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CORONAVIRUS: OLTRE LA NEBBIA! GUEST POST

Scritto il alle 22:51 da icebergfinanza

 

Si comunica che alcune delle opinioni sui vaccini espresse in questo guest post, non riflettono necessariamente il pensiero del sottoscritto.

Mentre molti nostri fratelli stanno lottando quotidianamente contro la morte, tralasciando le polemiche su quanto è successo in queste ore, questo è il tempo della consapevolezza e della responsabilità, responsabilità che l’immagine qui sopra trasmette senza aggiungere altre parole. Ognuno di noi nel suo piccole è importante per contribuire a spegnere questo incendio, che sta segnando la nostra vita, con la speranza che ci aiuti a riscoprire i veri valori, ben oltre la drammaticità di questo tempo.

Non ho idea della speranza che questa notizia possa portare, ma è chiaro che dopo la notte c’è sempre un’alba e che usciremo anche da questa brutta situazione più forti di prima, come persone e come Paese, nonostante tutto!

Un carissimo amico del blog ci ha aiutato a ricostruire un piccolo vademecum per orientarci in mezzo alla nebbia di questo tempo, fake news istituzionali o meno, nello stile del nostro viaggio, mettendo a disposizioni dati e fonti, lasciando libero ognuno di Voi di comprendere o rifiutare le considerazioni che verranno proposte. Grazie di cuore John!

Quotidiani, periodici, televisioni, siti web, tutti sono invasi da un fiume di notizie sull’infezione da COVID-19 (Novel Coronavirus, 2019-nCov). Noto molta confusione, messaggi contraddittori o incompleti, mancano alcuni semplici consigli operativi, oppure sparsi in testi diversi e disomogenei che impediscono al cittadino di avere un’idea completa e chiara della situazione. Spesso le testate preferiscono dilungarsi sui contrasti tra governi e regioni o tra le forze politiche inviando un messaggio terribile ai cittadini. Sono tutte persone sottoposte a uno stress estremo, davanti a un problema che hanno tutti tardato a comprendere, invece che rimarcare le differenze si dovrebbe fornire meno informazioni ma più puntuali e precise, smettendo di fomentare dubbi sulle capacità delle istituzioni di poter governare la situazione e smettendola di trasformare questa tragedia in un osceno show.

Sarà un battaglia molto più lunga e difficile di quanto ritenuto dalla pubblica opinione e, soprattutto e purtroppo, da parte di persone che hanno incarichi di rilievo.

Le responsabilità verranno individuate al momento opportuno, non ora, dato che la situazione è perfettamente catturata dall’allarme del Coordinamento delle Terapie Intensive della regione maggiormente colpita nella lettera al governatore della Lombardia, Fontana: “In assenza di azioni tempestive saremo costretti ad affrontare un evento che potremo solo qualificare come una disastrosa calamità sanitaria”. La Società italiana di anestesia, rianimazione e terapia intensiva ha diffuso un documento tecnico in cui scrive che “può rendersi necessario porre un limite di età all’ingresso in terapia intensiva. Non si tratta di compiere scelte meramente di valore, ma di riservare risorse che potrebbero essere scarsissime a chi ha in primis più probabilità di sopravvivenza”.

Questo documento non riporta alcuna opinione personale, dato che l’autore non è un medico e non è autorizzato ad esprimerne una, ed è strutturato in due sezioni ognuna delle quali è organizzata in Domande e Risposta. Il testo raccoglie informazioni estratte da numerose e affidabili testate nazionali e internazionali. Dati e numeri sono ripresi da fonti mediche primarie direttamente o indirettamente o attraverso i canali twitter di ricercatori specialisti del settore. Al termine viene presentata una bibliografia per chi ha le competenze e il tempo per approfondire l’argomento.

INFORMAZIONI DI BASE

  1. Da dove viene ?

Nel dicembre 2019 un insolito numero di casi di polmonite sono state diagnosticate nella città di Wuhan in Cina. Le indagini hanno scoperto che la causa era un virus precedentemente sconosciuto, ora chiamato COVID-19 appartenente alla famiglia dei coronavirus i quali sono costituiti da un nucleo di materiale genetico circondato da un involucro di punte di proteine. Questo gli dà l’aspetto di una corona. Esistono diversi tipi di coronavirus che causano sintomi respiratori e talvolta gastrointestinali. I sintomi respiratori possono variare dal comune raffreddore alla polmonite e nella maggior parte delle persone i sintomi tendono ad essere lievi. Tuttavia, ci sono alcuni tipi di coronavirus che possono causare malattie gravi, tra cui SARS (Cina 2003), e MERS (Arabia Saudita 2012). Inizialmente è stato identificato in un gruppo di persone con polmonite, operatori o clienti dei mercati ittici e animali a Wuhan. La malattia si è quindi diffusa ad altri membri della famiglia e personale sanitario inizialmente ignaro dell’origine.

È noto che i coronavirus circolano in una serie di animali. A volte questi virus possono fare il salto dagli animali agli umani. Questo si chiama “spillover” e potrebbe essere dovuto a una serie di fattori, come mutazioni nel virus e aumento dei contatti tra uomo e animale. Il virus MERS proveniva dai cammelli il virus SARS dagli zibetti. Il serbatoio degli animali del coronavirus 2019 non è ancora noto con certezza, il principale indiziato è una specie di pipistrelli.

Nessuna prova suggerisce che il virus sia creato dall’uomo. COVID-19 ricorda da vicino altri due coronavirus che hanno scatenato focolai negli ultimi decenni, SARS-CoV e MERS-CoV. Le caratteristiche del nuovo virus sono in linea con ciò che sappiamo di altri coronavirus naturali che hanno fatto il salto dagli animali alle persone.

  1. Esiste un ceppo italiano del virus ?

Uno studio dei ricercatori dell’Università Statale di Milano e dell’ospedale Sacco dimostra che il nuovo Coronavirus circolava in Italia, così come in altre nazioni, già diverse settimane prima che fosse identificato il “paziente 1” nel Lodigiano. L’analisi filogenetica dei genomi completi dell’agente patogeno campionato in Germania, Finlandia, Stati Uniti, America centrale e meridionale dimostrano la comune origine cinese. Poichè il virus muta rapidamente la mappa genetica dei diversi focolai apparsi nel mondo mostra delle piccole differenze ma inessenziali per il suo comportamento. [Rif. 2]

  1. Come si diffonde il contagio ?

Il virus si diffonde attraverso goccioline create quando una persona infetta tossisce o starnutisce o attraverso qualcosa che è stato contaminato dal virus. Le persone maggiormente a rischio di infezione da COVID-19 sono quelle a stretto contatto con persone infette dal virus, come i familiari o gli operatori sanitari e secondariamente coloro che per lavoro frequentano un grande numero di persone alcune delle quali potrebbero essere nella fase iniziale della patologia, infettive ma convinte di portare solo un banale raffreddore o una blanda influenza.

  1. Quali sono i sintomi ?

Da quanto noto finora potrebbero esserci diversi sintomi che vanno da lievi a gravi. Possono esserci febbre e sintomi respiratori come tosse e respiro corto. Nei casi più gravi, polmonite, insufficienza respiratoria acuta,  insufficienza renale e morte.

  1. Come possiamo sapere se qualcuno è infetto ?

Per ora, la tecnica più utilizzata è la RT-PCR (reazione a catena della polimerasi inversa), che consente (semplificando di molto) di verificare la presenza del codice genetico del virus in un campione di saliva o muco (prelevati con il cosiddetto tampone). Questa tecnica di biologia molecolare presenta alcuni svantaggi: può essere utilizzata solo da personale specializzato, non è del tutto affidabile e, infine, per i risultati bisogna attendere alcune ore, elemento che può rivelarsi critico per un contagiato e che è probabilmente anche alla base delle difficoltà di fornire in tempo reale informazioni precise sull’andamento dell’epidemia. Il settore della diagnostica sarà il primo a produrre risultati importanti riducendo le incertezze e velocizzando la risposta all’epidemia. [Rif. 1]

  1. Qual’è il grado di infettività ?

In epidemiologia il tasso netto di riproduzione di un’infezione, spesso riportato in inglese come basic reproduction number, indicato con R0, indica il numero di nuovi casi generati in media da un singolo caso durante il proprio periodo infettivo in una popolazione che altrimenti non sarebbe infetta, ovvero esprime il numero atteso di nuove infezioni generate da un singolo individuo infetto nel corso del suo intero periodo di infettività, in una popolazione interamente suscettibile. Se R0 < 1 l’infezione sul lungo termine si estinguerà, mentre se R0 > 1 l’infezione potrà diffondersi nella popolazione.

Attualmente, l’R0 per COVID-19, il virus che causa la malattia, è stimato a circa 2,2, il che significa che una singola persona infetta ne infetterà in media circa altri 2,2. In confronto, l’influenza ha un R0 di 1,3. Soprattutto, mentre non esiste un vaccino per prevenire la COVID-19, il vaccino contro l’influenza stagionale previene relativamente bene l’influenza, anche quando la sua formulazione non si adatta perfettamente ai ceppi virali circolanti.

