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RICCHEZZA E REDISTRIBUZIONE!

Scritto il alle 12:21 da icebergfinanza

Mentre prosegue la colletta della Caritas per permettere al buon Brunetta di adempiere al suo dovere di contribuente finito in bolletta noi andiamo a dare un’occhiata a cosa sta accadendo alla ricchezza degli italiani e alla classe media tenendo sempre conto che come diceva il buon Trilussa ….

Sai ched’è la statistica? È ’na cosa che serve pe’ fa’ un conto  in generale de la gente che nasce, che sta male, che  more, che va in carcere e che sposa. Ma pe’ me  la statistica curiosa è dove c’entra la  percentuale, pe’ via che, lì, la media è sempre eguale puro co’ la persona  bisognosa. Me spiego: da li conti che se fanno secondo  le statistiche d’adesso risurta che te tocca  un pollo all’anno: e, se nun entra ne le spese  tue, t’entra ne la statistica lo stesso perché  c’è un antro che ne magna due.

Secondo l’ultimo bollettino statistico della Banca d’Italia la distribuzione della ricchezza «è caratterizzata da un elevato grado di concentrazione»: alla fine del 2010 la metà più povera delle famiglie italiane deteneva il 9,4%  della ricchezza totale, mentre il 10% più ricco deteneva il 45,9% della ricchezza complessiva. CorrieredellaSera

Datemi il ministero delle finanza e vi garantisco che aiuterò il buon Brunetta e quelli come lui a trovare i soldi per pagare il suo mutuo, attraverso una patrimoniale “selettiva”, ribadisco “selettiva” risottolineo “selettiva” per non urtare la sensibilità di tutte le oche giulive che non amando il confronto la buttano in politica e starnazzano ma c’è già la patrimoniale, pure doppia, si quella sui fessi confezionata dall’idolo delle tifoserie europee Mariuccio Monti!

In molti mi hanno chiesto per quale motivo non amo Monti.

Nulla da dire sulla persona in confronto ai clowns di prima rispettabilità e affidabilità perfette assolutamente nulla, ma io non amo chi sale in cattedra e ci resta, senza mai scendere dando qua e la lezioni di moralità gratuite anche se indubbiamente necessarie a questo Paese.

Non amo chi un giorno dice una cosa e il giorno dopo un’altra. Quest’uomo ha avuto in canna il più efficace proiettile di argento della storia della Repubblica italiana, adatto a far sparire un mucchio di immondizia, caste e monopoli vari e non l’ha usato. Nessuno cenno di equità zero! E non mi si venga a dire che si stava per fare la fine della Grecia, che a Natale non c’erano soldi per pagare dipendenti pubblici o che gli speculatori politici non glielo hanno permesso perchè è una barzelletta per fessi.

Con l’arma dello spread poteva disintegrare qualunque resistenza ma non l’ha fatto. E non fatemi dire nulla a proposito dell’ humus finanziario con il quale ha concimato il suo governo!

Se dopo aver scatenato la più imponente ondata di tassazioni dirette o collaterali della storia con introiti mai registrati prima, il debito pubblico oggi ha superato la soglia dei 2000 miliardi. Forse gli scienziati economici al potere qualche domandina dovrebbero farsela invece che applicare moltiplicatori e ricette fiscali fallite!

Ovviamente c’è sempre qualche idiota che in questa occasione parla di maggiore crescita, maggiore sviluppo, ben pochi parlano di REDISTRIBUZIONE, ma questa è una vecchia storia sempre di attualità in Italia ma non solo…un paese dove “l’intelligente è un fesso anche lui”; dove “il furbo non usa mai parole chiare, e comanda non per la sua capacità ma per l’abilità di fingersi capace”; dove “i fessi hanno dei principi, i furbi soltanto dei fini”; dove “in generale il fesso è stupido, perché se non fosse stupido avrebbe cacciato via i furbi da parecchio tempo”; dove “ci sono i fessi intelligenti e colti che vorrebbero mandare via i furbi, ma non possono: primo, perché sono fessi; secondo, perché gli altri fessi sono stupidi e non li capiscono”; dove ” per andare avanti ci sono soltanto due sistemi: il primo è leccare i furbi; il secondo – che riesce meglio – consiste nel far loro paura; infatti, non c’è furbo che non abbia qualche marachella da nascondere, e non c’è furbo che non preferisca il quieto vivere alla lotta, e l’associazione con altri briganti alla guerra contro questi “.

