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MPS E DEUTSCHE BANK: DUE PESI DUE MISURE STESSO FALLIMENTO!
Non bastava la farsa della Banca centrale europea, ora ci si mettono anche i tedeschi, si quelli della voragine con lo Stato intorno, Deutsche Bank, il Paese finanziariamente più fallito del mondo, con il sistema bancario più instabile e a rischio sistemico.
I dubbi della Germania. Weidmann: il salvataggio Mps va esaminato attentamente
“Il denaro pubblico deve essere contemplato solo come l’ultima risorsa, per questo l’asticella è posta molto in alto”, continua il presidente della banca centrale tedesca, che avverte che, nel caso della banca italiana, “ci sono molte questioni aperte”. Prima di approvare un piano di salvataggio deve essere “valutato attentamente” se il nucleo della banca “è economicamente sano”, aggiunge, e vigilare che il denaro iniettato non venga utilizzato “per coprire delle perdite prevedibili”. Altri dubbi vengono espressi da Isabel Schnabel, componente del Sachverstaendigenrat, il Consiglio di Esperti Economici della Germania, i cosiddetti “Cinque saggi” che afferma: “un ampio clean-up del sistema bancario italiano e’ necessario e deve essere effettuata prontamente. Le banche insolventi devono essere chiuse, le banche vitali devono essere ricapitalizzate. Le sofferenze dovrebbero essere rimosse dai bilanci delle banche”. Secondo Weidmann il rischio è che ci siano forti turbolenze. “Tutto questo deve essere attentamente esaminato”. Weidmann spiega che le regole europee “servono per tutelare i contribuenti e dare responsabilità agli investitori. I fondi statali sono come ultime risorsa”.
Le banche insolventi devono essere chiuse e i tedeschi farsi i fatti propri.
Germania: 10 mld aiuti di Stato per Nordbank
Il governo tedesco ha chiesto e ottenuto dalla Commissione europea di esercitare l’intera garanzia pubblica richiesta nel 2013, prima dell’approvazione della direttiva Ue sul bail in. Tuttavia continua a immettere denaro pubblico nelle banche, quasi il 50% degli istituti tedeschi è in mano pubblica. Il prossimo sarà Deustche Bank e per chi si fosse messo in ascolto solo ora Deusche Bank verrà nazionalizzata entro il 2018.
Due pesi, stesse misure, due banche destinate al fallimento, anche se per la BCE di Mario Draghi, Deustche Bank va preservata e aiutata il più possibile per non esplodere prima del tempo.
Avete sentito qualcuno dei Vostri politici, tutti intenti a distribuirsi per fine anno poltrone da sottosegretari o vice ministri, accennare a qualcosa, lamentandosi per i ripetuti aiuti avuti dalla principale voragine con la banca intorno tedesca? Mica sono come i tedeschi che si agitano quotidianamente per i presunti aiuti della BCE all’Italia!
Lo sapete Cari che il consiglio di vigilanza della BCE è presieduto dalla francese Daniele Nouy molto vicina ai tedeschi e la vice presidente è una certa Sabine Lautenschlager proveniente nientepopodimeno che dalla Bundesbank? Si proprio quella dove siedono tutti i fobici tedeschi il cui unico dio minore è l’austerità, quelli che in casa non controllano nulla visto che le peggiori banche sono in Germania.
Ve li raccontano i giornali mainstream questi particolari da nulla? 😉
Tranquilli sono li che stanno decidendo come risolvere la grana vitalizi per farsi i propri affari!
Cosa significa aver ridotto i requisiti minimi ad un cadavere finanziario come Deutsche Bank?
Prima una premessa! Vedete cari Ragazzi, nella finanza, le Banche centrali, le regole le cambiano ogni giorno per fare un favore ai propri azionisti, le regole non si cambiano quando si tratta di persone, di Stati, di riforme e via dicendo. Si lo so bellezza di te non gliene frega niente a nessuno, ciò che importa oggi è solo salvare banche!
Vedi caro, a MPS hanno fatto le pulci, a Deustche Bank, siccome doveva pagare bonus e dividendi agli amici degli amici, hanno ridotto i requisiti minimi dal 10,76 al 9,51 % liberando capitale a gogo. Inoltre sarà più facile trovare sul mercato altri miliardi per pagare le solite multe.
Quindi l’insegnamento principale di questa ennesima favola di Natale è che nella finanza le regole si cambiano quando si vuole, ovunque no e che oggi i banchieri centrali sono dei veri propri politici, mai eletti da nessuno che dirigono l’Europa.
L’altro punto fermo è che con la crisi che sta per arrivare Deustche Bank non mancherà di andare incontro al suo destino ovvero la nazionalizzazione!
