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L’IMPERO DEI DRAGHI
Il nostro buon Machiavelli amava sempre ricordare che … Colui con miglior sorte si consiglia tra tutti li altri che ’n quel loco stanno, che ruota al suo valor conforme piglia, perché li umor che adoperar ti fanno, secondo che convengon con costei, son cagion del tuo bene e del tuo danno…
Ovvero in parole semplici, colui che meglio si adatta agli umori, alla realtà, strambando al momento opportuno, secondo la convenienza…
In serata dopo l’attacco di Draghi alla sovranità del nostro Paese…
“Sono d’accordo con Draghi, assolutamente”…
Per poi all’improvviso dopo un paio di giorni di riflessione strambare in un’intervista al Financial Times…
E delle riforme, oltre che della tenuta economica del nostro Paese, il premier parla in un’altra intervista – con l’obiettivo di parlare anche ai partner europei – che verrà pubblicata domani sul Financial Times. A partire da una rivendicazione di supremazia: “Sono d’accordo con Draghi quando dice che l’Italia ha bisogno di fare le riforme ma come le faremo lo deciderò io, non la Troika, non la Bce, non la Commissione Europea. Farò io stesso le riforme perchè l’Italia non ha bisogno di altri che spieghino cosa fare”. Renzi: “Le riforme le decidiamo noi, non la Bce, la Troika o …
Sarà vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza anche se sappiamo che fine fanno tutti coloro che si oppongono ai messaggi della …troika!
Ho sempre sostenuto che fa tenerezza ascoltare coloro che hanno fallito suggerire come amministrare il fallimento altrui e Draghi non fa eccezione, anche se la gente lo ricorda solo per aver salvato TEMPORANEAMENTE l’euro e non per aver permesso ad un elefante come Monte dei Pasci di Siena di ballare in una cristalleria come se niente fosse e mi fermo qui!
Sabato su Repubblica un ispirato DeGrauwe … è un’intromissione, assolutamente inaccettabile sul terreno delle politiche e delle riforme istituzionali di ogni singolo Paese, che è e deve restare dominio delle rispettive politiche. Draghi è solo un civil servant , bravo, serio e rispettato quanto si vuole ma che tale deve rimanere.
Il messaggio di Draghi è: nulla di male nel dare alla Troika il potere sull’Italia, sulla Francia, su quant’altri. È lo scenario peggiore immaginabile che accentua il problema dell’Europa: il deficit di democrazia. Come si può dare a un regime tecnocratico la sovranità su un popolo che non l’ha eletto?
Facendo riferimento alla letterina inviata all’Italia nei mesi infuocati del 2011…
Quella lettera è una macchia sull’Europa come il blocco al referendum greco sull’euro.Spero che non si ripetano più violazioni così gravi della sovranità. Accanirsi poi sull’Italia, unico Paese in cui il partito di governo ha vinto le elezioni con una campagna pro-Europa, sarebbe illogico. (…) Spero che non si ripeta più una vicenda del genere. La Bce pensi alle sue, di responsabilità. Ha accumulato fin troppi ritardi e sta fallendo clamorosamente nel suo stesso ruolo di tutela dell’equilibrio della base monetaria: l’inflazione, continua a dire, deve stare sul 2%. Intanto stiamo andando in deflazione.
Inoltre Il “bazooka” di Draghi come ha giustamente spiegato Paul De Grauwe in un recente articolo:
Una banca centrale non può andare in default fintanto che ha il monopolio del potere di emettere moneta. Il denaro è il “debito” della banca centrale, ma la banca centrale può riscattare questo “debito” mediante l’emissione di denaro fresco, cioè trasformando una vecchia banconota in una nuova. Queste banconote non costituiscono un credito sui beni della banca centrale. Quindi la banca centrale non ha bisogno di capitale (a differenza delle aziende private). Può vivere perfettamente con capitale netto negativo.
E’ stato affascinante giovedi ascoltare Draghi sottolineare come sull’inflazione in fondo non è stata solo la BCE a sbagliarsi, in fondo che vuoi che sia FALLIRE in merito al principale compito che ti è stato assegnato ovvero PRESERVARE LA STABILITA’ DEI PREZZI.
Come ho più volte sottolineato oggi è il tempo che chi ha fallito ti suggerisce come amministrare il tuo di fallimento.
Draghi e la BCE insistono per avere meno tasse, meno burocrazia, certezza del diritto e maggiore flessibilità del mercato del lavoro.
Maggiore flessibilità del mercato del lavoro?
Scussi signori Draghi ma è lei che tempo fa … Anche di questo ha parlato ieri il presidente della Bce Mario Draghi, in un ampio intervento 2 davanti alla Commissione affari economici e monetari del Parlamento europeo. In particolare, invitando a riflettere sulle dinamiche del mercato del lavoro americano. Dove, secondo Draghi, “il mercato del lavoro è anche troppo flessibile”, e “la flessibilità crea incertezza”. (Repubblica)
Si stramba che è una meraviglia nel mare della crisi … perché li umor che adoperar ti fanno, secondo che convengon con costei-
Buona consapevolezza a tutti e se qualcuno vi dice che siete dei falliti, che l’Italia è fallita, ora sapete a chi rivolgervi.
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