Non ho nulla in contrario contro la ricchezza, anzi è una risorsa, ma spesso e volentieri in questo Paese è sinonimo di corruzione, mafia, manipolazione, evasione ed elusione. Ricchezza si a meno che non diventi pura accumulazione come i dati dimostrano in ogni parte del mondo, come diceva Giovanni Paolo II il  vero sviluppo non può consistere nella semplice accumulazione di ricchezza e nella maggiore disponibilità dei beni e servizi, se ciò si ottiene a prezzo del sottosviluppo delle moltitudini, e senza la dovuta considerazione per le dimensioni sociali, culturali e spirituali dell’essere umano.

L’EROSIONE – La crisi continua perciò a erodere la ricchezza netta delle famiglie italiane che nel 2011 ha subito un calo dello 0,7% a prezzi correnti e del 3,4% in termini reali. Nel dettaglio, alla fine dell’anno scorso il dato aggregato era pari a circa 8.619 miliardi di euro, corrispondenti a poco più di 140 mila euro pro capite e 350 mila euro in media per famiglia, tornando più o meno sui livelli di fine anni Novanta. L’analisi è contenuta nel Supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia, secondo cui dal 2007, quando la ricchezza raggiunse il suo valore massimo in termini reali, la riduzione è pari al 5,8%. E, secondo stime preliminari, un’ulteriore diminuzione dello 0,5% in termini nominali si è avuta nel primo semestre di quest’anno. (…)

LA DIMINUZIONE – Sulla base di queste e di altre informazioni, Bankitalia ipotizza una contrazione del valore della ricchezza in abitazioni per il primo semestre del 2012 dello 0,7%. Sempre a fine 2011 le passività finanziarie delle famiglie italiane, pari a 900 miliardi di euro, erano costituite per circa il 42% da mutui per l’acquisto dell’abitazione. La quota di indebitamento per esigenze di consumo ammontava a circa il 13,6%, le rimanenti forme di prestiti al 20% così come i debiti commerciali e gli altri conti passivi. (…)

Sempre in onore ai polli di Trilussa…

IL CONFRONTO – Eppure le famiglie italiane hanno ancora «un’elevata ricchezza netta», pari, nel 2010, a otto volte il reddito disponibile, contro l’8,2 del Regno Unito, l’8,1 della Francia, il 7,8 del Giappone, il 5,5 del Canada e il 5,3 degli Stati Uniti. Lo comunica Bankitalia aggiungendo che le famiglie italiane risultano anche «relativamente poco indebitate», con un ammontare dei debiti pari al 71% del reddito disponibile (in Francia e in Germania è di circa il 100%, negli Stati Uniti e in Giappone del 125%, in Canada del 150% e nel Regno Unito del 165%).

Detto questo mi raccomando alle prossime elezioni votate austerità e svalutazione interna, disintegrazione dei salari reali per tutti dopo che avete vissuto per anni sopra le vostre reali possibilità sempre in onore ai polli di Trilussa ovviamente. Sulla scheda elettorale tracciate un segno chiaro vicino ai tagli lineari alla sanità, all’istruzione, alla cultura, all’innovazione e soprattutto alla FAMIGLIA, istituzione obesa del nostro Paese foraggiata quotidianamente da sostegni e sussidi…sic!

E ancora tagliamo, recidiamo, tranciamo, svendiamo patrimoni statali in piena depressione, alieniamo per la gioia della speculazione gioielli e perle italiane, ma lasciamo perdere.

