ALLARME ROSSO…FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE!

Scritto il alle 10:11 da icebergfinanza

All’improvviso tutto e il contrario di tutto…

Come abbiamo visto in Gennaio dopo una serie interminabile di elogi a favore dei recenti sviluppi politici e finanziari nel nostro Paese il Fondo Monetario Internazionale attraverso il suo rappresentante italiano Carlo Cottarelli suggerisce che …

(AGI) – Washington, 24 gen. – L’Italia ha bisogno di “firewall piu’ forti in Europa”. Il monito e’ del direttore del Dipartimento Affari fiscali del Fondo monetario internazionale, Carlo Cottarelli, che promuove la “forte correzione” dei conti pubblici operata dal Governo Monti ma avverte: “Ora servono le riforme strutturali”. La terza cosa, ha spiegato Cottarelli, “di cui c’e’ bisogno, e questo va oltre cio’ che l’Italia puo’ fare da sola, e’ la disponibilita’ di firewall piu’ forti in Europa, maggiore finanziamento, perche’ questo facilitera’ il declino dei tassi d’interesse che e’ un bene per i conti pubblici e per l’economia”.

Ovviamente i media si sono scatenati mettendo in risalto la frase “L’Italia da sola non può farcela“, pronti ad enfatizzare qualunque idiozia vera o presunta esca dalla bocca di sconosciuti dell’ultima ora.

“Non ho mai detto che l’Italia non puo’ farcela da sola”. E’ quanto precisa il direttore del Dipartimento Affari Fiscali del Fondo Monetario Internazionale, Carlo Cottarelli, in un’intervista a Sky TG 24.(…) ( Corriere della Sera )

Ne abbiamo già parlato recentemente ma se Icebergfinanza avesse anche solo il sospetto che qualcuno voglia spingere il nostro Paese nelle braccia del , dei sicari dell’economia, per richiedere il suo aiuto allora non basterà una sola pagina di un giornale per scongiurare questa tragedia ma addirittura compreremo l’intero giornale.

Come abbiamo visto il premio nobel Stiglitz ha più volte sottolineato i legami di molti dirigenti del F.M.I. con i grandi gruppi finanziari americani e il loro atteggiamento arrogante nei confronti degli uomini politici e delle élites del Terzo Mondo paragonandoli ai colonialisti di fine XIX secolo convinti che la loro dominazione fosse l’unica opportunità di progresso per i popoli “selvaggi”.

Poi ieri Mario Platero del Sole 24 Ore intervista Christine Lagarde…

La riforma del mercato del lavoro del presidente del Consiglio Mario Monti va nella giusta direzione secondo Christine Lagarde, direttore del Fondo Monetario Internazionale. Ora occorre portarla fino in fondo. Lagarde lo ha detto durante la sua prima intervista ad un quotidiano italiano rispondendo alle domande di Mario Platero e Alessandro Merli del Sole 24 Ore, che hanno incontrato il direttore del Fondo a Washington, in occasione dei lavori primaverili del Fondo Monetario Internazionale.

Lagarde ha elogiato gli sforzi del Presidente del Consiglio Mario Monti, con il quale dice di essere “in frequente contatto”. (…) Lagarde ha poi annunciato che l’Italia non è più sotto il monitoraggio del Fmi disposto durante il G20 di Cannes, “non è più necessario – ha spiegato – in quanto oggi mercati e investitori hanno più fiducia nella capacità di riforma del governo tecnico” e, a differenza di cosa accadeva sotto il precedente governo, il mercato reagisce.

Ma come spesso accade i sicari dell’economia si dilettano a prevedere quello che poi viene puntualmente smentito dalla storia…

Roma, 17 apr. (TMNews) – Il principio del pareggio di bilancio a partire dal 2013 è definitivamente impegno costituzionale, ma il Fondo Monetario Internazionale è pessimista: a causa della recessione l’Italia lo raggiungerà solo nel 2017. Un previsione respinta dalla Banca d’Italia che ha stime di crescita meno penalizzanti.

Il Senato ha approvato in quarta e ultima lettura il ddl costituzionale che modifica l’articolo 81 della Carta e che introduce il principio del pareggio del bilancio nella costituzione italiana. I senatori che hanno partecipato alla votazione sono stati 280, i favorevoli 235, i contrari 11, gli astenuti 34. La norma diventa quindi legge dello Stato senza bisogno del referendum confermativo, dato che è stato superata la soglia dei due terzi dei voti a favore.

Tuttavia, ha avvertito il FMI, l’Italia mancherà, e non di poco, il pareggio di bilancio nel 2013.

Con un rapporto deficit/Pil che, a causa della recessione in corso, scenderà solo all’1,5% del Pil dal 2,4% stimato per quest’anno. La previsione del Fondo Monetario Internazionale contrasta con quella della Banca d’Italia, molto più ottimista, che ha ricordato come anche le posizioni della commissione Ue e della Bce fossero migliori.

Secondo il direttore generale di via Nazionale Fabrizio Saccomanni, infatti, le previsioni dell’Fmi “sono troppo pessimistiche”. “Grazie alla riduzione delle tensioni sugli spread”, ha spiegato Saccomanni, siamo a metà strada fra le due ipotesi di calo del Pil nel 2012 fra l’1,2% e l’1,5% avanzate dalla Banca d’Italia nei mesi scorsi.

