OLTRE LA NEBBIA: LA DISOCCUPAZIONE NASCOSTA.

Scritto il alle 07:20 da icebergfinanza

 

Dal Workshop Ambrosetti un incontro esclusivo tra economisti, forum economico internazionale, si sussurra che il rischio deflazione è ormai superato, si sta gia pensando a come evitare una ripresa troppo rapida dell’inflazione, come se all’improvviso tutti i cavalli si mettessero a bere, come se per far ripartire l’inflazione bastasse il pensiero!

Sembra inoltre che da una votazione tra economisti il 10% crede in una ripresa per fine anno, un altro 10 % non ha voluto esprimere opinioni mentre la maggioranza ovvero l’ 80 % si è suddiviso equamente su una ripresa nel 2010 o nel 2011!

Cala tutto, dai prezzi dei valori mobiliari a quelli immobiliare, dalle materie prime ai prezzi dei prodotti agricoli alla fonte, ma in Italia la magia continua, il giorno che l’inflazione reale sarà al 10 % ti diranno che è sotto controllo intorno alla media storica e quando in realtà sarà al 2 % di diranno che stiamo subendo una terribile deflazione.

A breve vedremo insieme un’altra analisi su quale sarà probabilmente la strada del ciclo economico futuro, l’eterno dilemma tra INFLAZIONE o DEFLAZIONE!

Anche in America l’inflazione è dietro l’angolo, questa è la tebella dei prezzi dell’indice ISM dei servizi…..meno nove punti!

Prices %
Higher
%
Same
%
Lower
Index
Mar 2009 12 59 29 39.1
Feb 2009 18 57 25 48.1
Jan 2009 13 55 32 42.5
Dec 2008 9 50 41 36.1

Questa invece è quella relativa all’occupazione, si tratta di oltre il 70/80 percento dell’economia americana, basata sui servizi, ormai come da noi il settore manufatturiero è un lontano ricordo del passato. In America le piccole e medie imprese rappresentano circa il 50 % del PIL e per quanto riguarda l’occupazione si parla di circa i due terzi dei nuovi lavori nel settore dei servizi forniti dalle piccole e medie imprese.

Employment %
Higher
%
Same
%
Lower
Index
Mar 2009 7 50 43 32.3
Feb 2009 10 52 38 37.3
Jan 2009 6 53 41 34.4
Dec 2008 9 51 40 34.5

Ora cercare di commentare i dati dell’ occupazione di venerdi, cercare di evidenziare la loro incredibile realtà è come portare via il vassoio dei liquori nel bel mezzo di un party dove ormai tutti sono su di giri, dove in fondo al tunnel compaiono mille albe meravigliose.

Il numero e la percentuale hanno rispettato le previsioni e quindi nessuna sorpresa, perchè rovinare questa atmosfera di festa e di gioia!

La realtà è un’altra, la realtà è che le revisioni sono semplicemente incredibili, l’ultima rilevazione del BED Business Employment Dynamics ci dice ancora una volta che tra qualche mese dovremmo fare i conti con revisioni che portano i numeri di questa crisi ad ampliarsi sempre di più!

Dai meno 131.000 in prima lettura del secondo semestre 2008 siamo passati circa sei mesi dopo ai meno 458.000 ulteriormente rivisti a meno 493.000 dal BED!

Alcune anticipazioni e revisioni degli ultimi dati ci dicono che da agosto 2008 a gennaio sono stati persi ulteriori 671.000 posti di lavoro e resta da vedere cosa rileverà il BED nella prossima revisione trimestrale e semestrale! Ora come vedrete qui sotto il mese di febbraio non ha subito alcuna variazione e anche per quanto riguarda marzo, aprile e giugno non si prevedono grandi revisioni, il modellino C/S/B/D è nel punto di massimo sviluppo stagionale che consente di aggiungere da 250 ai 300 mila posti di lavori in realtà inesistenti! Il che fa pensare ad un miglioramento non reale per i prossimi mesi, facendo supporre che gennaio è stato il punto minimo del crollo dell’occupazione.

Un’analisi che tutti coloro che hanno inviato o vorranno inviare un libero contributo ad Icebergfinanza potranno visionare in UNA REALTA’ FANTASMA!

Via NakedCapitalism su Jessescrossroadscafe potete avere una versione grafica del nostro grazioso ed inconfondibile CES/NET BIRTH DEATH Model, modellino stagionale che ogni anno aggiunge nuovi lavori sulla base della stagionalità di ogni settore!

[birthdeath.PNG] 

Ebbene a Marzo il settore edile secondo questo modello ha aggiunto 23.000 nuovi posti di lavorro sulla base di un rinnovato trend stagionale che vede la primavera come il periodo di maggior ripresa del settore. Oggi come noi tutti sappiamo le imprese edili si strappano di mano i nuovi dipendenti vista l’enorme richiesta di nuove abitazioni esistenti!

2009 Net Birth/Death Adjustment, not seasonally adjusted (in thousands)
Supersector Jan Feb Mar Apr May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec

Mining & Logging

-2 2 1                  

Construction

-79 8 23                  

Manufacturing

-28 6 6                  

Trade, Transportation, & Utilities

-58 10 17                  

Information

-14 7 0                  

Financial Activities

-33 8 5                  

Professional & Business Services

-99 36 16                  

Education & Health Services

-10 17 -1                  

Leisure & Hospitality

-19 35 41                  

Other Services

-14 5 6                  

Total Nonfarm Birth/Death Adjustment

-356 134 114

Riassumendo sono stati persi "ufficialmente" 5,3 milioni di posti di lavoro negli ultimi 12 mesi e la metà di questo trend è riconducibile ai soli ultimi 4 mesi, il tasso "ufficiale" è a 8,5 % ma quello della tabella 12 del BLS denominato U6 misura alternativa che prende in considerazione la realtà di milioni di esseri umani che hanno smesso di cercare il posto di lavoro o di coloro che sono costretti a lavori part-time o saltuari spesso solo a ore è salito ad oltre il 15 %.

I peggiori dati dalla seconda guerra mondiale dove in verità la popolazione non era certo quella di oggi ma se prendiamo le più ampie misure alternative, pubblicate dal BLS stesso, quindi organo governativo, le proporzioni sono impressionanti.

Questa purtroppo non è solo una realtà americana, anche in Italia e in Europa la situazione è per certi versi drammatica, probabilmente dovrà ancora peggiorare prima di migliorare, per fortuna abbiamo una buona struttura di ammortizzatori sociali, ma non per tutti e non sappiamo per quanto tempo questa struttura sarà in grado di sostenere chi perde un lavoro.

Sarebbe ora che il sistema la smetta di vivere sull’onda dell’euforia o della depressione, non è possibile che aziende che sino a qualche mese fa comunicavano utili spesso a doppia cifra, all’improvviso comunichino ondate di licenziamenti da un mese all’altro è ora che le strategie e i progetti, bonus e stock options vengano agganciati a risultati di lungo termine, è ora di finirla con l’adorazione del dio ROE, la redditività a breve termine per eccellenza, è ora di finirla di incensare qualsiasi manager come colui senza il quale l’azienda non potrebbe conseguire determinati risultati, è ora di tornare a progetti sostenibili!

Questo mese abbiamo avuto il record storico di lavoratori a Part-time forzati dalle condizioni economiche, in America, un record storico.

Ogni categoria ha perso lavori, quasi nessuno eslcuso. Anche il numero delle ore lavorate è sceso, quindi significa che chi lavora, lavora meno e ovviamente prenderà un minore salario.

Per quanto riguarda invece il possibile conflitto di interesse che spesso e volentieri esiste da parte di coloro che operano nelle istituzioni date un’occhiata alla notizia che mi ha fatto avere Marco, un caro amico del blog: 

WASHINGTON — Lawrence H. Summers , the top economic adviser to President Obama , earned more than $5 million last year from the hedge fund DE Shaw and collected $2.7 million in speaking fees from Wall Street companies that received government bailout money, the White House disclosed Friday in releasing financial information about top officials. ( NEWYORKTIMES)

Chissà per quale motivo gli Stati Uniti e la Gran Bretagna erano i principali sostenitori di una sorta di status quo nei confronti degli hedge funds…….misteri della finanza!