Putroppo l’Italia migliore sta ancora dormendo nel Paese delle Meraviglie e festeggia quotidianamente la festa di non compleanno! Auguri ne abbiamo davvero bisogno!

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22 commenti Commenta
polifilo
Scritto il 14 Dicembre 2012 at 14:23

Il contatto quotidiano con la propaganda di regime, che ieri lodava il federalismo e oggi il rigore, ci fa sapere che finalmente siamo lontani dal baratro per via del risanamento così efficacemente realizzato, mentre scopriamo che nel frattempo il nostro debito è aumentato al valore massimo di tutti i tempi.
Sembra inoltre che il paese assista passivamente di fronte all’operato di chi dice di avere la fiducia degli italiani e fa cadere un governo perché non ha ottenuto risultati e sette giorni dopo lo ripropone per altri cinque anni.
La confusione è totale e dato che chi non sa che strada prendere rischia di finire nel fosso, spero che succeda anche a questi figuri.
Mi auguro anche che chi si fa sostenere dalla clacque europea perché ne ha servito le istruzioni e applicato le ricette venga zittito da un rigurgito di democrazia.
La ipotetica opposizione non è meglio, perché desidera solo presentarsi in Europa come legittimata a seguire la politica di macello sociale che ha appoggiato finora.
A volte vorrei ridere per le farse che sono messe in scena, ma so che riderei sulla mia disfatta.
E’ arrivato il momento di dire BASTA. Non voglio più marciare ai vostri ordini.

aglio
Scritto il 14 Dicembre 2012 at 15:03

Ho ricevuto in questi giorni il calendario di un’Opera di carità molto nota a Bologna (Padre Marella).
Voglio riportarvene 3 messaggi che trovo tanto semplici quanto importanti:

“Vi sono persone che si impegnano nella vita per diventare esperti operatori finanziari. Con tutto il rispetto per questi fratelli, la professione che hanno scelto richiede comportamenti dettati da cinica spietatezza, pronta a colpire e a speculare sulle debolezze ed errori altrui. In tutto questo non c’è nulla di umano, nè tanto meno, nulla di caritatevole”

“Siamo nell’era del consumismo. Tutto il nostro sistema economico è impostato sulla produzione e sul consumo. Siamo però molto miopi, perchè pensiamo che il mercato non si saturi mai. Sarebbe anzi saggio produrre ciò che con certezza si consuma, e non indurre ad acquistare cose inutili”

“Educare al risparmio è sempre stato obiettivo dei bravi genitori e un punto di riferimento di tutti i veri educatori. Oggi, nell’era del consumismo, questo valore non è più così apprezzato.
Si cambiano e si rinnovano cose ancora in piena efficienza, si vuol essere all’ultima moda e non si accetta di essere inferiori a nessun altro, a costo di indebitarsi per apparire sempre all’altezza delle situazioni. Risparmiare invece è segno di lungimiranza e saggezza”.

@dorf
(riferito al tuo commento sul post precedente)
Anch’io come te (e penso proprio come moltissimi altri) ne ho abbastanza, e vorrei fare qualcosa per cambiare. Ma vedo anche che sono ben poche le persone in cui poter riporre la mia fiducia.
Perciò non mi vergogno di dirti che… sì io prego. E digiuno (anche se con poca costanza…).
Piuttosto che dar credito ai nostri politicanti e a tutta la loro claque interna ed internazionale, mi fido di più della Madonna, che a Medjugorje ha più volte detto che con preghiere e digiuno si possono fermare anche le guerre. E continuamente invita a perseverare nella preghiera.

Forse il mio commento è fuori luogo (non siamo forse in un sito “finanza.com”?),
ma se togliamo Dio dalla nostra vita, c’è forse qualcosa di maggior valore con cui “rimpiazzarlo”?

Buon Natale ciurma!

