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PASSERA, TREMONTI: UNA NUOVA MANOVRA EQUA…PAROLA DI GRILLI PARLANTI!

Scritto il alle 22:14 da icebergfinanza

In attesa di condividere domani alcuni nuovi importanti novità nel campo della crisi finanziaria e di cancellare per sempre alcune idiozie e paranoie iperinflattive ed inflattive che hanno caratterizzato a lungo questi ultimi anni e mesi, andiamo a dare un’occhiata a quanto sta succedendo nel teatrino mediatico della crisi italiana.

Ritornando anche solo per un attimo alla questione delle liberalizzazioni e della cancellazione di alcuni privilegi che mettono una seria ipoteca sul futuro delle giovani genrazioni, come non ricordare le parole di Luigi Einaudi a tal proposito… ” La pianta della concorrenza non nasce da sé, e non cresce da sola; non è un albero secolare che la tempesta furiosa non riesce a scuotere; è un arboscello delicato, il quale deve essere difeso con affetto contro le malattie dell’egoismo e degli interessi particolare, sostenuto attentamente contro i pericoli che da ogni parte lo minacciano sotto il firmamento economico.

Il buon Luigi amava ricordare anche che la maggior parte delle parole comunemente adoperate dagli uomini politici o dai tecnocrati nel nostro caso, … sono sovratutto notabili per la mancanza di contenuto. Ciò è probabilmente la ragione del loro successo; essendo legittimo il sospetto che le parole più divulgate siano state consaputamente o inavvertitamente scelte appunto perché esse sono adattabili a qualsiasi azione il politico deliberi poscia intraprendere, quando abbia acquistato il potere…oppure quando sente che li sta per sfuggire aggiungo io!

Ieri il signor Vittorio Grilli, , un altro bocconiano purosangue, vice ministro dell’economia del governo Monti, in un’intervista al Sole24Ore ha sussurrato che … ” Bisogna domandarsi: dove saremmo senza questa manovra? E la risposta, mi creda, è tutt’altro che ipotetica. Direi che è quasi una certezza. Il futuro era la Grecia. Non amo fare paragoni, ma questa verità va detta con chiarezza altrimenti si possono fare gravi errori di valutazione. L’Italia sarebbe arrivata lì: e allora i cambiamenti per gli italiani sarebbero davvero stati devastanti. “

Affascianante, decisamente affascinante ascoltare i grilli parlanti raccontarci il senno di poi, amplificando qua e la, la paura, lo shock, sarebbe stato tutto così devastante!

Il giornalista del Sole 24 Ore prova a suggerire che  l’economia italiana non è paragonabile a quella greca. Abbiamo fondamentali molto migliori. Siamo il secondo paese industriale d’Europa, abbiamo un forte attivo patrimoniale e un risparmio privato da record.
” In questa tempesta, purtroppo, le differenze strutturali vengono travolte. L’evoluzione dei tassi dimostra un progress comune davvero preoccupante. Grecia, poi Irlanda, Portogallo, quindi Spagna e ora Italia: le curve dei rendimenti si rincorrono come in un film già visto. Noi abbiamo voluto interrompere quel film.”

Strano sentire parlare cosi un uomo che è stato sino ad ieri responsabile del nostro debito, dopo essere arrivato al ministero dell’Economia nel lontano 1992 ed esserne nominato nel 2005 direttore generale.Ora è pure presidente dell’Economic Financial Committee, presidente dell’European Financial Stability Facility, componente dell’European Systemic Risk Board. Grilli è anche componente dei consigli di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti. Francamente risulta difficile comprendere le parole di questi tecnocrati che sono stati protagonisti in prima persona di istituzioni che in qualche maniera hanno partecipato passivamente o attivamente al fallimento di questo sistema, ma quello che non sopporto davvero è la bestemmia, quando si contrinua a nominare il nome dell’ Equità, invano!

Scrive il FattoQuotidiano…” Le tre parole d’ordine con cui Mario Monti aveva presentato la sua manovra correttiva all’opinione pubblica erano “rigore, sviluppo ed equità”. Non sfugge ai cronisti del quotidiano di Confindustria che l’unica cosa “dolorosamente” sotto gli occhi di tutti sia unicamente la prima voce. Ma Grilli fa quadrato: “Siamo stati attenti all’equità. Gli interventi pesano soprattutto sui patrimoni più grandi e gli evasori”.

Gli interventi pesano soprattutto sui patrimoni più grandi e sugli evasori…bestemmiare, ops errare è umano, perseverare è assolutamente diabolico, caro grillo parlante!

Bene dopo Grilli ci voleva pure il ritorno del fantasma di Tremonti, uno che con sembrava aver compreso tutto della crisi ma che alla fine non aveva capito nulla visto che si faceva pagare gli affitti a sua insaputa, dicevo ci voleva pure il buon Tremonti  a minacciare il rischio di una nuova manovra finanziaria, la scadenza è quella che i lettori di Icebergfinanza ben conosco le aste dei titoli di Stato che riguarderanno il nostro Paese nel primo trimestre del 2012 soprattutto nel mesi di febbraio, ma come abbiamo visto ieri, molte cose stanno cambiando, le opinioni cambiano come bandiere al vento…

“E’ molto probabile che ci sia un’altra manovra”. Giulio Tremonti intervenendo al programma di Lucia Annunziata ‘In mezz’ora’ sembra confermare i rumor circolati su un’eventuale nuova manovra economica da fare entro fine aprile, prima della celebrazione di un’importante asta dei bot. Un’altra finanziaria che, come anticipato dal Fattoquotidiano.it, corrisponderebbe a una cifra raggelante: 40 miliardi di euro (leggi l’articolo). Eppure il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera lo smentisce a stretto giro di posta intervendo sempre in tv a ‘Che tempo che fa’: ”Non c’è nessun altra manovra in arrivo – ha detto Passera – Non è che il governo funzioni solo di manovre”.

Ci aveva provato già Profumo dall’alto dei suoi 40 milioni di liquidazioni per aver gestito il collasso di Unicredit tra un derivato e l’altro e sotto inchiesta per frode fiscale con la sua banca a dichiarare che … “La politica – rileva Profumo – è gestione del bene comune e se ci fosse la richiesta di un impegno potrei solo dire che se posso essere utile sì, lo farei”.

Bestemmiare oggi è l’essenza dell’impegno politico, poi quando usi il nome del …Bene Comune invano segui la moda!

Dalla poltrona di Che tempo che fa, Corrado Passera cerca di lasciare definitivamente i panni di banchiere e indossare quelli del ministro responsabile, sciogliendo ogni dubbio su un suo possibile futuro in politica da leader del centrosinistra. Lui non nega: “Non so ancora nulla. Certo, occuparsi di bene comune è il più bello dei lavori. Vedremo”, risponde sulla possibilità di restare in politica anche al termine del suo mandato. Ma sicuro il terreno sembra prepararselo. A cominciare dal suo conflitto di interessi: “Venderò le mie azioni di Intesa Sanpaolo. E’ una disgrazia, è sbagliato, ma così ci togliamo il dubbio” afferma. Il ministro ha ribadito di non vedere, nel possesso di azioni di Intesa un conflitto di interessi “però capisco benissimo”.

Si non c’è nessun conflitto di interesse nel detenere azioni di una banca, soprattutto se poi sei diventato ministro di un governo che ha aiutato tutte le banche tranne la tua suppongo, in fondo si tratta di bene comune… oggi va di moda socializzare le perdite, più bene comune di così si muore!

a raccontarci che …

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