LA STORIA SIAMO NOI…NESSUNO SI SENTA ESCLUSO!

Scritto il alle 20:50 da icebergfinanza

 

 

 

Ho fatto un salto indietro di qualche anno e sono andato a ripescare un vecchio post del luglio del 2009, sempre decisamente attuale. E' un po lungo ma nella parte finale ripropone lo splendido messaggio di Severn_Cullis Suzuki  u l'urlo delle giovani generazioni nelle quali io credo infinitamente,  di cui vi ripropongo il video su You Tube grazie anche a Dorf.

…per favore fate che le vostre azioni riflettano le vostre parole…

Ho sempre sentito parlare del romanzo " Guerra e Pace " di Lev Nikolaevic Tolstoj come di uno dei massimi capolavori della letteratura mondiale, una sintesi della natura umana attraverso la storia delle guerre napoleoniche nella campagna russa, magistralmente descritte dal suo autore, la storia dei potenti e degli umili, narrata con la stessa passione universale.

C'è quasi l'inevitabile rassegnazione dell'uomo comune a subire gli avvenimenti della storia, quasi che la storia sia esclusiva del potere e della cultura, ma come dice anche Francesco de Gregori nella sua canzone, la " Storia siamo noi " ……

(…) La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso. La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,questo rumore che rompe il silenzio, questo silenzio così duro da masticare. E poi ti dicono "Tutti sono uguali, tutti rubano alla stessa maniera".

Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso dentro casa quando viene la sera. Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone, la storia entra dentro le stanze, le brucia, la storia dà torto e dà ragione. La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere, siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.

E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia) quando si tratta di scegliere e di andare, te la ritrovi tutta con gli occhi aperti, che sanno benissimo cosa fare.

Quelli che hanno letto milioni di libri e quelli che non sanno nemmeno parlare, ed è per questo che la storia dà i brividi, perchè nessuno la può fermare. La storia siamo noi, siamo noi padri e figli, siamo noi, bella ciao, che partiamo.


La storia non ha nascondigli, la storia non passa la mano. La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano.

Si siamo noi la storia, ogni nostro respiro è storia, ogni nostro atto, ogni nostra parola, ma alle volte non ce ne accorgiamo proprio.

Chissà, forse un giorno capirò perchè parto sempre da cosi lontano per arrivare poi ad affrontare argomenti che molti vorrebbero trattare direttamente, forse perchè in fondo vedo più una crisi antropologica, che finanziaria ed economica.

Su internet ho trovato questo pezzo, non ho letto il libro, non ho visto il film, ma prima o poi non mancherò di farlo…

L'autore nell'ultima parte dell'opera riflette poi sul concetto di libero arbitrio opposto alla necessità; confronta l'idea di libertà decisionale, che ha la nostra coscienza, con il concetto di ineluttabile necessità delle nostre azioni, che viene accettato dalla nostra ragione: un compito cui l'autore prodiga le sue energie, scardinando dalle fondamenta le ipotesi più misere e l'emotività che ci porterebbe a errare.

Il libero arbitrio, la libertà decisionale, che si oppongono al destino, un destino predeterminato, nessuna scelta è permessa all'uomo perchè in fondo alle volte è schiavo del destino e dell'ambiente che lo circonda.

Come tutto è quieto, calmo e solenne […] In modo diverso strisciano le nuvole su questo cielo alto, infinito. Come mai prima questo cielo alto non lo vedevo? E come sono felice di averlo finalmente conosciuto! Sì! Tutto è vuoto, tutto è inganno tranne questo cielo infinito. Nulla, nulla esiste, tranne questo. Ma anche questo non esiste, non c'è più nulla, fuorché il silenzio e la quiete. ( tratto da Guerra e Pace )

No per fortuna, non tutto è inganno, ma come si legge su Wikipedia, in Resurrezione Tolstoj descrive l'angoscia profonda dell'uomo di coscienza e in primo luogo di se stesso, stretto nel meccanismo della burograzia statale, nel "ferreo" ordine delle cose che l'autore intende affrontare con un'iniziativa etica atta a migliorare la vita degli uomini sulla terra, una sorta di rinascita etica dell'umanità!

