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DRAGHI BCE E TASSI…SIAMO IN TRAPPOLA!
Siamo in trappola, si una trappola della liquidità, liquidity trap, siamo in deflazione ha detto Mario Draghi, ha detto tante di quelle cose che mi sono fatto aiutare dal traduttore ufficiale della verità figlia del tempo…
Dite la verità non fanno tenerezza questi politici che si arrabbiano per il declassamento di un rating qualunque fatto da agenzie private immerse nel conflitto di interesse.
Siamo in una grande depressione cari compagni di viaggio, ma loro con le loro assurde mosse, le loro scelte, i loro fallimenti, non riusciranno a farci deprimere, perchè siamo insieme, siamo tutti sullo stesso veliero e qui nessuno resterà indietro, un luogo dove confrontarsi, dove ritrovarsi, dove conoscere l’alternativa possibile.
Siamo in guerra o noi o loro!
Ieri abbiamo visto …
Facciamo un esperimento vediamo se qualcuno di Voi trova sui nostri giornali, sui media nazionali mainstream questa notizia …Dopo l’Fmi anche la Troika ammette i suoi errori in Grecia …“Usiamo gli stessi strumenti di analisi”, ammettono due funzionari europei in audizione davanti al Parlamento, e scaricano responsabilità su Washington e Atene.
Continuate pure a twittare o facebookare articoli mainstream, a seguire televisioni e giornali di sistema, loro queste cose non ve le faranno mai leggere oppure daranno ordine di oltrepassare, di velare, di nascondere.
Mi raccomando NON dateci una mano a diffondere !
Questa è l’attuale Europa, questa non è l’Europa del mio Alcide DeGasperi, io voglio un’Europa dei popoli, non questo scempio finanziario e monetario, quest’area valutaria instabile e fallimentare.
Hanno ammesso gli errori e che succede…niente, anzi il nostro balle di acciaio si vanta dei risultati ottenuti in casa mentre in Europa non ha ancora ottenuto nessun risultato, ZERO!
… il responsabile Bce Masuch ha ammesso che la Troika ha “sottostimato” la resistenza dei gruppi sociali piu’ agiati… il responsabile Bce Masuch ha ammesso che la Troika ha “sottostimato” la resistenza dei gruppi sociali piu’ agiati… il responsabile Bce Masuch ha ammesso che la Troika ha “sottostimato” la resistenza dei gruppi sociali piu’ agiati…
Sono stato abbastanza chiaro o serve qualche altra informazione, per comprendere quello che sta accadendo?
Ho trascorso qualche mese all’inizio dell’anno a condividere con Voi l’iniziativa FATE PRESTO! SALVIAMO LA PICCOLA E MEDIA IMPRESA un fallimento avevo fatto notare solo 1730 firme, ma qualcuno di Voi ha suggerito pur sempre un bel risultato visto che l’iniziativa Contante libero, promossa da oltre 100 blog ha ottenuto 14.000 firme.
Resta comunque un fallimento nonostante lo Stato abbiamo ripagato una parte dei suoi debiti, perchè la questione principale è fornire liquidità alle aziende sane e meritevoli, in mezzo ad un imponente CREDIT CRUNCH.
Nelle parole di Draghi ieri nessuna traccia di tutto ciò, se ne parla, se la girano e rigirano tra di loro ma niente di niente, nulla esce. Hanno parlato di rendere negativo il tasso sui depositi delle banche ma almeno lo facessero, niente neanche questo, eppure lo sanno sono in trappola.
Deflazione o disinflazione in qualche area o in qualche articolo ha detto Draghi, balle di acciaio da fondere sono queste, la deflazione è totale nei salari, iperdeflazione, distruzione del potere di acquisto.
” … serve ancora un forte sforzo per aumentare la competitività “ ha sottolineato il nostro genio monetario, un unico scopo deflazionare ancora i salari e distruggere lo stato sociale.