Si il maggior consigliere economico di Obama, Summers lo scorso anno ha incassato 5 milioni di dollari provenienti dall’ hedge fund DE Shaw è una piccola innocente colletta messa insieme dalle maggiori firme della finanza di Wall Street, non perdetevi il resto dell’articolo! Ma non basta, sul BOSTON_GLOBE troviamo anche che nel 2002 un ex dipendente dell’ Università di Harvard scrisse una lettera allo stesso Summers dicendosi profondamente turbato e sorpreso delle cose che aveva intravisto nel suo ruolo come nuovo analista presso la Harvard Management Co. Troppi rischi assunti in derivati e qualche sospetto che alcuni colleghi fossero inplicati in azioni di insider trading, ma il risultato di quella lettera fu che un paio di mesi dopo il signor Mack fu licenziato, troppo curioso suppongo!

Vi ricordate il mio post OMBRE DERIVATE SULLA POLITICA ECONOMICA AMERICANA bene andatevelo a rileggere, poi tirate le Vostre conclusioni!

Ora permettetemi di salutare i nuovi campioni d’Europa della pallavolo, una passione che come avete visto recentemente, ho nel sangue, ieri dopo essere già campione d’ Italia, l’ ITAS DIATEC TRENTINO VOLLEY ha vinto la Champions League!

Icebergfinanza saluta e ringrazia di Campioni d’Europa!

 

iclalzalacoppa_400

 

Icebergfinanza come un cantastorie che si  esibisce nelle strade e nelle piazze delle città!  

 La "filosofia" di  Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!

 

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49 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 6 Aprile 2009 at 09:10

Andrea, non mi è chiara la tua opinione sull’inflazione USA: le loro
manovre monetarie non causeranno futura inflazione ? Fogar

utente anonimo
Scritto il 6 Aprile 2009 at 11:47

Per Francesco S #79 di due giorni fà, questa stufa a pirolisi non la conoscevo; grazie dell’informazione è molto interessante.
Ha un alto rendimento; forse provo a costruirne una piccola!!! forse si può far girare un motore a scoppio con relativo generatore.
Ci vorrebbe un pò di tempo per provare qualche soluzione…vedremo (non cè mai tempo)

Un saluto

SD

P.S. posto il link: http://www.youtube.com/watch?v=QsH_Gh-n2Mg per chi non l’ha vista.

utente anonimo
Scritto il 6 Aprile 2009 at 12:01

http://it.biz.yahoo.com/06042009/92/second-life-i-bilanci-virtuali-delle-banche.html

Tutto vero e giusto ma come sempre, da buoni girondini, guardare entrambe le facce della medaglia serve.

1) Se un asset diventa illiquido questo non significa necessarimente che non valga nulla.

2) gli asset illiquidi hanno scadenze temporali diverse, per cui in caso di insolvenza il problema è per lo meno dilazionato nel tempo, mentre se devo mettere immediatamente a bilancio le minusvalenze queste mi affliggono il bilancio TUTTE e SUBITO.

Se le cose fossero andate in modo diverso sarebbe stato meglio, ma, allo stato delle cose se parliamo di soluzioni beh, parliamone…

ad Maiora
Il Cuculo

utente anonimo
Scritto il 6 Aprile 2009 at 12:32

Grande Andrea, magnifica la tua analisi UNA REALTA’ FANTASMA, per di più compatibile con la mia visione a W.
Non mollare il timone però, perchè quando tutti saranno nuovamente ottimisti la tua voce questa volte potrebbe essere l’unica a levarsi nella giusta direzione.
Ciao e grazie!!!

Mas

utente anonimo
Scritto il 6 Aprile 2009 at 14:52

Buongiorno a tutti,

a questo punto se, per legge, è possibile inserire “dati a scelta” nelle poste contabili delle banche…cosa vieta di introdurre tale modifica in tutti gli altri ambiti della vita economica e sociale ?

l’inflazione..la deflazione…i disoccupati…ecc sono tutti numeri…e se sono numeri, come quelli presenti nei bilanci delle banche, perchè mai ci dovremmo preoccupare ancora?

il più che diventa un meno o un meno che diventa un più…

i campi d’applicazione sono infiniti…basterebbe mettere un più davanti agli scoperti di conto corrente ed ecco, come per incanto, veder aumentare il potere d’acquisto dei cittadini.

è davvero l’uovo di colombo.. 🙂

ciao

giacomo

utente anonimo
Scritto il 6 Aprile 2009 at 16:46

UOVO DI COLOMBO
L’uovo di Colombo delle banche centrali è stampare moneta per comprare bond e spazzatura ,dicendo che poi, a crisi finita, verranno rivenduti al mercato distruggendo quanto ricavato per azzerare l’operazione iniziale.
Purtroppo c’è un piccolo ma: che a scadenza i titoli dovranno comunque essere rimborsati dagli emittenti (tesoro e banche).
Quindi , come al solito, per uscire da una crisi si creano le premesse per la prossima crisi che ovviamente sarà peggiore ed il sistema prima o poi crollerà.
Ago

Scritto il 6 Aprile 2009 at 17:57

Matteo non è solo la fede, ma anche una infinita speranza nell’umanità, quella di ogni giorno, quella che non fa rumore, quella che ancora è capace di sorprenderti, non guardare solo il marcio guarda oltre, guarda a tutto il bene che l’ umanità sa produrre, donare, costruire!

Credo che l’essenza stessa della vita, tutti i nostri discorsi, tutti i nostri progetti, all’improvviso diventano un mistero, un mistero che deve fare il conto con il senso della vita stessa, quando all’improvviso un uragano, un terremoto mette fine a tutto quello che abbiamo costruito e la Natura ci riporta alla nostra dimensione!

Non ci resta che il silenzio, il rispetto per questa tragedia che oggi ci colpisce da vicino ma che ogni giorno colpisce il mondo, terremoti umani che distruggono i sogni degli uomini e la loro dignità!

Credo che abbiamo solo questa vita, non ci resta altro da lasciare, conta solo ciò che lasceremo…..e alla sera della vita ciò che conta è avere amato!

Non ho tanta voglia di parlare di economia oggi, forse ogni giorno sempre di meno, ci sono altre cose più importanti di cui occuparsi!

Andrea

utente anonimo
Scritto il 6 Aprile 2009 at 18:06

LE ANOMALIE, LE BRAVE BANCHE CENTRALI e LA MATTANZA

Il costo del denaro per le aziende non scende e per chi vuol fare un mutuo i costi rimangono alti!
Questo significa che le aziende rimangono in difficoltà e l’immobiliare e praticamente congelato! (si concedono mutui con il contagocce!), quindi tutti gli sforzi fatti finora stanno al massimo rallentando la discesa verso gli inferi.

I dati su cui dobbiamo concentrare la massima attensione sono la produzione industriale, con lo stato degli ordini mensili e gli indici di disoccupazione.
Se è vero che le esportazioni Giapponesi sono calate del 50% e quelle Cinesi del 25% significa che tutto l’est Asia ha subito un crollo complesivo di almeno il 30-40%.

Però nei dati che circolano c’è qualcosa che non quadra, perchè o è imminente qualcosa di grosso, oppure i dati sono falsi.
Da quello che riesco a vedere il costo delle merci provenienti dall’asia è in lieve aumento, questo stona troppo con il quadro complessivo.

L’unica spiegazione è che sia in atto un’azione titanica da parte di alcune banche centrali, per far si che le monete non subiscano forti oscillazioni.
E’ come se si stiano facendo delle prove generali di serpentone monetario, questo significa che a livello grobale qualcosa deve essere stato deciso, anche se per ora non è stato formalizzato nulla.

Lo yen è troppo alto e lo yuan dovrà decidersi prima o poi a rivalutarsi.
Per non parlare del Dollaro che mi sembra una bella addormentata!

Alla fine i vari speculatori prenderanno coraggio e andranno all’arrembaggio, in questo momento il piatto è troppo ricco perchè qualcuno non si faccia tentare.
La Sterlina sembra la vittima sacrificale, ma anche il franco Svizzero sembra una preda ghiotta.

