggUp1 pic.twitter.com/I6zIBKTsfn
— Statistisches Bundesamt (@destatis) June 9, 2020
-31,1% rispetto ad aprile 2019. Si tratta del calo più grande in un mese rispetto allo stesso mese dell’anno precedente dall’inizio delle statistiche del commercio estero nel 1950.
Quello che però è più interessante è che la Germania continua a minacciare gli altri Paesi con la sua assurda e stupida politica di austerità, mentre vede crollare di oltre il 48 % le esportazioni di automobiline verso la Francia, secondo paese di esportazione e del 40 % nei confronti dell’Italia, sesto mercato a livello mondiale.
Oltre il 35 % è il calo con gli Stati Uniti che prima o poi si occuperanno anche dell’industria automobilistica tedesca…
Can che abbaia non morde … Trump: via migliaia di soldati dalla Germania. E dazi auto per proteggere…le aragoste https://t.co/ORrogNTP20
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) June 6, 2020
Al momento can che abbaia non morde, Trump ha altri pensieri per la testa ma mai dire mai, aspettiamo agosto!
Mentre analisti ed economisti abbaiano alla lune aspettando l’inflazione per il secondo mese consecutivo l’inflazione crolla in Cina…
Un crollo non indifferente, passando dal 3,3% al 2,4 % il livello più basso dallo scorso anno. Addirittura i prezzi alla produzione sono collassati a -3,7 % livelli che non si vedevano dal 2016 e se non c’è inflazione in Cina, sognatevela ovunque!
Anche in Giappone le cose non migliorano affatto…
Japan April machinery orders drop to six-year low amid virus outbreak https://t.co/DAFgcvTvb3
— The Japan Times (@japantimes) June 10, 2020
Oggi parla Powell, la solita aria fritta, oggi il banchiere centrale, il governatore di una Banca centrale potrebbe farlo persino un bambino, tirando una monetina, vediamo se avrà il coraggio di deludere gli psicopatici di Wall Street. Ragazzi calmatevi, non possiamo salire sino a novembre per fare contento Donald, magari qualcuno si accorge che non c’è nulla di reale in questo giochino, che mezzo milione di morti era giusto quello che serviva per terrorizzare tutti e lasciarci inondare il mercato di liquidità, per salvare i nostri amici, per salvare un mercato sull’orlo del fallimento.
Nel frattempo l’oro non accenna a scendere, davvero un segnale strano per un mercato euforico!
Noi come sempre ci godiamo lo spettacolo, sulla riva del fiume, tra Europa e Stati Uniti ci attende un secondo semestre davvero interessante!
“L’immagine di Tria, invece che quella di Gualtieri è tutto un programma, non nascondo che sarebbe stata ben altra storia affrontare questa Europa, con il governo gialloverde, davvero un errore strategico importante quello di aver messo fine a questa esperienza.”
Finalmente qualcuno ha il coraggio di dirlo.
Tria aveva proposto di monetizzare il debito europeo molto prima che si “svegliassero” gli alfieri di voxeu, tanto per dirne una.
Ora Il Professor Bagnai e tutti i colleghi dell’ala sovranista più dura (anche M5S) devono formare una forza politica a sé stante, altrimenti continueranno a fare da propagandisti per partiti che li sfruttano per fare l’esatto opposto, rischiando di venir bollati come venduti o traditori (fenomeno in aumento) e perdendo molta credibilità.
Perché la Lega è questo:
Maroni (su Omnibus La7): “Diamo l’incarico a Mario Monti per le trattative con l’UE”
Rixi (su CoffeeBreak la7): “Una figura come Draghi premier potrebbe rafforzare il paese”
Giorgetti al WSJ: “La possibilità di uscire dall’Euro esiste in teoria, non in pratica”
Così come il M5S. Per questo è necessario un partito sovranista autentico e indipendente, il resto è teatro. Personalmente non perdonerò mai la Lega per la spallata da politica vecchio stile per capitalizzare sull’onda di consensi, anche se ne capisco alcuni motivi. Ma l’unico modo per tutelare la gente è stando al governo, anche se non nelle condizioni migliori. Di certo non facendo scenate tragicomiche all’opposizione e ancor meno consegnandoci al dannato PD.
Da quando è iniziata questa crisi, i proclami dell’esecutivo di gov. per tamponare le emergenze economiche italiane sono state roboanti quanto ridicole, si è assistito ad una serie annunciata (sia da Conte che da Gualtieri) di numeri impressionanti da mettere in campo, che materialmente non lo potranno essere (qui stà il ridicolo, perchè le centinaia di miliardi annunciati, l’Italia NON LI POSSIEDE, almeno a breve termine, quindi sono da prendere come aria fritta e nulla di più). La mia impressione è che sapendolo, pur di far star calma e ferma l’opinione pubblica italiana, Conte e Gualtieri hanno fatto a gara a chi la sparava più grossa, per prendere tempo… La cruda realtà è che paesi “con i conti a posto” (caso tipico: la Germania) avranno ampio margine per tamponare la crisi economica imminente (e lo faranno materialmente: a differenza di Conte e dei suoi ridicoli “stati generali dell’economia”, la Merkel non ha organizzato nulla di tutto questo, ha semplicemente già messo in campo, pronti all’uso per i tedeschi, diverse centinaia di miliardi di €)
“non nascondo che sarebbe stata ben altra storia affrontare questa Europa, con il governo gialloverde, davvero un errore strategico importante quello di aver messo fine a questa esperienza.”
Concordo ma era già un Governo preconfigurato per farlo cadere e sosostituirlo “bipartisan” con “appoggio esterno”, “responsabile” .
Basta ricordare gli attacchi isterici “bipartisan”, “istituzionali” e quello concentrico mediatico quando si sono convinti che potevano perderne il controllo.
E’ presumibile che anche la faccenda “virus” sarebbe andata e sarebbe stata gestita diversamente.
Sarebbe stata una “unità nazionale” molto reale e alternativa a livello di rappresentanze ma già esistente alla base sociale da cui la necessità di farlo cadere per autoconservazione.
Stanno alla canna del gas, non l’Italia e gli Italiani ma quelli che in tre decenni hanno prodotto un danno devastante economico, sociale e strategico agli Italiani, “ospiti” compresi.
non sanno più chi riesumare per riacquisire credibilità e sperano che passi ‘a nuttata continuando il danno per autoconservazione.
Non è stato un “errore” di strategia, sono due strategie incompatibili.
Non siate pessimisti, è una percezione errata e indotta che siamo messi male, un conto sono le tendenze sistemiche che fanno ruotare tutti intorno al buco nero, ben altro conto è il salvare casa, sono tempi diversi.
L’idea è di vedere cosa c’è dall’altra parte del buco nero e sulla traiettoria siamo ancora tra i meglio messi, è un problema di ponte di comando e tirapiedi.
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https://scenarieconomici.it/associazione-a-delinquere-finalizzata-allannichilimento-dei-cittadini-di-marco-santero/