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INFLAZIONE: ASPETTANDO GODOT!

Scritto il alle 07:09 da icebergfinanza

Chi ci conosce. sa che siamo stati i primi e tra i pochissimi a parlare di deflazione da debiti ancora dall’incontro di Assisi dell’ormai lontano 2009, da dieci anni siamo qui a spiegarvi per quale motivo ancora per molto tempo non ci sarà inflazione, seguendo i suggerimenti della storia, applicando l’analisi empirica.

Ecco il motivo per cui in questi 12 anni abbiamo ottenuto importanti risultati attraverso il reddito fisso, seguendo l’unica stella polare che la deflazione da debiti suggerisce.

All’inizio di quest’anno, tanto per cambiare in molti outlook in circolazione, si sente suonare la stessa musica, rischio inflazione, attenti all’inflazione, la corsa del mercato obbligazionario è finita, non c’è alternativa al mercato azionario e via dicendo.

Il 9 novembre dello scorso anno, qualche attimo dopo la partenza di un rally obbligazionario spettacolare sui bond sovrani americani, gli analisti di Goldman Sachs, si mostravano preoccupati perchè l’inflazione potrebbe aumentare più rapidamente del previsto e ha esortato i politici a prendere provvedimenti per evitare “un pericoloso surriscaldamento”.La loro raccomandazione: altri cinque aumenti dei tassi di 25 punti base prima di valutare se siano necessari ulteriori aumenti.

E’ bastato che Goldman aprisse bocca e la realtà ha fatto il contrario.

United States Inflation Rate

In questi anni nessuno ha tenuto traccia delle affermazioni di questi economisti, hanno predetto inflazione per almeno 11 degli ultimi 12 anni e ciò non si è mai verificato, soprattutto in Europa.

Ovviamente quasi tutto il mondo della finanza pende dai loro report, giornalisti e media intervistano quotidianamente questi oracoli che spesso e volentieri non ne indovinano una, milioni di promotori finanziari e persone che lavorano nella settore degli investimenti da 11 anni vanno in giro a raccontare ai loro clienti che il rischio inflazione è ben presente, che il mercato obbligazionario non è un’opportunità e via dicendo.

Ora a distanza di 3 mesi da quella tragica previsione, gli analisti di Goldman Sachs ci riprovano, questa volta cambiando persone, David Choi e David Mericle, chiedendosi quando lìinflazione salirà sopra il 2%…

Nella sua dichiarazione di gennaio, il FOMC ha evidenziato “pressioni inflazionistiche ridotte” come motivo chiave per essere pazienti nell’apportare aggiustamenti futuri ai tassi di interesse. Questo nuovo linguaggio aumenta ulteriormente l’onere per i dati sull’inflazione per giustificare eventuali aumenti dei tassi da qui alla fine di quest’anno.

Il nostro modello di inflazione PCE core bottom-up ora proietta un aumento al 2,1% entro la fine del 2019. … Ma è improbabile che il rimbalzo superiore al 2% arrivi prima della relazione di agosto, non disponibile fino alla riunione di ottobre del FOMC. Ciò suggerisce il quarto trimestre come il tempismo più probabile del prossimo aumento.

Aspetteremo con pazienza che l’inflazione si decida a seguire le aspettative degli economisti di Goldman Sachs, forse chissà alla fine dell’anno in corso, dopo ben unidici anni di attesa, mister Godot arriverà, anche se in realtà, mi ha già suggerito che dovranno aspettare altri cinque anni ancora come minimo, lui ha ben altro da fare, sembra che si occupi di deflazione da debiti, almeno così suggerisce la storia! 😉

Per chi non sa di cosa stiamo parlando, ecco una sintesi attraverso l’articolo più letto della storia di Icebergfinanza…

DEFLAZIONE DA DEBITI: COSA POTREBBE ACCADERE.

Aspettiamo la scadenza della tregua tra la Cina e gli Stati Uniti e sarà già tempo per dedicarci al prossimo manoscritto di Machiavelli.