Se sarà tempesta questa inizierà con il crollo di una moneta di un paese primario, ricordatevi che fine hanno fatto le corone Islandesi!
Da 60 corone contro un euro si è passati alle 300 corone contro un Euro!

Sono convinto che le banche centrali stanno facendo una lotta all’ultima banconota per evitare strappi sui cambi, nessuno mi convincerà mai che i vari fondi Hedge se ne stiano buoni buoni!

Sono convinto anche che la stragrande maggioranza di loro stia effettuando operazioni anche sull’azionariato, questo spiegherebbe la forte impennata degli attuali valori.
Non mi stupirei affatto se si stia preparando una nuova mattanza (ce ne saranno molte in questa crisi!).

-IL Compasso-

utente anonimo
Scritto il 6 Aprile 2009 at 18:17

Se notate bene anche il Baltic Dry Index dopo che si era ripreso, ha invertito clamorosamente ll suo andamento.
Io mi chiedo come diamine si fa a vedere già una ripresa dell’economia, occorreranno anni per una ripresa!

-IL Compasso-

utente anonimo
Scritto il 6 Aprile 2009 at 19:55

perdere la dignità è la tragedia più grande,distruggere i sogni può uccidere un uomo, questa è la vera mattanza, caro compasso, per quanto tempo ancora??? quanto ancora riusciremo a sopportare?? menzogne e menzogne con l’unico scopo di manipolare e distruggere, rubare e rubare l’acqua, l’aria, legno, diamanti o petrolio, nessuna differenza per loro, ora si interrogano:quale modello per la ricostruzione dopo-terremoto???quale modello per non restituire dignità e coscienza, per non restituire il coraggio di affrontare la vita, di rialzarsi dal dolore e ricominciare???qualcuno aveva previsto il sisma a Sulmona appena una decina di giorni fa, perchè nessuno gli ha dato credito?? forse perchè è un signor nessuno e non fa parte della comunità scientifica???forse perchè le tragedie umane sono un grande business????basta!!!!!!!!!!!!!!!
gracav

utente anonimo
Scritto il 6 Aprile 2009 at 20:12

da un commento di P. Gerbino al FASB: una realtà fantasma

……..Si è così creata una sorta di “Second Life” per il sistema bancario americano. Come nel famoso sito in cui ognuno può scegliersi il suo aspetto virtuale. Chi si sente brutto può scegliersi l’aspetto fisico che preferisce (questo però lo fa anche ogni estate il nostro leader nella realtà). Chiunque può far vivere il suo “avatar” in un mondo virtuale che non ha legami con quello reale.
Da oggi anche le banche potranno creare l’avatar dei propri bilanci e presentarsi per quello che non sono.
L’uovo di colombo, per chi ha dimestichezza con i taroccamenti. Un disastro per chi crede che si debba ancora fare i conti con la vita reale.
I giornali di venerdì 3 aprile hanno motivato l’euforia delle borse del giono precedente con le decisioni del G20.
Macchè G20!! Le banche festeggiano la sanatoria del FASB.
C’è da chiedersi ora chi guarderà ancora il bilancio per valutare una banca….
L’astuto Tremonti, specializzato da sempre in finanza creativa, ha già capito tutto e non a caso sta strillando affinchè anche in Europa si adottino gli stessi principi contabili.
In fondo è solo questione di fiducia, ci dicono.
Allora se non riusciamo a trovare le ragioni di speranza nella realtà delle cose non ci resta che affidarci al mondo virtuale di second life. I disoccupati si diano da fare a crearsi un avatar che lavori su second life. Chi si è visto bruciare tutti i soldi reali provi ad arricchirsi nel mondo immaginario.
Anzi, dagli USA ci arriva il consiglio di abolire la realtà e sostituirla con l’immaginazione, esercizio nel quale noi italiani, guidati dal nostro leader, siamo maestri.
Attendo con ansia che il nostro governo prenda spunto dagli americani e salvi le banche italiane con lo stesso metodo introdotto dal FASB.
Poi che si abolisca il pessimismo per decreto-legge, istituendo il divieto di fare previsioni negative e l’obbligo di pensare positivo.
Poi verrà E, visto che ci siamo, perché non determinare i prezzi di borsa tramite un’authority governativa che tenga conto della legittima aspirazione di tutti ad arricchirsi, sempre e comunque.
Un’ulteriore legge potrebbe stabilire l’eliminazione dell’inverno ed il sole tutto l’anno.
Infine, ma solo per i credenti, si potrebbero diramare disposizioni alla Santa Sede affinchè prenda atto che il Paradiso si è spostato sulla terra.
Il Grande Fratello, quello di Orwell, non quello di Mediaset (Milano: MS.MI – notizie) , è già in azione.

utente anonimo
Scritto il 6 Aprile 2009 at 20:30

Mi è sempre più chiaro che Obama, per essere eletto, ha fatto un patto con le banche e il sistema finanziario. Altrimenti avrebbe vinto Hillary.
Ne discende che siamo completamente fottuti.

utente anonimo
Scritto il 6 Aprile 2009 at 21:06

Buonasera a tutti.

Questa sera seguo il consiglio di Andrea, per rispetto alle persone decedute a l’Aquila.

E per favore non vorrei essere criticato quando affermo che siamo al punto che è meglio fare da soli, prodursi l’acqua potabile da soli, l’energia elettrica da soli ecc ecc.

SD

utente anonimo
Scritto il 6 Aprile 2009 at 21:14

Scusate mi è sfuggito il link, senza voler polemizzare.

http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_06/previsioni_terremoto_giuliani_aac2c71e-2273-11de-9ce1-00144f02aabc.shtml

SD

utente anonimo
Scritto il 6 Aprile 2009 at 23:36

Perchè prevedere un sisma a Sulmona e in perido dal 29 marzo al 2 aprile non serve a salvare i cittadini dell’Aquila il 6 aprile. Le previsioni UTILI dei terremoti sono tuttora impossibili, in TUTTO IL MONDO.
In realtà la Protezione Civile all’Aquila era già in preallarme a causa del ripetersi di numerosi sciami sismici, che però non sono necessariamente predittivi di terremoto. Ce ne sono annualmente in Italia, in varie zone ma non sono seguiti da terremoti.

Stella

Scritto il 6 Aprile 2009 at 23:40

Beh caro Andrea ti capisco nella tua voglia del reale dopo tante analisi sull’irreale dei nostri tempi. Ti ringrazio delle molte cose che ho imparato da questo blog e spero naturalmente che continuerai, ma la mia come quella di altri è una speranza “d’obbligo” perchè abbiamo capito cosa perderemmo, ma immagino tutto il tempo che sottrai ad altre cose più importanti nella vita. Domani sono in ferie (obbligate), se è una bella giornata porto al parco il mio pupo, lui sarà contento di non andare al nido per un giorno e io di poter stare un po’ con lui. Sono pochi i momenti della vita, hai ragione, questa sera pregherò per i miei concittadini, fatelo anche voi… anche se non si è credenti…basta il pensiero d’amore.
Buona notte
Marco

utente anonimo
Scritto il 7 Aprile 2009 at 10:01

Ungheria/ Produzione industriale febbraio: -28,9 per cento
di Apcom

A gennaio era calato del 21 per cento
Roma, 7 apr. (Apcom-Nuova Europa) – Continua lo smottamento del dato della produzione industriale in Ungheria. L’Ufficio centrale di statistica magiaro Ksh ha annunciato che nel mese di febbraio è caduta del 28,9 per cento su base annua. Il dato di febbraio viene dopo il calo del 21 per cento a gennaio e del 23,4 per cento a dicembre dello scorso anno. Su base mensile, il calo è stato del 4,1 per cento.

Questi sono i dati veri, l’ottimismo ottuso lascia il tempo che trova.

utente anonimo
Scritto il 7 Aprile 2009 at 11:12

Sarà meglio non commentare!!!

Stella #15 non si possono prevedere i terremoti, ma non si può neanche prevedere che a Dicembre farà freddo.

Io mi compro il cappotto….lei faccia come le pare; ma per favore non si intrometta nelle mie cose!!!

utente anonimo
Scritto il 7 Aprile 2009 at 11:49

Il dato della produzione industriale in Ungheria su quale valuta è calcolato?

