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WEIDMANN BUNDESBANK: ARRENDETEVI SIETE CIRCONDATI!
Arrendetevi siete circondati, l’invasione tedesca è iniziata!
Non c’è nulla da fare, solo in un Paese di fessi come il nostro si manda dei cronisti all’ambasciata tedesca a Roma per ascoltare la lezione del governatore della Bundesbank, principale colpevole di omissione di controllo e vigilanza sull’intero sistema finanziario tedesco, a meno che qualcuno non abbia dimenticato cosa è accaduto in questi anni.
Solo le volpi tedesche potevano inventarsi un simile show presso l’ambasciata tedesca, con un banchiere che si permette di sparare a zero contro un’intera nazione! Chapeau!
«Da quando esiste l’Unione monetaria le regole del patto di stabilità e crescita sono state violate da alcuni Stati, fra i quali anche l’Italia, più spesso di quanto siano state» osservate. Lo ha rilevato il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, in un discorso all’ambasciata tedesca in Italia, ricordando che «anche la Germania, nel biennio 2003/2004, ha contribuito a indebolire la forza vincolante delle regole». Weidmann: «Da Italia e altri spesso violazioni al patto. Padoan? Dal ministro idee troppo ottimistiche»
Ricordo al popolo tedesco che numeroso legge il nostro blog, quarto Paese al mondo dopo Svizzera, Stati Uniti e Inghilterra che la Germania attualmente viola sistematicamente le regole e i parametri relativi al surplus di bilancio.
La lunga crisi economica, ha osservato il numero uno della Buba, ha dimostrato quanto sia «assurda» l’ipotesi di considerare privi di rischio i titoli di Stato dei paesi dell’Eurozona, che invece devono essere coperti dal capitale proprio delle banche che li hanno in portafoglio. «A mio avviso la riduzione dei rischi per le banche in merito ai titoli di Stato da esse detenuti è fra l’altro un presupposto importante per la possibile introduzione di un fondo comune europeo di garanzia dei depositi». Weidmann ha ricordato che «le banche spesso detengono titoli del proprio Stato per un valore superiore al totale del capitale proprio», un meccanismo in grado di che «durante la crisi si è dimostrato un accelerante d’incendio».
Lo so, sono ripetitivo, ma consiglio vivamente a Weidmann di dare un’occhiata ai bilanci delle banche che la Bundesbank insieme alla BaFin non ha in nessuna maniera controllato in questi anni, consiglio di dare un’occhiata alla marea di derivati e alla leva finanziaria.
Tralascio per carità di ripetere tutta la vicenda che ha portato alla crisi di debito privato in Europa, con il prestito allegro elargito a piene mani in questi anni dalle banche tedesche ai contribuenti dei Paessi periferici per comprare le loro automobiline e i loro prodotti, per alimentare ovunque bolle immobiliari.
Caro Weidmann…
DEUSCHE BANK DETIENE DETIENE TITOLI DERIVATI PER UN VALORE MILLE VOLTE SUPERIORE AL TOTALE DEL CAPITALE PROPRIO MECCANISMO IN GRADO DI RADERE AL SUOLO LA GERMANIA SE QUALCUNO SI DEGNASSE DI FARLI VALUTARE AL LORO REALE PREZZO DI MERCATO
Il resto lo sapete inutile ripeterlo, il problema ora è che di libri ne dovrò scrivere due, ma tanto c’è tempo almeno altri due anni ancora.
ogni volta che hanno preso piede i crukki sono stati chezzi… punto.
