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AMERICA: RECESSIONE!
Mentre domani milioni e milioni di lemmings attenderanno dalla rupe con il naso all’insù l’arrivo di Godot inflation, l’ennesimo non annuncio del rialzo dei tassi, la realtà bussa per l’ennesima volta alle porta dell’economia americana…
U.S. manufacturing sector said to be in a technical recession …
Il sesto calo consecutivo della produzione industriale , al netto dell’inflazione, mette il settore in una recessione tecnica. Per la verità si tratta del settimo calo consecutivo, ma come sempre le informazioni si danno solo al momento opportuno.
Per empatia il rame ha chiuso sui minimi dal 18 marzo scorso perdendo l’1,29% a 2,647 dollari.
“La produzione industriale degli Stati Uniti è calata in maggio per il sesto mese consecutivo, a causa di una domanda globale debole, di un dollaro più forte e del calo dei prezzi del petrolio. Secondo quanto reso noto dalla Federal Reserve, la produzione industriale è calata dello 0,2%. Gli analisti attendevano un aumento dello 0,2%. Il dato di aprile si è attestato in calo dello 0,5% (rivisto al ribasso dal -0,3% della prima stima).
I titoli di stato americani mostrano andamenti in rialzo e ai massimi di giornata, con i rendimenti, che si muovono in senso inverso ai prezzi, in calo. A spingere gli investitori verso asset considerati più sicuri sono alcuni dati macroeconomici deludenti arrivati negli Stati Uniti, in particolare quello sulla produzione industriale.(America24)”
Come abbiamo visto ieri se non fosse per la produzione di auto sarebbe un massacro!
Ovviamente domani sera la Fed aggiornerà ancora una volta al ribasso le sue aspettative di crescita, come ha sempre fatto in questi anni, mentre milioni di polli pendono dalle loro parole…
L’aspettative di un rialzo dei tassi mi ricorda tanto il nostro caro post del maggio 2009 L’ULTIMO TRENO! il racconto del famigerato 1937!
Non credo serva aggiungere altro, questa è la verità figlia del tempo!
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certo, come no…dollaro e euro svalutati rispetto a cosa?
Anch’io non saprei rispondere rispetto a cosa, visto che tutti svalutano e quello che non si svaluta va in deflazione/depressione (anche con necessita’ di cure mediche, eh eh …)ma se cio’ non piace, tanto per stare piu’ allegri, tratto dal link di un commentatore sul post segnalato ieri da Protagoras, un vecchio ma sempre attuale articolo sui derivati…http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/14/banche-e-derivati-arriva-la-peggiore-catastrofe-della-storia-finanziaria/1154750/ …questo anche a proposito di deutsch bank, sulla quale , penso sia probabile un nuovo aggiornamento di Andrea…
…cosa fare quando i mercati salgono…solitamente il 97% compra…il 3% vende……cosa fare quando i mercati scendono…solitamente il 97% vende…il 3% compra…in tutto questo speriamo anche di avere c..o.
Buona serata
mi piace il commento, ma solo al 50%. Effettivamente il dollaro non si svaluta nè rivaluta rispetto a niente essendo la moneta di riserva sono le altre che le girano attorno. L’euro è quel che è, se ne parla anche troppo, ma una cosa sicuramente non è: moneta di riserva. Ci avevano provato, ma dopo la distastrosa prova di questi anni, le banche centrali estere hanno smesso di accumularne, anzi ne hanno ridotto il peso (vedi il calo pre dichiarazione ufficiale del QE) ma sono costrette a detenerlo per via del monumentale saldo estero dell’eurozona. Si legge “il dollaro cadrà”. Certo, anche domattina se lo si volesse. Ma tutte le varie Cina, Germania, Corea, Giappone, Taiwan, i petro nababbi etc… sono pieni di dollari, hanno un’economia tutta esportazione e, o cambiano la struttura della loro economia, o se li devono tenere. L’unica vera minaccia di breve/medio periodo al dollaro sono gli americani stessi, la protervia dei neocon, la sfrontata politica di farsi pagare il proprio esercito da vassali e nemici veri e propri, l’aggressività delle loro multinazionali che tentano di eliminare ogni forma di governo politico compreso quello di casa loro… e il conseguente prurito che oggi è diffuso e palese.