Consiglio vivamente ai tedeschi di occuparsi delle voragini che si apriranno il prossimo anno nelle loro banche e di dare un’occhiata ai soldi spesi per tenerle in piedi, invece di andare in giro a dare lezioni agli altri…
Deutsche Bank e Credit Suisse, doppia multa negli Usa per i mutui …
ROMA – I mutui suprime costano oltre 12 miliardi di sanzione a due primari istituti bancari europei. Deutsche Bank ha raggiunto un accordo per 7,2 miliardi di dollari con il Dipartimento della Giustizia statunitense per risolvere la disputa. Lo annuncia l’istituto con una nota. Si tratta dunque di molto meno della cifra di 14 miliardi di dollari inizialmente prospettata. In base ai termini dell’intesa, il colosso bancario tedesco pagherà una sanzione di 3,1 miliardi di dollari e nell’arco dei prossimi cinque anni darà 4,1 miliardi a sostegno dei consumatori Usa. Quest’ultima misura si concretizzerà in modifiche ai finanziamenti o altro tipo di assistenza per i proprietari di casa e i mutuatari, oppure iniziative dello stesso genere da determinare. Deutsche Bank prevede in seguito alla transazione un impatto lordo di circa 1,17 miliardi di dollari nel quarto trimestre, legato alla sanzione. L’impatto delle misure a sostegno della clientela Usa, spiega, verrà invece definito in base ai termini finali dell’accordo e non dovrebbe dunque pesare sui conti 2016.
La botta peggiore è stata riservata al Credit Suisse che avrà molti problemi negli anni a venire, una delle banche da tenere sotto osservazione insieme ai destini di Deustche Bank.
State sintonizzati e non dimenticatevi di aggiornare giorno per giorno il modellino del rischio banche del nostro caro Machiavelli. L’appuntamento con la nazionalizzazione di Deustche Bank lo ripeto è entro il 2018!
cos’è che vogliono i tedeschi?????
e poi:
“per Mps bisognerà mettersi alla ricerca di un partner, quasi certamente estero ed europeo. Già si fanno i nomi di Bnp Paribas , Societe Generale , Santander,……”
Santander???
quella che ha venduto (a MPS) Antonveneta a 9 miliardi 3 mesi dopo averla comprata per 6 ??
come fa l’ italiano medio a capire cosa gli succede intorno se chi è pagato per farlo scrive (e avalla) idiozie come quelle nell’ articolo?
Buonasera e buona fortuna…….hehehe
E’ già da molto che mi stò divertendo da matti a leggere la saga sulla finanza/economia occidentale, ma ultimamente con le storie su MPS e banche tedesche non c’è la faccio più dal ridere.
Il problema è per quelli che c’è li hanno i soldi……per la maggioranza degli altri e dei giovani (tanto per citare un commento che ho letto) il problema non esiste……ma non crediate che l’attuale modello di economia e società possa sopravvivere a lungo a tutto questo.
L’AVIDITA è come la storiella sul diavolo e le pentole. Non c’è nessun “coperchio” che possa fermare l’avidita. Solamente il POSSESSO TOTALE di UNO su TUTTO e TUTTI.
Un saluto e auguri a voi (non di buon anno naturalmente)
SD
PS: Non mi occupo di finanza e non sono un esperto della materia. Lavoro e mi guadagno da vivere con l’economia secondaria (reale) e mi dissocio completamente da questo modello economico.
Però un po le bxxle girano
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/monte-piet-70-cattivi-debitori-mps-non-sono-artigiani-138450.htm
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Caro Silvio rispondo con colpevole ritardo alla tua di ieri mattina. Vivo da oltre 50 anni “sulle strisce” e non è certo per merito di questo o quel partito che mi sono stati d’esempio, ma per l’educazione che mi hanno dato i miei e l’esempio messomi avanti da mia nonna (di un uomo che ha riconosciuto a Cesare quel che era di Cesare ma per amore ha obbedito al padre fino al martirio per testimoniare la verità).
Vivere sulle strisce non mi pesa, purtroppo però capita sempre più spesso che giornalmente c’è chi ti investe, e credimi è poi difficile da far capire ai giovani che in ogni caso, le regole vanno rispettate.
Dei giovani di cui parlavo mi riferivo alla parte sana. però devo constatare, come feci qualche anno fa su questo stesso blog, che è sempre meno numericamente parlando. La parte non sana invece è passata dal lancio del sasso dal cavalcavia (sai non c’erano ancora i cellulari), alla violenza voluta e filmata e questione di vanto. Immagino che il prossimo passo sarà l’elogio pubblico di comportamenti illegali compiuti dai giovani (un pallido esempio è il venditore di merendine a scuola), visto che quello che vedo insegnare dalle famiglie oggi è essere più svelti, più furbi, e se è necessario più traditori.