Si una sorta di rinascita etica, ecco ciò di cui abbiamo bisogno, di quell'ingenuità devastante che corre il rischio di contagiare tutti coloro che sono stanchi di questa storia, che passa anche attraverso il libero arbitrio, che ci rende capaci di sfidare il destino di uomini e donne inconsapevoli, tanti piccoli burattini che calpestano il palcoscenico della vita.

Ecco allora che ogni nostro atto, ogni consumo, ogni investimento è sinonimo di responsabilità, una responsabilità che non deve precludere il gusto della scommessa, ma che diventa una scommessa sull'uomo, accanto all'uomo, una scommessa per il cambiamento.

Sento già qualcuno che si alza e lascia la sala, insoddisfatto del film che si sta proiettando, un film surreale, per molti ma per fortuna non per tutti.

Si parlava di responsabilità ed allora ascoltiamo insieme queste storie…….

 

" Nei fondi comuni di investimento delle banche italiane si nascondono produttori di mine antiuomo, armi nucleari e bombe cluster.

Anche una delle banche quotate più socialmente responsabili in Italia (secondo i punteggi delle società di rating etico) come UBI investe in armi.

Perché non basta rispettare la legge 185/90, che si limita a regolare gli investimenti in import-export di armamenti. Si può finanziare la produzione di armi anche acquistando azioni di imprese che le producono, attraverso i fondi comuni venduti alla clientela.

Ubi lo fa. E non è la sola. Valori lo ha scoperto, grazie a una ricerca condotta sui rendiconti annuali delle prime cinque società di gestione del risparmio italiane: Eurizon Capital (Gruppo Intesa-Sanpaolo), Pioneer (Unicredit), UBI Pramerica (UBI Banca), Arca Sgr (diverse banche popolari) e Montepaschi Asset Management.

La ricerca si è concentrata sui titoli delle società che, in base ai dati messi a disposizione dall’agenzia di rating etici Eiris (www.eiris.org) e da una serie di Ong come Landmine Monitor, producono armi “controverse”.  ( Terrafutura )

Qualcuno sorriderà, ancora la vecchia storia delle banche armate……gira e rigira si arriva sempre li, mi importa o non mi importa di dove vanno a finire i miei risparmi , i miei soldi? 

Ebbene da un lavoro apparso sul mesile VALORI di giugno scopriamo che alle volte si rischia di cadere dalla padella alla brace.

" E' una delle banche quotate più socialmente responsabili in Italia ( secondo i punteggi delle società di rating etico ) Alla fine del 2007 ha approvato le nuove linee guida di gruppo per l'operatività nel settore degli armamenti, " in linea con l'orientamento etico proprio dell'istituto " e in collaborazione con Ong di grande esperienza come Rete Disarmo, Mani Tese e Crbm. Stiamo parlando di Ubi, il quarto gruppo bancario italiano. Ma le migliori linee guida " hanno ben poco valore pratico se non vengono attuate in maniera rigorosa e puntuale", commenta Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Disarmo. E non basta applicarle all'import-export di armamenti ( regolato dalla legge 185/90 ). Si può finanziare la produzione di armi anche indirettamente, acquistando azioni di imprese, attraverso fondi comuni venduti alla clientela. Ubi lo fa. E non è la sola. "

Prima di proseguire diamo un'occhiata da vicino al " Made in Italy " nel settore degli armamenti, su UNIMONDO ……

C'è un "made in Italy" che si spalanca brecce nei mercati internazionali: quello delle armi. Una vera "potenza di fuoco". E' infatti, un duplice nuovo record e – in una certa parte – per decisione bypartisan visto che fino ad aprile le autorizzazioni sono state rilasciate dal precedente Governo. Dal Rapporto del Presidente del Consiglio sulle esportazioni di armamenti italiani – che è online da oggi e che Unimondo analizza in anteprima – le autorizzazioni all'esportazione di armamenti italiani nel 2008 hanno superato i 3 miliardi di euro con un incremento che sfiora il 29% rispetto al 2007 mentre le consegne effettuate raggiungono gli 1,8 miliardi di euro. A cui vanno aggiunti i quasi 2,7 miliardi di euro di autorizzazioni relative a Programmi Intergovernativi.

