AMERICA: CONSUMER CONFIDENCE INDEX TUFFO DALLA SCOGLIERA
Ad onor del vero devo dire che non ho mai dato troppo riscontro a questo dato, un dato ricavato da un’indagine, quella sulla fiducia dei consumatori che si basa su un’intervista a qualche migliaia di anime, su un popolazione di 300 milioni.
Ieri Il Conference Board ha comunicato oggi che il suo indice che misura la fiducia dei consumatori è calato a gennaio, rispetto a dicembre, da 66,7 punti a 58,6 punti. Si tratta del più basso livello dal novembre del 2011. Gli economisti avevano atteso 65,1 punti. Il sottoindice relativo alla situazione attuale è sceso, rispetto a dicembre, da a 57,3 punti e quello relativo alle aspettative da 68,1 a 59,5 punti.
Ma come con tutta la cocaina che gira in America nelle strade e nei mercati, con la Federal Rserve che lancia dollari dagli elicotteri, questi si permettono di far crollare la fiducia addirittura a livelli che non si vedevano dal novembre 2011 rischiando di mettere in pericolo la cavalcata degli psicopatici cocainomani che guidano il rialzo ad oltranza della borsa americana?
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Ingrati ma non l’avete sentito il vostro presidente che ha aumentato le tasse solo allo zero virgola, che c’è lavoro per tutti non importa se lavorate solo per qualche giorno o qualche ora, il lavoro c’è consumate, consumate, consumate, l’America ha bisogno di Vo, coraggio!
and the other reality…
Chart: Bloomberg via ZEROHEDGE
In direzione ostinata e contraria, spiace scomodare il grande Fabrizio De Andrè, ma la cocaina fa brutti effetti, insieme all’alcool e al testosterone, a Wall Street stanno preoarando il botto… In che direzione? State sintonizzati la crisi durerà ancora qualche anno, avremo tempo e modo per scoprirlo!
State sintonizzati oggi in esclusiva lo sbarco ad Anzio!
Per chi volesse sostenere liberamente il nostro viaggio è disponibile MACHIAVELLI 2013 UN ANNO DOUBLE FACE un post da non perdere sulle prospettive geopolitiche, macroeconomiche e tecniche di un anno che si preannuncia decisamente DOUBLE FACE!
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Molte cosucce suggeriscono prudenza sugl’ usa e conseguentemente su tutti. Poco importa, secondo me, che alcuni periferici siano già oggi a prezzo di saldo. queste forti immissioni di liquidità, sempre a mio modesto parere, hanno lo scopo di fruire altra liquidità dalla classe retail. Vi ricordate il 2000? Anche allora fu così. Forti acquisti dal “parco buoi” suggeriscono molta prudenza. Inoltre, date un’occhiata al cesi, citigroup economic surprise index, e ricordiamoci che alla fine si allinea sempre all’andamento macro dell’economia. Chi si sente molto figo avrà pane per i suoi denti quest’anno, vedremo alla fine i risultati.