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ANDREA PIRLO: MADE IN ITALY …WOW!
Non credo ci sia bisogno di descrivere Andrea Pirlo 10/100/1000 di questi esempi sul campo, uomo schivo e riservato in pubblico, fuoriclasse come pochi sul campo, indispensabile, tutto fantasia ed imprevedibilità, controlli, verticalizzazioni, lanci e suggerimenti continui, che offrono mille soluzioni, questo è quello di cui avrebbe bisogno il nostro Paese.
Una traiettoria imprevedibile: il pallone calciato da Pirlo si alza, scavalca la barriera, poi cambia direzione e gira verso destra abbassandosi improvvisamente. Solo la traversa nega al centrocampista azzurro la gioia del gol. Il portiere inglese Hart resta impietrito e al termine della partita va dal capitano azzurro per fargli personalmente i complimenti: ”Wow” (La Repubblica)
Abbiamo bisogno di gente seria, piena di fantasia, che sappia cambiare direzione all’improvviso come le punizioni “maledette” di Pirlo, abbiamo bisogno di un nuovo sistema economico, di una rivoluzione antropologica e culturale, di gente concreta non di gente che sa solo apparire.
Lo hanno eletto … il calciatore più amato del mondo. E’ il risultato del sondaggio realizzato tra i 1.200 studenti che hanno partecipato a una ricerca promossa dall’Università Telematica Internazionale Uninettuno. Il campione, di età compresa tra i 18 e i 55 anni, equamente diviso tra uomini e donne, proviene da 103 Paesi, tra cui Grecia, Egitto, Brasile, Portogallo, Romania, Spagna, Polonia, Australia, Canada, Colombia, Malesia, Marocco, Peru’, Filippine,San Marino, Slovacchia, Svezia, Svizzera, Siria, Turchia, Vietnam e Argentina.Il questionario, distribuito tra aprile e maggio, includeva una serie di domande su politica, storia, gastronomia, economia, religione, cultura e sport. Il centrocampista bianconero, primo con il 21% dei voti, risulta particolarmente apprezzato nel mondo arabo, in Russia e in Asia per le sue straordinarie qualità umane oltre che calcistiche, avendo più volte partecipato a campagne di beneficenza. Andrea Pirlo è il giocatore più amato del mondo
Andrea Pirlo…made in Italy WOW!
” Tale livello di autoinganno è pericoloso perché gli anni passano senza che il problema energetico migliori, anzi, al contrario, si va aggravando e perché a volte porta persino a movimenti geopoliticamente assurdi (come gli appelli degli Stati Uniti a esportare gas naturale in Europa perché questa superi la propria dipendenza dalla Russia, quando in realtà non possono fare un cosa del genere nemmeno nei loro sogni migliori e su scala più locale i patetici tentativi della Spagna di proporsi come distributrice di gas algerino senza tenere conto dei problemi crescenti della nazione africana, che ha già superato il suo picco nazionale di petrolio e gas).” http://ugobardi.blogspot.it/2014/06/una-proposta-di-futuro.html
grazie per il tuo messaggio, molto interessante.
Effettivamente il tiro è stato uno spettacolo…
Bell’esempio di uomo (così da come traspare dai media)
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..ah futebol futebol 14..
Il campo di calcio ed il tavolo di biliardo sono entrambi rettangoli verdi. E, generalmente, le similitudini finiscono qui, tranne nei rari casi in cui il piede quasi matematico di qualche campione non arriva addirittura a superare la precisione balistica della stecca, ad abbandonare la fisica classica ed ad entrare di diritto nella fisica moderna.
E questo il caso della “maledetta”, la speciale punizione calciata, tra gli altri, dal più talentuoso tra i centrocampisti della nazionale italiana.
Innanzitutto le punizioni differiscono dai colpi di carambola per il numero delle dimensioni: la palla sul biliardo può muoversi in due dimensioni, ma sempre sul biliardo deve restare.
La palla calciata su punizione si libra nell’aria e, a tal punto, potenzialmente è in grado di muoversi in tre dimensioni, navigano nell’aria. Potenzialmente, appunto, perché la barriera, le leggi della fisica ed i piedi usualmente fucilati del calciatore medio la costringono ad un numero limitato tra tutte le potenziali traiettorie possibili.
Categorizzeremo le punizioni come segue:
1. Mazzata: il pallone viene colpito in maniera diretta, di collo o di punta, il più forte possibile. La palla assume una sola direzionalità e nessun tipo di rotazione o giro su sé stessa. L’impulso del calcio imprime alla palla una traiettoria diretta da missile terra-aria che, se riesce a passare la barriera senza provocare contusioni o feriti, si insacca nella rete solo in virtù della propria potenza. Non è un calcolo speculativo: è una dimostrazione di forza bruta.
2. Punizione a giro: in questo caso il pallone viene calciato imprimendo ad esso un impulso balistico e, contemporaneamente, una rotazione ortogonale alla direzione di avanzamento della palla. La gravità fornisce la traiettoria tipica del missile intercontinentale, la rotazione fornisce lo spostamento laterale necessario a “girare” attorno alla barriera ed ingannare il portiere. Siamo ad un livello speculativo più elevato rispetto al precedente: siamo già entrati nel dominio dei piedi buoni, ma la traiettoria resta deterministica. Il pallone non può andare che in un punto determinato, solo che il portiere non riesce ad arrivare in quel punto specifico dove il pallone è diretto.
3. La “maledetta”: in questo caso il pallone viene calciato imprimendo ad esso un impulso balistico e, contemporaneamente, una rotazione parallela alla direzione di avanzamento della palla. Come prima, la gravità fornisce la traiettoria tipica del missile intercontinentale, ma qui arriva la differenza: la rotazione parallela fa la magia. Quando la palla, ruotando in questo modo, comincia a scendere ed a perdere la velocità, la portanza dell’aria si abbassa di colpo,e la palla assume una traiettoria completamente casuale. Mentre nel caso precedente il portiere vede arrivare la palla e sa dove andrà a finire, solo che, eventualmente, non riesce arrivarci, in questo caso il portiere vede arrivare la palla, pensa che vada a finire in un certo posto, ma, improvvisamente, essa cambia direzione finisce a caso dove vuole lei: una cosa assolutamente imparabile. Qui siamo oltre il determinismo e siamo entrati nella fisica dei sistemi caotici.