Buon Natale Andrea.

icebergfinanza
Scritto il 14 Dicembre 2012 at 16:29

aglio@finanza,

Perchè fuori luogo… Nel mio libro ho scritto che la dimensione spirituale dell’uomo non può essere dimenticata! Andrea

ilcuculo
Scritto il 14 Dicembre 2012 at 17:03

Andrea,

lo sai bene come la penso sulla patrimoniale “selettiva”, sa ci sarà sarà selettiva come sono “intelligenti” le bombe intelligenti quelle che …purtroppo per quanto intelligenti non si può escludere “danni collaterali”.

Se tuo nonno aveva un terreno e poi ci ha costruito su una palazzina e tu erediti 4 appartamenti e per la statistica sei ricco a finisci nella patrimoniale “selettiva” ti tocca venderne uno per pagare la patrimoniale, ma il mercato è fermo e manco riesci a venderlo , allora devi svenderlo o ipotecarlo e farti prestare i soldi … a te parrebbe EQUO ?

ilcuculo
Scritto il 14 Dicembre 2012 at 17:07

ilcuculo@finanza,

Perchè se invece mi metti le soglie a un paio di milioni e Euro di Valore catastale in carico ad un singolo individuo … il gettito diventa troppo basso e tanto vale ….

No io all’equità tramite patrimoniale non ci credo, o tartassi la parte alta della classe media DISTRUGGENDOLA !!! o non ne fai nulla.

Io personalmente voto con il portafoglio , se Bersani nomina la Patrimoniale io non lo voto.

dorf001
Scritto il 14 Dicembre 2012 at 17:10

aglio@finanza,

ciao Aglio. non sei fuori luogo. pregare è utile. puoi far seguire qualche fatto se vuoi. sei tu a decidere. io è da anni che combatto battaglie. anni ripeto, vuol dire più di 5. ho scritto alla camera al senato. a molti giornali. a tramissioni tv. sono andato personalmente in piccole tv per invitarli a far parlare persone informate sui fatti. tipo: truffa del signoraggio. primario e secondario. la truffa più grande che ci sia sulla terra. poi anche sulle scie chimiche. poi sulla falsa medicina, la truffa della chemioterapia. e ce ne sarebbero atri di argomenti utili. tipo l’energia. orà c’è il metodo KESHE. se è vero sarà una rivoluzione su tutto il pianeta. basta informarsi. ho parlato col mio sindaco. gli ho proposto di far venire mazzalai nel mio paese. si si tutto bene, poi è sparito sto stronzo. ho parlato col sindaco tosi. sà della truffa del signoraggio, ma tace, no fa nulla. lui ha tantissima stima di profumo e di passera. bravo eh? si chiama tenersi strtta la carega. certo che a volte ci si abbatte. ma poi bidogna rialzarsi e combattere di nuovo. dicendo la verità.

senti ti consiglio un buon libro. autore donald walsch: conversazione con DIO. terzo volume. lo trovi anche gratis in biblioteca. che altro vuoi che ti dica?

spero che il 21 dicembre sia l’arrivo di un nuovo mondo. di maggiore consapevolezza. solo cosi’ la gente si sveglia dal coma indotto dalla tv e giornali. e dopo capirà la verità e agirà di conseguenza. buona lettura.

by DORF

aglio
Scritto il 14 Dicembre 2012 at 17:22

ilcuculo@finanza,

Mi rendo conto che è una provocazione molto “forte”, (e io non è mica che razzoli così bene come “predico”), ma tanti anni fa Uno disse che LA soluzione era quella che “chi ha due tuniche ne dia una a chi non ne ha”. Così accumulerebbe un tesoro in cielo, là dove la ruggine e la tignola non corrodono….

