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DOLLARO IN VOLO: LA GUERRA COMMERCIALE CONTINUA!
Prima di iniziare un piccolo omaggio per tutti coloro che in questi mesi hanno suggerito la fine del dollaro e la sua svalutazione…
The euro has fallen to its lowest level against the #USD since June 2016! #EURUSD pic.twitter.com/mQBDVjNkb0
— jeroen blokland (@jsblokland) August 29, 2019
Il tutto senza alcun motivo apparente, ma chi ci segue sa dove siamo diretti.Venerdì in serata nuovo minimo dell’anno!
Oggi mercati americani chiusi per il Labour Day, attenzione a chi maneggia tesoruccia, spread ampi, prezzi non reali, market maker in vacanza. Lasciamo il leggendario consumatore suicidarsi per l’ennesima volta con continui acquisti a debito, mentre i suoi redditi crollano…
US Personal Income Jul: 0.1% (est 0.3% ; prevR 0.5% ; prev 0.4%)
US Personal Spending Jul: 0.6% (est 0.5% ; prev 0.3%)
Se volete sapere gli sviluppi successivi, rileggetevi l’ultimo manoscritto di Machiavelli, attenzione però che non sarà un percorso lineare anzi all’ordine del giorno anche rimbalzi che potrebbero ingannare.
Dicevamo nessuna novità nel fine settimana, come previsto i dazi sono confermati, una vaga allusione da Trump a possibili nuovi colloqui con la Cina…
Dazi, attive nuove tariffe Usa su Cina – Ultima Ora – ANSA https://t.co/4f3kPf9YOm
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) September 1, 2019
Dazi, Trump conferma nuove tariffe contro Cina https://t.co/dAnR1RTnAh
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) September 1, 2019
Fanno sorridere i mercati manipolati, per tutta la settimana hanno scommesso su un rinvio dei dazi e ora che i dazi sono confermati, nulla si muove, ma non c’è fretta, frode e manipolazione funzionano solo nel breve termine, nel panico non ci sarà scampo per nessuno.
L’elenco dei destinatari di queste nuove tariffe, soprattutto dell’immediata ritorsione della Cina, colpisce il cuore del sostegno politico a Trump, fabbriche e fattorie nel Midwest e nel sud in un momento in cui l’economia degli Stati Uniti mostra segni di rallentamento.
I dazi hanno colpito beni di consumo che vanno da calzature e abbigliamento a tessuti per la casa e alcuni prodotti tecnologici come l’Apple Watch, altri come laptop e telefoni cellulari verrà colpito con tariffe del 15% a partire dal 15 dicembre.
Fino ad oggi, l’amministrazione Trump ha evitato le tariffe sui beni di consumo, sostenendo comunque che non in genere il consumatore americano non è stato colpito, ma il rinvio a dicembre di una parte dei dazi, testimonia la paura di uno shock sui prezzi e sulle vendite di Natale, non ci sono pasti gratis in una guerra commerciale.
If the Fed would cut, we would have one of the biggest Stock Market increases in a long time. Badly run and weak companies are smartly blaming these small Tariffs instead of themselves for bad management…and who can really blame them for doing that? Excuses!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 30, 2019
Ovviamente la colpa del peggioramento dell’economia USA non è delle tariffe ma delle aziende americane mal gestite e indebitate, chiaro il concetto?
Nel frattempo per chi non ha ancora compreso quello che sta accadendo al dollaro, una serie di notizie direttamente dalla BCE, giusto per mettere i punti sulle illusioni di un possibile, inutile e assurdo nuovo quantitative easing in Europa, anche se ovviamente la Lagarde farà di tutto per fare nuovi danni…
Jens Weidmann ha chiesto di non cedere a l'azionismo. „Ormai è un riflesso consueto l’appellarsi a un massiccio intervento di politica monetaria“, ha dichiarato in un'intervista alla #FAS. https://t.co/RYIU9Z8FYK #politicamonetaria
— Deutsche Bundesbank (@bundesbank) August 27, 2019
Stagnating Eurozone inflation delivers new ammo for ECB doves to ease monetary policy further. BUT Draghi gets first warning shots from ECB hawks 2 weeks before they meet to discuss fresh stimulus. Knot, Weidmann, Lautenschlaeger don’t support resuming QE. https://t.co/ZUoPvnfAbT pic.twitter.com/VVfOHAXdSl
— Holger Zschaepitz (@Schuldensuehner) August 30, 2019
ECB's Nowotny: Buying equities for stimulus isn't an option
https://t.co/zjrK4fL26C pic.twitter.com/fs1Rk0t5Oj— ICE-H Investments (@ICEH_Invest) September 1, 2019
ECB policy maker Klaas Knot says the euro-area economy isn’t weak enough to warrant the resumption of quantitative easing https://t.co/HEotujTWCV
— Bloomberg Economics (@economics) August 31, 2019
La retorica dei governatori della BCE è cambiata, molti più commenti da falco, anche se chi decide sono altri, tedeschi e austriaci valgono come il due di picche.La preoccupazione per la BCE è che potrebbero non esserci abbastanza membri che condividono l’avvio di un nuovo QE. Anche se lo facessero, probabilmente avrebbero bisogno di più tempo per discutere sull’efficacia e pensare a come implementare tale misura, date le limitazioni realtive all’acquisto.
Nel frattempo in Italia continua la farsa del possibile governo giallorosso, zero possibilità di sopravvivere, se ne accorgeranno anche i mercati e il reddito fisso.