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CORPORATION OF LONDON: IL CUORE DELLA CITY.
La City of London Corporation negli anni ottocento contava oltre 130.000 abitanti ma la sua progressiva trasformazione in un distretto di affari attraverso la storia ha ridotto i suoi abitanti a circa 9.000 anime.
Come scrive Wikipedia l’antichissima forma di governo della Corporation ne fa l’unico comune mediovalerimasto in Europa e per questo motivo è da molti tacciata di anacronismo.
Domine dirige nos… Come ho scritto ieri, visto il baccano che hanno scatenato sui mercati internazionali, ai simpatici ragazzi che animano il cuore della City deve essere andato di traverso il cucchiaino del nostro immenso Pirlo dopo il crollo per l’emozione del loro povero portiere.
Ma come Andrea non penserai mica che un pugno di esaltati possa da solo scatenare un simile baccano…
La City è un’ area di Londra, estesa per 3,16 chilometri dove risiedono 9 mila persone e lavorano in 350 mila. Qui si svolge la metà delle compravendite azionarie di tutto il mondo, il 45% di transazioni in derivati fuori borsa, il 70% degli scambi di obbligazioni in euro, suprema beffa da parte di chi snobba la moneta unica. Negli anni 50, le banche americane vi accorrevano per aggirare i vincoli rooseveltiani e ora per sfuggire alle riforme di Obama. In riva al Tamigi è consentito tutto. È così stata la filiale di Londra a dare il colpo di grazia all’ Aig, la grande compagnia assicurativa Usa che fece crac nel 2008. E sempre dal desk londinese sono venuti i guai per la sedicente virtuosa Jp Morgan. La City è una piazza offshore, capace di drenare 332 miliardi di dollari in un anno da Jersey, Guersney e dall’ Isola di Man, le dipendenze-canaglia della Corona.
Massimo Mucchetti CorrieredellaSera
Ma cosa è il realtà la City di Londra se non la capitale dell’Impero britannico ombra, quello fondato solo sul flusso incessante di capitali senza nessun controllo e non più sulla gloriosa flotta britannica…
Mi raccomando però sono solo leggende metropolitane raccontate da un libro, non ditelo in giro non vorrei che qualche povero ragazzo cavaliere senza macchia e rendentore delle italiche miserie trovasse l’ennesimo spunto per uno dei suoi soliti sermoni da osteria.
Non appena l’ Europa parla di Tobin Tax o di centralizzare la supervisione finanziaria, Londra fa muro. Teme per gli interessi della City. Ma che cos’ è la City? È la capitale, dicono, del secondo impero britannico, fondato sul flusso incessante dei capitali e non più sulla flotta. Ma è mai stata analizzata bene questa capitale? La risposta è no. Ben venga allora Nicholas Shaxson, che a questo misterioso santuario del denaro dedica un lungo capitolo del suo Le isole del tesoro, un’ ottima indagine sui paradisi fiscali appena tradotta da Feltrinelli. (…) Ma il punto più sconvolgente è l’ assetto istituzionale, retto sulla City of London Corporation, la più antica autorità municipale del mondo. Risale a prima dell’ invasione normanna del 1067. La presiede il Lord Mayor che non risponde né al Mayor, il sindaco della capitale, né al governo né alla Corona in virtù di antiche guarentigie. Il suo rappresentante, custode della deregulation, è l’ unico gentile che siede nel tempio della democrazia, la Camera dei Comuni, davanti al premier. La Court of Common Council, il parlamentino della City, viene eletta dalle società, con 23 mila voti, e dai residenti. Tony Blair ha portato a 32 mila i voti delle società, suddivisi in ragione del numero dei dipendenti ma esercitati dai grandi capi. Con il New Labour, il Regno Unito ha consegnato il suo cuore a Goldman Sachs o, domani, alla Bank of China.
La culla dello Stato di diritto ha un problema… ha un problema…ha un problema!
C’è ancora qualche ingenuo disposto a credere nella democrazia?
Non sarai tanto ingenuo da credere che viviamo in una democrazia è il libero mercato è tu ne fai parte … tu nei fai parte … tu ne fai parte…parte parte parte!
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Sono curioso di sapere se anche Canary Wharf (il nuovo polo finanziario) sia sotto una legislazione speciale. Per esperienza personale mi fu impedito di fare foto e che per farle avrei dovuto chiedere autorizzazione alla società “amministratice” del distretto.
Grazie Capitan Andrea nel averlo riportato.
City of London Corporation, la più antica autorità municipale del mondo. Risale a prima dell’ invasione normanna del 1067. La presiede il Lord Mayor che non risponde né al Mayor, il sindaco della capitale, né al governo né alla Corona in virtù di antiche guarentigie. Il suo rappresentante, custode della deregulation, è l’ unico gentile che siede nel tempio della democrazia, la Camera dei Comuni, davanti al premier. La Court of Common Council, il parlamentino della City, viene eletta dalle società, con 23 mila voti, e dai residenti.
Mi ricorda tanto Venezia. 😉 il Doge e il Senato – Consiglio della Serenissima Repubblica di Venezia. Ma la Serenissima non era una Democrazia ma una Repubblica Aristocratica.
City of London Corporation e il suo rappresentante, custode della deregulation, è l’ unico gentile che siede nel tempio della democrazia, la Camera dei Comuni, davanti al premier
ACCETTERANNO di parlare tedesco e di osservare le regole scritte dai tedeschi ? 😉
io dico di NO
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Ma tutta questa finanza quanto incide sul PIL. Il loro piatto preferito cos’e birra e finanza.