  1. Quali sono le maggiori complicazioni e la loro frequenza ?

Alcune persone si infettano ma non sviluppano alcun sintomo. Generalmente i sintomi sono lievi e si sviluppano lentamente. La maggior parte delle persone (circa l’80%) guarisce dalla malattia senza bisogno di cure speciali. Circa il 15% dei casi evolve in polmonite e in un 5% di soggetti causa una sindrome da insufficienza respiratoria acuta. Le persone anziane e quelle con patologie sottostanti, quali ipertensione, problemi cardiaci o diabete e i pazienti immunodepressi (per patologia congenita o acquisita o in trattamento con farmaci immunosoppressori, trapiantati) hanno maggiori probabilità di sviluppare forme gravi di malattia.

  1. Qual’è il tasso di mortalità ?

Qui c’è molta confusione in quanto il tasso di mortalità sembrerebbe molto differente tra nazione e nazione ma è un’illusione statistica o un vero e proprio errore nel riporto del dato stesso che suscita ulteriore allarme non necessario. I media riportano una mortalità attorno a 3% e sino al 4% nel caso dell’Italia ma è l’effetto di un calcolo sbagliato che considera solamente i casi più gravi e trascura quelli più lievi che non vengono registrati. Quattro diversi gruppi di ricerca tra cui Imperial College London MRC Centre for Global Infectious Disease Analysis e Institute of Social and Preventive Medicine, University of Bern stimano il tasso reale di mortalità tra 0,5% e 1,6% cioè tra 5 e 16 volte l’influenza stagionale. [Rif. 6]. Sussiste una forte differenziazione tra fascie di età. Secondo un articolo pubblicato a metà febbraio sulla rivista Chinese Journal of Epidemiology e basato su primi 70mila contagiati, il tasso di letalità risulta estremamente basso nelle fasce di età più giovani (0,2% fino a 39 anni) e cresce sensibilmente nei soggetti più anziani (8,0% nella fascia tra 70 e 79 anni e 14,8% negli ultraottantenni).

Non ci si illuda che questa appartenentemente modesta percentuale non giustifichi le azioni prese dal governo cinese,  ora (in parte) da quello italiano e che verranno tardivamente intraprese da tutti gli altri. Non esiste un vaccino e non esiste risposta immuniaria di gruppo, dunque se il virus viene lasciato correre si stima possa infettare nell’arco dei prossimi 18 mesi tra il 40% e il 70% della popolazione mondiale. Questa è l’opinione di Marc Lipsitch, Professor of Epidemiology, Harvard University [Rif. 4]. Inoltre questa percentuale si riferisce al caso di un sistema sanitario efficiente in grado di servire puntualmente tutti i casi gravi che richiedono cura intensiva e ventilazione assistita. Se il sistema sanitario collassa sotto il peso delle urgenze si verificherà un aumento dei decessi diretti più tutti quelli indiretti ovvero le altre patologie gravi che non potranno essere servite.

Il virus COVID-19 mostra tutte e tre le caratteristiche di una grave pandemia:

  1. Trasmissione molto facile da parte di persone con sintomi così lievi da passare inosservati agli altri e a se stesse. Definirlo passaggio asintomatico è probabilmente errato; secondo molto specialisti la persona infetta almeno un sintomo lo mostra ma se è troppo lieve passa appunto inosservato.
  2. Alta contagioso, in linea con quello dell’influenza spagnola e due volte l’influenza stagionale.
  3. Tasso di mortalità comparabile con l’epidemia di spagnola.

Il virus SARS non rispetta la (1), la MERS non rispetta (1, 2), l’influenza stagionale non rispetta la (3). Inoltre e soprattutto l’influenza stagionale è un virus noto il cui vaccino viene aggiornato costantemente e verso il quale comunque parte della popolazione possiede una difesa immunitaria.

Gli scienziati della American Hospital Association in un recente seminario web hanno mostrato la seguente tabella ipotizzando una diffusione del 30-40% e una mortalità dello 0,5%. Si noti che l’ipotesi è conservativa soprattutto nella percentuale di casi che richiedono ICU (Intensive Care Unit), l’esperienza cinese e soprattutto italiana sembra indicare una percentuale sensibilmente superiore. Come riferimento l’influenza stagionale risulta 15 volte meno intensa soprattutto relativamente i casi che richiedono ICU e il cui non servizio alzerebbe il tasso di mortalità.

  1. Qual’è il periodo di incubazione del virus ?

Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni. I dati sono ancora affetti da incertezza in quanto la patologia è recente da cui l’ampia varianza.

  1. I bambini possono contrarre il virus ?

Una versione preliminare di uno studio basato su uno studio sull’incidenza e la trasmissione del coronavirus a Shenzen ha scoperto che i bambini contraggono il coronavirus, sebbene in genere ottengano casi lievi, e possano trasmetterlo. La dimensione del campione è grande, 391 casi e il tracciamento dei contatti sembra essere buono. Questo è la sezione chiave:

“Le percentuali di infezione sono simili nelle diverse categorie di età … sebbene vi sia qualche indicazione di tassi di attacco elevati nei gruppi di età più avanzata … In particolare, il tasso di infezione dei bambini sotto i 10 anni è simile alla media della popolazione. Non vi è alcuna associazione significativa tra probabilità di infezione ed età. [Rif. 12]

  1. Terapie e durata della malattia

Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. I produttori farmaceutici sono all’opera per trovare trattamenti e vaccini per il nuovo coronavirus, ma non c’è alcuna garanzia. La storia non è incoraggiante. Negli ultimi due decenni, altri due coronavirus mortali sono passati dagli animali all’uomo, un focolaio di Ebola ha ucciso più della metà di quelli infetti e un’ondata di infezioni da Zika ha danneggiato i bambini prima ancora che nascessero. Le aziende farmaceutiche hanno speso miliardi per cercare di proteggere i più vulnerabili da quei patogeni, ma hanno avuto poco successo. Un vaccino per Ebola è in fase sperimentale ma questo è tutto. Virus appartenenti ad altri gruppi come HIV non hanno un vaccino malgrado 30 anni di studi. Purtroppo questo virus è sì un coronavirus ma con un elemento che lo distingue nella modalità con il quale attacca la membrana della cella ospite, simile a HIV, dunque è molto più resistente [Rif. 14]. In ogni caso nella migliore delle ipotesi non avremo un vaccino disponibile prima dell’autunno/inverno 2021. [Rif. 15].

Tuttavia terapie mirate verranno sviluppate e potranno curare o fortemente mitigare l’effetto del virus così come è accaduto nel caso dell’AIDS provocata dal virus HIV. Terapie a base di antivirali e farmaci specifici per HIV, uniti a immunoglobuline raccolte dai pazienti guariti sono state sperimentate in Cina con esito incoraggiante.

Rispetto l’influenza, il virus noto come COVID-19 (o Sars-CoV-2) è causa nella maggior parte dei pazienti di una febbre meno pesante, appena superiore ai 37,5°C, e di sintomi quali tosse e difficoltà respiratorie. Inoltre, mentre l’influenza tende a risolversi nel giro di 5-6 giorni, la COVID-19 dura anche fino a 15 giorni e, nei casi più gravi, la guarigione arriva a richiedere fino a 6 settimane. È un virus più impegnativo e che provoca una malattia di più lunga durata. [Rif. 16]

  1. Quanto tempo sopravvive il nuovo Coronavirus sulle superfici ?

Il sito del ministero della salute italiano [Rif. 3] riferisce che il virus può sopravvivere sulle superfici alcune ore. Questo dato non è dimostrato e potrebbe dimostrarsi molto sottostimato. In realtà, non si sa molto sul virus COVID-19, quindi i ricercatori si stanno rivolgendo a coronavirus simili, come SARS e MERS, per le risposte. Esaminando la letteratura su tutti i virus umani e veterinari disponibili all’interno di questa famiglia, includendo 22 studi, i ricercatori hanno scoperto che i patogeni umani possono persistere sulle superfici e rimanere infettivi a temperatura ambiente per un massimo di nove giorni. (In prospettiva, il virus del morbillo può vivere su superfici contaminate fino a due ore.)

  1. Il virus scomparirà con il caldo ?

“Non ci sono segnali che il virus del Covid-19 sparisca con il caldo”. Lo dichiara un esperto dell’Oms Mike Ryan, durante il briefing quotidiano a Ginevra sull’emergenza coronavirus. Una brutta notizia per chi sperava che almeno l’arrivo dell’estate avrebbe rappresentato un aiuto significativo nella lotta al contagio. Inoltre l’Organizzazione mondiale della sanità ha spiegato perché ci sono alcuni casi in cui i pazienti sembrano infettarsi due volte. “Le evidenze che abbiamo non danno indicazione che si tratti di una re-infezione, bensì di una persistenza del virus”, spiega Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico dell’unità malattie emergenti dell’Oms.

  1. Quanto durerà ?

Da quanto scritto in precedenza appare chiaro che il virus è molto resistente e persistente. Appare plausibile che si presenterà in più ondate. Sarà molto importante verificare cosa accadrà in Cina non appena inizieranno a ridurre il regime di isolamento totale nella città di Wuhan e le restrizioni comunque molto forti nel resto del paese.