Il fiorino Ungherese si è svalutto del 20% sull’euro rispetto a marzo 2008

utente anonimo
Scritto il 7 Aprile 2009 at 13:39

ALERT: $4 MILA MILIARDI DI ASSET TOSSICI NELLE PANCE DELLE BANCHE
di WSI – ANSA
E’ la nuova stima del Fondo Monetario Internazionale secondo il sito web del ‘Times”. Cifra quasi raddoppiata rispetto a tre mesi fa. Solo negli Usa…

——–

FUTURES NEGATIVI, NUOVO ALLARME SU BANCHE
L’alert del fondo monetario internazionale innesca un’ondata di vendite in mattinata che spinge i contratti in calo di oltre l’1.5%. Asset tossici a livelli record nelle pance delle banche.

———

e si è tutto finito si ricomncia alla grande

:))))))))))))))))))))

utente anonimo
Scritto il 7 Aprile 2009 at 13:39

Simpatica la presentatrice del TG1 delle 13.30 di oggi.

Ha appena finito di elogiare i risultati dello share degli ascolti di ieri del tg1, con tanto di statistiche di ogni programma e dirette varie e della primazia sugli altri.

BRAVA!…in un giorno come questo sentivamo sicuramente la mancanza di qualcuno che incensasse se stessa e la propria rete.

Che schifo.

Ecco quelli che ascoltiamo sulle nostre televisioni, semplicemente dei mostri. Come può cambiare il mondo con gente così cinica e squallida che si diverte sulle sciagure della gente. Non c’è che dire, scene di puro terrore.

utente anonimo
Scritto il 7 Aprile 2009 at 14:04

FUTURES IN ROSSO, RISVEGLIATI I TIMORI SU BANCHE
di WSI

Preoccupale l’allarme del FMI sulle attivita’ tossiche, arretrano tutti i titoli del comparto finanziario. George Soros: “si e’ trattato di un rally da mercato orso”. Giu’ euro e greggio.
A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa continuano a trattare in ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio negativo per l’azionario. Montano i timori sullo stato del comparto finanziario e si teme che gli aiuti del governo possano rivelarsi inefficaci per uscire dalla crisi. Alcuni analisti sostengono che il recente rialzo (+20% circa dai minimi di marzo) sia da considerare un semplice rally da mercato orso, come fatto notare anche dal noto investitore George Soros.
A preoccupare gli investitori questa mattina e’ l’allarme lanciato dal Fondo Monetario Internazionale secondo cui gli asset tossici presenti nei bilanci degli istituti finanziari e dei gruppi assicurativi potrebbero raggiungere la cifra record di $4 mila miliardi. A riportare la notizia e’ stato il quotidiano britannico “The Times” attraverso il proprio sito web.

“Ieri alcuni analisti hanno espresso commenti negativi sul settore finanziario, la notizia di oggi non fa altro che risvegliare vecchie paure” dichiara Peter Cardillo, chief market economist di Avalon Partners. Lunedi’ i listini avevano chiuso in rosso a causa dei giudizi poco favorevoli emessi dal broker Calyon sull’intero comparto bancario, citando perdite e svalutazioni in crescita per le societa’ del settore. Nel preborsa Citigroup cede il 4%, Bank of America -3.2%, Morgan Stanley, JP morgan e Wells Fargo arretrano del 3% circa.

utente anonimo
Scritto il 7 Aprile 2009 at 14:17

Caro # 22 se ti firmi scommetto con te e con Soros che i minimi non verranno violati.
Ritracciamento massimo previsto intorno al 61,8%

Mas

utente anonimo
Scritto il 7 Aprile 2009 at 15:43

RBS May Cut 9,000 Jobs to Help Repay U.K. Bailout (Update1)

By Andrew MacAskill and Kevin Crowley

April 7 (Bloomberg) — Royal Bank of Scotland Group Plc, the biggest bank controlled by the U.K. Treasury, may eliminate an additional 9,000 jobs worldwide as it seeks to repay a government bailout.
The cuts total about 5 percent of RBS’s global workforce. The actual number of jobs lost may be “significantly lower” because of efforts to shift employees into new positions, Edinburgh-based RBS said in a statement.
RBS may be forced to eliminate more positions as it seeks to pay off government aid and return the bank to shareholder control. The government today increased its stake in RBS to 70 percent after investors shunned a rights offering. The bank plans to reduce costs by 2.5 billion pounds ($3.7 billion), or 14 percent, over the next three years.
“To cut 14 percent of costs when staff costs are around 60 percent of total expenses, there are a lot of job losses to come,” said Simon Willis, a London-based analyst at NCB Stockbrokers Ltd.
The potential job losses include about 4,500 in the U.K., adding to 2,700 announced previously, an RBS spokesman said. Most of the positions will be eliminated in the bank’s group manufacturing division, which includes technology, purchasing and property services, RBS said.
“We have set a new strategy for RBS to restore the Bank to standalone strength as soon as practicable,” Chief Executive Officer Stephen Hester said in the statement. “Unfortunately, that means taking difficult decisions about jobs.”
RBS posted a net loss of 24.1 billion pounds last year, the biggest in U.K. corporate history.
The Unite trade union said it was unfair that RBS employees were losing their jobs because of the mistakes made by senior management.
“These employees are totally blameless for the current position which RBS is in, yet they are paying for the mistakes at the top of the bank,” the union said in a statement.

Ora il 60% di 3.7 € mld sono 2.2 € mld se eliminando 9000 posti di lavoro possono risparmiare 2.2 miliardi vuole dire che il costo medio per dipendente (di quelli che vengono lasciati a casa)
è di 244.000 €.

Ci sono due ipotesi:

– La notizia come tutte quelle che circolano, specie in questo periodo, è incompleta, sbagliata, tendenziosa, completamente inaffidabile.
– Ho sbagliato i conti

se però fosse vero e non ho sbagliato i conti allora:

Se una categoria di persone (lavoratori del sistema finanziario) che costa all’azienda € 240.000 / anno (in media) pretende anche un livello di sicurezza del posto di lavoro
equivalente a quella di un operaio o un normale “white collar” non ci siamo.
Inoltre persone a questo livello di stipendio, quindi immagiono con a disposizione un livello di informazione e visibilità proporzionato, possono essere “totally blameless”

Questa è la più (o forse la prima) crisi economica vissuta mediaticamente in tempo reale.
In economia, più che in altri settori l’accesso e l’affidabilità delle informazioni è particolarmente critica

utente anonimo
Scritto il 7 Aprile 2009 at 16:25

DI LINGLING WEI
online.wsj.com/

I prestiti fondiari per l’acquisto di beni commerciali stanno andando in mora a ritmo accelerato, minacciando di causare milioni di dollari di perdite alle banche che sono già state coinvolte nella crisi immobiliare.

Secondo i dati della Deutsche Bank AG, il tasso di insolvenza dei 700.000 milioni di dollari in titoli al prestatore in garanzia di immobili per uffici, hotel, negozi e altre proprietà di investimento si è più che raddoppiato, passando all’1,8% da settembre a questo mese. Mentre questa cifra risulta bassa in confronto ai tassi di interesse delle ipoteche dei beni fondiari residenziali, è appena inferiore al tasso più alto raggiunto durante l’ultima crisi all’inizio di questo decennio.

Alcuni esperti affermano che ora sembra che l’attuale crollo dei beni fondiari commerciali sia al suo picco massimo o che forse potrebbe superare il picco dei primi anni ‘90, quando il debito insanabile delle proprietà commerciali giocò un ruolo importante nell’ arretrare l’economia verso la recessione.

In quel periodo, fallirono circa un migliaio di banche e istituti di risparmio statunitensi. Tra il 1990 e il 1995 i creditori ebbero perdite per circa 48.500 milioni di dollari per i debiti degli immobili commerciali , che rappresentano il 7,9% del totale.

Fino al termine del 2007, 47 banche e istituti di credito e risparmio hanno dichiarato bancarotta, e di questi una decina aveva un’esposizione insolitamente alta per ipoteche commerciali. Foresight Analytics, con sede ad Oakland in California stima che il settore bancario degli USA potrebbe sopportare perdite, durante questa crisi, fino a 250.000 milioni riguardo agli immobili commerciali. L’agenzia di investigazione prospetta che più di 700 banche potrebbero fallire a causa del debito per immobili commerciali.

