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AMERICA DOUBLE FACE!

Scritto il alle 09:30 da icebergfinanza

Come ben sapete è dal febbraio dello scorso anno che mettiamo in guardia dal ciclo economico americano o meglio dalla fiducia istituzionale in un sistema che a differenza di altri sta solo galleggiando.

In questi ultimi giorni abbiamo assistito a rimbalzi miracolosi ovunque nel settore manifatturiero americano. In fondo è un’America double face, che se ne frega dei dati e fa salire all’infinito il proprio indice azionario, un’America che guarda solo alle elezioni del prossimo autunno e nessuno deve disturbare la quiete prima della tempesta.

Solo alcuni esempi a partire dall’indice manifatturiero di Philadelphia…

United States Philadelphia Fed Manufacturing Index

…proseguendo per quello di New York che è risalito dagli abissi…

United States NY Empire State Manufacturing Index

…sino al miracolo di Richmond che abbiamo visto insieme recentemente …

United States Richmond Fed Manufacturing Index

Thanks to TRADINGECONOMICS.COM

Poi all’improvviso come ieri scopri che…

Ordini a fabbriche Usa -1,7% a febbraio, settimo calo in 8 mesi

Gli ordini alle fabbriche americane sono calati in febbraio, tornando a scendere dopo l’aumento di gennaio (si sono attestati in calo in sette degli ultimi otto mesi). Il dato segnala i problemi del comparto manifatturiero, soprattutto nei comparti trasporti e difesa.

Secondo quanto reso noto dal Dipartimento del Commercio, il dato è sceso dell’1,7%, mentre gli analisti attendevano un ribasso dell’1,6%. In gennaio il dato era salito dell’1,2% (rivisto al ribasso dal +1,6% della prima stima). Gli ordini nel settore minerario, petrolifero e del gas nturale sono calati del 20,1%. Escludendo i trasporti il dato è calato dello 0,8%America 24

Thanks to Econoday

E ti fai una risata pensando ai rimbalzi miracolosi del mese scorso!

Ovviamente il mese precedente è stato rivisto al ribasso, perchè se qualcuno non l’ha ancora capito, questa è semplicemente una RECESSIONE del settore manifatturiero e le revisioni al ribasso nei prossimi mesi saranno all’ordine del giorno e attenzione non parliamo solo del settore energy o minerario!

Faccio presente a chi si fosse messo solo ora in ascolto che il rischio di una recessione manifatturiera provocato dal settore energy e minerario era stato condiviso ancora nel NOVEMBRE DEL 2014 in MACHIAVELLI 2015: ESPLOSIONE DEFLATTIVA l’outlook 2015 inviato a tutti gli amici che liberamente sostengono Icebergfinanza

L’andamento dei future e dei mercati implica che i trader potrebbero avere reagito in modo eccessivo alla volatilità nei mesi recenti e che potrebbero avere sottostimato il possibile ritmo ritmo degli aumenti dei tassi di interesse nel breve termine. Lo ha detto il governatore della Federal Reserve di Boston Eric Rosengren, tra le “colombe” della politica monetaria americana e membro con diritto di voto del Fomc nel 2016.America 24

E se lo dice una colomba…

Noi sinceramente non vediamo l’ora che arrivino in fretta questi aumenti di tasso, in fondo sappiamo già come andrà a finire!

 

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5 commenti Commenta
reragno
Scritto il 5 Aprile 2016 at 11:00

Vedo che anche la Francia non scherza in quanto a dati negativi. Eppure ( eccetto il Capitano ) nessuno ne parla

aorlansky60
Scritto il 5 Aprile 2016 at 11:08

@ Reragno :

non è del tutto esatto [circa ciò che dici riferito alla FR]

qui al ns interno c’è una task force al lavoro per tenere sempre ben aggiornati, composta dal sottoscritto e soprattutto da Kry

a proposito di Stati UE “traballanti” oltre alla FR occhio anche alla Finlandia, che potrebbe riservare qualche [spiacevole]sorpresa…

😉

reragno
Scritto il 5 Aprile 2016 at 11:22

Io non parlavo della ciurma del blog, ma degli organi di informazione finanziaria.
Silenzio assordante.
aor­lan­sky60,

john_ludd
Scritto il 5 Aprile 2016 at 15:47

Il deficit commerciale può essere scomposto in due componenti: 1) importazioni di petrolio 2) tutto il resto. A febbraio il deficit ex petrolio degli USA ha raggiunto il minimo storico mentre quello petrolifero è risultato il migliore dal 1999. Il deficit complessivo viaggia ora a 47 miliardi/mese con il deficit verso la Cina che vale da solo 28,1 miliardi. E’ ancora relativamente lontano da quello che ha preceduto la grande crisi ma è peggiorato sensibilmente negli ultimi due anni. L’avanzo commerciale europeo continua la sua salita nella stratosfera, quello giapponese torna a peggiorare. Lo sbilancio mondiale invece di colmarsi si amplia. Il sistema emerso da Bretton Woods è un cadavere che galleggia ma è già decomposto. Tutto gira attorno al prezzo del petrolio e alle 1000 ramificazioni in feedback che rendono la previsione della traiettoria impossibile. Poiché non si vuole mettere mano a una riforma che vada incontro alle richieste delle nuove grandi economie, avremo una frattura e una dislocazione geopolitica.

kry
Scritto il 6 Aprile 2016 at 09:11

aor­lan­sky60,

Presente.
Possiamo dire che ormai lo sport planetario , probabilmente presente per la prima volta alle olimpiadi del Brasile , è di chi ha la trave più grossa nel proprio occhio … vince contrariamente a quello che si può pensare a chi ce l’ha più piccola.
Oltre ai dati da te citati ultimamente sono incuriosito da questo
http://it.tradingeconomics.com/austria/unemployment-rate
vedremo.

re­ra­gno@fi­nan­zaon­li­ne:
Io non par­la­vo della ciur­ma del blog, ma degli or­ga­ni di in­for­ma­zio­ne fi­nan­zia­ria.
Si­len­zio as­sor­dan­te.

Nel paese del chi tace acconsente non potrebbe essere diverso.
Ieri eravamo 6600 meglio che ricominciamo a parlane qui visto che sembrano in aumento i frequentatori.

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