Il virus scomparirà solo in uno di questi due modi 1) lo sviluppo di un vaccino stabile ed efficace 2) l’esposizione al virus del 70-80% della popolazione mondiale e il conseguente sviluppo di immunizzazione di massa.

  1. Nel frattempo cosa fare ?

L’unico metodo che si è dimostrato efficace è quello adottato dalle autorità cinesi e di Singapore. Esse differiscono per un particolare non secondario. I cinesi hanno attuato un confinamento forzato con metodi militari tracciando la posizione di ogni individuo attraverso app installate sui dispositivi di telefonia mobile. Il governo di Singapore ha attuato disposizioni rapide, chiare e incisive potendo contare sulla risposta di una popolazione disciplinatissima, ma a Singapore la polizia c’è ed è dappertutto, solo che non si vede. Entrambi i paesi hanno una catena di comando cortissima che non ammette alcun distinguo. Non sono regimi sotto i quali mi piacerebbe vivere in condizioni normali, ma ora non lo siamo.

Secondo molti epidemiologi gran parte di noi prenderà il virus nel corso dei prossimi due anni, ma è imperativo che la diffusione del virus sia rallentata per due ragioni 1) se i casi vengono distribuiti nel tempo la struttura sanitaria non collassa sotto il peso delle urgenze e rimane disponibilità per curare le altre patologie 2) si avrà tempo per sviluppare test rapidi, accurati, disponibili in farmacia e terapie mirate, protocolli di cura che riducano al minimo la necessità di lunghe degenze.

Le disposizioni raccomandate dal governo e raccolte qui [Rif. 3] vanno seguite scrupolosamente. In una democrazia per quanto incompleta, il successo o la catastrofe dipenderà dal comportamento dei cittadini che devono comprendere che da una loro disattenzione o da un comportamento egoistico o opportunistico possono uscire dei morti. Sarà credo un punto di volta che certificherà o il fallimento dei sistemi democratici o una loro rinascita per regolare una volta per tutte le ovvie responsabilità che hanno condotto a sacrificare la spesa per la salute e a ridurre tutte le barriere di protezione per vantaggi di breve periodo che hanno premiato una ristretta classe di oligarchi e di lacchè.

  1. C’è stata sottovalutazione ?

Assolutamente sì e c’è tuttora. La più autorevole rivista medica The Lancet [Rif. 18] afferma quanto segue:

“Sebbene l’OMS debba ancora definire lo scoppio dell’infezione da SARS-CoV-2 una pandemia, ha confermato che il virus si diffonderà probabilmente nella maggior parte, se non in tutti, i paesi. Indipendentemente dalla terminologia, quest’ultima epidemia di coronavirus sta ora registrando un aumento maggiore nei casi al di fuori della Cina. Al 3 marzo, sono stati segnalati più di 90.000 casi confermati di COVID-19 in 73 paesi. Lo scoppio nel nord Italia, che ha visto 11 paesi ufficialmente chiusi e i residenti minacciati di essere incarcerati se cercavano di andarsene, ha determinato uno shock tra i leader politici europei. Il loro shock si è trasformato in orrore quando hanno visto  l’Italia diventare l’epicentro per un’ulteriore diffusione in tutto il continente. Mentre la finestra per il contenimento globale si chiude, i ministri della salute si stanno arrampicando per attuare misure appropriate per ritardare la diffusione del virus. Ma le loro azioni sono state lente e insufficienti. Ora esiste un vero pericolo che i paesi abbiano fatto troppo poco, troppo tardi per contenere l’epidemia.

In netto contrasto, il rapporto della missione congiunta OMS-Cina chiama le forti misure di salute pubblica della Cina verso questo nuovo coronavirus, probabilmente lo sforzo di contenimento della malattia più ambizioso, agile e aggressivo della storia. La Cina sembra aver evitato un numero considerevole di casi e morti, sebbene ci siano stati gravi effetti sull’economia della nazione. Nel suo rapporto sulla missione congiunta, l’OMS raccomanda ai paesi di attivare il più alto livello di protocolli nazionali di gestione della risposta per garantire gli approcci di tutto il governo e della società necessari per contenere la diffusione virale. Il successo della Cina si basa in gran parte su un forte sistema amministrativo che può mobilitare in tempi di minaccia, combinato con il pronto accordo del popolo cinese di obbedire a rigorose procedure di sanità pubblica. Sebbene ad altre nazioni manchi l’economia politica di comando e controllo della Cina, ci sono importanti lezioni che i presidenti e i primi ministri possono imparare dall’esperienza cinese. I segni sono che quelle lezioni non sono state apprese.”

Tra i paesi bocciati, cioè tutti tranne Cina e Singapore, ce ne sono tre il cui comportamento è stato  particolarmente deprecabile visto i grandi mezzi che avrebbero altrimenti a disposizione: Stati Uniti, Francia e Germania dove i vertici hanno con tutta evidenza ignorato l’allarme dei loro stessi esperti per proteggere la calma artificiale del sistema finanziario.

DISPOSIZIONI DI IGIENE PERSONALE

Non ripeterò quanto potete trovare su una miriade di siti, in particolare [Rif. 3]. Per chi comprende l’inglese invito invece a dirigersi qui [Rif. 10] dove potrete misurare la differente efficacia della strategia di comunicazione di un governo efficiente e competente. Il sito è operativo da inizio febbraio, un mese prima degli altri paesi.

DISPOSIZIONI PER LA VITA DI TUTTI I GIORNI

Anche in questo caso trovate informazioni di immediata utilità nei siti citati nella sezione precedente. Aggiungo solo qualche raccomandazione, comunque già riportate altrove o semplici precisazioni.

  1. Conviene indossare guanti in lattice ?

Si può fare ma non è pratico, inoltre se i guanti sono sporchi e uno si tocca il volto, si trasferisce il virus comunque. Diverso il caso di chi lavora nei supermercati o in altri shopping center i quali sono inviatati a utilizzare guanti in lattice e a cambiarli di frequente.

  1. Non sarebbe meglio indossare maschere chirurgiche ?

Il dottor David Carrington, un virologo clinico presso la St George’s, Università di Londra, ha detto alla BBC che le maschere chirurgiche per il pubblico non sono infallibili perché sono troppo larghe, non hanno filtro dell’aria e lasciano gli occhi scoperti. Inoltre, è possibile toccare la maschera con le mani sporche, ad esempio quando si rimuove o si indossa una maschera quando si mangia o si beve. Più a lungo ne indossi uno, meno efficace diventa, soprattutto se diventa umido dal respiro. Indossare maschere può dare un falso senso di sicurezza e le persone possono perdere tempo con l’igiene personale, come lavarsi spesso le mani. Invece, si consiglia alle persone di lavarsi le mani accuratamente e regolarmente durante il giorno ed evitare di toccare gli occhi, il naso e la bocca con le mani non lavate.

  1. Ci sono casi in cui è comunque preferibile usarla comunque ?

Indossa una maschera se non ti senti bene e devi uscire per vedere un medico o se ti stai prendendo cura di qualcuno sospettato di avere il coronavirus. In tal caso è necessario utilizzare maschere certificare FFP2 o FFP3, attualmente introvabili. Puoi indossare una maschera se hai intenzione di salire in metropolitana o su un taxi, ha detto il professor Wang Linfa, direttore del programma emergente di malattie infettive presso la Duke-National University di Singapore (NUS ) Scuola di Medicina. “Se sei preoccupato di ottenere il virus nella MRT, puoi indossare una maschera, ma se cammini per strada, non è necessario”. Se vuoi indossare una maschera, assicurati di lavarti le mani prima di indossarla e ogni volta che la tocchi, poiché potresti trasferire i germi dalle tue mani sporche alla maschera. Assicurati anche di indossare correttamente la maschera. Dovrebbe adattarsi perfettamente al tuo viso senza spazi vuoti per consentire ai virus di passare. Cambia la maschera quando diventa sporca o umida, in quanto ciò riduce la sua efficacia. Dovrai essere pronto a indossare le maschere per almeno alcune settimane, poiché è probabile che il problema del coronavirus non scompaia presto.

  1. Quali altre precauzioni ?

Puoi evitare di condividere oggetti personali con altri. Ad esempio, non condividere utensili e bicchieri durante i pasti. Maniglie delle porte e pulsanti di sollevamento sono punti delicati, molte persone potrebbero averli toccati in un breve periodo di tempo. Quindi è possibile essere infettati toccando una maniglia sporca o un pulsante di sollevamento. Ecco perché gli esperti sanitari continuano a sottolineare l’importanza dell’igiene delle mani. Puoi lavarti le mani o usare un disinfettante dopo aver toccato questi punti e prima di mangiare, ad esempio. Alcune persone usano un fazzoletto per premere i pulsanti di sollevamento, mentre altri usano una penna con un cappuccio.

  1. Prenderò il virus se vado vicino a una persona infetta che non ha alcun sintomo ?

La dott.ssa Carmen Dolea, capo del Segretariato dei regolamenti sanitari internazionali dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha affermato che non esiste un paziente veramente asintomatico. Anche se il paziente non mostra sintomi come tosse o starnuti, può comunque avere sintomi clinici come la febbre. “Per qualcuno per trasmettere il virus, devono avere alcuni tipi di sintomi”, ha detto in un recente video.

