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BENVENUTI NEL NUOVO DECENNIO PERDUTO!

Scritto il alle 07:22 da icebergfinanza

Quante luci in fondo al tunnel, quante situazioni fondamentalmente sane e quanti bottom abbiamo vissuto insieme cari lettori di Icebergfinanza, l’ottimismo istituzionale di maniera serve a ben poco quando è alimentato solo dalla frenesia di tornare a fare tutto come era prima, con le stesse ricette, le stesse fallimentari ideologie che l’hanno alimentato.

Se qualche ingenuo navigatore continua a preferire l’ottimismo di maniera rispetto alla consapevolezza costruttiva, levi le ancore e salpi per lidi che si addattano meglio alla propria sensibilità, mari meravigliosi adatti alle sue illusioni ce ne sono in ogni angolo della terra.

Vi ricordate il nostro J.K.Galbraith… ” Come sempre nella storia capacità finanziaria e perspicacia polita sono inversamente proporzionali. La salvezza a lunga scadenza non è mai stata apprezzata dagli uomini d’affari se essa comporta adesso una perturbazione nel normale andamento della vita e nel proprio utile. Cosi si auspicherà l’inazione al presente anche se essa significa gravi guai nel futuro. Questa è la minaccia per il capitalismo (…) E’ ciò che agli uomini che sanno che le cose vanno molto male fa dire che la situazione è fondamentalmente sana!

Nel lontano 2007 scrissi che non sarebbe stato possibile assistere alla ripresa del mercato immobiliare non prima di almeno una decina di anni, mercato che incominciò la sua parabola discendente ancora nel 2005 e che una crisi di queste dimensioni empiricamente aveva mediamente bisogno di almeno 7/8 anni per ricomporsi anche se quella che chiamavo la tempesta perfetta era la più grave dellla storia economico/finanziaria, simile in tutto e per tutto alla “lost decade” giapponese e che avremmo avuto bisogno di almeno oltre dieci anni per stabilizzarci.

Magra consolazione!

Ad aprile il Vostro professore preferito ha ricordato a tutti che la Crisi è superata, ora rilassatevi…

All’economia mondiale occorreranno 10 anni per uscire dalla crisi finanziaria iniziata nel 2008. Lo ha detto il capo economista del Fondo monetario internazionale, Olivier Blanchard, in un’intervista pubblicata sul sito internet ungherese Portfolio.hu. Blanchard ha chiarito che ancora non si tratta di un “decennio perso” come quello che ha caratterizzato il Giappone dall´inizio degli anni ´90, ma ha sottolineato che per ritornare ai livelli pre-crisi l´economia mondiale avrà bisogno di almeno un decennio.

Appuntamento rinviato al 2018 quindi per l´uscita dal pantano della crisi, a dispetto delle previsioni più ottimiste che prevedono già per il 2013 il ritorno dell´economia mondiale su un sentiero di crescita. Finanzaonline

Ma certo non si tratta di un decennio perduto, oltre 200 milioni di disoccupati in tutto il mondo, sono noccioline, buona ripresa a tutti e mi raccomando continuate a leggere e guardare giornali e telegiornali,anestetizzati  dalle illusioni e dall’ottimismo istituzionale, mentre quotidianamente continuano a fottervi il Vostro futuro salvando banche e amici degli amici psicopatici incompetenti e falliti a dir poco!

A proposito, ad ottobre primo appuntamento per il popolo di Icebergfinanza il 27 in terra piemontese! Tenetevi liberi, saranno fuochi artificiali!

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8 commenti Commenta
gnutim
Scritto il 4 Ottobre 2012 at 08:49

quando il buon giorno si vede dal mattino…

buon giorno capitano!!!

:):):)

mirrortrading
Scritto il 4 Ottobre 2012 at 09:51

Buongiorno a tutti.
Sono tornato dalla Mongolia dove ho vissuto per alcune settimane sia nelle loro tende mangiando dalla natura (viaggio nel passato di almeno 100 anni) sia nei paesetti piccoli , città medie nella capitale UlaanBabaatar.

Premetto che la Mongolia è attualmente in crescita esponenziale, e che di banche ce ne sono tantissime, credo stiano innondando il sistema di credito, anche se non ho dati per certificare questa idea.

Dopo aver vissuto in quel posto, quando sento parlare di crisi mi viene da sorridere per il fatto è che vivevamo nello spreco prima, e adesso stiamo solo tornando a livelli piu equilibrati.

Personalmenete, non credo a nessuna ripresa, credo che vivremo in maniera meno “turbizzata” dal debito, ottimizzando quello che abbiamo costruito fino ad oggi (che non è poco) sprecando il meno possibile grazie a internet e alle tecnologie informatiche.

mirrortrading
Scritto il 4 Ottobre 2012 at 09:53

Scusate correggo il testo del post precedente:

Buongiorno a tutti.
Sono tornato dalla Mongolia dove ho vissuto per alcune settimane sia nelle loro tende mangiando dalla natura (viaggio nel passato di almeno 100 anni) sia nei paesetti piccoli , città medie e nella capitale UlaanBabaatar.

Premetto che la Mongolia è attualmente in crescita esponenziale, e che di banche ce ne sono tantissime, credo stiano innondando il sistema di credito, anche se non ho dati per certificare questa idea.

Dopo aver vissuto in quel posto, quando sento parlare di crisi mi viene da sorridere per il fatto che vivevamo nello spreco prima, e adesso stiamo solo tornando a livelli più equilibrati.

Personalmenete, non credo a nessuna ripresa, credo che vivremo in maniera meno “turbizzata” dal debito, ottimizzando quello che abbiamo costruito fino ad oggi (che non è poco) e sprecando il meno possibile grazie a internet e alle tecnologie informatiche.

icebergfinanza
Scritto il 4 Ottobre 2012 at 10:13

mirrortrading@finanza,

Questa crisi era quello che ci voleva, speriamo solo che la lezione serva a qualcosa …anche se qualche dubbio esiste, mentre tutto intorno a noi la vita continua!

stanziale
Scritto il 4 Ottobre 2012 at 12:52

Possibile colpo di scena, forse. I governi e le banche centrali, con l’aggravarsi dei debiti sovrani, non ce la fanno proprio. Decidono( o sono costrette) di operare una decisa accelerata nella svalutazione delle monete, ed in una nottata le stesse vengono svalutate , mettiamo del 50%. Cavoli di chi ha i risparmi liquidi. E’ possibile?

ilcuculo
Scritto il 4 Ottobre 2012 at 14:07

stanziale@finanza,

Svalutate rispetto a cosa ?

icebergfinanza
Scritto il 4 Ottobre 2012 at 14:34

stanziale@finanza,

Se politici e banchieri centrali hanno deciso una sorta di eutanasia di massa per le loro vite si è possibile…

stanziale
Scritto il 4 Ottobre 2012 at 15:05

@il cuculo. Svalutate verso gli asset reali, materie prime…come dice Andrea nel breve i politici e banchieri rischierebbero di essere impiccati(petrolio generi alimentari raddoppiati), pero’ gli stati risolverebbero il problema debiti, forse l’economia ripartirebbe con aumenti dei salari ecc…il suddetto pensiero mi viene perche’ sono tutti (America, Gb, Europa, Giappone) inguaiati allo stesso modo, per cui lo potrebbero fare davvero, forse…

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