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” APPELLO ALLA MAMMA” DER SPIEGEL E … NONNA MERKEL!
Sembra che gli inglesi abbiano deciso consapevolmente di accendere un cerino nella santabarbara europea giusto per stimolare ancora di più l’orgoglio e l’ostinazione tedesca nel difendere le proprie ideologie e i propri interessi.
Più nonna Merkel si irrigidisce e più loro sono contenti!
Ma diamo un’occhiata a cosa scrive una vecchia conoscenza dei nostri lettori il sempre simpatico provocatore che si nasconde dietro gli editoriali dell’altrettanto esilarante Der Spiegel e sotto le gonne di Nonna altro che Mamma Merkel…
BERLINO – Nuova, dura presa di posizione contro l’Italia da parte del settimanale Der Spiegel, che in un articolo intitolato “Appello alla mamma” invita gli italiani a «rompere finalmente il potere dei sindacati per rilanciare la loro economia» invece di «convincersi che solo la cancelliera (Angela Merkel) possa salvare il loro Paese».
Nell’editoriale il columnist Jan Fleischhauer – che già in passato se l’era presa con il «carattere nazionale» degli italiani in uno scivoloso intervento sull’euro ‘spiegatò attraverso il naufragio della Costa Concordia – scrive che «se si vuole capire perchè non si procede con il salvataggio dell’euro, bisogna guardare oltre le Alpi». Tutti parlano della Spagna, continua l’editorialista del settimanale di Amburgo, «ma è sugli italiani che si decide il destino dell’euro». Eppure «purtroppo sembra che la maggioranza degli italiani non sia consapevole della propria responsabilità». IlMessaggero
Ma i tedeschi sono consapevoli delle loro storiche responsabilità?
Ascoltate i prossimi passaggi e tenete bene a mente lo shock neoliberista, la shock economy che alcuni media internazionali stanno supportando quotidianamente per volere dei propri editori come vedremo nel caso del WSJ…
Responsabili della «sclerosi dello Stato italiano» sono i sindacati con la loro difesa dell’articolo 18 e dei privilegi acquisiti. Secondo l’autore la Germania è così robusta per la «relativa debolezza» dei suoi sindacati, il cui «potere di veto» è stato «rotto» dall’ex cancelliere Schroeder con le riforme del mercato del lavoro del decennio scorso. Una scelta che la Spd ha pagato nelle urne, ma i cui frutti «il Paese sta raccogliendo ancora oggi».
Fleischauer è un simpatico ragazzo, uno dei tanti che non sa cosa significa guadagnarsi da vivere faticando e soffrendo ma è affetto da quella malafede molesta che caratterizza i soliti editoriali da gossip…
Date un’occhiata qua come la Crande Gemania eccelle nel mondo del lavoro…
Ad irrigidire ulteriormente il mercato del lavoro tedesco vi sono poi gli accordi aziendali, come quello della Siemens:
Una protezione illimitata contro i licenziamenti agli oltre 128mila dipendenti della Siemens in Germania. La società ha infatti stretto un accordo con la Ig Metall, il sindacato tedesco dei metalmeccanici che cambia le “regole” dell’allontanamento dei lavoratori, accordo che molti analisti definiscono storico. Stando all’intesa, che verrà firmata oggi [22 settembre 2010], la direzione aziendale potrà licenziare solo con il consenso del consiglio di fabbrica a cui viene dato un vero e proprio diritto di veto. Sindacati e dipendenti plaudono all’accordo definendolo un “modello per l’intera industria tedesca”. A livello mondiale Siemens è presente in 190 Paesi e occupa circa 400mila dipendenti. (Fonte: Corriere delle Comunicazioni)
Va tuttavia detto che tutte queste tutele riguardano solo i lavoratori dipendenti stabili. I lavoratori precari invece hanno tutele scarse e salari anche molto bassi: i diffusi “mini job” da 400 euro rappresentano un vero e proprio dumping sociale e coinvolgono 7,3 milioni di lavoratori (dati settembre 2010), un occupato su quattro, di cui 5 milioni sono titolari di un solo contratto a bassa retribuzione. Keynesblog
…..la Germania è così robusta per la «relativa debolezza» dei suoi sindacati…la Germania è così robusta per la «relativa debolezza» dei suoi sindacati… la Germania è così robusta per la «relativa debolezza» dei suoi sindacati…
Si sono tanto deboli che si sono fatti passare aumenti da favola negli ultimi mesi.
