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ITALIA: FITCH …RATING LIBERTE’ E’GALITE’ E FRATERNITE’!
Sulle agenzie di rating non credo che ci sia quasi nulla da aggiungere, ne abbiamo parlato diffusamente sul vecchio blog in procinto di seguirci nella nuova avventura ma per quanto riguarda Fitch è meglio che il lettore conosca due piccole perle nascoste!
Era il 5 novembre dell’ormai lontano 2010 quando Fitch…
Da crisi shock solo ciclico. Dinamica debito sostenibile (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano, 05 Nov – A differenza di altri big – scrive Fitch nella nota – la crisi finanziaria globale e la recessione che ne e’ scaturita e’ ritenuta “uno shock ciclico piuttosto che strutturale per l’economia e le finanze pubbliche”. Pertanto, si prevede che l’economia italiana si riprendera’, inizialmente a un ritmo superiore al trend prima di tornare a tassi di crescita pre-crisi di circa l’1%. Il deficit strutturale e’ stimato poco sopra il 3% del Pil potenziale e la riduzione del deficit che sarebbe sufficiente a stabilizzare il rapporto debito/pil e’ inferiore al 2% del Pil. Pertanto, al confronto con altri Paesi – affermano gli analisti di Fitch – le sfide di breve termine ai fini del risanamento dei conti pubblici sono “modeste e la dinamica del debito pubblico non e’ insostenibile”…
La Grecia era ormai sullo sfondo con il cavallo di Troia ormai ben dentro le mura, e Irlando e Portogallo erano entrate di diritto nella leggenda dei porcellini volanti!
Poi passano i giorni e passano i mesi e a Carnevale, ovvero ad inizio febbraio 2011 in tempi non proprio sospetti dove ogni scherzo vale…
L’agenzia di rating Fitch ha confermato il rating AA- sul debito a termine dell’Italia con outlook stabile. Nella nota allegata al giudizio, Fitch ha sottolineato che l’Italia, in rapporto a Grecia, Irlanda, Spagna e Portogallo, “ha molto poco risanamento fiscale da fare” Inoltre il nostro Paese può contare su alcuni punti di forza come il sistema bancario solido, il basso tasso di indebitamento delle famiglie e la recente riforma del sistema pensionistico. Il punti di debolezza dell’Italia sono invece l’alto debito pubblico e la bassa crescita economica.
A maggio dello scorso anno, all’alba dell’ Attacco all’ euro e quindi all’Italia, quando tutti vanno adagio…
Fitch non segue Standard & Poor’s. Dopo la decisione dei S&P’s di abbassare a negativo l’outlook sul merito di credito italiano, da Fitch l’analista David Riley ha confermato l’outlook “stabile” ed il rating “AA-“ del Bel Paese. “Non ci sono indicazioni di un deterioramento dei conti pubblici italiani”, ha detto l’analista secondo cui “il governo, dopo un 2010 leggermente migliore delle attese, è sulla strada giusta per raggiungere i target 2011”.
Un amore di agenzia di rating è sempre stata la nostra Fitch ma andiamo a vedere da vicino per quale motivo Fitch ha sempre amato il nostro Paese a differenza delle due sorellastre Moody’s & S&P con dna angloamericano, intrise di azionisti decisamente interessati all’andamento delle dinamiche del debito pubblico europeo. Da puffo di Omaha Buffet a Fidelity uno dei più grandi gestori di fondi al mondo, passando per State Street e Black Rock (… guarda caso un’ altra che ha scatenato a giugno un putiferio con un’analisi sul nostro Paese ) sino ad arrivare a Vanguard, Morgan Stanley e Invesco e via dicendo …
Ma torniamo alla nostra Fitch! La nostra cenerentola europea, l’unica senza il sangue angloamericano e diamo un’occhiata al suo DNA…
Fitch Ratings ha due sedi centrali, a New York e Londra, uffici operativi e joint-ventures in più di 49 centri ed enti valutati in più di 90 paesi, inclusi rating di tipo IFS (Insurer Financial Strength) su più di 2000 aziende del settore assicurativo. Fitch Ratings è una società
controllata da Fimalac S.A., un gruppo internazionale di servizi di supporto alle imprese la cui sede principale è a Parigi, in Francia.