Il settore può darsi non sarà così colpito se l’economia statunitense uscirà dalla recessione più velocemente, e in questo modo si alzeranno i prezzi degli affitti e il tasso di occupazione. Inoltre, un maggior accesso ai finanziamenti – un obiettivo chiave del presidente Barack Obama – potrebbe provocare un aumento dei valori delle proprietà.

Secondo Trepp, un’agenzia che sorveglia il mercato dei debiti delle proprietà commerciali, General Growth Properties Inc., uno dei maggiori proprietari di centri commerciali degli USA, è stato sull’orlo della bancarotta e recentemente non ha adempiuto al pagamento dei prestiti legati a due centri commerciali in California e Texas. A Boston, la torre John Hancock sarà venduta ad un’asta di esecuzione ipotecaria.

Il problema è divenuto ancora più importante quando il mercoledì Moody’s Investors Service ha abbassato la qualifica della Bank on America, alludendo ai probabili aumenti degli inadempienti verso le carte di credito e verso i prestiti per immobili residenziali e commerciali. Bank of America non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

Il debito dei beni fondiari commerciali, a causa della sua grandezza, è potenzialmente più pericoloso per il sistema finanziario degli altri tipi di debito, in relazione alle carte di credito o ai prestiti studenteschi.

La Real Estate Roundtable (tavola rotonda immobiliare), un gruppo commerciale, valuta che i beni fondiari commerciali negli Stati Uniti abbiano un costo di US$6.500 bilioni (milioni di milioni) , finanziati circa da US$3.100 bilioni di debiti.

In parte dovuto al fatto che il debito del mercato dei beni fondiari commerciali adesso è quasi il triplo dell’inizio degli anni ‘90, si anticipa che le perdite potenziali in dollari potrebbero essere maggiori.

Secondo un’analisi di informatori finanziari bancari, effettuata per il Wall Street Journal, il marcato cambio di direzione del mercato verso prestiti immobiliari si pùo apprezzare, nel comparare i prestiti per immobili commerciali – compreso ipoteche e prestiti per la costruzione – con le chiamate in relazione al capitale Tier 1 delle banche, un indicatore chiave della capacità di una banca di assorbire le perdite.

Nel 1993, meno del 2% delle banche e istituti di risparmio e credito degli USA avevano un’esposizione per i beni fondiari che superava cinque volte il proprio capitale Tier 1. Alla fine del 2008, questa cifra era aumentata a circa il 12% in circa 800 istituzioni finanziarie. Una relazione più alta significa un materasso più sottile per coprire i prestiti non resi.

A differenza delle ipoteche dei beni fondiari residenziali – di cui la maggioranza è stata estesa solo per una decina di grandi istituzioni – un centinaio di banche piccole e regionali hanno ottenuto grandi quantità di beni fondiari commerciali.

Al 31 dicembre, oltre 2900 banche e istituti di risparmio e credito avevano più del 300% del proprio capitale di rischio in prestiti di beni fondiari commerciali, incluse ipoteche e prestiti per la costruzione.

Lingling Wei (The Wall Street Journal)
Fonte: http://www.rebelion.org
Link: http://www.rebelion.org/noticia.php?id=83078
30.03.2009

utente anonimo
Scritto il 7 Aprile 2009 at 21:14

Per Compasso #8
hai perfettamente ragione: qualcosa di grosso sta succedendo.

I veri accordi che al G20 sono stati assunti probabilmente hanno a che fare con l’instaurazione di un nuovo sistema monetario:

http://www.marketskeptics.com/2009/04/explaining-imfs-special-drawing-rights.html

La chiave appare essere quella relativa agli SDR (diritti speciali di prelievo) basati su un paniere delle principali valute. Ci si prepara al sostanziale default USA, un mix di insolvenza dei privati, delle banche, delle imprese, al fallimento di GM. Tutto questo non potrà non riverberarsi sul dollaro…

Il tutto nell’atmosfera irreale della mistificazione intesa ad impedire che la coscienza della realtà irrompa, a fare breccia nella voglia di sicurezza della gente…

Un caro saluto a tutti
Daniele

utente anonimo
Scritto il 7 Aprile 2009 at 23:35

Che situazione imbarazzante signori.

Siamo di fronte ad un periodo di “stupidità” che lascia semplicemente … allibiti.

Niente ideali, niente regole, nessun’etica o morale.
Migliaia di anni di storia, di susseguirsi di civiltà, di conquiste sociali e morali … si stanno azzerando in una caduta senza fondo. E’ un gorgo di dimensioni epocali, inaudite, con sempre nuovi squallidi attori che si affannano alla ribalta.

Rigurgitiamo di tecnologia da tutti i “pori”, siamo andati sulla luna, abbiamo la base spaziale e …. siamo “succubi” psicologicamente di quattro truffatori in “doppio petto”, che con qualche parolone, tanta ignoranza e vuoto interiore, stanno “semplicemente” decidendo della vita di miliardi di persone … del destino dei nostri figli, con una lucidità di pensiero pari solo alla loro avidità ed alla consapevolezza che … quando avranno finito, nulla sarà più come prima …. probabilmente per generazioni.

Mai come ora siamo seduti sopra ad una “bolla esistenziale”, bolla che volutamente sta per esplodere. Se veramente “l’armageddon” si risveglierà …. non si fermerà tanto facilmente.

Abbiamo deliberatamente creato una “grande” società che ignora l’esistenza dei “valori umani”, dei bisogni “veri” dell’uomo, legati al suo sviluppo, al suo equilibrio, alla sua crescita interiore, i suoi slanci …. ai suoi disturbi comportamentali. Abbiamo preferito spingere sui “consumi”, sull’ego e “sorvolare” nell’educazione ai valori etici e morali della vita, lasciando che persone “vuote”, profondamente immature o malate, decidessero delle nostre sorti.

Ora possiamo solo sperare che “passi”, senza provocare ciò che tutte le situazioni simili storicamente hanno portato: miseria, guerre e dolore per tutti, con particolare predilezione per i più deboli, i più indifesi … per gli innocenti.
E … magari possiamo continuare a giocare con gli strumenti sempre più nuovi e demenziali che il mondo della finanza ci mette a disposizione, in un turbine di numeri sempre più complessi ed altalenanti. Grandi fortune si potranno creare in breve tempo …. mentre le economie reali pian piano soccomberanno.

Forse occorre una nuova stella del mattino. Occorre un Ideale, una corrente di pensiero, uno scintillio … che ci illumini la strada e ci faccia nuovamente sentire un tutt’uno sotto le stelle.
Qualcosa che dia un senso vero all’esistenza, all’intendere del nostro cuore e del nostro ego, …. oltre allo squallore dei quattrini e del potere, che abbiamo posto ora, come nostre uniche divinità.

Francia R

Scritto il 8 Aprile 2009 at 01:33

Si Francia………l’essenziale ormai è invisibile agli occhi, abbiamo bisogno di terremoti per comprendere il senso dell’esistenza, perchè da soli non ci arriveremo mai!

Andrea

Scritto il 8 Aprile 2009 at 06:47

Nulla da aggiungere a ciò che chiaramente ha espresso Francia…

solo…una…
Preghiera del Mattino:

Ti ringrazio per avermi dato un altro giorno.
Ti chiedo di darmi la forza di camminare degnamente per questa giornata, in modo che quando stanotte mi coricherò non possa provare vergogna.
(Il vento è mia Madre, ed . il punto d’ incontro)

p.s leggendo il tuo commento Francia, per un attimo ho pensato che fosse il Capitano a scrivere…invece…eri …Tu..
la dice lunga… molto lunga su questo affascinante, intenssissimo viaggio…

Compagni di Viaggio a presto… a
Trento.
Un grande abbraccio…
Buona giornata
Valentina

p.s 2 “Ogni nostro atto di investimento dovrebbe tener conto di come i nostri soldi vengono utilizzati da altri, come foraggiamo multinazionali o imprese che depredano oggi il mondo degli altri, piano, piano, lentamente ma inesorabilmente anche il nostro mondo e il nostro futuro”!