“Merkel chiede solo la fine della spesa pubblica per sostenere l’economia: quel che serve ai Paesi del sud, aggiunge, è un’agenda di riforme come quella realizzata dalla Germania negli anni 2000: «Qui c’è la chiave per il risanamento e dunque della salvezza dell’euro»… chiude il nostro eroe.
Glielo spiegate voi a questo pinguino tedesco che invece è ora di finirla di usare la spesa pubblica per socializzare le perdite di un manipolo di falliti come ad esempio i suoi consiglieri finanziari che siedono nei board delle più grandi banche tedesche.
La Merkel chiede solo la fine della spesa pubblica per sostenere l’economia…
Consoliamoci ragazzi questo è solo un autore di romanzi gossip alla tedesca.
No, non è colpa loro, non ci arrivano, non ci arrivano proprio!
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io chiedo di fare nome e cognomi dei cornuti che hanno permesso a germani e francia di sforare i famosi parametri 8 anni fa ? adesso gli stessi cornuti fanno il verso alla merkel ???? andassero via questi cornuti ! sono sempre e solo loro che hanno fregato a destra e manca ! I CORNUTI .
Proseguo la consueta polemica tra favorevoli e contrari a Monti, ( civile, come e’ caratteristica di questo blog): la politica sta ostacolando il governo Monti?? Allora bisogna dire meno male, visto i disastri in corso. Ha fatto piu’ danni questo governo che Berlusconi-Dini-Prodi-Berlusconi-Prodi-Berlusconi in 20 anni. Meno male che lo hanno stoppato con i licenziamenti facili. Insieme a quella sinistra creatura che si chiama Fornero, Monti sta fattivamente adoperandosi , almeno sembra, per distruggere il tessuto pmi italiano . ha creato un macello con gli esodati, ha portato la tassazione a livelli da rivolta stile le 5 gg di Milano, ha prodotto demagogicamente il fisco spettacolo che fa scappare le grosse auto, gli yacht ecc. con i proprietari al seguito e tutti i loro soldi, mettendoci infine in una recessione bestiale. Non ha fatto nulla per il credit crunch. Ed e’ aumentato pure l’indebitamento dello stato. E poi eseguono pedissequamente quello che dicono i tedeschi, il che e’ l’esatto contrario dei nostri interessi. Manca solo che faccia l’unione bancaria, cosi’ ci accolliamo i buchi delle banche tedesche, francesi, spagnole, e il debito pubblico italiano forse raddoppia!! Almeno king George poteva metterci Passera a pdc, senz’altro uno dei ns migliori managers, veramente sprecato perche’ Monti non gli permette nulla.
Mitico Mazzalai , 😉
No, non è colpa loro, non ci arrivano, non ci arrivano proprio! 😆
Più nonna Merkel si irrigidisce e più loro sono contenti!
Giannino puo dare per scontato ciò che vuole abbiamo già visto all’opera la Loretta Napoleoni nella veste di Nostradamus in gonnella. Tra un anno quando non sarà successo nulla nessuno si ricorderà delle idiozie a tempo di Giannino perche la gente ha la memoria corta!
gli inglesi e gli americani non vogliono imparare il tedesco.
Avete capito Crucchi ?
Giannino , ultimamente mi sembra filo Crucco anche lui. 😥
Forse è per la SGR in arrivo ? che ricorda tanto il Fondo di Riconversione Industriale della DDR ?
non pensate che l unica soluzione sia una ristrutturazione del debito di TUTTI i paesi europei?
un haircut a seconda del paese…tipo
grecia portogallo irlanda 50%
italia spagna 30%
francia olanda 15%
germania 5%
e poi eurobond e regole ferree per tutti?
i Crucchi non lo permettono, quando gli si da la scelta di poterlo negare. 😈
I Crucchi sono deficienti di neuroni specchio !
cosa ne pensate del riassunto ipotizzato in questo video
http://www.youtube.com/watch?v=Am2aptElseI&feature=related
e delle teorie di
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Oggi Giannino ha dato per scontato una qualche forma di consolidamento del debito Italiano entro l’anno o addirittura entro l’estate.
Ieri stesso tono sul Corriere della Sera.
Ovviamente il problema e’ la poitica che sta ostacolando l’azione del Governo Monti e che rischia di portare il paese alle urne ad ottobre (secondo me siamo oltre tempo massimo).
Poiche’ conle tasse siamo al capolinea e dicrescita senza una fortissima detassazione sul costo del lavoro e degli utlli reinvestiti non c’e’ e non ci sara’ traccia non sembra esserci speranza. Siamo gia’ condannati