Questa era la sintesi del mio appello al quale ha risposto una sola associazione di categoria delle piccole e medie imprese, una sola…
” Ecco quindi, per quale motivo ritengo indispensabile cercare attraverso un serio confronto tra le istituzioni politiche e finanziarie europee, una soluzione che permetta alle imprese di ottenere il credito necessario alla propria sopravvivenza, attraverso la cessione pro soluto dei crediti vantati nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni, nella stessa maniera in cui si è permesso alle banche europee di poter rifinanziarsi in cambio di garanzie su vari collaterali, come ad esempio i nostri titoli di Stato, ma non solo, anche obbligazioni emesse con la stessa garanzia statale. E’ quindi necessario che vi sia da parte della Banca d’Italia e da parte della Banca Centrale Europea la disponibilità ad accettare come collaterale da parte delle banche, anche crediti commerciali nei confronti delle PA, che le stesse banche sconteranno direttamente alle imprese creditrici, a tassi che si avvicinino il più possibile a quelli ai quali possono accedere le stesse istituzioni bancarie.”
Ma lui no, Draghi ha detto che … “E’ essenziale rafforzare la solidità”‘ delle banche dell’Eurozona.
Sul Sole 24 Ore Calro Bastasin scrive …” Se Draghi potesse finanziare le PMI”…
” Se la Banca centrale europea fosse libera di agire dovrebbe acquistare azioni delle piccole e medie imprese italiane e spagnole. È lì che si è inceppato il credito ed è lì che si distruggono i posti di lavoro europei. Sarebbe una folle compromissione del sacro mandato della lotta all’inflazione con altre profane priorità, di natura industriale, occupazionale o nazionale? No, è semplicemente quello che sarebbe necessario a riattivare il funzionamento della politica monetaria se non prevalessero considerazioni legate agli interessi diversi dei governi nazionali. In alternativa la Bce dovrebbe lanciare un programma di prestiti a lungo termine per le banche finalizzato al solo credito all’economia. Certo ci sono dubbi tecnici a proposito sia di un taglio dei tassi di riferimento, sia di una maxi-operazione di credito all’economia (Ltro). Nel primo caso, l’obiezione più comune è che scendere fino al pavimento dei tassi farebbe temere che la mossa successiva possa solo essere verso l’alto e ciò creerebbe instabilità. Nel secondo caso, che un nuovo Ltro interferirebbe con la revisione della qualità degli attivi bancari e con gli stress test indispensabili a varare l’unione bancaria. Non credo siano obiezioni del tutto giustificate. Ma purtroppo fanno parte del dibattito interno alle banche centrali, che ormai – significativamente – riproduce le divisioni tra i governi nazionali e che ormai ha infiltrato le radici nelle opinioni pubbliche. Purtroppo le strade prive di costi politici non funzionano. Compresa la «forward guidance» – la promessa verbale di mantenere bassi per molto tempo i tassi d’interesse – che non ha modificato la segmentazione del mercato europeo. Non ha cambiato le condizioni di domanda e di offerta del credito. Non ha nemmeno potuto evitare che il livello del tasso di cambio perdesse contatto con la realtà dell’economia. Si tratta in un certo senso di un’altra forma di inerzia. Non è una posizione facile quella del governatore Draghi. Bisognerà leggerne in filigrana le parole oggi dopo la riunione del consiglio, pur sapendo che eventuali silenzi corrispondono in realtà ai «vuoti ingombranti» della carente risposta politica dei governi europei.”
Sulle PMI silenzio assoluto, assordante, totale!
Se la banca centrale fosse libera di agire…
Non scherziamo, hanno studiato e trovato la soluzione per aggirare le regole europee che non permettevano di acquistare il debito dei singoli stati, fornendo liquidità alle banche centrali e qualcuno ci racconta che non è possibile fornire direttamente liquidità alle piccole e medie imprese, attraverso le banche costringendole a destinare la liquidità all’economia reale?
Sono state aggirate e infrante tante di quelle regole non solo contabili in questa crisi, che qualcuno mi vuol far bere che non è possibile fornire sostegno alle imprese meritevoli?
Concludendo … I tassi resteranno bassi per un periodo prolungato e in linea di principio può decidere un ulteriore taglio del costo del denaro, ha detto Draghi.
Machiavelli ha visto giusto non leggendo i fondi del caffè ma ascoltando la storia!
Non più tardi di qualche giorno fa abbiamo visto insieme uno di questi scienziati che siedono nel board della BCE mentre sputtanano oltre un miliardo e mezzo Bce, la nuova sede costa 350 milioni in più …
“Non credo che un tasso negativo sui depositi sia realistico, e non mi pare realistica neanche la prospettiva di abbassare il tasso principale di politica monetaria”. A dirlo è Ewald Nowotny, consigliere della Banca centrale europea, che in un’intervista a market News International ha inoltre affermato che la politica dovrà abituarsi a convivere con un euro in apprezzamento. “Naturalmente non ne siamo contenti”, ma “non vedo alcuno strumento con cui contrastarlo”. (Milano Finanza)
Il ragazzo non vedeva nessun strumento per contrastare la debolezza del dollaro, è bastato una inutile riduzione dei tassi e il rapporto euro dollaro è passato da 1,38 a 1,33 nello spazio di un istante!