GRAZIE Capitano…per quello che ci ricordi sempre…
Nulla sarà più come prima…
nulla è già più come prima…
partendo dalle nostre semplici Vite.

utente anonimo
Scritto il 8 Aprile 2009 at 11:26

Niente dura per sempre, siamo viandanti tra le rovine del tempo, solo attraverso l’amore attraversiamo le mura dell’eternità.

utente anonimo
Scritto il 8 Aprile 2009 at 12:07

Buongiorno a tutti.

Oggi leggendo il post di Francia R # 27, di Valentina #29, e di Andrea #28 ed anche dagli eventi causati dal terremoto!!!!!, voglio elencarvi dei link; se volete leggerli, se vi fà piacere senza commentare senza giudicare, solo leggere……poi giudicate voi.

Si Francia R come ai scritto nel post:
-Siamo di fronte ad un periodo di “stupidità” che lascia semplicemente … allibiti.-

http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=10384

http://www.curenaturalicancro.org/

http://www.aimo.it/main.htm

Un saluto

SD

P.S. Io sono quasi 10 anni che seguo le dissaventure di Simoncini!!!! ed il resto…..

utente anonimo
Scritto il 8 Aprile 2009 at 13:24

Comprendo i pessimisti-ribassisti-catastrofisti che vedono la modifica del criterio del market-to-market come qualcosa che possa dare una boccata d’ossigeno ai mercati e all’economia e di conseguenza farli apparire come coloro che hanno avuto torto nelle loro previsioni. il problema non è AVERE RAGIONE , non è fare i puristi , non è ipotizzare la prossima crisi , non è riformare tutto e subito il mondo ; il problema è COME USCIRE DA QUESTA CRISI. Sarebbe come evitare di tappare una falla in una nave alla deriva perchè il materiale che abbiamo non è il più adatto! Il MTM in situazioni estreme di rialzo o ribasso accentua il circolo vizioso. Oggi più le banche svalutano i propri attivi, minore è la loro erogazione dei prestiti, quindi minori ristrutturazioni societarie, minori investimenti, minore produzione , minori utili , quotazioni ancora più basse, maggiori svalutazioni nei bilanci … E così anche per il rialzo! i fondi delle gestioni separate delle assicurazioni valorizzano al costo storico perchè sono di lungo periodo e non mi sembra che abbiano grossi problemi Per la Grande Depressione del 1929 , quel neo-eletto presidente USA che causò il fallimento del Congresso a Londra nel 1932 (come qualcuno faceva ricordare in un recente Post ) Roosevelt, fece chiudere le banche affinchè ne finisse la catena dei fallimenti. Zingales1 Zingales2 Mauro Bini Mauro Bini2 parlano del problema in maniera costruttiva. Ritengo inoltre che parlare di ritorno alle stufe a legna , acqua piovana e baratto sia paragonabile al credere alla NEW ECONOMY nel 2000 Non a caso credo che gli eccessi negativi di oggi siano solamente il frutto della sbornia degli anni 1990-2000. Per moltissimi versi ( quotazioni di borsa compresi ) siamo ritornati ai livelli pre-bolla e come in tutte le precedenti crisi – ognuna delle quali nuova e nei momenti estremi apparentemente senza soluzione – anche a questo giro ce la caveremo , fra qualche anno ce la dimenticheremo , fino alla prossima bolla euforica .
da il Cigno Nero
“[…] siamo animali caratterizzati dalla ricerca di una spiegazione, portati a pensare che tutto abbia una causa identificabile e a scegliere la più evidente come spiegazione. Eppure potrebbe non esserci un ‘perché’ visibile. Anzi, di solito non c’è niente, neanche una gamma di spiegazioni possibili” (p.135)
“[…] il caso è ciò che non conosciamo; invocare il caso significa dichiarare la nostra ignoranza” (p.135)
“[…] non sto dicendo che le cause non esistono […] sto solo dicendo che non è così semplice [individuarle]” (p.136) Fogar

utente anonimo
Scritto il 8 Aprile 2009 at 13:24

Comprendo i pessimisti-ribassisti-catastrofisti che vedono la modifica del criterio del market-to-market come qualcosa che possa dare una boccata d’ossigeno ai mercati e all’economia e di conseguenza farli apparire come coloro che hanno avuto torto nelle loro previsioni. il problema non è AVERE RAGIONE , non è fare i puristi , non è ipotizzare la prossima crisi , non è riformare tutto e subito il mondo ; il problema è COME USCIRE DA QUESTA CRISI. Sarebbe come evitare di tappare una falla in una nave alla deriva perchè il materiale che abbiamo non è il più adatto! Il MTM in situazioni estreme di rialzo o ribasso accentua il circolo vizioso. Oggi più le banche svalutano i propri attivi, minore è la loro erogazione dei prestiti, quindi minori ristrutturazioni societarie, minori investimenti, minore produzione , minori utili , quotazioni ancora più basse, maggiori svalutazioni nei bilanci … E così anche per il rialzo! i fondi delle gestioni separate delle assicurazioni valorizzano al costo storico perchè sono di lungo periodo e non mi sembra che abbiano grossi problemi Per la Grande Depressione del 1929 , quel neo-eletto presidente USA che causò il fallimento del Congresso a Londra nel 1932 (come qualcuno faceva ricordare in un recente Post ) Roosevelt, fece chiudere le banche affinchè ne finisse la catena dei fallimenti. Zingales1 Zingales2 Mauro Bini Mauro Bini2 parlano del problema in maniera costruttiva. Ritengo inoltre che parlare di ritorno alle stufe a legna , acqua piovana e baratto sia paragonabile al credere alla NEW ECONOMY nel 2000 Non a caso credo che gli eccessi negativi di oggi siano solamente il frutto della sbornia degli anni 1990-2000. Per moltissimi versi ( quotazioni di borsa compresi ) siamo ritornati ai livelli pre-bolla e come in tutte le precedenti crisi – ognuna delle quali nuova e nei momenti estremi apparentemente senza soluzione – anche a questo giro ce la caveremo , fra qualche anno ce la dimenticheremo , fino alla prossima bolla euforica .
da il Cigno Nero
“[…] siamo animali caratterizzati dalla ricerca di una spiegazione, portati a pensare che tutto abbia una causa identificabile e a scegliere la più evidente come spiegazione. Eppure potrebbe non esserci un ‘perché’ visibile. Anzi, di solito non c’è niente, neanche una gamma di spiegazioni possibili” (p.135)
“[…] il caso è ciò che non conosciamo; invocare il caso significa dichiarare la nostra ignoranza” (p.135)
“[…] non sto dicendo che le cause non esistono […] sto solo dicendo che non è così semplice [individuarle]” (p.136) Fogar

utente anonimo
Scritto il 8 Aprile 2009 at 13:24

Comprendo i pessimisti-ribassisti-catastrofisti che vedono la modifica del criterio del market-to-market come qualcosa che possa dare una boccata d’ossigeno ai mercati e all’economia e di conseguenza farli apparire come coloro che hanno avuto torto nelle loro previsioni. il problema non è AVERE RAGIONE , non è fare i puristi , non è ipotizzare la prossima crisi , non è riformare tutto e subito il mondo ; il problema è COME USCIRE DA QUESTA CRISI. Sarebbe come evitare di tappare una falla in una nave alla deriva perchè il materiale che abbiamo non è il più adatto! Il MTM in situazioni estreme di rialzo o ribasso accentua il circolo vizioso. Oggi più le banche svalutano i propri attivi, minore è la loro erogazione dei prestiti, quindi minori ristrutturazioni societarie, minori investimenti, minore produzione , minori utili , quotazioni ancora più basse, maggiori svalutazioni nei bilanci … E così anche per il rialzo! i fondi delle gestioni separate delle assicurazioni valorizzano al costo storico perchè sono di lungo periodo e non mi sembra che abbiano grossi problemi Per la Grande Depressione del 1929 , quel neo-eletto presidente USA che causò il fallimento del Congresso a Londra nel 1932 (come qualcuno faceva ricordare in un recente Post ) Roosevelt, fece chiudere le banche affinchè ne finisse la catena dei fallimenti. Zingales1 Zingales2 Mauro Bini Mauro Bini2 parlano del problema in maniera costruttiva. Ritengo inoltre che parlare di ritorno alle stufe a legna , acqua piovana e baratto sia paragonabile al credere alla NEW ECONOMY nel 2000 Non a caso credo che gli eccessi negativi di oggi siano solamente il frutto della sbornia degli anni 1990-2000. Per moltissimi versi ( quotazioni di borsa compresi ) siamo ritornati ai livelli pre-bolla e come in tutte le precedenti crisi – ognuna delle quali nuova e nei momenti estremi apparentemente senza soluzione – anche a questo giro ce la caveremo , fra qualche anno ce la dimenticheremo , fino alla prossima bolla euforica .
da il Cigno Nero
“[…] siamo animali caratterizzati dalla ricerca di una spiegazione, portati a pensare che tutto abbia una causa identificabile e a scegliere la più evidente come spiegazione. Eppure potrebbe non esserci un ‘perché’ visibile. Anzi, di solito non c’è niente, neanche una gamma di spiegazioni possibili” (p.135)
“[…] il caso è ciò che non conosciamo; invocare il caso significa dichiarare la nostra ignoranza” (p.135)
“[…] non sto dicendo che le cause non esistono […] sto solo dicendo che non è così semplice [individuarle]” (p.136) Fogar

