Come sempre il nostro Rich ha un efficace cartoons per descrivere l’assurda commedia all’inglese sulla Brexit, ormai sta arrivando l’ultimo treno e come abbiamo più volte scritto attraverso gli ultimi manoscritti, l’ultimo treno è quello del rinvio, rinviare, prorogare, rimandare, posticipare…
Mentre tutti davano per scontato il voto positivo al recente accordo con l’Europa, il Parlamento britannico ha votato per l’ennesimo rinvio.
Premetto che quanto sta accadendo mi sembra più un disegno strategico di Johnson atto a mettere in pratica prima o poi, una Brexit senza condizioni, una strategia per costringere l’opposizione a provocare una hard Brexit, ma questo ce lo dirà la verità figlia del tempo, noi non abbiamo alcuna fretta.
“Meglio morto in un fosso” piuttosto che chiedere l’ennesimo rinvio aveva detto il primo ministro inglese, un fosso virtuale scavato da Sir Oliver Letwin, uno che sembra appena uscito dalla corte del Re di Francia, pettinatura da altri tempi, 322 volti a 306, un antipasto davvero interessante per ciò che verrà.
Memore della sua promessa, Johson ha inventato uno stratagemma, ha inviato una letterina ufficiale non firmata, in cui il Parlamento chiedeva un rinvio, seguita da un’altra nella quale si suggeriva di non accettare la proposta di rinvio all’Europa, come richiesto dal “Benn Act” approvato ad inizio settembre.
Addirittura hanno dovuto inviare una terza lettera nella quale si specifica che la lettera non firmata era obbligatoria per rispettare il volere del Parlamento.
In attesa della risposta ufficiale dell’Europa che sta già seriamente pensando di rinviare a gennaio del prossimo anno il tutto, la questione finirà in tribunale…
(ANSA) – LONDRA, 20 OTT – Le opposizioni britanniche vogliono portare Boris Johnson in tribunale per la doppia lettera inviata all’Ue su una possibile proroga della Brexit: la prima – non firmata – per chiederla, come prescritto dalla legge anti-no deal (Benn Act); la seconda per argomentare la contrarietà del governo.
I ministri ombra laburisti Keir Stramer e John McDonnell hanno bollato la manovra come “infantile” ed evocato un possibile “oltraggio alla corte” (oltre che al Parlamento) del premier Tory, che dinanzi a un giudice scozzese s’era impegnato a rispettare il Benn Act senza minarne i fini.
Ora la parola passa all’Europa e come detto prima, Francia permettendo, il giochino viene posticipato al prossimo anno secondo alcune voci…
Donald Tusk nel frattempo, in attesa delle decisioni da Londra, sta sondando la disponibilità ad un rinvio a gennaio, rinvio che i tedeschi vorrebbero al massimo sino a novembre ma tutti sanno che il rischio di un “no deal” sta continuamente aumentando,
https://twitter.com/icebergfinanza/status/1186171679401230337
“The government on Sunday activated “Operation Yellowhammer,” in which agencies and departments take action to offset the worst-case outcomes anticipated from an exit without a formal agreement.”
Il governo inglese si sta preparando all’operazione “YELLOWHAMMER” si stanno preparando provocatoriamente all’ipoyesi inverosimile che l’Europa non condeda più alcuna estensione, per dimostrare che hanno fatto tutto il possibile per evitare una hard Brexit.
Ora la parola passa all’Europa, nel Regno Unito, nel suo Parlamento c’è poco da sperare, se questa era la strategia, chapeau a Johnson, due piccioni con una fava. Noi come i lettori di Machiavelli ben sanno, propendiamo per un rinvio, l’Europa non può permettersi ora, in vista della prossima tornata di guerra commerciale con gli USA, anche il problema Brexit, qualcosa sta cambiando, ma molto lentamente, troppo lentamente.
Un saluto e un abbraccio sincero a tutti coloro che tre anni fa avevano previsto la fine del Regno Unito, con la Brexit, inflazione e cavallette ovunque, crolli del pil e dell’occupazione. La prossima volta, per fare bella figura non dite niente, lo so, vi pagano per dire fesserie, vi pagano profumatamente, ma credetemi, non ne vale la pena.