Ovviamente come ha detto Draghi “tutti d’accordo sull’agire”, ma divergenze sui tempi … vero Weidmann, i tedeschi dovrebbero vergognarsi con la menata dell’inflazione alla scuola di Weimar cosi come tutti gli eletti della scuola austriaca.
Inflazione bassa o disinflazione in lingua politichese significa deflazione, significa in questa crisi depressione.
Nel frattempo il mondo intero celebrava la notizia della resurrezione fantasma dell’economia americana nel terzo trimestre, una notizia che le oche giulive della stampa italiana e mondiale si precipitavano a comunicare…
“Stati Uniti, impennata del Pil nel terzo timestre … Stati Uniti, il Pil accelera a sorpresa: +2,8%, oltre le attese, meglio delle attese, splendida notizia… ”
…e via dicendo, peccato che in realtà la notizia di ieri è che la spesa dei consumatori che conta per circa il 70 % del PIL americano era ai minimi dal secondo trimestre 2011 cresciuto di un modesto 1, 5% e che gli investimenti delle imprese restano anemici, sinonimo di grande fiducia nella crescita che verrà suppongo.
Meglio che niente sia ben chiaro, peccato che la “solita” variazione delle rimanenze dei magazzini ha aggiunto uno 0,8 % al PIL giusto per far finire in bellezza la media di Trilussa.
Per chi non lo sapesse si tratta di un eccessivo accumulo di magazzino che non mancherà di sottrarre crescita nei prossimi mesi...
In attesa dei dati sul mercato del lavoro americano e soprattutto dell’inutile conferenza di…
Bernanke is participating in an all-star discussion of the 2008 financial crisis alongside former Israeli central bank governor Stanley Fisher; Larry Summers, who was in the race to replace Bernanke as head of the Fed; and prominent Harvard University economist Kenneth Rogoff. The panel, sponsored by the IMF, starts at 3:30 p.m. Eastern. Bernanke’s prepared remarks are entitled ‘The Crisis as a Classic Financial Panic.” He will be taking questions from the audience Bernanke speech on tap
… la verità sta diventando sempre più figlia del tempo!
Nel frattempo l’uovo di Colombo, l’ ennesima conferma che abbiamo scelto la rotta giusta è in viaggio, per tutti coloro che hanno sostenuto o vorranno sostenere liberamente il nostro viaggio.
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Inoltre Vi aspettiamo tutti per la nuova avventura su METEOECONOMY per condividere insieme nuove informazioni e analisi non solo economico/finanziarie attraverso la tempesta perfetta.
@Cuculo
Vero, verissimo, ma comunque non basterebbe.
Il tessuto industriale italiano è (era?) a forte vocazione export.
Con l’euro a questi livelli sul dollaro trovare sbocchi sui mercati è dura.
Inoltre, l’Italia era la patria della subfornitura, di cui avevamo la miglior filiera al mondo.
Sono anni che stanno distruggendo le PMI (guardare la tipologia delle aziende chiuse o in CIG negli ultimi anni) o le imprese vengono acquistate dall’estero e svuotate di know how e portfolio ordini, o trasferite direttamente.
La tua soluzione è ottima, ma solo per i prodotti che produciamo e consumiamo…
E’ comunque un punto di partenza.
Claudio
L’italiano in generale è (era) un grandissimo risparmiatore e per prima cosa pensa a come ripagare i debiti poi se possibile tornerà a risparmiare e alla fine forse a spendere. Purtroppo la vedo dura che torni a consumare ( come prima comunque è impossibile ) e quando ( se mai ) arriverà quel momento i nostri prodotti saranno competitivi o addirittura ci troveremo solo quelli made in china?
Se sostengo che bisogna redistribuire se sostengo che bisogna ridare potere di acquisto alla classe media sostengo qualcosa di diverso? Chiariamo un punto non tutte le PMI meritano credito o sostegno ma quelle che meritano vanno sostenute con liquidità per la spesa corrente e per gli investimenti a partire dai giovani con le loro idee.