Mmmmhhh….Decisamente utopistico……no?
(anche se in fondo tutto ciò che si possiede un giorno lo dovremo lasciare)

icebergfinanza
Scritto il 14 Dicembre 2012 at 17:30

ilcuculo@finanza,

Cuculo … la tua immaginazione è confinata ad una sola opzione e poi si può sempre discutere di franchigie. Ne esistono altre ma non ho il tempo per parlarne.

ilcuculo
Scritto il 14 Dicembre 2012 at 17:40

aglio@finanza: ilcuculo@finanza, e la tignola non corrodono….Mmmmhhh….Decisamente utopistico……no?(anche se in fondo tutto ciò che si possiede un giorno lo dovremo lasciare)

Si Aglio spereri proprio di lasciare qualcosa ai miei figli …

aglio
Scritto il 14 Dicembre 2012 at 17:42

dorf001@finanza,

Grazie Dorf,
E’ anche grazie ai tuoi post e ai preziosi link che spesso metti (nonchè al lavoro di Andrea e agli altri commenti che ne seguono) se mi sento più consapevole anche solo rispetto a pochi anni fa.
Il grosso problema è rendere concreta questa consapevolezza nella quotidianità.
Rompere con anni di abitudini e condizionamenti, in parte e con fatica è anche possibile, a livello singolo.
Più difficile seguire (o farsi seguire da) qualcuno e poi restare coerenti!
Probabilmente dipende sempre da ciò che sei disposto a perdere. E mi sa che io sono ancora troppo superficiale per affrontare davvero questa domanda.

ilcuculo
Scritto il 14 Dicembre 2012 at 17:47

dorf001@finanza
metodo KESHE
,

Dorf,

non te ne perdi una….

dorf001
Scritto il 14 Dicembre 2012 at 19:05

ilcuculo@finanza,

visto? dai ti mando il link delle conferenze prossime. una a padova e una brescia. cosi vai là e ti godi a sputtanarlo. perchè so che tu non credi a niente. solo alla scienza ufficiale. quella della tv, dei giornali e dei libroni dei soloni cattedrattici. qui TUTTE LE INFO PER GLI APPUNTAMENTI KESHE DI DICEMBRE LE TROVI QUI:

http://www.youdream.info/TalentGold2012.html

http://www.acirmo.org/it/home.htm

ciao DORF

ferrariferrari
Scritto il 14 Dicembre 2012 at 19:06

con la redistribuzione si sposta solo il problema in avanti, non si risolve la crisi, questa più che la crisi del debito è la crisi della globalizzazione e della delocalizzazione, finchè le imprese sposteranno la produzione in cina, india, romania, serbia, polonia, etc. licenziando in italia in europa ed in usa, e poi rivendendo quei prodotti e servizi in occidente, non si uscirà mai dalla crisi. ma molti lo capiranno solo quando in occidente non lavorerà più nessuno.
basterebbe bloccare tutte le importazioni di beni e servizi da quei paesi e la domanda di beni e servizi interna porterebbe alla riapertura delle fabbriche in italia, a nuove assunzioni, all’aumento del reddito etc.
e non si tratta nemeno di libero mercato, ma di concorrenza sleale, perchè per esempio se un imprenditore che produce biciclette sposta la broduzione in serbia dove la manodopera costa 300 € al mese e poi vende le biciclette in italia, fa concorrenza sleale all’imprenditore che produce in italia che paga la manodopera 1.200 € al mese più tasse e contributi.

ilcuculo
Scritto il 14 Dicembre 2012 at 21:15

dorf001@finanza,

Ma io non ho intenzione di sputtanare nessuno. La scienza è sostanzialmente un metodo, fuori da quel metodo non è scienza è qualcosa di altro e , semplicemente , mi interssa poco. Quando invece qualcuno vuole chiamare scienza ciò che scienza non è sento puzza di imbroglio.

lacassandra
Scritto il 14 Dicembre 2012 at 21:16

http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2012/12/14/FINANZA-2-Il-report-che-porta-a-galla-i-trucchi-della-Germania/3/346947/

Ma in Germania va molto peggio….ma non fatelo sapere a Oscar Giannino….

luigiza
Scritto il 15 Dicembre 2012 at 09:51

ilcuculo@finanza,

Cuculo le tue sono argomentazioni valide ma credo che ti sia sfuggita una frase che Andrea ha scritto nel suo articolo qui sopra e che riporto:

Ricchezza si a meno che non diventi pura accumulazione come i dati dimostrano

Ora é compito della Politica creare le condizioni perchè la società possa creare opportunità nelle quali la ricchezza accumulata trovi interesse ad andare.

