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OCCUPAZIONE AMERICA: BAD NEWS… GOOD NEWS!

Scritto il alle 07:00 da icebergfinanza

Non c’è che dire se realmente questo è il dato relativo all’occupazione di marzo in un contesto nel quale gli aggiustamenti stagionali stanno completamente sfalsando i numeri del mercato del lavoro americano, raccontando una dimensione che non esiste,  la situazione si sta deteriorando ad una velocità superiore al previsto.

Nuovi 120000 posti di lavoro in più con una revisione quasi nulla dei mesi precedenti ( 4000 unità in più ) e un tasso di disoccupazione che torna a scendere ad opera di un tasso di partecipazione al lavoro in diminuzione testimoniano l’estrema debolezza di una ripresa che nei prossimi mesi mostrerà tutta la sua inconsistenza.

MILANO – Brusca frenata nella crescita dell’occupazione negli Stati Uniti. A marzo sono stati creati 120mila posti di lavoro, molti meno dei 205mila previsti e dei 240mila di febbraio. Nonostante tutto la disoccupazione scende, dall’8,3% all’8,2%, ma solo perchè – avverte il dipartimento del Lavoro americano – un numero crescente di persone ha abbandonato la ricerca di un posto e quindi è uscita dalla forza lavoro.

Il dato sui nuovi posti ha deluso le attese dato che gli analisti prevedevano, per la prima volta da fine 1999 e inizio 2000, il quarto incremento mensile superiore ai 200mila posti. Peraltro negli ultimi giorni il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, aveva avvertito che nemmeno quei ritmi sarebbero stati sufficienti a ridurre in modo significativo la disoccupazione.

Gli sviluppi sul mercato del lavoro sono poi inevitabilmente un aspetto chiave della partita sulle elezioni presidenziali di novembre, quando Barack Obama cercherà la riconferma. E dalla Seconda guerra mondiale ad oggi solo Ronald Reagan, nel 1984, è riuscito a farsi rieleggere con una disoccupazione superiore al 6% (era al 7,2%.(Repubblica ) 

Che dire …”bad news, good news” …cosi i mercati potranno richiedere a gran voce l’ennesimo quantitative easing a Babbo Natale Bernanke non appena i dati di aprile che verranno pubblicati ad inizio maggio,  evidenzieranno il disastro del mercato del lavoro americano. QE QE QE QE ……UEUEUEUE!| Tossicodipendenza pura e qualcuno parla del sostegno statale come distorsione del mercato. Idioti!

Di dinamiche stagionali abbiamo già parlato nei precedenti post ma se è vero come riporta il grafico qui sotto che ad aprile e soprattutto a maggio questi aggiustamenti vedranno una notevole ridimensionamento il dato di venerdi è un pericoloso campanello di allarme.

Pre- post-financial crisis differences to NFP seasonal adjustments

Libri paga non agricoli e la disoccupazione nel 2010 e 2011

Thanks to Iacono Research

In presenza di un dato pessimo il tasso di disoccupazione è sceso semplicemente perché il numero delle persone non presente nella forza lavoro è tornato sui massimi storici.

Per l’ennesima volta i dati del BLS dimostrano che la realtà in America è un’illusione, dati che non corrispondono in alcun modo alle anticipazioni dei vari indici ISM e ADP per quanto inattendibili anche questi o quelli della Challenger Gray & Christmas…

Employers in the U.S. announced fewer job cuts in March than a year earlier, another sign of healing in the labor market. Planned firings fell by 8.8 percent from March 2011 to a 10-month low of 37,880, according to figures released today by Chicago-based job placement firm Challenger, Gray & Christmas Inc. Job cuts at government and nonprofit agencies were down 86 percent last quarter compared with the same period in 2011, the report showed. “

…sembra che da mesi le rilevazioni del BLS si divertano a fare tutto il contrario degli indicatori anticipatori!

Tornando a noi come abbiamo detto, ora le persone che non fanno parte della forza lavoro oggi in America sono quasi 88 milioni nuovo record storico. Solo queste anime fantasma senza lavoro hanno contribuito a tenere basso il tasso di disoccupazione esaltando gli psicopatici che lavorano nei mercati finanziari, che guardano solo a numeri e percentuali, dimenticando le dinamiche.

Se poi qualcuno è ancora convinto che i dati relativi alla crescita allontanano il rischio di una recessione in America solo perchè il PIL è cresciuto del 3 % nell’ultimo trimestre dell’anno pur continuando a tenere la crescita reale sotto il 2 % che costituisce come abbiamo visto la matematica certezza di una recessione…

…allora dia un’occhiata alla tabellina qui sotto.

PIL e l'inizio di recessioni

Per ben cinque volte prima delle recessioni avvenute in America nel dopoguerra la crescita superiore o uguale al 3 % nel trimestre precedente non ha evitate la capitolazione.

State sintonizzate i prossimi mesi saranno decisivi per le dinamiche dei prossimi cinque anni!
February the BEA posted its Second Estimate of 3.0 for Q4 GDP, up from 2.8 in
the Advance Estimate a month earlier. Alla fine di febbraio del BEA ha
ottenuto la sua seconda stima del 3,0 per il Q4 del PIL, in crescita da 2,8
nella stima Advance un

4 commenti Commenta
giobbe8871
Scritto il 10 Aprile 2012 at 14:22

Sei un abile navigatore Andrea Mazzalai. 8)
Avevi previsto alla grande, che il prossimo aprile e maggio le acque sarebbero state mosse. Complimenti 😉

giobbe8871
Scritto il 10 Aprile 2012 at 14:23

Oggi dovrebbe iniziare America’s Cap a Napoli

giobbe8871
Scritto il 10 Aprile 2012 at 14:29

i BTP sono sotto pressione , un altro pochino e me li ricompro ancora. 8)
Non esiste attività economica più redditizia in questa nostra nazione.
6 % annuo ?

giobbe8871
Scritto il 10 Aprile 2012 at 14:31

State sintonizzate i prossimi mesi saranno decisivi per le dinamiche dei prossimi cinque anni!

Andrea, ti riferisci all’inflazione che aumenterà ? o qualcosa di peggio ? 🙁

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