Intanto che attendiamo una minima redistribuzione, si potrebbe provare con questi…almeno per “pagare” le tasse. I creditori, se realmente se li sono guadagnati, che aspettino che la Magistratura si accorga che gli stanno derubando il paese.
http://www.stampalibera.com/?p=68306
SD
Si questa è una buona idea , che ha diversi sostenitori, tra i “pensatori” economici.
Va emessa dallo stato ed usata per pagare una parte degli stipendi lordi dei dipendenti pubblici, dei dipendenti privati e per pagare una parte delle forniture dello stato.
Entra in corso legale almeno 18 mesi dopo l’emissione e può essere usata per:
– Pagare le imposte
– acquistare titoli di stato
– pagare servizi pubblici
non può essere scambiata tra privati o usata per acquisti di beni e servizi erogati da privati.
oppure si potrebbe fare questo. finalmente!
Reddito di cittadinanza, M5s: ”La nostra proposta di legge è pronta”
Reddito minimo a 600 euro mensili, tagli al ministero della Difesa e risorse dal gioco d’azzardo e facendo pagare l’Imu alla Chiesa. In un video diffuso sul canale YouTube dei senatori Cinquestelle, il Movimento di Beppe Grillo annuncia la proposta di legge sul reddito di cittadinanza
c’è anche un video di 2 minuti : http://video.repubblica.it/dossier/movimento-5-stelle-beppe-grillo/reddito-di-cittadinanza-m5s-la-nostra-proposta-di-legge-e-pronta/145945/144465
chi ama i giornali di regime, ecco a voi la stampa che dice : Reddito di cittadinanza
Scontro tra 5 Stelle e Pd
fassina non vuole poverino, i sindacati venduti, non vogliono. chissà perchè!!!
by DORF
Caro Capitano, non è che le PMI solide non hanno problemi di finanziamento? Ne conosco alcune che hanno ottenuto facilmente somme ingenti a tassi molto buoni… chiaro erano abbondantemente liquide e capitalizzate. Quante delle PMI bisognose di risorse sono davvero in grado di ripartire?
Per me il problema è che occorrono fondi per liberare crediti fermi, ma quanto denaro occorrerebbe per pagare tutti i debiti incagliati? Si parla di 140 miliardi di sofferenze, il che significa almeno 400 miliardi di crediti duri per le banche. Molti dei quali spesi da coglioni, come immobili civili e industriali superpagati, spese voluttuarie, mega uffici, mega stipendi, interessi passivi, attrezzature pagate a prezzi folli, perchè quando le cose vanno bene, siamo tutti signori, e via andare, specie in leasing. Abbiamo un grosso debito da spreco, il che significa che abbiamo un grosso problema.
Io cito spesso la questione della nave che affonda, avendo poche barche e poco cibo, chi è più saggio salvare, donne, vecchi e bambini, o uomini e donne più giovani e più robusti che hanno maggiori possibilità di sopravvivere?
Agire sulle aziende non serve a nulla se non riparte il mercato.
Se riparte il mercato tutto il resto viene di seguito. Ma se si continua a parlare di austerity, e si trova la sponda di che ritiene che una vita più austera con meno comodità meno … meno… sia una vita migliore da uomini migliori, non ne usciremo mai. I tedeschi protestanti calvinisti sono i peggiori, ma anche altre ideologie sono nefaste la loro parte
Dorf speriamo che M5S riesca sempre di più a far parlare e discutere sul “Reddito di Cittadinanza” che poi riesca a legiferare su questo credo sara molto difficile e non solo perchè il PD non vuole saperne, inutile discutere sul perchè….tempo perso…peggio per lui, un partito che si definisce dalla parte dei deboli che non vuol saperne di questo è un autogol clamoroso. Ma anche perchè per istituirlo dovrebbe cambiare la mentalità delle persone che dirigono il nostro paese.
Oltre a tutto quello che il M5S vuole non è un vero e proprio Reddito di Cittadinanza ma bensi un sostegno ai più deboli…che la sinistra avrebbe già dovuto fare. Chi lo vota dovrebbe farsela questa domanda….ma si sà intanto l’importante è che al 27 del mese la busta paga arrivi…gli altri che si arrangino!!!!
Un VERO Reddito di Cittadinza dovrebbe essere erogato a TUTTI e dovrebbe essere fatto con moneta emessa dallo stato NON a debito.