Spiega senza troppi giri di parole il Rapporto del Presidente del Consiglio: "L’industria italiana per la difesa ha, quindi, consolidato e incrementato la propria presenza sul mercato globale dei materiali per la sicurezza e difesa, confermandosi un competitivo integratore di sistemi, capace di affermarsi in mercati tecnologicamente all’avanguardia". E se il Rapporto evidenzia con dovizia di particolari i principi, i divieti, i criteri e anche le competenze delle diverse amministrazioni secondo la legislazione vigente (la legge 185 del 1990), per la Presidenza del Consiglio quello delle armi sembra essere soprattutto un "mercato globale" nel quale l'industria italiana è sicuramente "competitiva" e "capace di affermarsi".

Proseguite la lettura c'è molto di più, di quanto sinora riportato…..

Ma tornando a noi, e alle regine dei fondi armati di casa nostra, Valori prosegue riportando una scheda dei fondi in questione:

 

FONDI ARMATI e BANCHE CHE LI POSSIEDONO

( dati elaborati da Valori sulla base dei rendiconti aziendali al 31.12.2008 delle società di gestione del risparmio )

 
BANCA SOCIETA DI GESTIONE INVESTIMENTO ( in milioni di euro )

Gruppo UNICREDIT

PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT

Titoli in portafoglio: Finmeccanica, Daimler, BAE Sistems, General Dynamics, Singapore Tecnologies

20, 709

 

PIONEER ASSET MANAGEMENT

Titoli in portafoglio: Finmeccanica, Daimler, BAE Sistems, General Dynamics, Singapore Tecnologies, Boeing, Siemens, United Technologies; General Dynamics, Rheinmetall, Northorp Grunman, L-3 Communications, Raytheon, Texas Instruments

785,114

GRUPPO INTESA SAN PAOLO

EURIZON CAPITAL

Titoli in portafoglio: Finmeccanica, Daimler, BAE Sistems, Boeing, Siemens,  Rheinmetall

61,788

 

FIDEURAM INVESTIMENTI

Titoli in portafoglio: Finmeccanica, Daimler, Siemens

18,823

GRUPPO UBI BANCA

UBI PRAMERICA SGR ( 65 % UBI 35 % Pramerica Financial )

Titoli in portafoglio: Finmeccanica, Daimler, Siemens, BAE SIstems, L-3 Communications, Lockheed Martin 

38,73

GRUPPO MONTE DEI PASCI

MONTE DEI PASCI ASSET MANAGEMENT

Titoli in portafoglio: Finmeccanica, Daimler, Siemens, Raytheon, Lockheed Martin, Babcock International Group

21,047

 

BRIGHT OAK

Titoli in portafoglio: Finmeccanica, Daimler, BAE Sistems, General Dynamics, , Boeing, Siemens, United Technologies; General Dynamics, Northorp Grunman, Raytheon, Txtron, Lockheed Martin, European Aeronautic & Defence

14,785

ARCA

ARCA

Titoli in portafoglio: Finmeccanica, Daimler, Siemens, Raytheon,  Lockheed Martin, Babcock International Group

16,384

     

 

 

Bene, una volta  esposta la realtà di numeri che, Valori è andata ad analizzare nella composizione dei portafogli dei fondi in questione qualcuno potrebbe chiedere: Ma che centrano società come Boeing o Siemens o Texas Instrumental che sembrano operare nel campo dell'aereonautica o dei microprocessori?

Ebbene, ad esempio Texas Instrumental da supporto tecnologico alla Lockheed Martin che produce le famigerate "cluster bombs" bombe a grappolo e mine antiuomo varie, la Siemens produce componenti per armi nucleari e cluster bomms e Boeing attiva direttamente nella produzione di ordigni nucleari.