Tuttavia tali sintomi posso passare inosservati e nel momento attuale in cui è imperativo il massimo sforzo per il contenimento le disposizioni del governo in merito al mantenimento di una distanza minima sono appropriati.

  1. Posso andare a fare la spesa in sicurezza ?

Sebbene sia buona prassi evitare aree affollate ove possibile, le attività di acquisto possono continuare se gli standard igienici adeguati sono seguiti da vicino. I centri commerciali dovrebbero intensificare le misure per disinfettare regolarmente le aree comuni e mettere a disposizione degli acquirenti disinfettanti per le mani.

N.B – Ho utilizzato il condizionale in quanto non so se avviene già oppure no. E’ una disposizione operativa a Singapore da inizio Febbraio, pena la chiusura immediata dell’esercizio commerciale.

  1. Prendere l’aereo è sicuro ?

L’aria all’interno dei moderni aeroplani è pulita come nelle sale operatorie degli ospedali, poiché l’aria viene cambiata molte volte attraverso filtri dell’aria in particelle ad alta efficienza che rimuovono il 99,97% dei microbi presenti nell’aria, inclusi virus e batteri, secondo l’International Air Transport Association. Tuttavia, i passeggeri sono a rischio quando c’è una persona malata a bordo, specialmente quando la persona è seduta vicino a loro. La trasmissione è anche possibile attraverso oggetti come le maniglie delle porte del WC che la persona malata ha toccato. La cosa migliore da fare in una cabina dell’aereo è praticare l’igiene delle mani e l’etichetta per la tosse adeguate, e mantenere una distanza dalle persone che tossiscono o hanno altri sintomi respiratori.

  1. Devo chiudere le finestre per prevenire la diffusione del virus ?

No. Gli esperti in malattie infettive suggeriscono di tenere aperte finestre e porte per ventilare le stanze. Ciò ridurrà la diffusione delle malattie. Il professore associato Hsu Li Yang, leader del programma per le malattie infettive della NUS Saw Swee Hock School of Public Health, ha dichiarato: “Gli spazi chiusi, dove sono meno umidi e più freddi, potrebbero aiutare a diffondere le malattie respiratorie”. Il professor Tan ha affermato che la maggior parte degli studi indica che i virus “non persistono bene in ambienti caldi e umidi (oltre 30 gradi C e con livelli di umidità di oltre l’80%)”.

  1. Conviene assumere antibiotici per prevenire il virus ?

No, gli antibiotici sono utili contro le infezioni batteriche non quelle virali.

  1. Esiste il rischio di infettarsi prelevando cibo come a un pranzo a buffet ?

Al momento non ci sono prove che il coronavirus sia associato al consumo di cibo. Il cibo in un buffet tenuto caldo, sopra i 60 ° C, è sicuro da mangiare poiché il calore renderebbe il virus non infettivo, ha affermato il professor William Chen, direttore del programma di scienza e tecnologia alimentare della Nanyang Technological University. Non è il cibo, ma l’ambiente di gruppo di un buffet che può comportare un rischio maggiore di trasmissione, poiché la malattia si diffonde attraverso il contatto ravvicinato con persone infette, nonché il contatto con il virus su una superficie e quindi toccando il viso.

CONCLUSIONI

Questo documento non è certo il più completo che si possa produrre ma spero possa risultare utile, non tutto quanto scritto lo potete trovare in un singolo scritto, mentre ho omesso le raccomandazioni e disposizioni di legge che vi verranno comunque ripetute per mesi.

Per essere aggiornati sull’evoluzione della pandemia potete sottoscrivere la news letter della Johns Hopkins University:

http://www.centerforhealthsecurity.org/newsroom/newsletters/e-newsletter-sign-up.html

Tra i riferimenti ci sono i link ad alcuni canali twitter di specialisti, possono essere utili a chi ha le competenze e il tempo di seguirli.

Entro una/due settimane l’OMS dichiarerà che siamo in presenza di una pandemia. Sono eventi rari, ma certi essendo incerta solo la data e l’entità. Non sarà facile, le conseguenze saranno a medio e lungo termine e come sempre colpirà i più deboli. Spero che almeno si potrà davvero imparare che prevenire o tentare di farlo al meglio ha un costo irrisorio rispetto le conseguenze di ignorare la storia e la natura. Dobbiamo comprendere che non siamo soli in questo pianeta, siamo convinti di essere al vertice della catena alimentare e di essere intoccabili come degli dei, ma per trilioni di micro organismi questa è un’epoca unica e mai così favorevole: otto miliardi di serbatoi per la riproduzione a brevissima distanza l’uno dall’altro.

(Articolo preparato e redatto da un amico del blog che ci ha regalato questo prezioso prontuario e che preferisce rimanere anonimo)

Guest post by JOHN LUDD

RIFERIMENTI

[1] CoViD-19: i metodi e le tecnologie per scoprire il nuovo coronavirus
https://www.focus.it/scienza/salute/nuovo-coronavirus-tecnologie-per-la-diagnosi
[2] Coronavirus, ceppo italiano ha origine in Cina/ E circolava prima del caso-1 Codogno
https://www.ilsussidiario.net/news/coronavirus-ceppo-italiano-ha-origine-in-cina-e-circolava-prima-del-caso-1-codogno/1993116/
[3] FAQ – Covid-19, domande e risposte
http://www.salute.gov.it/portale/malattieInfettive/dettaglioFaqMalattieInfettive.jsp?lingua=italiano&id=228
[4] You’re Likely to Get the Coronavirus
https://www.theatlantic.com/health/archive/2020/02/covid-vaccine/607000/
[5] Tasso netto di riproduzione
https://it.wikipedia.org/wiki/Tasso_netto_di_riproduzione
[6] Tabella riportata su questo canale
https://twitter.com/zorinaq/status/1233870364670742528/photo/1
[7] Tabella riportata sul canale di Eric Feigl-Ding, Public health scientist / Epidemiologist
https://twitter.com/DrEricDing/status/1236196862157377537/photo/1
[8] 12 Coronavirus myths busted by science
https://www.livescience.com/coronavirus-myths.html
[9] Coronavirus microsite, News & Top Stories – The Straits Times
https://www.straitstimes.com/coronavirus?hpbanner=
[10] Ministry of Health, Singapore, Content you can use
https://www.moh.gov.sg/covid-19/resources
[11] List of epidemics
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_epidemics
[12] Epidemiology and Transmission of COVID-19 in Shenzhen China: Analysis of 391 cases and 1,286 of their close contacts
https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2020.03.03.20028423v1
[13] New Study Indicates How Long Coronaviruses Can Survive on a Surface
https://www.sciencealert.com/study-shows-just-how-long-coronaviruses-can-stick-around-on-a-surface
[14] Coronavirus far more likely than Sars to bond to human cells due to HIV-like mutation, scientists say
https://www.scmp.com/news/china/society/article/3052495/coronavirus-far-more-likely-sars-bond-human-cells-scientists-say
[15] Here’s Why It’s Taking So Long to Develop a Vaccine For The New Coronavirus
https://www.sciencealert.com/who-says-a-coronavirus-vaccine-is-18-months-away
[16] Coronavirus: un’emergenza che tocca anche il mondo delle malattie rare
https://www.osservatoriomalattierare.it/news/attualita/15710-coronavirus-un-emergenza-che-tocca-anche-il-mondo-delle-malattie-rare
[17] Coronavirus, sviluppato ‘plasma di convalescenza’
https://www.adnkronos.com/salute/sanita/2020/02/14/coronavirus-sviluppato-plasma-convalescenza_zbyEamlTb7avzTTq7DzJfP.html
[18] COVID-19: too little, too late?
https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(20)30522-5/fulltext?fbclid=IwAR0TqJldpWsVa_UU-2kcGkW6jBupyzq9ehyZVnCWHe7mBXblDpf9tfddAnc
[20] Keep your hands clean and carry on: 25 questions about the coronavirus answered
https://www.straitstimes.com/singapore/health/keep-your-hands-clean-and-carry-on
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38 commenti Commenta
apprendista
Scritto il 9 Marzo 2020 at 00:06

Grazie

Giovanni
Scritto il 9 Marzo 2020 at 00:17

John_Ludd, ti Nomino Ministro della Sanità, Vice e Coministro del Governo ITALIANO.

Andrea ti nomino Ministro delle Finanze, Vice e Coministro del Governo ITALIANO.

Avreste il mio appoggio a guidare questo grande Paese di nome Italia.

Grazie di Cuore ad entrambi.

Con sentita e sincera STIMA

Gianni

Giovanni
Scritto il 9 Marzo 2020 at 00:19

Giovanni,

Intendevo Capi di Governo entrambi 🙂 saluti

john_ludd
Scritto il 9 Marzo 2020 at 01:15

Alcune correzioni importanti. Nel punto 11 per un refuso ho scritto che Ebola e Zika sono coronavirus. Non lo sono, appartengono ad altri gruppi ma il senso rimane. Affidarsi solo a un vaccino è follia, arriverà comunque tardi, quando una parte ampia della popolazione sarà già venuta a contatto con il virus.

