MACHIAVELLI E IL GOVERNO CHE CADRA’!
Ormai i lettori di Icebergfinanza il nostro Machiavelli lo conoscono bene, come scriveva Ostellino sul Corriere della Sera …
«Un uomo che voglia fare in tutte le parte professione di buono, conviene ruini infra tanti che non sono buoni. Onde è necessario a uno principe, volendosi mantenere, imparare a poter non essere buono, e usarlo o non l’usare secondo la necessità». Il Principe, dunque, non celebra la malvagità, ma la dà per scontata, e dice che i mezzi sono da considerarsi «onorevoli», diciamo noi «utili», in relazione all’«evento della cosa», cioè al risultato. Insomma, l’autentica moralità consiste nella «gerarchia dei fini» che si vogliono perseguire; non è neppure vero che «il fine (in Machiavelli) giustifica i mezzi», come vuole la vulgata popolare, bensì che è il fine, moralmente, realisticamente e laicamente ponderato, che giustifica di volta in volta se stesso. L’errore consiste nell’operare secondo regole che non tengano conto della realtà. È sbagliato non distinguere – come suggeriva, invece, realisticamente e saggiamente, il liberale Benedetto Croce – fra Politica Economia e Etica (tre dominii dell’uomo, differenti), facendo di ogni erba un fascio, e astraendo dalla molteplice realtà effettuale che è, poi, il terreno sul quale operano l’uomo politico e quello d’affari.
Il miglior piazzista d’Italia, non sta facendo altro che i suoi interessi, l’uomo politico e d’affari insieme, lui ha una sua etica, i suoi affari gli affari suoi, al momento opportuno, questo governo sarà come piuma al vento …
Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari. Il destino del governo Letta si deciderà qui. Nel giro di qualche settimana spetteranno all’organismo di Palazzo Madama alcune delle decisioni più delicate di tutta la legislatura. Dalle richieste di autorizzazioni giudiziarie, fino all’incandidabilità o persino l’arresto per i senatori indagati e condannati.
Al centro delle attenzioni dei ventitré componenti, nemmeno a dirlo, Silvio Berlusconi. Il leader del Pdl che dopo un ventennio a Montecitorio, a febbraio è stato eletto per la prima volta al Senato. I problemi per la maggioranza potrebbero arrivare molto presto. «Il MoVimento 5 Stelle – ha scritto oggi Beppe Grillo sul suo blog – chiederà la sua ineleggibilità (di Berlusconi, ndr) in Parlamento per l’applicazione della legge del 1957 per cui i titolari di una concessione pubblica e i rappresentanti legali di una società che fa affari con lo Stato non possono essere eletti». La sede di discussione sarà proprio la giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari.
Leggi il resto: Linkiesta.
Diceva il buon Niccolò che “… perché il nostro libero arbitrio non sia spento, iudico potere essere vero che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che etiam lei ne lasci governare l’altra metà, o presso di noi”
Non dimenticatevi che questo è e resta un anno decisamente “double face”.
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quando i sondaggi lo vedranno in vantaggio, il pdl staccherà la spina, ed un pretesto si troverà sicuramente per giustificare la mossa.