Quindi quelle che Valori chiama armi "CONTROVERSE" sono da riclassificare nelle categorie qui sotto riportate:

 

MINE ANTIUOMO CLUSTER BOMBS  URANIO IMPOVERITO ARMI NUCLEARI

Nel più recente rapporto di Amnesty International l'Italia è tra i 32 produttori al mondo individuati, tra i principali produttori Raytheon, Lockheed Martin, L-3 Communications e Bae Systems

Amnesty_International

 

 

51 paesi che hanno prodotto nel corso degli anni questi ordigni, 34 dei quali, tra cui l'Italia ne hanno fermato la produzione

 

 

 

Icbl.org

uranioimpoverito

 

 

 Lascio alla vostra sensibilità la possibilità di andare ad esplorare gli effetti di queste cosidette armi "controverse" , immagini che ci raccontano di come l'uomo è riuscito ad spingersi sino ai confini del peggiore inferno che la mente umana possa concepire.

Conclude Valori il suo articolo, ricordando che chi non manca mai nel portafoglio dei fondi italiani è però il colosso tricolore delle armi ( a partecipazione statale ) Finmeccanica. Le prime 5 sgr italiane ci investono complessivamente 58 milioni di euro. L'orgoglio dell'industria nazionale, esempio magistrale di riconversione al contrario, ( dal civile al bellico ) è accusato di produrre componenti per armi nucleari. Motivo per cui il fondo sovrano del governo norvegese ha venduto tutte le azioni Finmeccanica nel 2005. E se cominciassero a pensarci anche Unicredit, Intesa e UBI ?

Permettetemi ora anche solo per un istante di dirigere la prua su un argomento che mi sta particolarmente a cuore, uno dei motivi per i quali questa crisi spesso violenta i sotterranei dell'umanità ed in particolar modo….

"La crisi finanziaria potrebbe portare ad un nuovo aumento dello sfruttamento minorile, dopo anni di positiva inversione di tendenza". Lo afferma il rapporto dell'Organizzazione internazionale del Lavoro (Ilo) presentato ieri a Ginevra in occasione della 'Giornata mondiale contro il lavoro minorile'. Il rapporto dal titolo "Give Girls a Chance: Tackling child labour" (Dare un futuro alle bambine: Combattere il lavoro minorile) dedica particolare attenzione alle bambine perchè – come sottolinea l'Ilo – in questa particolare congiuntura di recessione internazionale sono loro ad essere maggiormente a rischio di sfruttamento. Secondo il rapporto su 218 milioni di bambini sfruttati …… Unimondo

 

Come ci ha ricordato un caro amico del blog Silvano, quella piccola bimba che parlò davanti alle Nazioni Unite, Severn_Cullis Suzuki all'età di 12 anni in rappresentanza di un gruppo di adolescenti che avevano costituito un'associazione per la formazione e l'insegnamento delle questioni ambientali

