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#no2giugno …PER UN’ALTRA FESTA DELLA REPUBBLICA!
MILANO – Dopo l’appello «Annullate la parata militare del 2 giugno e usate quei soldi per la ricostruzione del terremoto» arrivato da Facebook e da Twitter, con gli utenti che per ore hanno postato richieste alla presidenza della Repubblica affinché evitasse questo spreco di denaro, è arrivata la risposta del Quirinale. «Celebreremo sobriamente il 2 giugno in memoria delle vittime», ha fatto sapere Napolitano. Il motivo? «Perché la Repubblica deve dare conferma della sua vitalità,forza democratica,serenità e fermezza con cui affronta le sfide». Niente festa cancellata, dunque, come invece avvenne nel 1976 dopo il terremoto del Friuli quando alla sfilata si preferì la deposizione di una corona al Milite Ignoto. Nonostante il passaparola incessante e su Twitter e nonostante l’hashtag #no2giugno sia stato primo nei Trend topic per buona parte della giornata.(…)
I COSTI – Parata di «basso profilo», dunque. A sfilare lungo via dei Fori Imperiali saranno circa 3.200 militari e civili e il costo complessivo – secondo le stime della Difesa – dovrebbe aggirarsi tra i 2 milioni e 600 mila euro e i 2 milioni e 900 mila (con un risparmio oscillante dal milione e mezzo al milione e 900 mila euro riguardo all’edizione 2011, e tra oltre 600 mila e 900 mila euro, rispetto all’edizione 2010). CorrieredellaSera
Alla faccia del basso profilo…!
Ora una preghiera! Abbiamo visto avvoltoi e sciacalli della peggiore specie dietro le rovine dei terremoti del nostro Paese, parassiti e sanguisuge, mafie e conflitti di interesse enormi.
Per fortuna non abbiamo più bisogno di vedere un clows che invita il presidente degli Stati Uniti a farsi un giretto tra le macerie di una catastrofe promettendo invano di adottare un monumento e tantomeno di vedere gente costretta a mettere a posto due macerie per l’arrivo di un padreterno qualunque.
In questa immensa crisi antropologica, in questa fogna sociale che va dal calcio alla finanza, dalla politica alla mafia alla massoneria sino alla gente comune non resta che ricordare che affinche il male prevalga è sufficiente che gli onesti non facciano nulla, che si girino dall’altra parte!
E’ giunto il tempo di dire basta a qualunque bastardo sciacallo o avvoltoio che sta già assaporando il momento di fare affari sulla pelle e sulle disgrazie altrui. Servono pene e condanne esemplari in questo Paese, serve maggiore dignità, uno scatto di orgoglio della parte sana di questo Paese è giunto il momento di dire BASTA!
Facciamo che sia anche solo per un istante un’altra festa della Repubblica!