utente anonimo
Scritto il 8 Aprile 2009 at 13:24

Comprendo i pessimisti-ribassisti-catastrofisti che vedono la modifica del criterio del market-to-market come qualcosa che possa dare una boccata d’ossigeno ai mercati e all’economia e di conseguenza farli apparire come coloro che hanno avuto torto nelle loro previsioni. il problema non è AVERE RAGIONE , non è fare i puristi , non è ipotizzare la prossima crisi , non è riformare tutto e subito il mondo ; il problema è COME USCIRE DA QUESTA CRISI. Sarebbe come evitare di tappare una falla in una nave alla deriva perchè il materiale che abbiamo non è il più adatto! Il MTM in situazioni estreme di rialzo o ribasso accentua il circolo vizioso. Oggi più le banche svalutano i propri attivi, minore è la loro erogazione dei prestiti, quindi minori ristrutturazioni societarie, minori investimenti, minore produzione , minori utili , quotazioni ancora più basse, maggiori svalutazioni nei bilanci … E così anche per il rialzo! i fondi delle gestioni separate delle assicurazioni valorizzano al costo storico perchè sono di lungo periodo e non mi sembra che abbiano grossi problemi Per la Grande Depressione del 1929 , quel neo-eletto presidente USA che causò il fallimento del Congresso a Londra nel 1932 (come qualcuno faceva ricordare in un recente Post ) Roosevelt, fece chiudere le banche affinchè ne finisse la catena dei fallimenti. Zingales1 Zingales2 Mauro Bini Mauro Bini2 parlano del problema in maniera costruttiva. Ritengo inoltre che parlare di ritorno alle stufe a legna , acqua piovana e baratto sia paragonabile al credere alla NEW ECONOMY nel 2000 Non a caso credo che gli eccessi negativi di oggi siano solamente il frutto della sbornia degli anni 1990-2000. Per moltissimi versi ( quotazioni di borsa compresi ) siamo ritornati ai livelli pre-bolla e come in tutte le precedenti crisi – ognuna delle quali nuova e nei momenti estremi apparentemente senza soluzione – anche a questo giro ce la caveremo , fra qualche anno ce la dimenticheremo , fino alla prossima bolla euforica .
da il Cigno Nero
“[…] siamo animali caratterizzati dalla ricerca di una spiegazione, portati a pensare che tutto abbia una causa identificabile e a scegliere la più evidente come spiegazione. Eppure potrebbe non esserci un ‘perché’ visibile. Anzi, di solito non c’è niente, neanche una gamma di spiegazioni possibili” (p.135)
“[…] il caso è ciò che non conosciamo; invocare il caso significa dichiarare la nostra ignoranza” (p.135)
“[…] non sto dicendo che le cause non esistono […] sto solo dicendo che non è così semplice [individuarle]” (p.136) Fogar

utente anonimo
Scritto il 8 Aprile 2009 at 13:39

Ognuno è libero di credere a qualunque cosa, ma un giorno arriva il terremoto e ci chiede il conto, e noi poveri stolti, vittime di un progresso illusorio che ci ha ingannati presunti immortali, scorgiamo l’ignoto e la nostra ineluttabile disintegrazione ontologico-esistenziale.

utente anonimo
Scritto il 8 Aprile 2009 at 13:42

Crisi: Germania, si teme fallimento Regioni federali
di ANSA

Governi costretti a indebitarsi per evitare bancarotta banche
(ANSA) – BERLINO, 8 APR – I conti pubblici delle 16 regioni tedesche preoccupano gli investitori. Si teme addirittura che alcuni possano fallire. Da quando la crisi internazionale ha costretto i governi dei Laender ad indebitarsi per salvare dalla bancarotta i rispettivi istituti di credito (Landesbank). Il rischio di ‘default’ da parte di Baviera, Nord Reno-Vestfalia e Berlino e’ triplicato negli ultimi tempi, scrive Die Welt. ‘Gli investitori sono molto nervosi’, spiega un analista di Moody’s.

Il terremoto non è poi tanto lontano, basta cercarlo.

utente anonimo
Scritto il 8 Aprile 2009 at 14:04

Caro Fogar,

fondiamo la fronda Girondina di Iceberfinanza contrapposta a quella dei Sanculotti !

Purtroppo la storia dice che sono finiti male entrambi

ad Maiora
Il Cuculo

utente anonimo
Scritto il 8 Aprile 2009 at 15:28

Ciao Cuculo,

mi sa tanto che l’ultima cosa di cui si ha bisogno è di una contrapposizione tra sanculotti e girondini.

Anche perchè sia i girondini sia i sanculotti sono sacrificabili in nome dell’interesse superiore.

Interesse superiore che coincide fatalmente, ma non troppo, con quello del sovrano e quello della sua corte. Lo stato sono io diceva Luigi.

Meglio riflettere su tutto, tutti insieme. Ognuno con la propria sensibilità magari.

Intanto qualcuno ha proposto (emendamento in parlamento) di congelare fino al 2013 il TFR dei pensionandi della P.A. La cosa non mi dispiace personalmente, però non so se è giusta. Brunetta sul punto ha smentito…per il momento forse…

Inoltre Berlusconi qualche giorno fa (prima del terremoto) ha dichiarato che forse sarebbe stato giusto “rallentare” le opere pubbliche per rimpinguare le casse della Cassa Integrazione.

Oggi, stranamente e puntualmente, il Min. Attività Produttive ha annunciato che è necessario un approfondimento sulle valutazioni di impatto ambientale del gasdotto strategico (non solo per l’Italia ma per l’Europa) GALSI….sarà un caso…

Forse sarò pessimista, e spero di sbagliare, ma se verranno (in futuro) congelati i TFR dei pensionati non si ridurranno i consumi di queste persone? Il PIL non ne risentirà?

Se le opere pubbliche verranno rallentate il PIL non ne risentirà?

Se il GALSI viene rallentato il PIL non ne risentirà?

Io ho l’impressione che lo Stato sta finendo la benzina….sia per i sanculotti sia per i girondini.
Spero di sbagliarmi…..
E spero sopratutto (ma non ci credo) che la crisi stia per finire veramente…se no saranno guai.

IL MOZZO DI TERZA

utente anonimo
Scritto il 8 Aprile 2009 at 15:31

Caro Cuculo,
meglio riflettere…niente divisoni tra sanculotti e girotondini!!!!

utente anonimo
Scritto il 8 Aprile 2009 at 17:28

DEBT DEFLATION (Roubini)
Forse conviene rileggere quello che scriveva Roubini a fine anno.