……..per favore, fate che le vostre azioni riflettano le vostre parole……

" Buonasera, sono Severn Suzuki e parlo a nome di ECO (Environmental Children Organization). Siamo un gruppo di ragazzini di 12 e 13 anni e cerchiamo di fare la nostra parte, Vanessa Suttie, Morgan Geisler, Michelle Quaigg e me. Abbiamo raccolto da noi tutti i soldi per venire in questo posto lontano 5000 miglia, per dire alle Nazioni Unite che devono cambiare il loro modo di agire. Venendo a parlare qui non ho un'agenda nascosta, sto lottando per il mio futuro. Perdere il mio futuro non è come perdere un'elezione o alcuni punti sul mercato azionario. Sono a qui a parlare a nome delle generazioni future. Sono qui a parlare a nome dei bambini che stanno morendo di fame in tutto il pianeta e le cui grida rimangono inascoltate. Sono qui a parlare per conto del numero infinito di animali che stanno morendo nel pianeta, perchè non hanno più alcun posto dove andare. Ho paura di andare fuori al sole perché ci sono de buchi nell'ozono, ho paura di respirare l'aria perchè non so quali sostanze chimiche contiene. Ero solita andare a pescare a Vancouver, la mia città, con mio padre, ma solo alcuni anni fa abbiamo trovato un pesce pieno di tumori. E ora sentiamo parlare di animali e piante che si estinguono, che ogni giorno svaniscono per sempre. Nella mia vita mia ho sognato di vedere grandi mandrie di animali selvatici e giungle e foreste pluviali piene di uccelli e farfalle, ma ora mi chiedo se i miei figli potranno mai vedere tutto questo. Quando avevate la mia età, vi preoccupavate forse di queste cose? Tutto ciò sta accadendo sotto i nostri occhi e ciò nonostante continuiamo ad agire come se avessimo a disposizione tutto il tempo che vogliamo e tutte le soluzioni. Io sono solo una bambina e non ho tutte le soluzioni, ma mi chedo se siete coscienti del fatto che non le avete neppure voi. Non sapete come si fa a riparare i buchi nello strato di ozono, non sapete come riportare indietro i salmoni in un fiume inquinato, non sapete come si fa a far ritornare in vita una specie animale estinta, non potete far tornare le foreste che un tempo crescevano dove ora c'è un deserto. Se non sapete come fare a riparare tutto questo, per favore smettete di distruggerlo. Qui potete esser presenti in veste di delegati del vostro governo, uomini d'affari, amministratori di organizzazioni, giornalisti o politici, ma in verità siete madri e padri, fratelli e sorelle, zie e zii e tutti voi siete anche figli. Sono solo una bambina, ma so che siamo tutti parte di una famiglia che conta 5 miliardi di persone, per la verità, una famiglia di 30 milioni di specie. E nessun governo, nessuna frontiera, potrà cambiare questa realtà. Sono solo una bambina ma so e dovremmo tenerci per mano e agire insieme come un solo mondo che ha un solo scopo. La mia rabbia non mi acceca e la mia paura non mi impedisce di dire al mondo ciò che sento. Nel mio paese produciamo così tanti rifiuti, compriamo e buttiamo via, compriamo e buttiamo via, compriamo e buttiamo via, e tuttavia i paesi del nord non condividono con i bisognosi. Anche se abbiamo più del necessario, abbiamo paura di condividere, abbiamo paura di dare via un po' della nostra ricchezza. In Canada, viviamo una vita privilegiata, siamo ricchi d'acqua, cibo, case abbiamo orologi, biciclette, computer e televisioni. La lista potrebbe andare avanti per due giorni. Due giorni fa, qui in Brasile siamo rimasti scioccati, mentre trascorrevamo un po di tempo con i bambini di strada. Questo è ciò che ci ha detto un bambino di strada: "Vorrei essere ricco, e se lo fossi vorrei dare ai bambini di strada cibo, vestiti, medicine, una casa, amore ed affetto". Se un bimbo di strada che non ha nulla è disponibile a condividere, perchè noi che abbiamo tutto siamo ancora così avidi? Non posso smettere di pensare che quelli sono bambini che hanno la mia stessa età e che nascere in un paese o in un altro fa ancora una così grande differenza; che potrei essere un bambino in una favela di Rio, o un bambino che muore di fame in Somalia, una vittima di guerra in medio-oriente o un mendicante in India. Sono solo una bambina ma so che se tutto il denaro speso in guerre fosse destinato a cercare risposte ambientali, terminare la povertà e per siglare degli accordi, che mondo meraviglioso sarebbe questa terra! A scuola, persino all'asilo, ci insegnate come ci si comporta al mondo. Ci insegnate a non litigare con gli altri, a risolvere i problemi, a rispettare gli altri, a rimettere a posto tutto il disordine che facciamo, a non ferire altre creature, a condividere le cose, a non essere avari. Allora perché voi fate proprio quelle cose che ci dite di non fare? Non dimenticate il motivo di queste conferenze, perché le state facendo?Noi siamo i vostri figli, voi state decidendo in quale mondo noi dovremo crescere. I genitori dovrebbero poter consolare i loro figli dicendo: "Tutto andrà a posto. Non è la fine del mondo, stiamo facendo del nostro meglio". Ma non credo che voi possiate dirci più queste cose. Siamo davvero nella lista delle vostre priorità? Mio padre dice sempre siamo ciò che facciamo, non ciò che diciamo. Ciò che voi state facendo mi fa piangere la notte. Voi continuate a dire che ci amate, ma io vi lancio una sfida: per favore, fate che le vostre azioni riflettano le vostre parole "

In fondo, una volta che la realtà è davanti ai nostri occhi e la nostra consapevolezza si traduce in assunzione di responsabilità, non resta che scegliere il libero arbitrio, quel pensiero che spesso va oltre il destino, pensiero che diventa azione, investimento nell'uomo, attraverso il rispetto della natura umana, qualunque sia il suo colore e credo religioso. 