Maggiori investitori istituzionali |
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Bene osservando il DNA francese, che se è buon sangue spesso non mente comprendiamo il perchè di un occhio di riguardo per il nostro Paese in questi mesi e anni…
Detto questo ieri circolava la notizia che … Goldman Sachs preferisce i Btp ai titoli francesi
Finanzaonline.com – Finanzaonline
Comprare Italia, vendere Francia. Il primo consiglio del 2012 di Goldman Sachs, diffuso ieri sera con il “Global Viewpoint” dell’analista Francesco Garzanelli, è quello di tenere posizioni lunghe sui Btp a 10 anni, e di stare corti sugli Oat d’Oltralpe della stessa durata. Due i motivi alla base del suggerimento: la differenza tra gli stock di debito dei due Paesi in rapporto al Pil, attualmente al minimo degli ultimi 25 anni, e il recente miglioramento dei
flussi fiscali per l’Italia. Oggi sul mercato si assiste a una riduzione degli spread tra Italia e Francia, così come a un ridimensionamento del differenziale tra i titoli italiani e spagnoli rispetto ai bund tedeschi. Il consiglio: i Btp a 10 anni sono meglio degli Oat
“Raccomandiamo di posizionarsi per una compressione dello spread tra i rendimenti dei titoli decennali di Italia e Francia”, si legge nella nota di Goldman Sachs. Lo spread odierno tra i due Paesi si colloca a 376,3 punti base, non distante dai massimi di 404 pb. L’analista indica un obiettivo per lo spread tra Btp e Oat a 250 punti base, contro i 375 punti attorno ai quali si muove attualmente. Solo una chiusura al di sopra dei 410 punti base convincerebbe l’analista a rivedere la propria posizione. Goldman punta quindi su un
miglioramento del fisco italiano più rapido rispetto a quello francese, dando di fatto maggior fiducia al piano di ristrutturazione dei conti del Belpaese rispetto a quello francese, che verrà reso noto a breve e che costituisce uno dei punti del colloquio tra il presidente francese Sarkozy e il cancelliere tedesco Merkel.
Mi raccomando non dite niente in giro è un segreto, non vorrei che qualche tenero esterofilo o fobico dei nostri titoli di stato ci restasse male, suvvia!
Ecco quindi che non appena gira la notizia che qualcuno preferisce l’Italia alla Francia il buon sangue francese che non …mente torna a ribollire!
Roma, 10 gen. (Adnkronos/Ign) – C’è “una significativa probabilità” che il rating dell’Italia venga tagliato da Fitch, al termine del processo di revisione dell’agenzia sui sei paesi della zona euro messi in credit watch negativo. E’ quanto ha dichiarato, a Londra, il responsabile dei rating sovrani di Fitch David Riley.
Fitch considera invece ”improbabile” un abbassamento del rating sul debito della Francia nel 2012. Il 16 dicembre scorso Fitch ha confermato la “tripla A” per la Francia, anche se ha abbassato l’outlook da “stabile” a “negativo” in mezzo alla crisi del debito della zona euro.
Che scherziamo, non vorrete mica che Fitch e Riley sputino nel piatto in cui mangiano, suvvia non giochiamo con i sentimenti, tengono pure famiglia!
“‘Questo modo di procedere per annunci preventivi formulati senza alcuna motivazione o spiegazione è inammissibile – ha dichiarato il vicepresidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda – Le agenzie di rating svolgono una funzione delicatissima dalla quale possono dipendere le economie di intere nazioni. Ma non sono infallibili ed è accaduto che abbiano espresso verdetti errati. Sarebbe auspicabile che almeno evitassero di pronunciarsi anticipatamente su ipotetici giudizi futuri. E’ un aspetto altamente rilevante della loro professionalità e della loro attendibilità”.
Chissà se la politica sa cosa significa avere il DNA francese, non è cosi difficile come conoscere il significato di spread, basta lasciar lavorare l’immaginazione!
Durissimo il giudizio anche da parte del Pdl. Secondo Margherita Boniver ”la minaccia dell’agenzia di rating Fitch di punire ulteriormente l’Italia con un downgrade deve essere letto come un atto di terrorismo finanziario”. “Tra i tanti fallimenti dell’Europa, incapace di contrastare la speculazione sul debito, c’è anche quello di non aver creato un’agenzia di rating europea più adatta a dare i voti rispetto alle agenzie di rating anglo-americane peraltro in conflitto. Ci auguriamo che questo downgrade non avvenga, ma in caso contrario – conclude l’esponente del centrodestra – ci aspettiamo dal tecno-governo di Monti una reazione adatta a questo schiaffo immeritato”.
Alzo gli occhi al cielo e sospiro! Beata innocenza ed ingenuità … la soluzione è li dietro l’angolo ma sembra che nessuno ci arrivi! Buona fortuna Fitch ne hai veramente bisogno!
Ma di questo ed altro ne parleremo nel post in preparazione la prossima settimana, per tutti gli amici e sostenitori di Icebergfinanza, ANNO 2012:L’ESPLOSIONE DEL DEBITO! per coloro che lo vogliono sostenere anche economicamente, osserveremo da vicino probabili iceberg e stelle polari del 2012, un anno che passerà alla storia in una maniera o nell’altra, un anno decisivo per la futura intensità della tempesta perfetta, una tempesta che ci accompagnerà ancora per qualche anno, al di là dell’immaginazione dei mercati finanziari e della gente comune. ORIZZONTE 2012…SENZA DIMENTICARE LA STORIA!
incredibile, Icebergfinanza è meglio dell’FBI a sviscerare tutti i conflitti di interesse indecenti della agenzie di rating… (almeno ci dicessero quali criteri metodologoci utlizzano per sparare le loro sentenze…).
tra le righe c’è chi è ottimista sui mercati per il 2012.. leggetevi questo articolo di oggi del re (luigi) sole XXIV…ore..
mi lascia veramente perplesso.. mi perplime assai….
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-01-11/perche-borse-andranno-bene-120748.shtml?uuid=AauLLmcE&fromSearch
Paolo C.