PETROLIO: L’ICEBERG E IL TITANIC!

Scritto il alle 09:15 da icebergfinanza

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Se qualcuno di Voi si ricorda, un paio di mesi fa mentre c’era chi si esaltava per l’accordo dei paese Opec e per l’avvento dell’amministrazione Trump, noi insieme al nostro Machiavelli suggerivamo di fare attenzione a quello che sarebbe potuto accadere in America anche solo con le aspettative di un nuovo programma energetico.

Nei giacimenti sotto i piedi degli statunitensi c’è talmente tanta energia che bisognerebbe prendere il fiato prima di esprimerne il valore: 50mila miliardi di dollari. Sfruttiamo questa ricchezza, dice il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel piano energetico che ha appena presentato, e che si chiama «An America first energy plan» (Un piano energetico Prima l’America). Usando le risorse nazionali, riscoprendo il carbone (però “carbone pulito”), togliendo vincoli e burocrazia, i costi energetici per gli statunitensi potrebbero scendere così tanto da poter rappresentare fra 7 anni un aumento salariale pari a 30 miliardi di dollari. ( Sole24Ore)

Ebbene mentre in giro si sprecavano previsioni per il petrolio a 60 dollari al barile o li intorno noi suggerivamo prudenza ribadendo che la nostra visione non cambia, gli obiettivi di medio termine restano i 20 dollari al barile.

Infatti ieri …

ImmagineOra la linea Maginot diventa il livello di 50.30.

Ciò detto questa non è altro che una dinamica di breve, potrebbe tranquillamente risalire, ma perchè il mercato si è svegliato solo adesso con un crollo superiore al 5 %?

A noi interessa che venga messa in evidenza l’influenza della variabile che la politica energetica dell’amministrazione ha introdotto nel mercato…

Gli stock di petrolio sono aumentati per la nona settimana di fila, al masimo storico e molto piu’ delle previsioni (+8,209 milioni di unita’ nella settimana chiusa il 3 marzo, mentre gli analisti attendevano un rialzo di 1,7 milioni di barili), ma l’accelerata e’ stata inferiore anche alle attese dell’American Petroleum Institute, che aveva anticipato un rialzo di 11,6 milioni di barili.Il Sole 24 Ore

E’ arrivato Trump e puffete la produzione di petrolio interna in America è volata via…

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Thanks to Zero Hedge

Fate ciao ciao con la manina all’inflazione!

Risultati immagini per salutare con la manina

Per il resto va tutto bene, oggi parla Mario Draghi, dirà le solite cose, tra cui che l’inflazione core è sotto controllo, è anemica e che la BCE farà qualunque cosa per preservare l’euro soprattutto nei prossimi mesi.

La settimana prossima tra il tetto del debito, le elezioni olandesi e il rialzo dei tassi della Fed che dopo la “fake news” di ieri che vede la creazione di quasi 300.000 posti di lavoro in febbraio è assicurato al 100 % per i mercati, l’economia continua a stupire, un’economia sorprendentemente forte, supportata anche da editoriali e analisi di giornalisti ed economisti servi dell’ottimismo di maniera, al punto tale che …

Evolution of Atlanta Fed GDPNow real GDP forecast

Thanks to Atlanta Fed GDPNow Forecast

…di revisione in revisione siamo scesi addirittura al 1,2 % come previsione per il primo trimestre dell’anno, un dato spettacolare che impone alla Fed di rialzare i tassi senza indugiare oltre, perchè poi, aggiungo io, non potrà che precipitarsi a ridurli dopo quello che accadrà nei prossimi mesi.

A Wall Street circola la storiella del Titanic, Ominous sounding ‘Ohama Titanic Syndrome’ is forming in the stock, ovvero quando il numero dei titoli che raggiungono il minimo supera quello che raggiunge i suoi massimi nell’arco dei sette giorni, poi un calo del 5 % non te lo leva nessuno.

Ho semplificato ma a noi poco importa, questo è il breve termine, giusto per far rifiatare l’Araba Fenice e poi accadrà quel che accadrà.

Levatevi dalla testa la “trump’s illusion”, rassegnatevi la deflazione da debiti ci farà compagnia ancora per qualche anno, la quarta opzione ristrutturazioni e default di massa è ancora in corso. A breve un’importante aggiornamento in diretta su “Trump’s Trade War”

 Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta, l’informazione indipendente…

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5 commenti Commenta
silvio66
Scritto il 9 Marzo 2017 at 11:56

Ciao Andrea,
lasciamo i mercati per un attimo e guardiamo la bolletta energetica che sta entrando nelle nostre case. Riassumo la mia:
consumo gas naturale 125,26
Spesa per tras/Gest contatore?? 45,23
Spesa per oneri di sistema 14,02
Imposte 67,22 (nel dettaglio 3 accise da 5,28/50,23/3,57)
Altre partite 0,50
Tot netto Iva 252,23
Iva 28,35
Tot gas naturale 280,58

Da un consumo di 125,26 passiamo a 280,58 da pagare.
Le modalità sulla energia elettrica sono analoghe, consumo 22,12
da pagare 49,30.
Moltiplichiamo queste imposte per milioni di bollette e finalmente capiamo cosa sono le famose norme di salvaguardia europee. Ci stanno spolpando fino all osso.
Perdona il fuori tema Capitano ma sono veramente incazzato.

ilcuculo69
Scritto il 9 Marzo 2017 at 12:01

sil­vio66@fi­nan­za,

E’ evidente che in un paese a bassa compliance fiscale trasferire le imposte dai redditi ai consumi è obbligatorio. ovviamente con grave penalizzazione di chi le tasse sui redditi le paga.
Ovviamente la tassazione sui consumi non è progressiva ma questo è in linea con il pensiero economico moderno che prevede che ai ricchi non si debba poi chiedere di pagare le tasse, basta che consumino ….

daniek87
Scritto il 9 Marzo 2017 at 12:18

Quindi Capitano,
Un altra grande occasione in arrivo per comprare T-BOND sui massimi e aspettare la crisi che verrà.
Giusto?

andrea357
Scritto il 9 Marzo 2017 at 15:10

Ma che fina ha fatto john_ludd? Sarebbe interessante la sua analisi sul crollo del prezzo di breakeven dello shale. http://www.zerohedge.com/news/2017-03-07/why-opec-colluding-hedge-funds

benti77
Scritto il 10 Marzo 2017 at 06:39

Che noia la storia dell’evasione, ma smettiamola di essere esterofili, in Svizzera dove vivo: consumi elettrici 20chf, bolletta 120chf tra allacci e tasse
il­cu­cu­lo69@fi­nan­za,

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