Tra i paesi capaci di produrre una risposta efficace va iscritta la Corea del Sud colpita da un focolaio numeroso a causa principalmente di un predicatore che pretende di essere il nuovo Gesù e che aveva portato parte dei propri adepti a Wuhan per proselitismo. La Corea è oggi un laboratorio estremamente importante in quanto è al primo posto per numero di esami per numero di abitanti nonché tra i primi paesi al mondo per posti letto per abitante e unità di cura intensiva (ICU). Il tasso di mortalità in Corea appare molto più basso che altrove (attorno allo 0,6%) . Nella fase iniziale di una pandemia tutte le statistiche sono affette da un elevato grado di incertezza, tuttavia la reazione delle autorità unite all’ottimo stato del locale sistema sanitario sono da manuale, seconde solo a Singapore, paese tuttavia dalle caratteristiche non replicabili (ma va notato che la Svizzera di oriente, esposta al flusso continuo di cinesi, presenta un numero di casi inferiore alla Svizzera d’Europa). Molto lenta la reazione del Giappone, sorprendentemente negativa, tuttavia il paese è primo al mondo per posti letto per numero di abitante e difficilmente subirà i danni degli Stati Uniti, un paese ancora più lento nella reazione e con una sanità molto peggiore.

Sconcerto e amarezza per la confusione delle autorità italiane ma anche per il pessimo comportamento di una parte della popolazione che sembra non capire cosa stia avvenendo e assume comportamenti molto pericolosi per gli altri. Probabilmente scarsa preparazione e autorevolezza dei governanti e basso grado di senso civile di una parte della popolazione sono correlati. Straordinaria la prova di chi è in prima linea, testa bassa, massimo rischio, poche e limitate lamentele, un esempio per tutti. Oggi i responsabili diretti della mala politica sulla sanità pubblica che prosegue da almeno 25 anni, con l’ovvia evidente accelerazione dopo il 2008, sono tutti a sperticarsi di belle parole. Non dimeniamoci di questi mentecatti quando sarà il momento.

Sarà interessante nei prossimi mesi, un confronto a mente fredda tra il modello occidentale, presumibilmente libero e il modello asiatico,autoritario. Cosa serve essere liberi di urlare che il proprio presidente è un cialtrone se poi si rischia di morire perché la sanità è stata brutalmente tagliata ?

idleproc
Scritto il 9 Marzo 2020 at 03:14

Grazie John.

magicx
Scritto il 9 Marzo 2020 at 10:28

Grazie. Molto istruttivo. A conti fatti siamo stati tra i meno peggio.

ben
Scritto il 9 Marzo 2020 at 10:33

Da medico rianimatore voglio dire una sola parola GRAZIE JOHN

sd
Scritto il 9 Marzo 2020 at 11:19

Buon giorno, grazie Capitano per l articolo di oggi, e giusto informare correttamente sul covid19, ma credo sia altrettanto importante parlare del MES. Si legge che tra pochi giorni lo devono firmare, vi risulta ? OK il virus causerà dei decessi ma penso che il MES forse ne causerà di più.

idleproc
Scritto il 9 Marzo 2020 at 11:38

sd@finanza,

Sono pezzi di carta.

john_ludd
Scritto il 9 Marzo 2020 at 13:48

sd@finanza,

Comprendo alla perfezione la preoccupazione per la valenza dell’approvazione del MES ma ci sono delle priorità. Questo è il numero (che non conta gli indiretti) di decessi se la pandemia non viene contenuta e il sistema sanitario collassa (e crollerebbe pure il numero dei sanitari che sono massimamente esposti):

ITALIA = 60.000.000 x 0,7 x 0,04 = 1.680.000

MONDO = 7.800.000.000 x 0,7 x 0,04 = 218.400.000

Con numeri questi, anche solo la metà, non c’è alcuna economia.

Longobardo
Scritto il 9 Marzo 2020 at 13:52

Grazie

john_ludd
Scritto il 9 Marzo 2020 at 15:27

Allons enfants de la Patrie …

https://twitter.com/EnCausee/status/1236792066086260736

sd
Scritto il 9 Marzo 2020 at 18:03

john_ludd@finanza,

idleproc@finanza,
Anche il SENATORE MONTI diceva che uno dei piu grandi successi dell’euro era la GRECIA: in Grecia ci sono circa 11.000.000 di abitanti…..lo sapete quante persone a causa della crisi si sono suicidate, quante persone non sono state adeguatamente curate per i tagli sulla sanità e quanti bambini sono morti a causa della mancanza di cure ?
Non voglio addentrarmi in una discussione di tipo “sanitario”, non è nè il luogo nè il momento per farlo. Voglio solo ricordare che la Medicina non è una SCIENZA ESATTA ma una GESTIONE DELLA MORTE.
Comunque grazie della vostra risposta è stata molto esaustiva. Sicuramente cercherò di mettere al sicuro i miei sudati risparmi lontano dalle Banche Italiane e dall’Euro.
Un saluto

alessio86
Scritto il 9 Marzo 2020 at 18:44

Grazie John

charliebrown
Scritto il 9 Marzo 2020 at 19:02

Ho una competenza professionale diretta nella protezione da microrganismi. Da metà gennaio, cioè da quando apparve chiara la gravità della situazione in Cina, ho pensato che la questione coronavirus fosse estremamente seria e che avremmo presto dovuto affrontarla anche in Italia. Da allora a due giorni fa sono professionalmente inorridito di fronte a come è stata affrontata in Italia.
Le due ultime settimane, col virus che si era dimostrato si stesse diffondendo in Lombardia, sono state per me una sofferenza specialmente constatando l’approccio sempre superficial ottimistico adottato. Le centinaia di persone che vedevo nei supermercati privi di ogni protezione mi sembravano una sfida alle conoscenze su come si propagano i contagi. Terribile per me è stato osservare come nella maggior parte gli esperti pensassero più a fare sfoggio di conoscenza (che metto personalmente in dubbio) più che di aiutare concretamente la gente a non infettare e a non essere infettata. Ho sostenuto, tra l’indifferenza dei miei amici medici e farmacisti, la necessità di adottare sistemi di protezione trascurati.

Scrivo questo post proprio per affermare anche qui, a vantaggio di chi vorrà credermi, l’utilità delle mascherine che anche nel vademecum qui riportato vengono sottovalutate.
Non mi dilungo nel descrivere questa o quella tipologia di mascherina, ma ribadisco con forza che in ogni caso le mascherine sono molto efficaci nel prevenire che chi è stato contagiato e non ha ancora manifestato le malattia contagi altre persone. Se l’uso delle mascherine fosse stato consigliato, i contagi non ho dubbi sarebbero stati molto meno.

Inoltre, sia pure non in maniera assoluta, la mascherina diminuisce la probabilità di essere contagiati.

L’unico motivo per cui potrei giustificare che non se ne sia parlato è rappresentato dal fatto che la disponibilità di mascherine era del tutto insufficiente.

Le mascherine non sono il sistema vincente per fermare il contagio, ma uno dei mezzi utili a rallentarlo, cosa della quale le strutture sanitarie hanno assolutamente bisogno per continuare a funzionare. Naturalmente sarebbe necessaria anche l’istruzione per come utilizzarle correttamente, la qual cosa ho trovato nel vademecum.

Quale è il metodo principe per fermare il coronavirus lo sapete tutti: restare in casa.
Ma anche in casa la mascherina può servire, perchè qualcuno della famiglia quasi sempre lavora e, non usando precauzioni e protezioni, può infettare chi ha la possibilità di restare a casa.

charliebrown
Scritto il 9 Marzo 2020 at 21:56

“L’unico motivo per cui potrei giustificare che non se ne sia parlato è rappresentato dal fatto che la disponibilità di mascherine era del tutto insufficiente.”

Correggo questa mia affermazione. Infatti dovevo direi “potrei capire”, non “potrei giustificare”, e mi spiego.
Invece di spendere soldi in disinformazione (come: la mascherina serve solo a chi ha sintomi influenzali o a chi assiste malati) o in spot ridicolmente rassicuranti (vedi Mirabella pagato per dire che contagiarsi è difficile!) dovevano affrettarsi a produrre e a distribuire mascherine.
La mia è una critica convinta, più ai cosiddetti esperti che consigliano il ministro che al ministro della salute che da tutt’altro settore proviene.