Comunque speriamo che cominci ad essere un argomento di discussione istituzionale.
SD
Dorf ho appena letto un articolo che parla di questo. C’è anche una scheda con i redditi minimi garantiti nel resto dell’europa del nord ( anche se purtroppo non sono VERI redditi di cittadinanza)
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12565
SD
Oohh… ecco quello che mancava al quarto reich…il riarmo…eccolo qua
http://vocidallagermania.blogspot.it/2013/11/la-nuova-politica-di-potenza-tedesca.html
Scusa, forse non sai che gli USA basano sulle armi la loro forza da 100 anni, cosi stanno facendo Russia e Cina, perchè solo l’Europa dovrebbe basarsi sulla simpatia? Mandiamo Totò a difendere i nostri interessi internazionali? Comunque sarei curioso di vedere cosa succederebbe se la germania , con i suoi alleati, uscisse dall’europa magari alleandosi con cina e russia, stanno costruendo le ferrovie ad alta velocità che arrivano fino in corea del nord partendo dalla germania, che razza di vantaggi ne avremmo. Siamo al ridicolo, le cicale che danno della stronze alle formiche, perchè non regalano le loro scorte. Curioso che poi ci si lamenti delle patrimoniali, la logica è la stessa.
Andrea che effetto fa vedere che adesso tutti cominciano a parlare di deflazione? Per anni non ti sono stati a sentire e adesso ti danno ragione.
si SD sono d’accordo con te lo sai. non è il vero reddito di cittadinanza come l’aveva progetto AURITI. ma piuttosto di niente! quello che mi secca è che Grillo lo ha conosciuto di pesona AURITI. si sono parlati diverse volte, quindi grillo sà tutto della truffa della moneta. ma non vuole parlarne in tv. radio, internet e sul suo blog.
vedi che figura ci fanno tutti gli altri partiti. sono tutti contro. non volgiono salvare la vita a 9 milioni di italiani. da li’ si capisce da che parte stanno, cioè dalla parte dei banchieri. e pure i sindacati sono contro, e anche confindustria. quindi..è chiaro il piano? renderci tutti i più deboli possibili, per poi trattarci come schiavi, e farci fare tutto quello che volgiono. il modello cina insomma. viva la democrazia. nel tuo link di donchisciotte ho letto solo i commenti. ce nè sono di belli, ora lo posto.
1) Tendo a credere che la resistenza all’introduzione di un reddito di cittadinanza da parte di Pd e sindacati sia da mettere in relazione agli ammortizzatori sociali oggi presenti in Italia e, da quel che so, assenti in ogni altro paese europeo: mobilità, cassa integrazione e cassa integrazione in deroga. Mi pare naturale che, nel caso si decida di approvare un reddito di cittadinanza per tutti, quei molti lavoratori che oggi sono ancora, almeno parzialmente, tutelati da questi strumenti, non ne sarebbero contenti. Ora, anche se solo per un limitato periodo che varia a seconda delle situazioni, incassano molto di più della media dei redditi di cittadinanza degli altri paesi europei. E forse non è un caso, che siano proprio questi lavoratori quelli maggiormente tutelati dalle organizzazioni sindacali. Sarebbe interessante sentire la voce di questi lavoratori, in merito alla questione, per avere almeno un’idea di cosa ne pensano loro, perché se chi è precario o disoccupato senza alcuna tutela ne sarebbe certo contento, forse questi altri lavoratori, no.
2) Nel paese dei furbi privilegiati tutto ciò che non è privilegio suscita orrore. Quindi nessuna meraviglia, le forze reazionarie con o senza la L ergeranno barricate.
3) È presto detto perché questi plutocrati infami e con mamma p…..a non vogliono il RMC: essi fanno gl’ interessi degli speculatori e se passa il RMC chi andrebbe a lavorare all Expo del 2015 di milano per 500€ al mese? Chi andrebbe a farsi schiavizzare nelle coop rosse e bianche che fanno ricca la GDO? Chi andrebbe a prostituirsi da loro per un posto di lavoro?