la gente è strana. Sono certo che sei stra convinto che in paesi con reddito pro/capite in calo da due decenni almeno, debito pro/capite stellare, popolazione in rapido invecchiamento e in calo, etc… NON sia possibile una stabile crescita del mitologico PIL. Ergo, perchè non chiudere il cerchio e immaginare che il tuo conto titoli può anche momentaneamente esprimere un valore sensibilmente più alto di tempo fa ma presenta la sfortunata caratteristica di essere illiquidabile in tempi grami ? Se ti offrono la possibilità di comprare risk free (nei limiti del termine) con rendimenti sopra l’inflazione attesa e un rischio cambio del tutto apparente (perchè tu vivi in un paese politicamente e quindi anche finanziariamente defunto e presto o tardi la realtà busserà alla porta) beh WHY NOT ?
Cacchio , forte il nostro governo, politica imperiale, proprio… http://www.ilgiornale.it/news/cronache/nave-merkel-scarica-544-clandestini-calabria-1141375.html
il btp decennale rende circa il 2.50% nessun rischio cambio, leggo molti commenti autorevoli che rimarremo in deflazione perenne.Mi pare un buon investimento nel medio termine.Nell’azionario è sempre stato cosi non dici nulla di nuovo,unico vincitore è il bravo mediatore del prezzo dell’azione tutto il resto sono chiacchere da bar dell’angolo.
potrebbe essere che il rendimento salga, basta mediare…ma per te il btp medio lungo è risk free?
un decennale è un medio termine perfetto, ripeto se è vero che avremo decade di deflazione non mi pare un cattivo investimento.Lascia perdere il rischio siamo tutti uguali ogni investimento ha la sua dose di rischio.La ruota di scorta quando si fora quella è importante.
Ciao John,
per il semplice fatto che il reddito pro e il debito pro non sono frutto di sconvolgimenti naturali bensì la messa in pratica di precise teorie economiche che sai anche tu fatte per durare piaccia o non piaccia. La fine del mondo la deciderà il buon Dio e non certo chi lo comanda e lo sfrutta. Non esiste servizio illiquidabile sul mercato principale, se poi te lo vai a cercare su mercati più piccoli dove esiste quella variabile forse non hai compreso bene il rischio a cui andavi incontro o più semplicemente ignoravi il problema.
Ciao Veleno,
non ho nulla contro il 2,5 del btp. L’inflazione a zero e il 12,50 rappresentano un porto sicuro per i prossimi anni. Naturalmente anche loro vengono comprati e venduti subendo sensibili variazioni in conto capitale in positivo o in negativo. Se ti va di c..o e prendi l’emissione che viene comprata puoi fare guadagni strepitosi senza nemmeno capire il perchè o meglio nessuno te lo dirà e felice e contento andrai a scadenza ignorando di avere avuto in mano un titolo che nella sua vita ha avuto un momento nel quale magari guadagnava l’intero ammontare cedolare decennale in conto capitale li già pronto con magari 6/7 anni di anticipo. Consideriamo poi che non tutti si accontentano ( sbagliando ) del 2,5 e vogliono di più. L’avidità è il motore del rischio.
Buona serata a tutte/i
Visto che ci aspettiamo decadi di deflazione, già che ci siamo andiamo su un trentennale o un perpetual, che ci divertiamo di più…
Velocità di circolazione della moneta + money multiplier
Per favore, una riflessione, al di la di Grexit e del resto.
solo una piccola riflessione, please…
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mi ricorda molto il film la leggenda del pianista sull’oceano ,
quindi rimanere a bordo della nave si riskia la demolizione assieme a essa.
meglio sedersi sulla riva e aspettare caro capitano.
prevedo un tramonto poco sereno e notti fonde prima di una nuova alba con dollaro e euro svalutati di almeno un 30%