Questi politicanti fanno l’esatto contrario, tarpano le ali ai visionari pronti a rischiare magari anche col proprio e li fanno scappare.
Quelli che restano non possono allora che proccuparsi del futuro che non c’è più e si tutelano nell’unico modo che ritengono utile: accumulare e nascondere ricchezza (o presunta tale perchè ricchezza non sarà quando verrà il redde rationem).

Noi italiani ed occidentali tutti siamo in mano a dei deficienti prima ancora che a dei criminali, incapaci di creare un progetto, una idea attorno alla quale chiamre a raccolta la società tutta.

Non c’é niente oltre che aria fritta e vuote parole.

icebergfinanza
Scritto il 15 Dicembre 2012 at 10:11

luigiza@finanza,

Chapeau …

icebergfinanza
Scritto il 15 Dicembre 2012 at 10:14

ferrariferrari@finanza,

E’ ovvio che non basta redistribuire ma da qualche parte bisogna iniziare… Globalizzazione Glocalismo Protezionismo sono altri argomenti…

ilcuculo
Scritto il 15 Dicembre 2012 at 19:06

luigiza@finanza,

Di quale “redde rationem” parli ?

Suggeriso la lettura di “Canale Mussolini” di Pennacchi, in cui tra tante cose si racconta di come negli anni ’20 le lege cooperative del veneto e dell’emilia, per aiutare i braccianti, gente disperata , che non aveva nulla, ridotta in miseria assoluta, attaccava i mezzadri, gente decisamente povera ma che lavorando come somari da stella a stella avevano di che mangiare e magari possedevano una mucca, un cavallo…

Non andavano ad attaccare la grande proprietà, andavano ad attaccare chi stava appena meglio di loro.

stanziale
Scritto il 16 Dicembre 2012 at 10:36

Lasciamo stare la dichiarazione di Brunetta, perche’ penso che e’ vero l’opposto di quanto ha detto. Mi risulta che l’imu non colpisce affatto chi possiede un reddito oltre le 100000 euro annui. Sembra che appunto chi ha un reddito alto ci guadagna(fonte: Virgilio). Quindi e’ l’imposta piu’ reazionaria mai ideata, chiaramente anticostituzionale e nessuno tantomeno Napolitano ha battuto ciglio. E’ del tutto naturale visto di chi fa gli interessi questo governo , del resto basta vedere il numero degli immobili che hanno Monti, Fornero, Cancellieri, Padrone Griffi ecc. ecc. non mi stupirei se venga fuori la notizia che quando fanno il consiglio dei ministri si mettono la parrucca.

dorf001
Scritto il 16 Dicembre 2012 at 14:27

alessandroecristina@finanza,

ciao alessandro. capisco la tua angoscia. ma non tutti i giornali o giornalisti sono cacca pura comequelli che citi tu. ancora si trova qualcuno che dice la verità. leggi sotto.

PERCHE’ UN MONTI CHE FALLISCE E’ UN “TECNICO” E IL CORREA CHE HA SUCCESSO E’ UN “ECONOMISTA SINISTRORSO” ?

in questo lungo articolo, si critica le cazzate che dice il new york times. fumo negli occhi x i gonzi. simili alle cazzate che scrive repubblica.

DI BILL BLACK
Naked Capitalism

Il New York Times ha pubblicato profili di leader nazionali quali Mario Monti per l’Italia e Rafael Correa per l’Ecuador. Vorrei invitare i lettori a porre a confronto il trattamento reverenziale riservato a Monti con quello riservato a Correa. La prossima volta che qualcuno vi dice che il NYT è un giornale “di sinistra” potrete fargli vedere quanto si spinga a destra nelle questioni finanziarie.

http://topics.nytimes.mariomonti

http://topics.nytimes.rafaelcorrea

in pratica il NYT scrive in neolingua orweliana. cioè dice tutto l’opposto si quello xhe è.
se tu hai letto: il grande fratello di ORWELL capisci al volo.

in pratica mario monti è nato con la camicia, non ha mai fatto nessuno sforzo nella sua vita. mentre correa si è fatto da solo, e con tanto sudore. monti è semplicemente una nullità umana, un utile idiota messo li x obbedire come un cagnolino ai suoi padroni banchieri.