4) del reddito di cittadinanza hanno paura quasi tutti i politici attualmente seduti in parlamento, uniti a varia altra umanità. comunque, secondo me, il reddito di cittadinanza non deve servire a consumare di piu, o a fare piu debiti, o altre cose del genere, ma deve piuttosto essere l’occasione per cambiare tutti stile di vita; vivere in modo piu tranquillo, con piu tempo libero, e meno ricatti del sistema; e se poi non saremo piu una potenza industriale cissenefrega!! la qualità della vita è piu importante di queste cose, e comunque, oggi, che bene o male lo siamo(una potenza industriale, intendo)abbiamo piu poveri di quando eravamo un paese rurale!!! forse il gioco(della competitività)non vale la candela…
e altri ancora.
by DORF
Ti fa sentire Cassandra …forse e’ meglio non die più nulla
Tieni, caro kurskit, questo e’ il commento di un lettore ad un articolo di Gpg imperatrice, leggi, disintossicati
– Mantenere i propri conti in ordine mediante trucchi contabili, mini-job sussidiati dallo stato e KfW esclusa dal bilancio statale, E’ una colpa
– Il “beggar thy neighbour” E’ una colpa.
– Il mancato rispetto a carattere continuativo dei trattati comunitari E’ una colpa.
– E’ colpa doppia se nello stesso tempo se ne impone l’assoluto rispetto ai
partner-avversari europei.
– Secondo il noto libro “Guerra senza limiti” , autori Qiao Liang e Wang Xiangsui, prefazione e postfazione del generale Fabio Mini, tali strategie si definiscono “operazioni di guerra non militari”.
– il piegare il valore e lo spirito di una comunità, che dovrebbero essere di cooperazione e armonizzazione, ai propri scopi di egemonia e dominazione industriale e politica, soprattutto dopo che per due volte nello stesso secolo e per gli stessi motivi si è messo a ferro e fuoco l’Europa, causando decine di milioni di vittime, E’ una colpa.
– L’idolatrare il Deutschland Uber Alles E’ una colpa.
– Ritenere che il vae victis sia sinonimo di civiltà E’ una colpa.
Il post di Gpg imperatrice era:
http://www.rischiocalcolato.it/2013/11/la-francia-economicamente-umiliata-e-vittima-della-macchina-del-tempo-delleurozona-alla-fine-usera-latomica.html
http://www.finanzacritica.it/2013/11/bce-timorosa-coraggiosa-o-disperata/
La disperazione dell’inevitabilità…
“Come per le 2 volte precedenti la Germania ne uscira’ a pezzi, dopo aver causato danni incommensurabili al resto del continente, e sempre per la stessa ragione (la necessita’ di “crescere” economicamente alle spese degli altri), o se siete “filo-teutonici” (oltre a Monti ed alla cricca dei ladri nostrani della casta, ne sono rimasti ben pochi), come le due volte precedenti l’Europa rifiutera’ di diventare “efficiente” come la povera Germania.”
Ma dove vogliono arrivare questi idioti (di Dusseldorf e dintorni)?
E speriamo che la Francia usi “solo” l’atomica della svalutazione.
Come dice il Capitano:” la storia ama fare la rima”
“Prima o poi arriverà il momento di una Norimberga dell’economia e della finanza e assisteremo a quattro disperati che si scaricheranno a vicenda le responsabilità di come hanno affrontato e amministrato questa crisi.”
La storia ne chiederà conto. In primis a chi ha accettato tutto questo mettendo in ginocchio un continente intero.
Curioso, mi ricorda quando accusavano l’Italia fascista di Imperialismo, e chi lo faceva erano la Francia e L’inghilterra. Se volete andare a studiare la storia, non limitatevi al 900, andate anche oltre, e vi accorgerete che la Germania esiste da un tempo relativamente breve, esattamente come l’Italia. Che la Germania fosse più militarista di Francia o Inghilterra, o Russia, è tutto da dimostrare, visto anche chi di loro ha avuto gl’imperi.
Che poi vorrei capire, perchè trovate cosi scandaloso che qualcuno cerchi di diventare una potenza economica, che male c’è? Forse che noi Italiani non ci masturbavamo quando eravamo la 6 potenza industriale del mondo? Forse che gli USA non lo sono stati egemoni per 60 anni? e l’ UK? Perchè con loro nessuna di questa antipatia? O il giappone? Solo la germania ci irrita cosi? Forse che noi non siamo schiavi del dollaro? La verità sulla guerra la sapremo forse tra 100 anni, fino allora dovremo continuare a pensare che i cattivi sono, che strano ma non è una novità, solo quelli che perdono.