L’Fmi, nel suo “Fiscal Monitor Report” ha anche fatto sapere che se si dovessero ‘depurare’ i conti dagli effetti del ciclo economico, il Paese alla stessa scadenza mostrerebbe un visibile attivo, pari allo 0,6% del Pil. Il Fondo ha preso atto delle misure varate e in corso di elaborazione su liberalizzazioni e crescita da parte del Governo Monti e ha previsto che il debito pubblico tricolore continuerà a crescere seppure con una velocità sensibilmente inferiore al passato, passando dal 120,1% del Pil dello scorso anno, al 123,4% del 2012 al 123,8% del 2013. Queste due ultime stime risultato superiori, rispettivamente di 2 e 3,7 punti, nei confronti delle previsioni stilate dallo stesso Fondo a settembre.

Ma proprio sul versante della dinamica del debito rispetto al Pil nulla, anche per l’Italia, può essere dato per scontato perchè movimenti, anche limitati, di tassi d’interesse e crescita, possono riappesantire la situazione rendendo necessarie nuove correzioni dei conti pubblici. “Per molte economie avanzate, incluse Francia, Italia e Regno Unito – hanno spiegato gli economisti del Fondo – anche shock relativamente piccoli della differenza tra tasso d’interesse e tasso di crescita dell’economia sarebbero sufficienti a impedire che il debito si stabilizzi nel medio termine, a prescindere da sostanziali miglioramenti dei saldi primari (cioè al netto degli interessi, ndr) programmati fino al 2015”. TMNEWS

Ovviamente in Italia media e blog hanno fatto da cassa di risonanza all’ennesima previsione del Fondo Monetario Internazionale, peccato che nessuno si premuri mai di andare a vedere quali erano le previsioni del FMI prima e durante la crisi.

Ve ne posto solo un paio perchè mi sto piegando in due dalle risate…

Roma, 9 mar. (TMNews) – Consiglio agli investitori da parte della direttrice del Fondo monetario internazionale in persona, Christine Lagarde: “eviterei di scommettere al ribasso sull’Italia”, ha affermato ieri sera a margine di una conferenza a New York, secondo quanto riporta Dow Jones. Questo perché grazie alle politiche di bilancio e alle riforme strutturali avviate dal governo di Mario Monti “l’Italia potrebbe davvero diventare la luce nel tunnel dell’Eurozona”, ha affermato…

… e ancora un paio di mesi prima che la recessione diventasse ufficiale nel dicembre del 2007 in America…

Fmi: “Nessun rischio recessione” Nonostante gli aumenti del petrolio. L’economia  americana  non è a rischio recessione: a ribadirlo è il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn. Il  numero uno dell’istituto di Washington, appena insediatosi ai vertici  dell’Fmi… TGCOM24.

Signori ce lo vogliamo mettere in testa che questa crisi durerà ancora a lungo e non risparmierà nessuno ne America ne Germania…è solo una questione empirica lo suggerisce la storia!

Come disse il nostro John Kenneth Galbraith, la sola funzione delle previsioni in campo economico è quella di rendere persino l’astrologia un po’ più rispettabile…scusate ma sto ancora ridendo non riesco a scrivere altro …

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2 commenti Commenta
icebergfinanza
Scritto il 18 Aprile 2012 at 13:47

… in queste stime si nota la solita linea “aerea” delle previsioni del Fmi. È anche l’opinione dell’economista ed ex ministro delle Finanze, Francesco Forte: «Come al solito vanno a zig-zag, perché non conoscono bene la situazione italiana, dimostrano continuamente di non capirla e temono poi di sbagliare. Ha ragione Saccomanni a replicare a quelle previsioni. Facendo poi dei paragoni arbitrari con la Spagna, non fanno che rilevare ulteriormente l’incapacità di capire. La Spagna ha un’economia che è da poco tempo in espansione. È ancora un’economia fragile. L’Italia è un Paese solido, con una struttura solida. L’unica cosa che servirebbe è un governo con un po’ di immaginazione». Il Professor Forte si dice anche certo che il pareggio di bilancio, nonostante il Fmi sostenga che non arriverà prima del 2017, sarà raggiunto nel 2013. ( tratto dal Sussidiario )

aglio
Scritto il 18 Aprile 2012 at 16:38

“Signori ce lo vogliamo mettere in testa che questa crisi durerà ancora a lungo e non risparmierà nessuno ne America ne Germania…è solo una questione empirica lo suggerisce la storia!”

Non può far piacere sentirsi dire certe cose, ma sono drammaticamente VERE.
Perciò servirebbe un sussulto di consapevolezza e di assunzione ciascuno delle proprie responsabilità.
Invece è come se fossimo sul Titanic (tanto è un tema molto attuale..) e ci affannassimo a… salvare l’argenteria!
Parlo con persone che si scagliano contro gli evasori, ma poi mi confidano di pagare in nero il conto del dentista o l’affitto del mare, o di ritoccare la scheda carburante….
Se il cambiamento non parte da ognuno di noi, nel proprio quotidiano, come potranno cambiare le cose?
Capisco il beneficio immediato di tenersi più soldi per sè, ma è il solito circolo vizioso che ci sta soffocando, ora più che mai, e non può rompersi se non si è disposti a rinunciare al proprio immediato tornaconto per un bene comune.
La nave affonda portandosi dietro fessi e furbi. E’ ora che i fessi buttino a mare i furbi e riprendano il controllo della nave!

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