È importante comprendere che Correa ha avuto successo dove Monti ha fallito perché Correa è un tecnico esperto, mentre Monti resta fedele a dogmi neoliberisti che si sono ripetutamente dimostrati errati. Monti non è più tecnico di quanto i ciarlatani che alla fine del XIX Secolo continuavano a fare salassi fossero veri dottori. La ricetta dell’austerity per “guarire” dalla Grande Recessione non è un concetto economico – è pura illusione. Paul Krugman l’ha sottolineato ripetutamente nei suoi articoli sul NYT, ma molti di quelli che ci scrivono non l’hanno capito. Il profilo di Monti, ad esempio, contiene capolavori come queste frasi sulla designazione di Monti nel novembre del 2011: “Ma anche il cambio al governo – e un pacchetto di misure di austerity di 40 miliardi di dollari, incluso un aumento delle tasse e una radicale riforma pensionistica – non ha tranquillizzato i mercati [finanziari].” L’autore trova sconvolgente che l’impegno di Monti a gettare l’Italia nella recessione tramite un’austerity autolesionista non abbia “tranquillizzato i mercati”. Per quale motivo un giornalista possa pensare che i mercati finanziari (chi presta) si dovrebbero “tranquillizzare” sapendo che i loro creditori si avviano alla recessione, va al di là della mia immaginazione.

Ma la retorica sul mito montiano non si centra solo sull’analisi che si può fare degli sforzi di Monti per rendere più facile il salvataggio delle banche. La questione centrale è che quando si smonta quella retorica viene fuori che i giornalisti del NYT sapevano benissimo che l’audacia fittizia di Monti voleva rendere più facile quel salvataggio. Significa che i medesimi reporter sempliciotti che avevano accettato il mito montiano che un governo non eletto di banchieri avrebbe operato nell’interesse nazionale dell’Italia perché non aveva “una base elettorale da proteggere”, quei reporter sapevano che tutto ciò era falso. Sapevano che la principale strategia di Monti era la protezione della sua “base elettorale” – le banche – rendendo più semplice il loro salvataggio.

l’articolo è questo. http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11213

è importante leggerlo tutto. questo si che bisognerebbe scriverlo ogni giorno prima della campagna elettorale. che il popolo capisca con chi abbiamo a che fare. il robot assassino voluto dai banchieri. era più umano il robot di terminator, 1000 volte. perchè quello del film, alla fine capi’ perchè quel bambino piangeva. capi’ alla fine quel robot cosa vuol dire essere umano.

mentre monti squallido come è non ha nessuna pietà di chi muore o si suicida. lui se ne frega.

rileggere questo articolo almeno 3 volte. eppoi passarlo ai vostri familiari, amici, conoscenti, e passarlo ai giornali italiani. ahh già che ci siete passatelo a quel buffone di benigni.

by DORF

ilcuculo
Scritto il 17 Dicembre 2012 at 09:42

Alcune considerazione:

il 10% delle famiglie detiene il 50% della ricchezza italiana, e sanno bene chi li rappresenta politicamente, anche il 50% delle famiglie che detiene solo il 10% della ricchezza dovrebbe avere una chiara rappresentanza politica anche se poi in realtàquesto non avviene ed il loro peso politico viene sapientemente confuso e disperso in mille polulismi di vario genere e colore.

Io però vorrei capire chi può rappresentare politicamente ed in MODO ESPLICITO quel 40% di famiglie che detiene il 40% della ricchezza e che sono la classe media di questo paese e che se visti dal punto di vista fiscale generano la maggior parte delle entrate fiscali del paese.
Molta taxation niente representation !

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