E visto che questi IDIOTI di dusserdorf, sono gli stessi che hanno prestato soldi a cani e porci, che probabilmente non riavranno mai, secondo il vostro parere cosa dovrebbero fare, prestarne ancora? Ripeto, se siete tutti cosi generosi, tirateli fuori voi sti soldi, ma vedo che si piange ancora per un miserabile 6 per mille che ci hanno preso sui CC nel 92, non sui patrimoni, solo sui liquidi. Perchè alla fine di tutte le chiacchere, è questo che tutti vogliono dalla germania, che si carichino dei debiti dell’europa. Io fossi il loro sarei già uscita dall’euro, poi si vede come va a finire, tra chi parla e chi fa.
stanziale@finanza,
Truccare i conti? se è vero, significa che anche loro sono in difficoltà, e allora che cosa vogliamo da loro?
Mini job ? Molto più ragionevole del “reddito di cittadinanza” almeno li lo stato aiuta chi lavora, e chi lo fa non lo fa in nero, come succede da noi con cassa integrazione e disoccupazione, e aiuta le aziende invece di affossare lo stato.
Il “beggar thy neighbour”, ad esempio, intendi quella svalutazione a cui noi continuamente aspiriamo? E il dollaro USA a 1,38 come la chiami tu? O lo stampaggio a ruota libera di G.B E Giappone? E le condizioni salariali in Cina? Non sono manovre economiche scorrette? E i diversi livelli di tassazione? Però perchè non si rompe le balle all’Irlanda che permette alle multinazionali Yankee di pagare una miseria? Sveglia gente, TUTTI fanno cosi, e chi non lo fa è soloperchè non può. Mi sa che noi PIIGS ci diamo troppa importanza, la guerra economica mondiale ha altri interpreti, noi siamo solo comparse (ed è anche per colpa nostra).
Kurskit. E’ chiaro da un bel pezzo che fai disinformazione, ma ciononostante qualcuno ti deve rispondere. Qui non c’e’ nessuno che vuole i soldi della tua Germania, sono loro finora che si prendono i nostri grazie a politici barzelletta che tu hai votato. Noi vogliamo solo che si levino dalle palle, e di ricomnciare a battere moneta.
Non hai tutti i torti nel dare anche a noi la responsabilità di tutto ciò e di non scandalizzarti del comportamento tedesco, la ragione non sta mai da una parte sola. E, personalmente, leggere nel blog un parere diverso dalla maggioranza dei partecipanti lo considero un arricchimento ed uno stimolo in più a pensare e a non considerare un opinione sola.
Quello che imputo alla Germania (che è egoista come tutti, fa i propri interessi come tutti)
e che è in una comunità che si chiama Europa (non ridete della mia ingenuità), ma di questa comunità (si sarà stancata di mantenerci tutti 😆 ) non ne vuole più sapere. E allora decida cosa vuole fare perchè forse ci avra rimesso dei soldi (e quando li presti male ti prendi le tue responsabilità), ma mi sembra che ora ci sta guadagnando bene, un pò perchè sono bravi, per carità, ma anche perchè hanno dei vantaggi ai quali non vogliono rinunciare che danneggiano il resto della comunità.
Se vogliono essere leader, si comportino da leader e non da dittatori.
Se non gli andiamo bene, si prendino le loro responsabilità e se ne vadano. Se non lo fanno non è certo per spirito di responsabilità ma perchè hanno i loro interessi.
Quanto a noi, relativamente al fatto che non contiamo niente, non si può fare altro che darti ragione. Ringraziamo il nostro arco parlamentare e noi che lo abbiamo votato.
Grazie, finalmente un ragionamento equilibrato, che condivido in pieno. Vorrei solo far presente un’ipotesi che qui e altrove è scartata a priori: Come dice il Capitano, la germania ha grossi problemi finanziari, non è possibile che prima di provare ad aiutare gli altri senta il ragionevole bisogno di rinforzarsi? E non è possibile che il suo atteggiamento di sicurezza serva anche a garantirgli quel denaro a bassissimo costo che , sempre se, come credo, il capitano ha ragione, gli è vitale in questo momento per riuscire a riparare i danni fatti dal suo sistema bancario?
Non è convenienza anche dei vagoni che la locomotiva venga riparata? Se mentre tuti, Francia compresa, stanno perdendo colpi, perchè non si vuole ammettere che forse è la sua strategia quella giusta? E’ un’ipotesi, ma vale la pena di considerarla, o no?