Valygar Corthala
Scritto il 9 Marzo 2020 at 21:57

Grazie John.
Aggiungo un link ad una testimonianza diretta (in inglese) di un medico che sta lottando in prima linea per tutti noi, che ribadisce l’utilità delle mascherine ma soprattutto l’utilità di rimanere a casa.
https://www.reddit.com/r/medicine/comments/ff8hns/testimony_of_a_surgeon_working_in_bergamo_in_the/

idleproc
Scritto il 9 Marzo 2020 at 22:25

sd@finanza,

Non ci siamo capiti, le responsabilità anche in “copertura” di oggi sono certe, cambiando la narrazione, la realtà pregressa resta ed è certificata, faranno comunque quello che vogliono ma per l’appunto sono solo pezzi di carta.

pdf79
Scritto il 9 Marzo 2020 at 23:59

Una dommanda che mi è sorta, grazie a chiunque voglia rispondermi, in Cina hanno “bloccato” il contagio, bene bravi ma adesso come lo mantengono sotto controllo, cioè una volta che il Ro sarà < 1 come cavolo lo mantengono? comapatibilmente con una "vita" normale e quindi con scambi con paesi che hanno casi di coronavirus.
Perchè se ti sfugge un focolaio, oppure come da noi quando il numero degli infetti fosse stabile o calante e partono tutti a razzo, sei di nuovo punto a capo,
Grazie.

john_ludd
Scritto il 10 Marzo 2020 at 01:21

charliebrown@finanza,

Il tuo commento è prezioso. Io non posso che seguire ciò che viene progressivamente pubblicato e sinora in ogni paese la raccomandazione sulle mascherine è stata di utilizzarle solo se si hanno sintomi compatibili anche deboli o in ambienti molto frequentati dove le persone sono a stretto contatto. In realtà nella mia nota non c’è un consiglio a non utilizzarle ma viene riportato il parere di un professore il quale afferma che possono determinare un falso senso di sicurezza in quanto solo quelle tipo N95 (FFP2 o FFP3) sono efficaci ma lasciano spazi vuoti sotto gli occhi, le persone per lo più non le indossano in modo proprio e tendono a toccarsi il volto vanificandone l’uso). Inoltre sono praticamente monouso in quanto una volta umide tendono a perdere efficacia.

Purtroppo l’infezione è recente e quindi il comportamento del virus è ancora largamente non noto e solo i cinesi hanno una casistica sufficiente. Hanno pubblicato tutte le informazioni in loro possesso in modo egregio sui loro portali ma vengono riprese con forte ritardo e/o ignorate. Questo articolo pubblicato ieri è molto preoccupante in quanto sostiene che ci sono evidenze sperimentali che il virus viaggia sino a 4,5 metri di distanza e rimane sospeso nell’aria sino a 30 minuti.

https://www.scmp.com/news/china/science/article/3074351/coronavirus-can-travel-twice-far-official-safe-distance-and-stay

Sono d’accordo con te che la risposta è stata tardiva, ma negli altri paesi deve ancora iniziare. Negli Stati Uniti gli specialisti sono inorriditi. Con ogni probabilità Francia e Germania sono l’Italia 7-10 giorni fa. Uno studio cinese afferma che in assenza di contenimento drastico il numero di infezioni si moltiplica per 10 ogni 19 giorni.

https://www.scmp.com/news/china/science/article/3074080/coronavirus-global-infections-could-increase-tenfold-every-19

Da un punto di vista tecnico il virus può essere fermato, infatti in Cina i nuovi contagi stanno tendendo a zero e pure in Corea e Singapore la situazione pare in miglioramento. Le autorità sanitarie cinesi oggi sono più preoccupate di nuove infezioni importate dall’estero che per nuovi focolai locali e affermano senza mezzi termini che il mondo sta sprecando l’opportunità che la risposta cinese ha fornito per prepararsi e bloccare la diffusione sul nascere. Così a sentimento mi sembra abbiano buone ragioni, soprattutto mi sconcerta il lassismo di tutte le autorità in occidente e la follia di tante persone il cui comportamento è irresponsabile. In Russia chiunque mostri un sintomo compatibile è tenuto ad avvertire l’autorità e mettersi in quarantena per 14 giorni. La pena per chi non lo fa è da 5 anni in su.

Credo comunque che a questo punto la pandemia è mondiale, tutto il medio oriente è colpito, ci sono casi in India e Bangladesh e altri 40 e più paesi, il numero dei casi esploderà e qualora anche un paese riuscisse a contenere i focolai interni con misure come a Wuhan e auspicabilmente quelle adottate oggi in Italia, si pone il problema di come tornare a condizioni semi normali se ogni paese non adotta le stesse e identiche restrizioni ora e per tutto il periodo necessario. Credo che sino a che non ci sarà un vaccino o più o meni tutti non siano stati esposti al virus, resterà a farci compagnia impedendo un ritorno al mondo di prima.

Le mascherine non si trovano, si tratta di componenti 3M o Uvex o altre marche che si possono produrre a milioni in poco tempo come in guerra. Ma a oggi nessuno sembra in grado di poterle fornire prima di un mese e i burocrati di Bruxelles si baloccano tra una riunione e l’altra senza alcun costrutto. Un fallimento totale e una pietra tombale sul futuro dell’unione.

Si rafforza in me l’opinione che certamente progetti politico/economico come EU non sono possibili nè ora nè mai e mi appare verosimile che non sia più possibile condurre una nazione con decine di milioni di abitanti in un sistema complesso, ad altissima intensità tecnologica con barriere informative invalicabili e dipendente da una miriade di connessioni con altre nazioni usando metodi democratici, che peraltro non esistono se non in Svizzera o in Norvegia. Oggi sono particolarmente sconfortato, vedo più un futuro di nazioni con governi nazi/comunisti post moderni e iper tecnologici e dominanti come in Cina, autocrazie illuminate come a Singapore, regimi militari mascherati come in Russia, capitalismo di sorveglianza come in USA, cialtronerie varie e una miriade di stati falliti dove nessuno si azzarda neppure a entrare. Il tutto tra guerre locali, una catastrofe naturale e la successiva in una deriva che somiglia al Jackpot del brillante romanzo The Peripheral di William Gibson (tradotto in italiano come “Inverso”).

Forse gruppi che decidono di uscire almeno in parte dalla società per appartarsi in una sorta di kibbutz possono ambire a forme di aggregazione sociale differente se gli verrà consentito.

sd
Scritto il 10 Marzo 2020 at 01:34

charliebrown@finanza,
Condivido in pieno, le mascherine sono certamente utili per evitare di essere contagiati dai microrganismi in generale, virus compresi.
Ma visto che questo blog è frequentato da persone che dovrebbero avere un pò di pratica con i numeri, la matematica e le percentuali; io personalmente consiglierei di usarle per qualcosa di molto più pericolo dei virus (COVID19 compreso)…..sarebbero le micro-polveri (PM10, PM2.5) e dall’inquinamento atmosferico. Qualcuno ha calcolato, che solo in italia causano circa 80.000 morti all’anno. Quanti morti ha fatto o farà il COVID19 ?

Chipuòdirlo
Scritto il 10 Marzo 2020 at 11:18

Come minimo dato che l’uso del farmaco anti-artrite non è previsto nel bugiardino, sarà a pagamento e non sarà mutuabile.

john_ludd
Scritto il 10 Marzo 2020 at 11:19

sd@finanza,

E’ un ragionamento semplicistico. Innanzitutto la fonte:

https://www.eea.europa.eu/it/pressroom/newsreleases/molti-cittadini-europei-sono-ancora/morti-premature-attribuibili-allinquinamento-atmosferico

Poi la terminologia: tra attribuibili e attribuiti c’è un mare di differenza. I criteri statistici con cui si cerca di attribuire a una singola causa ciò che è attribuile a una moltitudine di cause il cui peso non è noto sono incerti, questo non viene riportato dalla stampa quotidiana cui interessa solo sparare un numero. Gli eventuali decessi riportati non intasano le rianimazioni ma soprattutto e qui è il vero punto debole del tuo ragionamento l’uno non esclude l’altro. Si addizionano. Noto una pericolosa deriva in una parte di note che leggo in giro, più subdole e apparentemente ammantate di buon senso come un delirante articolo di Stefano Feltri sul Il Fatto Quotidiano di ieri. Suggerirei a tutte questi “ragionatori in poltrona” attualmente al sicuro davanti a un PC di farsi un giro in una rianimazione della Lombardia. Dopo la smettono e forse comprendono la differenza tra picco e distribuzione omogenea in un ampio spazio di tempo. Un esempio per far capire: l’intensità di un colpo con una spranga di ferro sulla testa equivale alla somma di 100 piccole zuccate contro il muro. L’esito è lo stesso secondo te ?

Per inciso, il COFID-19 se lo lasci andare distrugge la nazione e farà decine di milioni di morti al mondo, poi se emotivamente hai già preso la decisione che non può essere così, non esiste modo alcuno di farti cambiare idea. Alcune persone non lo fanno, punto. Tempo perso.

john_ludd
Scritto il 10 Marzo 2020 at 12:01

idleproc@finanza,

esatto, sono simboli, il sacro vincolo del contratto faustiano. Ciò che è scritto non si può cambiare e le altre fesserie. Roba vecchia come il mondo. Ciò che non si può cambiare sono le leggi di natura e il capitalismo ad accumulazione è esattamente ciò che pretende di poter fare all’infinito. Può solo fallire e infatti.

tu che sei una persona curiosa, troveresti estremamente interessante questo volume, tempo ora ne avrai più di prima:

Geoffrey West
Scale: The Universal Laws of Life, Growth, and Death in Organisms, Cities, and Companies

L’autore è uno fisico teorico britannico, pioniere della scienza della complessità ed ex direttore del Santa Fè Institute Of Complexity. Troverai la ragione fisico matematica espressa senza formule che dimostra come i sistemi naturali siano stabili, robusti, ridondanti e auto limitanti mentre quelli umani attuali non lo sono e così come proposti possono solo post porre il proprio collasso attraverso innovazione continua e aumento della complessità con velocità super esponenziale dunque soggetta a punti di singolarità in tempi finiti. Soprattutto troverai la straordinaria auto similarità frattale della creazione e la sua stupefacente e inerente bellezza.

default
Scritto il 10 Marzo 2020 at 20:39

john_ludd@finanza,

Sempre interessanti i tuoi interventi John.
Purtroppo la maggior parte non se ne interessa. E anche se si interessasse non ci crederebbe. E anche se ci credesse, ci si renderebbe conto che i tempi per i quali la complessità della nostra civiltà ne mini la stabilità sono molto lunghi. La maggior parte della gente guarda nel brevissimo termine. C’è anche chi guarda non oltre il giorno seguente.

idleproc
Scritto il 10 Marzo 2020 at 20:47

Grazie per l’indicazione John.

