In un mondo nel quale ormai l’andamento dell’economia reale non conta più nulla e conta solo quello che diranno i banchieri centrali Draghi o Yellen non importa non stupitevi se in giro sistematicamente osservate schizofrenia pura…
DoE, scorte settimanali petrolio +8,028 mln brl, a 476,587 mln
Nella settimana conclusa il 16 ottobre le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono cresciute di 8,028 milioni di unità a 476,578 milioni, mentre gli analisti attendevano un rialzo di 3,5 milioni di barili, dopo l’aumento di 7,56 milioni di unità precedente.America24
Come sottolinea un’analisi di Bloomberg, infatti, la strategia del cartello di non tagliare la produzione, nonostante la picchiata dei prezzi, è sull’orlo di soffocare l’estrazione a stelle e strisce: come mostra chiaramente il grafico della produzione Usa, si è tornati ai livelli dello scorso novembre, quando l’Opec decise di cambiare strategia e di difendere la sua quota di mercato, a danno degli americani, piuttosto che tagliare la produzione di barili per difendere il prezzo.
Peccato che siamo solo all’inizio di una dinamica che ora dovrà fare i conti con la frenata dell’economia mondiale, in attesa dell’ultimo coniglio bianco in uscita dal cilindro delle banche centrali.
Oggi uscirà la trimestrale di Caterpillar che insieme a General Electric solitamente è la cartina tornasole della salute dell’economiamanifatturiera mondiale. Sino ad ora le trimestrali sono uscite mediamente ben sotto le aspettative
Un anticipo lo avevamo avuto alla fine di settembre Caterpillar job cuts: Bad news for the global economy
Caterpillar sotto pressione: taglia le stime sui ricavi per l’anno
Oggi Caterpillar renderà noti i risultati trimestrali noi già sappiamo che gli analisti interpellati da Thomson Reuters si attendono un crollo di oltre il 17 % delle vendite e uno del 55% dei profitti rispetto ai risultati dello scorso anno.
La domanda alla fine sarà sempre la stessa, ovvero se i risultati di Caterpillar sono il canarino nella miniera della prossima recessione mondiale.
Risultati deludenti che non fanno altro che riflettere un calo degli investimenti pubblici in infrastriutture e della spesa nelle costruzioni in quasi tutte le aree geografiche mondiali. Occhi quindi puntati sulle aspettative per i prossimi mesi.
Qui sotto l’evidenza è chiara, 34 mesi consecutivi di calo nelle vendite e 11 mesi di calo a due cifre!
Thanks to Zero Hedge
Per il momento non fanno altro che riflettere il “new normal” ovvero una fase di crescita stagnante che per alcune realtà come Brasile, Russia e Canada significa già recessione.
Oggi arriverà Mago Draghi e non potrà fare altro che constatare il fallimento del QE rispetto alle prospettive di inflazione, l’Europa sta di nuovo puntando verso la deflazione.
In America e credo anche in Europa sta montando, come abbiamo visto AMERICA: NEGATIVE RATES IN NEXT CRISIS … il dibattito sui tassi negativi.
L’esperienza svedese però insegna che …I tassi d’interesse negativi fanno male alle banche svedesi
I tassi negativi stanno mettendo sotto scacco le banche svedesi, che hanno registrato utili in picchiata nel terzo trimestre a causa della politica monetaria decisa all’inizio del 2015 dall’istituto centrale di Stoccolma. Un problema che la Fed dovrà affrontare la settimana prossima, quando dovrà esprimersi di nuovo sul costo del denaro negli Usa.
Chissà cosa riuscirà a tirare fuori dal suo cilindro Draghi oggi pomeriggio, nessuna illusione, ma la schizofrenia è assicurata sui mercati, valute, bond e azionario faranno festa. In quale direzione però non si sa!
Il mestiere del banchiere centrale si fa difficile. I tempi in cui bastava una frase per cambiare il corso degli eventi sono ormai lontani. «Faremo tutto ciò che è necessario» diceva Mario Draghi nel 2012, quando i mercati ancora non avevano assorbito le conseguenze della crisi finanziaria e c’era bisogno di ristabilire la fiducia nella bistrattata zona euro. A tre anni di distanza il governatore della Banca centrale europea è costretto ad ammettere che «non si può fare qualunque cosa» per sollevare l’area della moneta unica dalla deflazione.
«Ci sono ancora rischi al ribasso per l’inflazione, siamo pronti in qualunque momento a qualunque azione».
Basterà? Ai posteri l’ardua sentenza!
Immaginatevi l’azione combinata di Draghi che oggi annuncia l’ampliamento del quantitative easing sia in termini numerici che temporali e la Yellen che dichiara che alzerà i tassi a dicembre. Io non ci credo…
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AMERICA EUROPA: LA QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA?
Che fine ha fatto OTTOBRE ROSSO?
Le scorte di petrolio sono cresciute con produzione nazionale in calo , quindi dovrebbero essere cresciute le importazioni andando ad aggravare la positività del pil
Caterpiller darà risultati globali negativi
McDonald anche
Walmart pure
le banche dal terzo trimestre non ripeteranno gli utili dei precedenti trimestri grazie alla plusvalenza sui titoli di stato.
Le aziende investono con i licenziamenti … e buyback
passi OTTOBRE ROSSO
poi arriva
NOVEMBRE
il mese dei morti … a no si festeggia HALLOWEEN.