“…E non è possibile che il suo atteggiamento di sicurezza serva anche a garantirgli quel denaro a bassissimo costo che , sempre se, come credo, il capitano ha ragione, gli è vitale in questo momento per riuscire a riparare i danni fatti dal suo sistema bancario”
Chiamali locomotiva, chiamali leader, ma sempre in una comunità sono, non possono pretendere di riparare le loro cazzate asfaltando tutto e tutti. Quello che stà sui maroni dei tedeschi è che pretendono serietà da noi (giustamente beninteso), ma si comportano come aguzzini con il resto d’ Europa (vedi la fame e la miseria in Grecia, non parliamo di noi)per rimediare ai buchi dei loro bilanci creati dalla loro serietà ed onestà.
Kurskit, ora sono troppo stanco, devo mangiare ed e’ tardi per fare un altro commento in cui sostengo nei dettagli che fai disinformazione, rimandiamo alla prossima volta, ok? Comunque quando uno posta quel commento (che non era mio) sui tedeschi cosi’ ben articolato, dovresti controbattere punto per punto…scivere questo no, perche’..ecc ecc. Invece, NON rispondi, se non con luoghi comuni peraltro spesso errati, e questa e’ disinformazione… nel merito, ai prossimi commenti, ti rispondero’, cosi’ riempiamo tutta la pagina( almeno finche’ il padrone del blog non si rompera’…). Ti auguro una buona notte ed un felice sogno erotico con la kulona che per te , par di capire , sarebbe un onore -:)))
Kurskit
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12564
«La ragione per cui in Europa esistono due pesi e due misure è semplice. L’Italia è una diretta concorrente della Germania sul piano industriale e quindi va penalizzata con l’austerity. La
Spagna e altri paesi Ue al contrario sono debitori di Berlino e quindi non vanno troppo indeboliti o non riusciranno a pagare». Lo sottolinea Alberto Bagnai, professore di Politica economica all’Università G. D’Annunzio di Pescara e autore del libro “Il tramonto dell’euro”. Gli italiani sono stati costretti a fare i salti mortali per pagare le tasse e fare rientrare il deficit al di sotto del 3% del Pil. Ad altri Stati come la Spagna, i Paesi Bassi e la Francia è stato invece consentito di derogare tranquillamente a quanto previsto nel trattato di Maastricht. Mentre la regola inclusa nei trattati secondo cui nessun Paese membro deve superare il 6% del surplus commerciale è violata da Germania, Lussemburgo e dalla stessa Olanda, senza che nessuno osi aprire una procedura d’infrazione.”
Due pesi e due misure. Ecco un altra cosa che non mi va di tedeschi e company.
Ma se sono cosi bravi, ricchi e virtuosi come pensano che bisogno hanno di infrangere le regole a discapito degli altri?
Ripeto, se pretendi serietà ed onestà devi anche dimostrare di praticarle a tua volta.
Questo vuol dire essere leader.
Non dico che non hanno ragione nei nostri confronti, siamo poco “tedeschi” (qualche pregio ce l’hanno pure loro beniteso, ma noi abbiamo tanto di più che loro non avranno mai, tanto per chiarire e io credo che lo sappiano. Il giusto equilibrio stà perfettamente a metà tra noi e loro, anzi un 1 % in più dalla nostra parte), ma quando pretendi correttezza, questa devi dimostrare e non ti devi adeguare al livello di chi critichi, altrimenti diventi ipocrita e perdi il diritto di lamentarti degli altri, perdi la credibilità che ti sei conquistato con il tuo lavoro.
Devi essere connesso per inviare un commento.
Andrea,
la liquidità alle PMI è importante ma è evidentemente una misura tampone.
Oggi le PMI non chiedono quasi mai credito per finanziare progetti, R&S, ed in generale investimenti legati ad una possibilità di crescita futura, che ripaga il debito, chiedono liquidità per pagare debiti già contratti da rifinanziare o peggio per sostenere l’attività corrente. Ma se non c’è redditività di impresa l’incaglio è assicurato.
Oggi serve rimettere in tiro la filiera, in tiro vuol dire pull , deve crescere la domanda, non push .
Per far crescere la domanda occorre ridurre le tasse ai cittadini, lavoratori consumatori, e soprattutto dare qualche certezza di stabilità del prelievo fiscale su un orizzonte temporale di qualche anno. Se non ripartono i consumi non riparte l’occupazione.