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PIMCO TOTAL RETURN FLOP!
Chi ha seguito e letto il nostro Machiavelli dalla ormai lontana estate del 2013 sa di cosa stiamo parlando, lo abbiamo scritto anche pubblicamente oltre tre anni fa in PIMCO & BOND:ERRARE HUMANUM EST … ripreso anche in AMERICA: L’ ENNESIMA BOLLA OBBLIGAZIONARIA … nessuna sorpresa in quello che è avvenuto nel fine settimana, un tornado in grado di mandare in negativo l’intero listino tedesco, disintegrando Allianz, il maggiore azionista di PIMCO…
Può la notizia di un cambio di casacca di un gestore muovere un mercato che vale dodicimila miliardi di dollari come quello dei titoli di Stato americani? La risposta è sì se il gestore in questione si chiama Bill Gross, vera e propria star dei gestori obbligazionari (è soprannominato il «re dei bond») che venerdì ha lasciato il fondo Pimco per passare a Janus Capital. La notizia ha provocato uno scossone ai rendimenti dei Treasury a 10 anni che nella seduta di venerdì sono balzati dal 2,5 al 2,55% con riflessi importanti su tutto il mercato obbligazionario. Titoli italiani compresi: dopo la notizia il tasso del BTp decennale è balzato dal 2,35 al 2,39 per cento. La speculazione si fonda sul timore che la partenza di una personalità carismatica come Gross (che ha co-fondato Pimco nel 1971) possa comportare un cambio di rotta nelle strategie di investimento di un colosso che ha in gestione asset per duemila miliardi di dollari. Il gestore settantenne è sempre stato il volto pubblico di Pimco (le sue newsletter sono molto lette tra gli addetti ai lavori) e la sua fama di guru resta intatta nonostante tutti i demeriti che ne hanno favorito l’uscita: la performance deludente, con conseguente ondata di riscatti per 16 mesi consecutivi, dell’Etf che seguiva personalmente (Pimco Total Return) e, notizia degli ultimi giorni, l’indagine della Sec (la Consob americana) che sospetta siano state fornite informazioni fuorvianti agli investitori sui rendimenti del fondo. Perché il passaggio di Bill Gross a Janus rischia di causare …
A noi interessa solo rilevare come abbiamo più volte scritto che Bill Gross come molti altri gestori di fondi obbligazionari non hanno mai capito negli ultimi anni, la natura intrinseca di questa crisi, la debt deflation, terrorizzati da una impossibile fiammata dell’inflazione e un rialzo dei tassi che non è mai avvenuto soprattutto a lungo termine.
Faceva sorridere nel 2011 la dichiarazione di Gross che ha continuato a perserverare sino all’ultimo respiro anche in questo ultimo anno, foriero di strepitose occasioni nel mondo obbligazionario…
Come scrive WallStreet … Bill Gross, il manager del maggiore fondo obbligazionario al mondo ha spiegato che il suo veicolo di investimento non ha mai scommesso al ribasso sui titoli di stato americani, bensi’ ha semplicemente optato per mantenere una epsosizione molto limitata (“very underweight”) nel mercato dei Treasuries.
Il sito Internet del gruppo Pimco mostra che il fondo da $240 miliardi ha scommesso al ribasso contro i titoli del debito governativo americano – che comprende Treasuries, TIPS, tassi di interesse swap, futures sul Tesoro e opzioni, nonche’ titoli obbligazionari societari garantiti dalla FDIC.
A si c’è una bolla oggi ed è tutta nel mercato obbligazionario come ha urlato più volte Gross negli ultimi anni, pura ignoranza e mancanza di studio della realtà empirica.
Ora sarà interessante osservare cosa accadrà nei prossimi giorni, Effetto Bill Gross in Pimco: riscatti per 10 miliardi dollari in attesa che il nostro Niccolò incontri Forrest Gump!
Appuntamento a Milano 11 ottobre ore 16 presso il Cine Teatro L’Arca per “Il più grande successo dell’Euro” insieme ad Icebergfinanza e tanti altri amici! Non Mancate!
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…. bhe se vogliamo fare ironia la foto mi ricorda una pubblicità di molti anni fa : ” Volevamo stupirvi con effetti speciali ma noi siamo scienza , non fantascienza. ” Meditiamo. Meditiamo.
Se il più grande guru dei bond ha preso l’abbaglio di mettersi short sui trasuries americani cosa possiamo aspettarci da questi mercati in mano ad incompetenti che lavorano con gli algoritmi, ma che non sanno minimante nulla di macroeconomia?
Nulla di buono ovvero un mondo artificiale di carta straccia che vale virtualmente ogni giorno di più.
Scusa Andrea, non per essere troppo critico con te, ma riesci ad immaginare che genere di pressioni debba gestire uno che deve amministrare 2.000 miliardi di dollari ?
Forse un esercizio si immedesimazione puo’ aiutare a capire come mai queste persone poi si comportano in questo modo, e soprattutto come debbano essere fatte per vivere in questo genere di ambiente.
Non per scusare il guru di turno, ma certe volte tutto mi sembra un dannato gioco delle parti, in cui ciascuno e’ sia vittima che carnefice.
Porta pazienza Phitio ma se uno va in giro a fare lo spaccone in pubblico e in privato e lo fa pure nelle sue newsletters se da tre anni non ne indovina una …scendi dal piedistallo, soprattutto se vivi di asimmetrie informative sulle spalle degli altri che ti permettono di sapere sempre prima degli altri cosa succede nei posti che contano.
Ma dici che aver dichiarato ai 4 venti che i tassi sarebbero risaliti è stato solo un errore?
Non può essere che sia stata una strategia per indirizzare la mandria?
Voglio dire: come dici tu con tutte le informazioni alle quali ha avuto accesso si deve essere proprio rincoglionito per bene, oppure….
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ahahahahahahahah, hai un senso dell’ironia spassoso quando prendi x il ciurlo i nostri guru.
Ma perchè non vai a Zelig ogni tanto? 🙂