Allego un link “esponenziale” trovato su un sito di piloti che sono lavoratori esposti oltre ai soliti professionali specifici e ai rischi indotti dalla complessità associati a quelli citati da John.

https://www.youtube.com/watch?v=Kas0tIxDvrg&feature=youtu.be

Concordo sulla “bellezza” e sulla bellezza della battaglia di confine e sui limiti per la sopravvivenza di specie e dei singoli che mai ci verra risparmiata, la ricerca e la sua pplicazione nella protezione collettiva serve a questo non a far soldi ed è un investimento di specie.
Il fatto poi che ci sia sempre gente in trincea che le combatte ma che non si vedono, induce un falso senso di sicurezza.

idleproc
Scritto il 10 Marzo 2020 at 21:03

Scusate la confusione sintattico-grammaticale ma ho la pessima abitudine di scrivere senza rileggere anche quando mi interrompono.
Non perdete il senso dell’umorismo, partendo dai posteri, avranno da ridere per secoli.

sd
Scritto il 10 Marzo 2020 at 21:27

john_ludd@finanza,

John non mi interessa convincere nessuno. Ma visto che i numeri che si leggono sul PM10-PM2.5 non li consideri veri, come mai consideri veri quelli sul COVID19 ?
Personalmente non ho nessuna paura del Virus COVID19 ma mi preoccupo molto delle micro-polveri (e non solo)…..anche per motivi personali….visto che lavoro nel settore edile.
Sicuramente “frequentiamo” ambienti diversi e probabilmente non hai mai lavorato qualche mese (per non dire anni) in un cantiere edile in piena attività, O non hai mai vissuto fianco a fianco a persone che hanno inalato talmente tante polveri sottili e cemento da doversi togliere un polmone completamente “pietrificato”………hai mai sentito parlare della “Caverna di Platone”…..spero di si !!!!!!
I microrganismi tipo batteri e virus, anche se questi ultimi e ancora da dimostrare che siano VIVI, si annidano solamente se l’ambiente glielo permette. Sta ad ognuno di noi cercare di non creare l’ambiente adatto alla proliferazione dei microorganismi.
Un saluto

robylaconi
Scritto il 11 Marzo 2020 at 06:14

Nel frattempo, quando anche in USA il contagio ha superato le 1000 persone (ma vatti a fidare dei numeri di un paese che fa pochissime analisi) il Trampoliere continua a negare la pericolosità e la diffusione del virus. Io credo che quando i casi aumenteranno anche in America a dismisura gli americani si ricorderanno delle sue parole e i voti in cui tanto spera rimarranno nei suoi sogni.
Questo articolo da un sito di trading australiano:
Trump administration still downplaying the risks of fatal coronavirus – Global Times
11 March 2020, 05:33
According to a story carried by China’s influential news outlet, Global Times, the Trump administration is still not considering the serious consequence the fatal coronavirus infection has, despite the continuous rise in the virus cases in the US.
Key points:
Officials including President Donald Trump and some in the public still seek to downplay the risk of the deadly virus in an apparent bid to avoid disruptions to economic activities by arguing the common flu is more fatal than COVID-19, even as the coronavirus continues to spread rapidly across the US.
Their response underscores US’ and some other Western countries’ systemic flaws in pursuing economic interests at all costs, including public health, and raises questions about whether the epidemic can be contained effectively.
By downplaying the COVID-19, Chinese analysts believe, Trump is only trying to boost confidence in the financial market.
•USD/JPY Price Analysis: Bullish MACD fails to beat monthly resistance trendline
•US COVID-19 Task Force Presser: Costs will be covered by US health insurance industry for those contracted the virus

icebergfinanza
Scritto il 11 Marzo 2020 at 07:40

Ci tengo a precisare che l’aver pubblicato il post di John Ludd, non significa che sia d’accordo su alcune considerazioni sui vaccini, come ben sapete io ho un’altra idea a livello generale su questo argomento e ritengo inutile per certi versi il vaccino antiinfluenzale, per non dire di altri, ma l’argomento è complesso e non trattabile in poche righe. Mi auguro solo che qualcuno non utilizzi quanto è successo per inventarsi una vaccinazione mondiale di massa contro ipotetici coronavirus in futuro, perchè allora c’è davvero da pensare male.

idleproc
Scritto il 11 Marzo 2020 at 10:49

icebergfinanza,

Infatti, come penso anche John osservando l’approccio metodologico, il “dubbio” anche sui propri risultati e valutazioni è uno dei fondamenti del metodo scientifico in attesa di verifica empirica da osservatori “neutrali” e senza fili attaccati dietro alla schiena.
Ciò a cui abbiamo assistito ed è “sistemico”, quindi non attribuibile al singolo che può essere in perfetta buonafede, è un attacco frontale al metodo scientifico. Il concetto di base che lo spiega è la degenerazione sistemica per la quale, abolendo il rischio e scaricandolo sugli altri da parte degli allevatori, non serve più conoscere la realtà riducedo il rischio di un investimento ma come racconti la realtà, ci “intervieni” attivamente taroccando anche i dati e gestendo l’informazione per far soldi comunque garantiti.
Quello dei vaccini è un problema complesso sul quale non ho alcuna competenza tranne che su valutazioni di “metodo”.

charliebrown
Scritto il 11 Marzo 2020 at 11:04

Stare chiusi in casa è decisivo per rallentare il contagio.
Purtroppo questo isolamento è molto relativo finché qualcuno in famiglia è costretto a uscire per lavorare e sul luogo di lavoro ha contatti con altre persone. Meglio chiudere tutto come sta chiedendo il centro-destra, ma lo dovrebbero chiedere gli stessi esperti del Ministero della Sanità, che purtroppo hanno dato prova di scarsa avvedutezza dopo i primi casi in Lombardia.
Lo sconsigliare dopo Codogno l’uso delle mascherine o di altri sistemi di protezione (di sè e degli altri) anche fatti in casa è stato un madornale errore di cui adesso stiamo pagando le conseguenze. A quel punto non sarebbe stato opportuno chiudere tutto, come invece adesso è necessario fare, perchè si sono perse due settimane nelle quali il virus si è diffuso senza trovare ostacoli, se non nella cosiddetta zona rossa di Codogno.

Anche la regola del metro di distanza, così ostinatamente proclamata, vale molto poco specialmente negli ambienti chiusi e dove si permane per un certo tempo.
Sono nozioni di microbiologia elementare che sono state taciute o addirittura negate. Una vergogna!
Invece di tanti talk show e di tante interviste, i professori che hanno i laboratori per fare le prove relative a questo argomento dovrebbero insegnarci a come disinfettare le mascherine dopo l’uso, dato che l’usa e getta è impossibile. Io sto utilizzando un sistema semplicissimo, ma certamente l’ho improvvisato.
Dimenticavo: il disinfettante più economico e che agisce rapidamente è una miscela fatta con quattro bicchieri di alcool denaturato e un bicchiere di acqua. Va benissimo per oggetti e superfici. Efficacissimo anche sulla pelle, la secca però un poco; per questo consiglio ai miei conoscenti di idratare le mani la sera con una crema come tante in commercio.
Se il disinfettante venisse utilizzato in vicinanza di naso, bocca o occhi va preparato non con l’alcool denaturato ma con l’alcool per uso alimentare (quello per fare liquori, si trova nei supermercari a circa 12 euro al litro).

