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MUTUI: LA TEMPESTA PERFETTA CHE VERRA’!
Nelle scorse settimane abbiamo condiviso l’esplosione dei tassi e dei pignoramenti avvenuta negli ultimi mesi nei mercati immobiliari americani, residenziali e commerciali…
NUOVA BOLLA SUBPRIME: COMMERCIAL REAL ESTATE BUST 2 …
HOUSING BUST 2 ESPLODONO I PIGNORAMENTI...
… ma soprattutto come il vizietto di alimentare debito subprime attraverso società non finanziarie in America non sia mai sparito anzi.
Questo è quanto è accaduto nelle ultime settimane, una mazzata che spegnerà qualsiasi veleità del mercato immobiliare americano, giusto in tempo per accompagnare nel 2017 l’America in recessione anche se dalla recessione del 2009 in realtà per gli americani non c’è mai uscita.
Uno spettacolo pirotecnico in arrivo!
Mentre nel Wisconsin il presidente della commissione elettorale un democratico sostiene che non cambierà nulla ( Milwaukee Journal Sentinel ) e Trump incomincia ad essere nervoso al punto tale da lanciare ben sette twitt e paventare brogli per voti irregolari in California e via dicendo, la curva dei tassi allegramente si sta invertendo, un pò come avvenne nel 2013 anno della nostra spettacolare puntata sui treasuries americani.
Come scrive Mike Shedlock alla fine del 2013 la Fed ha dato al mercato quello che voleva e la curva dei tassi si è invertita.
Ora, sulla notizia che la Fed è finalmente sul serio sul sentiero di un rialzo dei tassi e grazie a milioni di fessi che vedono l’esplosione inflattiva dietro le politiche economiche di Trump la curva è esplosa…
Quello che sta accadendo oggi è ancora nulla rispetto a quello che era successo nel 2013.
Nella sostanza fuochi artificiali provenienti da polvere da sparo bagnata, visto che nonostante questo siamo ben sotto i livelli del 2013 e non potrebbe che essere così visto che non c’è nulla che funziona meglio del 2013, consumi, produzione, finta occupazione, crescita economica in America ben sotto quella di tre anni fa.
Viene da sorridere a pensare ai dieci aumenti di tassi promessi dal 2013, ne abbiamo visto solo UNO! Non solo ci si piega in due dalle risate a pensare che non appena avranno fatto il secondo saranno costretti a portare i tassi a zero di nuovo e lanciare il QUANTITATIVE EASING FOUR!
La differenza è che nonostante i rendimenti siano ben sotto i livelli del 2013 i tassi sui mutui oggi sono vicini ai massimi e ben oltre quelli del 2011 e 2012
Immagino già lunghe file immense di americani in fila davanti ai prestatori per avere l’onore di sottoscrivere per primi tassi fissi a trentanni di nuovo oltre il 4 % e più salgono e più si sentiranno onorati di sottoscriverli per salvare la Nazione!
E proprio ora che il famigerato MEW (Mortagage Equity Withdrawal) stava tornando a funzionare ovvero la possibilità per le famiglie di estrarre ricchezza dalla salita dei prezzi delle case appena acquistate, il leggendario bancomat dei bei tempi quando si andava in banca e si chiedevano prestiti fornendo a garanzia il maggior valor dell’immobile rispetto al mutuo contratto.
Roba da pazzi nessuno che riesca a comprendere cosa sia una deflazione da debiti nessuno, sono tutti talmente immersi nel proprio ego da preparare la prossima crisi, Federal Reserve in prima fila.
Quasi li invidio, verrebbe da dire che ora gli scoppia di nuovo ma perlomeno l’hanno avuta la bolla, cioe’ la calza della befana con dei regali. A noi italiani e’ dal 2008 che ogni anno nella calza troviamo solo il carbone della deflazione impostaci dai tedeschi. Ah da noi non scoppia la bolla, poco ma sicuro.
Ho inserito un grafico delle bolle in corso a Dallas SanFrancisco Denver Portland etc che vi consiglio di vedere… 😉
Dai Stanziale ,
che noi siamo nella cacca fino ai fianchi è assodato ,
poi ci potrebbe essere la magra consolazione che chi ci cammini sopra ci caschi dentro fin sopra i capelli
e li viene il peggio perchè poi saremo noi a consolare … anzi peggio a PAGARE.
Se il Boss ha ragione che di inflazione non se ne vedrà per anni , in questo momento ci sono i nostri titoli di stato crollati dal 10%24%. Draghi pronto ad intervenire in caso di caos momentaneo per l’esito negativo del referendum, se il responso fosse positivo pensate voi che recuperi immediati.Il tutto senza problemi di cambio. Perchè Andrea non ne parli c’è qualcosa che non ti convince? Only Usa no italy
Io non parlo mai di investimenti fatti al Casinò ovvero di breve termine, parlo sempre e solo di medio o lungo termine dove il rischio di perdere una parte del capitale è pari a ZERO!
Lungi da me insegnare la musica a Mozart ,forse non hai letto di cosa parlavo, titoli di stato sotto il nominale, scadenze 2026/2027 non parlo di breve termine.Ripeto a me pare se le cose vanno come dici tu lunga deflazione, dovrebbe essere un’ottima oppurtinità.Non mi pare di giocare al casinò.buon lavoro
Sul lungo termine per il nostro Paese non ho nessuna sicurezza solo la consapevolezza che esistono 200/300 miliardi in regime di CAC che potrebbero essere soggetti a ristrutturazione un domani avanti di questo passo tra deflazione e crescita zero.
Ciao Veleno,
perché dovrebbe essere strano che un titolo lontano dalla scadenza vada sotto al nominale. Vengono comprati e venduti come tutti. I singoli titoli sono un azzardo per un privato. Lo sono anche per un professionista. Esistono i fondi comuni di investimento. Servizi più adatti ai risparmiatori.
Buona serata
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boh, sarò di parte ma a me sembra un pezzo eccezionale, soprattutto se dovesse verificarsi quanto scritto. A quel punto giù il cappello . Andrea io non so cosa accadrà ma certamente lo scenario da te descritto sembra così realistico che semrba quasi esserci . Notte Capitano e grazie come sempre