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AMERICA…BAD NEWS, GOOD NEWS!
Ormai è chiaro che nelle prossime settimane ogni cattiva notizia proveniente dall’economia americana sarà l’occasione per festeggiare un’eventuale nuova dose di droga prima dell’overdose finale.
La sintesi del nuovo rapporto occupazionale è estremamente deludente…
Soli 96.000 posti di lavoro dopo ormai tre anni e la più imponente serie di stimoli monetari e fiscali della storia dell’economia americana e mondiale, quando ne servirebbero almeno 125.000 per attenuare le pressioni demografiche e migratorie.
Non solo rivisti al ribasso anche i mesi di giugno da 64.000 a 45.000 e luglio da 163.000 a 145.000. Come abbiamo più volte dimostrato su questo blog, i sistemi di rilevazione del mercato del lavoro americano sono inattendibili ed obsoleti, soprattutto quando si affidano a modellini statistico stagionali che aggiungono o tolgono posti di lavoro solo sulla base di ipotesi che non hanno nulla a che vedere con la realtà.
Il tasso di disoccupazione americano è solo un semplice ed inattendibile specchietto per le allodole, tasso che riflette solo l’enorme, continuo e persistente declino della forza lavoro, ovvero di coloro che ormai hanno rinunciato alla speranza di trovare un posto di lavoro. Il tasso di disoccupazione reale dovrebbe essere ben oltre il 10 % calcolando quanti hanno abbandonato la forza lavoro in questi ultimi due anni.
Oltre 3,9 milioni di anime in più in America, nuovi nati e immigrati a fronte di una forza lavoro aumentata di appena 700000 unità circa.
Stabile la settimana lavorativa e le ore lavorate mentre i guadagni orari sono diminuiti marginalmente. In sintesi solo retail a tempo determinato, lavori interinali, turismo e assistenza sanitaria a domicilio riescono a contrastare il declino di un’economia come quella americana che ha distrutto la sua classe media.
Non perdete … ITALIA…Oltre l’ultima grande occasione!
Andrea ho letto il tuo precedente intervento e noto come la tua visione (parlando dell’italia) sia rimasta sostanzialmente invariata e cioè non fidarsi mai delle fesserie dette in tv o sui giornali e vedere giustamente le potenzialità di una nazione.Adesso siccome tu parli che l’america è entrata ormai in recessione e lo vedremo nei prossimi dati che usciranno: ci dobbiamo aspettare altre turbolenze l’anno prossimo che ci porteranno a nuovi minimi? O credi che cmq resteremo su qyuesti livelli prima di rivedere la luce infondo al tunnel? Grazie tante