“Deflation is dangerous as it leads to a liquidity trap, a deflation trap and a debt deflation trap: nominal policy rates cannot fall below zero and thus monetary policy becomes ineffective. “La deflazione è pericolosa in quanto porta alla trappola della liquidità, ad una trappola deflazione ed ad una trappola del debito deflazione: la politica dei tassi nominali non può scendere al di sotto di zero e quindi la politica monetaria diventa inefficace in questa situazione. Siamo già in questa trappola di liquidità dal momento che il target dei tassi dei Fed fund è ancora 1 per cento, ma l’uno reale è vicino a zero, dal momento che la Federal Reserve ha inondato il sistema finanziario di liquidità, ed entro i primi mesi del 2009, l’obiettivo del tassi dei Fed Funds sarà formalmente lo zero per cento. Inoltre, in deflazione il calo dei prezzi si significa che il costo reale del capitale è alto – nonostante la politica dei tassi vicino allo zero; cosa che porterebbe a un’ulteriore diminuzione del consumo e degli investimenti.
Questo calo della domanda e dei prezzi porta ad un circolo vizioso: il reddito ed i posti di lavoro vengono tagliati, portando a ulteriori diminuzioni della domanda e dei prezzi (trappola deflazione), e il valore reale dei debiti nominali si alza (trappola del debito deflazione), causando ai debitori problemi più gravi e portando ad un aumento del rischio aziendale e inadempienze per le household che aggravano le perdite di credito delle istituzioni finanziarie “.
PS. A chi dice che la crescita è basta solo sui consumi (in america i consumi rappresentano i 2/3 del pil) vorrei ricordare che nella teoria economia di mercato classica (A. Smith) non esiste il debito:
PIL=consumi+investimenti
investimenti=risparmi dei consumatori che vengono dalle banche prestati alle aziende
spesa pubblica=tasse
un’economia senza debiti!
Sicuramente è eccessivo, la crescita sarebbe molto lenta, tuttavia la leva 50 ci ha portati al limite del fallimento del capitalismo e sono ottimista a vedere entro ottobre S&P 500 proprio a 500.

utente anonimo
Scritto il 8 Aprile 2009 at 19:36

Situazione Lander tedeschi…
Ragionate un attimo il miglior modo per dire che qualcuno non e’ bankrupted…e’ dire che tutti sono falliti, gli analisti Moody dovrebbero saperlo se un AAA e’ assegnato adesso a bond Citigroup…allora posso continuare a star tranquillo e non vendere Bund per investire in corporate US….ragionate per favore e non bevete tutto quello che vi raccontano !
Saluti
Massimo

utente anonimo
Scritto il 8 Aprile 2009 at 20:11

Oggi ho ascoltato una discussione un poco surreale tra architetti urbanisti e parolai professionisti sull’utilità necessità di resturare i centri storici lesionati gravemente dal terremoto.

Così ascoltando ho pensato questo pensiero.

forse i nostri antenati erano molto più moderni di noi, vivevano la storia ed il presente pensando di essere solo un momento di passaggio nell’avvicendarsi dele generazioni, se un terremoto , un incendio , un crollo devastavano un quartiere o una città avevano due scelte.
O abbandonavano tutto per andare a ricostruire da un’altra parte o tiravao giù le macerie e ricosruivano possibilmente meglio e più bello, il concetto di restauro e conservazioe era pressochè sconosciuto.
Oggi noi crediamo di vivere al di fuori della storia, dobbiamo conservare, restaurare ripristinare, a costi enormi e con dubbi risultati.
Smettiamo di guardarci i piedi, di guidare guardando lo specchietto retrovisore.
quel che c’è di valore assoluto da conservare si conservi il resto si ricostruisca pensando finalmente un po’ al futuro e non al passato.

Che non valga solo per il terremoto

ad maiora
Il Cuculo

utente anonimo
Scritto il 8 Aprile 2009 at 20:37

Il Cuculo #40 concordo pienamente.

Ricostruire con tecniche moderne le cose di valore assoluto, ed il resto abbatterlo e ricostruirlo con tecniche che si adattino ad un territorio soggetto ai terremoti (magari frà 50-100 anni); oppure se si pensa che noi Italiani non sappiamo costruire niente, possiamo andare ad “imparare” dai Giapponesi; che di terremoti se n’è intendono ( e ci costruiscono anche centrali atomiche!!!)

SD

utente anonimo
Scritto il 8 Aprile 2009 at 21:15

O capitano mio capitano !
Svolazzando tra blog e blog
“blog” che brutta parola,
fa venire in mente smog,snob, fog, sob …

Ho intravvisto dall’alto
il tuo veliero mi ha impressionato
l’aria di fiaba e di mistero che lo circondava ed una particolare scia.

Come di Poesia così ho iniziato
pian piano a seguirlo curioso e silenzioso.
E’ quest’ atmosfera che ancor oggi mi affascina e come una magia mi sorprende.

Tornavo a casa e spiavo, origliavo .
La Poesia, questa grande compagna che
ci ha insegnato a balbettare le nostre prime parole, a nominare le prime cose.

A dire, prima di fare.
Ecco ho pensato , questo veliero fa per me, qui c’ è speranza, qui c’ è vita.
Lo seguirò in silenzio. Mi son detto.

Ma un bel giorno, ho visto smarrire
tanta speranza, tanta poesia. Così una folata di vento e flap, ho perso l’equilibrio.
E sono precipitato, non mi sono trattenuto.

Non è stata cosa educata, ma sono qui per scusarmi per ridare un pò di spazio alla amata Poesia.
Me lo concedi capitano ?

Albatros

Per dilettarsi, sovente, le ciurme
catturano degli àlbatri, marini
grandi uccelli, che seguono, indolenti
compagni di viaggio, il bastimento
che scivolando va su amari abissi.
E li hanno appena sulla tolda posti
che questi re dell’azzurro abbandonano,
netti e vergognosi, ai loro fianchi
miseramente, come remi, inerti
le candide e grandi ali. Com’è goffo
e imbelle questo alato viaggiatore!
Lui, poco fa sì bello, com’è brutto
e comico! Qualcuno con la pipa
il becco qui gli stuzzica; là un altro
l’infermo che volava, zoppicando deride.
Come il principe dei nembi
è il Poeta; che, avvezzo alla tempesta,
si ride dell’arciere: ma esiliato
sulla terra, fra scherni, camminare
non può per le sue ali di gigante.

Ecco questa poesia di Baudelaire la voglio dedicare a Te ed a tutto l’ equipaggio, sperando che mi perdoniate lo scivolone e mi concediate di continuare a seguirvi.

A fermami con voi qualche volta. Magari ho anch’ io qualche storia da raccontare, tra le tante cose da fare. No, non frasi limate e ben accentate ma fiabe diverse.

Qualche volta un pò goffe perchè non sono un Poeta,ma un gran sognatore.E’ di sogni che vivo.Dai sogni sono accecato. Come da folgore.

Ma il loro riflesso, Ve lo posso donare?

Albatros

utente anonimo
Scritto il 8 Aprile 2009 at 21:28

Albatros, grazie della dedica ma cosa significa:

No, non frasi limate e ben accentate ma fiabe diverse.

Scusa l’ignoranza

utente anonimo
Scritto il 8 Aprile 2009 at 22:04

ti leggo molto volentieri albatros. la poesia è una di quelle cose belle di cui si ha bisogno in questo periodo di …”stupidità”.
anche senza frasi limate apprezzo il ….”riflesso” che ci vuoi regalare.benvenuto.
gracav

Scritto il 9 Aprile 2009 at 06:29

Grazie Albatros per il Tuo dono…
ma non devi chiedere il permesso…questo è un porto di mare c’ è sempre gente che viene e che va…chi decide di rimanere è sempre il benvenuto…
Chi è che è scivolato?…non mi sono accorta di nulla 🙂 :-):-)

Benvenuto…benvenuto sognatore!

p.s concordo con il Cucolo e con SD ma…e qui…non ci sono regole che tengano, importante è ricostruire Speranza e Sogni alle persone.

SD sempre interessanti le tue segnalazioni.

Buona Giornata…
Buona navigazione.
Valentina

utente anonimo
Scritto il 9 Aprile 2009 at 06:41

Buongiorno

Valentina #45, in qualsiasi caso la dieta PH è ottima per il resto io aspetto gli eventi e continuo a seguire. Dopo 10 anni di ricerche ho ancora molte frecce nel mio arco. (chissa anch’io sono un pò poeta hehehehe).

L’economia è una parte importante della nostra vità, ma la salute è primaria.

Un saluto

SD

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