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GOLDMAN SACHS, CORZINE e SOROS…IL MISTERO DI MF GLOBAL
Come ho scritto ieri a proposito delle corrotte ed inutili agenzie di rating, anche Mario Platero dall’America si chiede …
Verrebbe fatto di chiedersi: come mai le agenzie per la valutazione del credito che si occupano con tanto zelo dei debiti sovrani europei (per non commettere gli stessi errori del 2008, dicono) hanno guardato dall’altra parte quando hanno capito che forse MF Global aveva qualche problema? Da una lunga inchiesta del NyTimes è questa una delle cose che colpisce di più.
L’altra è che il lupo perde il pelo ma non il vizio: Jon Corzine ex Co-Ceo di Goldman Sachs, lasciò dopo una battaglia interna al momento giusto: incassò una fortuna nel 2001 e si diede alla politica, prima senatore e poi, nel 2006, governatore del New Jersey. Nel 2010 Chris Christie lo ha sconfitto duramente nonostante Barack Obama avesse investito su di lui un gran capitale politico, per poi perdere prima il New Jersey e oggi, quasi certamente la faccia.
Come scrive Repubblica… Nella cassaforte di Mf Global c’erano 6 miliardi e 300 milioni di carta che potrebbe diventare straccia: la metà sono buoni del tesoro d’Italia, 1 miliardo sono bonos spagnoli. E prima che arrivasse l’Fbi avevano acceso un fare anche la Sec e la Commodity Future Trading Commission. Nell’attesa di un intervento giudiziario, avevano dato l’allarme: chiedendo di puntellare il capitale per garantire l’esposizione.
Secondo il New York Times Corzine aveva messo in azione la sua potente rete economica e politica per difendersi dal pressing della Commodity Commission che oggi indaga su di lui: fermando l’introduzione di quella regola che paradossalmente avrebbe impedito all’ex Ceo di trovarsi nei guai. Non è possibile, chiedeva il regolatore, che le compagnie di brokeraggio possano prendere in prestito i soldi degli stessi clienti per i loro rischiosi investimenti. Et voila: sarebbe proprio il trucco usato da Corzine. Che tentando di tappare le falle ha poi cercato in extremis mettere in vendita parte del business: nascondendo però la realtà dei conti. E soprattutto la misteriosa “perdita” di quasi un miliardo di dollari
Nella mia ormai proverbiale deformazione professionale mi verrebbe da chiedermi se dietro la strategia suicida di Corzine e Goldman Sachs almeno che qualcuno non creda che la porta girevole della banca d’affari americana non funzioni, dicevo mi verrebbe da chiedermi se tutto quanto è accaduto con la successiva ondata di dismissioni di debito sovrano nell’area Euro non faccia parte di una strategia globale per affondare la moneta unica che si autoalimentata da scommesse più o meno azzardate o debitamente mirate…Was The “Collapse” Of MF Global Premeditated? A Conspiracy Theory Thought
Experiment
New York, 08 dic –
“Semplicemente, non so dove sono finiti i soldi”. Cosi’ Jon Corzine, che si e’ dimesso dall’incarico di amministratore delegato e presidente di Mf Global dopo che la societa’ di
brokeraggio e’ finita in bancarotta a causa dell’eccessiva esposizione alla crisi del debito, ha risposto a chi chiedeva dove si trovino i soldi dei clienti della societa’. Per il curatore fallimentare si tratta di circa 1,2 miliardi di dollari. Durante la testimonianza a una commissione della Camera dei Deputati americana, Corzine ha detto di non
conoscere l’esatta meccanica degli spostamenti del denaro dei clienti e delle garanzie collaterali e di essere rimasto “esterefatto” quando lo scorso 30 ottobre e’ emerso che il
denaro non si trovava: “negli ultimi giorni c’e’ stato un numero superiore al normale di transazioni e, per esempio, non so se ci sono stati errori operativi da parte di Mf
Global o se le banche e i partner della societa’ abbiano chiesto fondi che dovevano essere restituiti”, ha detto Corzine, che in passato e’ stato governatore del New Jersey.
Corzine, che si e’ “scusato a nome della societa’” e si e’ detto “molto triste, dato l’enorme impatto degli eventi collegati al fallimento di Mf Global”, ha precisato di avere pensato nel 2010 che “gli investimenti in obbligazioni europee a breve termine fossero prudenti” (Corriere della Sera)
Ma certo nessuno sa nulla, il denaro non dorme mai scompare e riappare come per incanto, in fondo al di la delle singole reputazioni di questi personaggi che scannerebbero anche la propria madre per un pugno di dollari, come più volte sottolineato, nella finanza, tutto si crea, nulla si distrugge, tutto si trasferisce da una tasca all’altra, magari chissà dietro previa intesa…
Come ha scritto il WSJournal… Milano, 09 dic – George Soros ha fatto incetta di bond italiani comprandoli da Mf Global, la societa’ di brokeraggio finita di recente in bancarotta.
Due miliardi in buoni del Tesoro europei, soprattutto italiani, sono finiti nelle mani del finanziere americano dopo che quest’ultimo li ha comprati sulla piazza londinese
da Kpmg Llp, l’amministratore che gestisce la bancarotta di Mf Global. E’ quanto rivela il Wall Street Journal, secondo cui l’ottantunenne uomo d’affari, col suo team d’investimento del Soros Fund Menagement, ha comprato 2 miliardi di dollari in bond (sui 6,3 mld in mano alla societa’ prima del fallimento) a un prezzo inferiore ai valori di mercato in una transazione che ha coinvolto anche Jp Morgan. Secondo il quotidiano Usa, anche altre case di investimento hanno effettuato grandi acquisti dei titoli detenuti dal broker americano.
Come ci suggerisce il nostro Philip tutto ciò che valeva ieri 87,5 oggi vale semplicemente 94 con una pluslvalenza di 130 milioni di dollari al momento attuale, come riferito dalla versione del WSJournal …dedicato a tutti coloro che in questi giorni vi hanno fatto perdere l’occasione per realizzare plusvalenze di tutto rispetto tenendovi lontani dai titoli di Stato italiani!
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Dei CDS a copertura fatti dal “filantropo” Soros su debiti di breve durata, che la vecchietta pensionata non si può permettere, ovviamente non se ne parli.
Si faccia anche finta di non vedere le pesanti perdite dei clienti di “GS” Corzine…
Vergogna.
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Ottimo post. Il bubbone è lì ed è giusto cercare di sviscerarne i risvolti, anche se tutto è reso difficile dall’opacità del sistema. Due cose, tra le tante.
1) Mi sembra evidente che la “sparizione” degli 1,2 miliardi dei clienti di MF Global sia legata alle pratiche truffaldine messe in atto dai signori della turbofinanza: a) “schema Ponzi” per pagare i profitti di investitori e azionisti prelevandoli dalle nuove sottoscrizioni; b) uso dei soldi dei clienti come collaterale per imbastire spericolate scommesse; c) possibile ricorso alla “derivazione”, anche plurima, dei portafogli dei clienti. In “La grande baldoria”, un libro che consiglierei a chiunque ancora in buona fede crede nella “mano invisibile del mercato”, un operatore sui derivati, en passant, si rende conto che è un pò strano vendere CDO ad un altro CDO, ma è proprio quello che la sua banca stava facendo !!!
2) Non è anomalo che Soros o altri possano mettere le mani sul portafoglio di MF Global in questa fase della procedura fallimentare ?
Andrea, che ne dici ?