…ovviamente, questo continuo “battere il ferro” sull’italia e sul suo debito, ogni volta che il tema viene affrontato oltre confine da personaggi altolocati in UE
-come Weidmann e Schauble in particolare, senza dimenticare una certa C.Lagarde in altre istituzioni-
hanno un chiaro e diretto riferimento alla risoluzione ideale del problema (secondo loro), anche se questa volta il tedesco di turno non lo ha menzionato;
lui per primo sa bene che qualsiasi tipo di ragionamento economico incentrato sull’elevato livello di debito pubblico italiano termina regolarmente con una considerazione finale, sempre la stessa :
“…l’elevata quantità di risparmio privato del popolo italiano costituisce da garante di quel debito…“
Bella riflessione Capitano, è solo che sei un signore quando definisci “giornalisti” i variegati “personaggi” a cui ha lasciato il messaggio il buffone dall’ambasciata crucca.
Se al posto delle solite lingue felpate avesse mai trovato qualcuno che aveva il coraggio di chiedere, dire o scrivere qualcosa di diverso dal compitino ….
Sarebbe poi curioso capire la necessità di fare uno show così infelice dal suolo dell’ambasciata … ma la curiosità, insieme all’intelligenza di chi dovrebbe quantomeno ascoltare è merce rara di questi tempi, e quasi in toto negata per contratto in campo “giornalistico” da anni.
Ora invece di restituire le cattiverie con gli interessi al simpatico elargitore alemanno, passeremo giorni ad autoflagellarci I coglioni e non, con dati e ragionamenti utili solo al compimento del disegno tedesco … sempre grazie alla pletora di arditi leccachiappe di cui siamo oramai saturi nelle varie posizioni del nostro ex stato democratico, posizioni che una volta erano di “potere e prestigio”.
Forse la nostra classe dirigente più che troppo “burocratica” è oramai solo “leccocratica” con le solite tendenze autoritarie verso chi non può difendersi …. sai la novità …
c’è chi la pensa diversamente, l’Italia è un paese con un’identita? http://www.linkiesta.it/it/article/2016/04/28/jens-weidmann-a-roma-cronaca-di-una-rivoluzione/30153/
c’è chi la pensa diversamente, l’Italia è un paese con un’identita? http://www.linkiesta.it/it/article/2016/04/28/jens-weidmann-a-roma-cronaca-di-una-rivoluzione/30153/
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@ IcebergFinanza
purtroppo -per noi italiani, soprattutto-
i tedeschi -tramite i propri esponenti di vertice come nel caso di weidmann ieri a roma-
possono farsi “belli” grazie ai numeri ufficiali 2015 [appena pubblicati da Eurostat]
che evidenziano solo una parte della realtà
(il capitolo derivati in pancia a Deutsche Bank, in grado di radere al suolo non solo la Germania ma l’intera Europa, non è ovviamente contemplato dai report uff.li di Bruxelles… così come la memoria è corta circa il salvataggio delle banche tedesche operato tramite fondi pubbl nel 2010-2011 quando la barca tedesca rischiava di affondare…)
e riuscire così a fare la voce grossa,
dall’alto del pulpito di uno che è riuscito a diminuire il proprio deb pubbl (ne ho appena scritto i dati su un altro thread, qui) potendo vantare un deficit positivo (+0,7%) e un pil [con relativa crescita] ben noti che presentano un paese in piena salute (o quasi)
verso coloro che arrancano,
primo della lista proprio l’Italia, che i numeri evidenziano avere il deb pubbl più elevato [a livello assoluto] in eurozona soprattutto non adeguatamente sostenuto (132,7% rapp deb/pil) da una crescita di pil come possono vantare i tedeschi (ed altri in orbita UE), dei quali fai bene a ricordare il disavanzo comm.le (al +8,8% attualmente) quando la regolamentazione UE prevede di NON oltrepassare il max del +6,0%, cosa che evidentemente passa “in cavalleria” per far comodo ai tedeschi, l’abbiamo detto molte volte, nessuna sorpresa…
così come ho detto e riscritto più volte, che in UE a fare le regole e a farle rispettare [agli altri, in particolare i più deboli e magari meno verso se stessi] sono i paesi “forti” , uno in particolare che conosciamo -purtroppo- fin troppo bene;
la rappresentazione messa in scena da weidmann ieri a roma non è che l’ulteriore conferma.