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4 commenti Commenta
stanziale
Scritto il 12 Febbraio 2019 at 19:56

Altro articolo di Paolo Tanga, in cui continua a spiegare( come nel precedente che avevo gia’ proposto, e che comunque e’ leggibile perche’ l’autore lo richiama) come si diventa colonia e ci si impoverisce. Prima il sud italia rispetto al nord, ora l’italia tutta verso il nord europa: attraverso le banche . Quelle banche italiane che non sono piu’ italiane, e quindi agiscono da collettore per gli stati del nord, trasferendo il denaro verso gli stati egemoni dell’euro, prelevandoli dall’italia, ed ecco quindi le ragioni -ulteriori- per l’attuale tassazione al di sopra di ogni sopportabilita’ https://www.ilsussidiario.net/news/economia-e-finanza/2019/2/12/oro-di-bankitalia-la-beffa-da-evitare-dopo-il-caos/1846788/. Coloni, leggere, informarsi. SVEGLIA!!

aorlansky60
Scritto il 13 Febbraio 2019 at 10:19

Ieri ho incontrato un bimbo di 1ma elementare dall’apparenza piuttosto sveglio, ci siamo messi a parlare di temi più o meno vaghi, fino ad arrivare alla attuale situazione economica,

egli mi ha detto :

“bello, guarda che l’idea di Draghi e degli altri governatori BC non è mica poi tanto sbagliata; se tu immetti una quantità gigantesca di liquidità in un sistema economico, uno degli effetti secondari certi è quello di vedere decollare a razzo l’inflazione in breve tempo; invece non è accaduto niente di tutto questo; allora dove stà l’errore di fondo? Che quella gigantesca quantità di liquidità, anzichè confluire nell’economia reale delle imprese e delle famiglie come Draghi aveva annunciato, è andata a confluire quasi tutta nella finanza, che non conosce inflazione, ma ben altro…”

idleproc
Scritto il 13 Febbraio 2019 at 17:34

stanziale@finanza,

Sull’argomento “unificazione” si potrebbe scrivere un libro, sul piano pratico, visto che è una parte del gioco mascherato dietro alla parola “federalismo” che sarebbe una cosa positiva se gestito dai Cittadini, è indispensabile restare compatti e allineati in quanto la disintegrazione sociale e nazionale e il mettere gli uni contro gli altri, al livello di gruppi subidentitari separati è uno dei lavoretti che hanno messo in piedi per eliminare gli strumenti collettivi e sociali di autodifesa e fare la cosiddetta europa e più in là globalizzando, in un tentivo che fallirà di “riforma” sistemica globale pro domo propria.
Senza andar lontano nel tempo, lo hanno fatto anche in crucchenlandia con la cosiddetta riunificazione della Germania Est, lo hanno fatto scientificamente per aumentare la concorrenzialità spingendola verso il basso nel mercato del lavoro.
Vista la politica economica cosiddetta “mercantilistica”, la cosa non gli è bastata e hanno messo in piedi un profittevole mercato comune europeo di traffico di schiavi, importati da dove, si sa.
E’ un’operazione ad ampio spettro che sfruttando conflittualità e problemi reali e materiali, isola gli individui, crea gruppi sociali anche fasulli in una guerra gestita di tutti contro tutti.
Il boom delle questioni “gendre”, della conflittualità incrementata tra uomini e donne è tutta finalizzata al separare e dividere, non affrontare i problemi reali e disttrarre dagli obbiettivi reali creando falsi bersagli.
Il modello di società che stanno proiettando da loro stessi è quello spazzatura subumana che viene ben rappresentata dai media.
Tranquillo, se continuano e continueranno, falliscono.
Possono usare tutta l’AI che vogliono, clusterizzare tutto quello che desiderano, falliranno.
Pensa al domani in senso sistemico, più che all’oggi, questo è andato.

aorlansky60
Scritto il 14 Febbraio 2019 at 10:13

@ Idleproc

è corretto quello che dici, almeno da parte mia sono in accordo; la POLITICA CONCERTANTE -sia internamente gli Stati Sovrani Europei, sia negli stessi rapporti intra-Europei tra Stati- che era così presente e forte negli anni dei decenni 50,60,70,80 ha poi via via lentamente ceduto il proprio ruolo alla finanza delle lobbies; la costituzione di una “unione europea”(sic) fondata esclusivamente sull’uso della stessa moneta (e nient’altro) ne è la prova più evidente; inutile ora rincorrere di CHI sia la responsabilità (anche se ce ne sarebbe parecchio da dire…) il fatto è che, al presente, la situazione sociale in Europa è quanto di più grave e preoccupante -in prospettiva futura- si potesse mai pensare potere accadere solo 20anni fà; eppure così è.

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