Credetemi, è per me un po’ penoso dover scrivere queste cose. Sono solo uno che per otto anni della sua vita si è occupato di microbiologia degli ambienti e dei prodotti in ambito farmaceutico. Ma visto che alla televisione fanno solo chiacchiere, mi sono deciso a dare informazioni utili per ridurre questo contagio la cui gravità si era già manifestata così evidentemente in Cina. L’ho fatto da inizio febbraio con parenti e amici, adesso estendo le mie conoscenze di base a questo blog.

john_ludd
Scritto il 11 Marzo 2020 at 13:01

icebergfinanza,

Personalmente sono contrario al vaccino anti flu nel caso di persone sane nel fiore degli anni. Il sistema immunitario è in grado di produrre gli antigeni necessari anche perché ognuno di noi essendo stato esposto a diverse forme di virus dell’influenza possiede una forma più o meno efficace di protezione. Diverso il caso di persone anziane o immunodepresse per le quali anche la più banale delle influenze può diventare molto seria. Per i virus noti serve onestà. Se hai un bravo e onesto medico ti dirà cosa fare. Nessuno di noi ha le competenze per sostituirsi a un bravo e onesto medico. C’è il pericolo di eccedere in una direzione o nell’altra secondo l’onda emotiva. Il secondo pericolo è che l’abuso del monopolio informativo da parte dei grandi media unito alle note pessime politiche attuate dai governi europei e americani è riuscito nel clamoroso obiettivo di produrre in una parte rilevante della popolazione una diffidenza verso tutto ciò che considera istituzionale. La scienza è rimasta invischiata in tutto questo e non è raro trovare posizioni irrazionali e autolesioniste. I più deboli ci rimettono molto più degli altri e i media hanno trasforma La Scienza nell’ormai noto acronimo lassscienza.

Relativamente alle vaccinazioni di massa del futuro, fidati, le nostre conoscenze non sono così avanzate come si crede (appunto lassscienza non è La Scienza). Sono trascorsi 35 anni dalla comparsa di HIV, nessun vaccino. Nessun vaccino per l’epatite C. Nessun vaccino per Zika. Nessun vaccino per Ebola (uno è in sperimentazione ma il virus presenta mutazioni allarmanti).

Anche per i batteri la situazione è grama. La TBC è oggi divisa in vari ceppi alcuni resistenti a ogni antibiotico noto, fa strage in Africa e in altri paesi ed è altamente infettiva. Non è un caso isolato, batteri antibiotico resistenti stanno diventando comuni e sino all’avvento del COVID-19 erano in cima alla classifica delle preoccupazioni. Oggi se vai in ospedale rischi di ammalarti più che a stare a casa. La realizzazione di un nuovo antibiotico richiede sino a 7-10 anni ma la resistenza dei germi per mutazione e selezione appare più rapida.

La malaria è resistente a tutti gli antichi farmaci, il Malarone, efficace, ha tali e tanti effetti collaterali che non può essere assunto da tutti e in ogni caso solo per breve periodo. Le patologie infettive per le quali non possediamo cure definitive sono tante e considerando quanto scritto sull’evoluzione dei batteri antibiotico resistenti, sono in crescita non in calo.

La candida auris è un microrganismo resistente ai trattamenti antimicotici, che minaccia i pazienti immunodepressi, è salito agli onori della cronaca dopo un’inchiesta del New York Times: è letale e molto difficile da debellare, ma finora se ne è parlato pochissimo, resiste sulle superfici per un tempo indefinito, è una potenziale catastrofe.

Davvero l’ultima preoccupazione di una persona informata è preoccuparsi per ipotetiche vaccinazioni di massa. Siamo 8 miliardi di serbatoi, in perenne vicinanza e contatto, per la riproduzione di virus e batteri, un’occasione unica e mai presentatasi prima.

Siamo delicati e il mondo la fuori non è per nulla un luogo ospitale. Punto primo, porre la sanità pubblica al primo posto perché un paese possa definirsi civile.

Ciao.

john_ludd
Scritto il 11 Marzo 2020 at 16:12

charliebrown@finanza,

le mascherine sono esaurite da settimane, tedeschi e francesi si tengono le loro. Massimo dell’umiliazione, non solo per noi, ma per tutto le pseudo democrazie occidentali, i cinesi ci inviano 2 milioni di mascherine, 1000 ventilatori polmonari, 20.000 tute e 50.000 tamponi.

Ora questi sono un regime totalmente non democratico, che tuttavia affonda le sue radici nel confucianesimo meritocratico di 2500 anni fa, nel quale sono felice di non essere nato MA quante persone faranno 2+2 nei prossimi mesi e anni e si chiederanno “ma se questa è la democrazia non è meglio affidarsi a una dittatura tecnocratica iper efficientista ?”

Non è che in passato siamo stati molto bravi a imparare le lezioni che la storia ci propone e ripropone. Il pendolo fa in fretta a oscillare da un estremo all’altro.

P.S. Chiuso in casa che altro posso fare se non leggere (… mi hanno rimandato indietro dal paesino a 20 km nel quale stavo andando per sistemare la vecchia casa di mio nonno) e capito qui, allucinante.

“La carenza di sostanze chimiche cruciali crea un nuovo ostacolo ai test del coronavirus negli Stati Uniti…”

https://www.statnews.com/2020/03/10/shortage-crucial-chemicals-us-coronavirus-testing/

Anni fa Nassim Taleb aveva affermato che il cigno nero non è stata la crisi del 2008 ma il fatto che la gente non si sia ribellata. Sarà così anche questa volta ?

john_ludd
Scritto il 11 Marzo 2020 at 16:17

charliebrown@finanza,

non sto a pubblicare il link ma l’ho trovato interessantissimo. Un chimico americano spiega perché il banale sapone è un killer per i virus. Essendo avvolti in una membrana protettiva di lipidi, il sapone scioglie il grasso e li distrugge. Bisogna però strofinarsi bene e tra gli interstizi delle dita. Inoltre il sapone non rovina la pelle.

sd
Scritto il 11 Marzo 2020 at 21:04

Sottoscrivo in pieno gli ultimi post del Capitano di John e charliebrown sui vaccini e microrganismi miceti/fungi in genere. Comunque questi ultimi hanno bisogno di avere a disposizione un “Ambiente” adatto per vivere e riprodursi (i Virus è un altro discorso….non sono VIVI).
Ad esempio i miceti/fungi hanno bisogno di un ambiente relativamente acido per vivere, basta un prodotto alcalino (bicarbonato, ipoclorito di sodio, soda caustica) per ucciderli all’istante, anche il perossido di idrogeno (acqua ossigenata) li uccide, ed uccide anche i batteri, ed infatti si usa moltissimo negli acquedotti delle vostre case, insieme a composti del cloro, Si usa anche nei bollitori dell’acqua calda dei grandi impianti contro la legionella (pericolosissima per inalazione più dei virus con sintomi simili al COVID19).
Gli ospedali hanno tutti degli enormi bollitori di acqua calda con impianti di ricircolo (per non parlare degli impianti di ventilazione/areazione afflitti dallo stesso problema di legionella) in cui per normativa ci devono essere dei sistemi di disinfezione della legionella……..naturalmente bisognerebbe vedere se funzionano adeguatamente, cosa abbastanza complessa e seguita giornalmente da tecnici specializzati….se ci sono….e noni sono in ferie.

sd
Scritto il 11 Marzo 2020 at 21:30

Dimenticavo, questi prodotti non si possono usare negli esseri vivendi e nel nostro corpo (forse qualcuno si, sotto controllo medico). Anche i microrganismi hanno un “Istinto di Sopravvivenza” e all’interno degli esseri viventi, per difendersi, si aggregano in colonie tipo “fortezze” pronti a diffondersi appena l’organismo ospite abbassa la guardia.

charliebrown
Scritto il 12 Marzo 2020 at 00:39

Quando è possibile usare sapone ma in situazione critica ci vuole il disinfettante.
Esempio. Esci dal supermercato e hai toccato il carrello: prima di entrare in auto, quindi di toccare la maniglia della portiera, la chiave, il volante con le mani che potrebbero essere infette puoi solo usare il disinfettante che devi avere in tasca. Questo significa essere attenti alla “pulizia microbiologica” degli oggetti che tocchi spesso e che non possono aspettare che tu ti sia lavato le mani a casa. Se non fai così, questi oggetti possono reinfettarti…dopo che ti sei lavato le mani.

Mascherina. Non date retta a fesserie come: la mascherina non serve. Non mi dilungo in dettagli tecnici sulle mascherine, dico solo che riducono (pur non eliminandolo con certezza) il rischio di contagio. Questo significa che non dovete entrare in ambienti chiusi o a contatto abbastanza ravvicinato con le persone se non vi siete protetti naso e bocca. Se non disponete di una mascherina fatevi o fatevi fare una protezione con un panno bianco (magari doppio) e due elastici. Non so il livello esatto di protezione che può fornire, ma certamente è meglio di niente.
Adesso su youtube c’è chi insegna come farsi da sé una mascherina anche più bella di quella che vi ho appena consigliato.

Una mascherina di panno si può sterilizzare facilmente in acqua bollente, anzi i virus vengono distrutti anche a temperature di 70-80°C. Altrimenti si può spruzzare il panno con la miscela che vi ho insegnato di alcool (alimentare) e acqua.
Direte che vi sto suggerendo rimedi “non raffinati”. Forse, anzi farete ridere, con la mascherina improvvisata. Ma ricordatevi il proverbio “ride ben chi ride ultimo”.

C’è chi ha rassicurato per settimane, invece di procurare agli italiani sistemi di protezione adeguati. Il momento è difficile, qualche tentativo per ridurre il rischio di contagio fuori casa va fatto. L’importante è non ripetere l’errore delle scorse due settimane quando la gente, rassicurata dalla regola (in realtà non assoluta) del metro di distanza, si è beccata il virus inspirando fiduciosa o, se inconsapevolmente già infetta, espirando lo ha trasmesso ad altri.

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