12 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 21 Marzo 2011 at 23:01

Andrea,
mentre in molti sono oramai stanchi, sfiduciati, increduli, tu di fronte a tutto quello che succede non perdi mai la forza e la voglia di lanciare dei segnali e di individuare delle linee di azione.
Ti ammiro.
Raffaele

Scritto il 22 Marzo 2011 at 02:08

ciao capitano. vedo che ti è piaciuto il video di suzuki.  l'ho pescato da facebook.   laggiù in mezzo a tante cazzate trovi anche, a volte, cose molto interessanti.  ma in italia, dove sono i bambini o ragazzini,  o diciamo pure ragazzi che parlano cosi'?  con questa enorme consapevolezza?  purtroppo i nostri bambini gli  han fatto il lavaggio del cervello.  tutti li a sventolare bandierine davanti a napolitano.  cioè al primo traditore della patria.  

banche armate??  ahh  ahh.  chi si ricorda un'inchiesta di 1-2 anni fà di anno zero?  quando sono andati o a milano o bergamo in fabbrica.  a parlare di fondi pensione.  e chiedevano:  ma voi (operai) sapete dove investono i vostri soldi??  quando gli han detto quelli di anno zero, che li mettono ANCHE in bombe  e armi, sono rimasti di stucco.  qualcuno anche incazzato.  e sempre li mi pare, interrogavano in un bar, o un ex banchiere, o uno esperto di investimenti.  diceva che si, si facevano operazioni "poco" limpide.  sai capitano, mi son fatto regalare il tuo libro: confessioni di un banchiere.  

quando saranno pronte le ghigliottine x i banchieri?  lo avevano capito già nel 1850.  noi quanto ci mettiamo a capirlo?  questi politici, feccia del mondo, non se ne andranno mai!!!  bisogna buttarli giù tutti.  non se ne salva nessuno.   vorrei se permettete lasciare ai miei figli un mondo decente.  non questo turbo capitalismo globalista demenziale.  o sbaglio?  siamo alle solite.

1) non votare più.

2) tirare fuori tutti i vostri soldi dalle banche.  

non è difficile.    buonanotte.

DORF

utente anonimo
Scritto il 22 Marzo 2011 at 08:12

 Appello ai Giovani: la nuova resistenza
http://www.youtube.com/watch?v=ZkOY5srIN8Q&NR=1

Un UOMO DI VERO Pensiero e di  Vera  Azione

http://www.youtube.com/watch?v=OkUkoCqJs9E

utente anonimo
Scritto il 22 Marzo 2011 at 08:12

 Appello ai Giovani: la nuova resistenza
http://www.youtube.com/watch?v=ZkOY5srIN8Q&NR=1

Un UOMO DI VERO Pensiero e di  Vera  Azione

http://www.youtube.com/watch?v=OkUkoCqJs9E

utente anonimo
Scritto il 22 Marzo 2011 at 08:12

 Appello ai Giovani: la nuova resistenza
http://www.youtube.com/watch?v=ZkOY5srIN8Q&NR=1

Un UOMO DI VERO Pensiero e di  Vera  Azione

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utente anonimo
Scritto il 22 Marzo 2011 at 08:12

 Appello ai Giovani: la nuova resistenza
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Un UOMO DI VERO Pensiero e di  Vera  Azione

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utente anonimo
Scritto il 22 Marzo 2011 at 08:12

 Appello ai Giovani: la nuova resistenza
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Un UOMO DI VERO Pensiero e di  Vera  Azione

http://www.youtube.com/watch?v=OkUkoCqJs9E

Scritto il 21 Maggio 2011 at 05:38

 Fate girare:

http://www.ecolcity.it/cms/referendum-acqua-e-nucleare-12-13-giugno
 

Blu gold: le guerre dell'acqua
http://www.youtube.com/watch?v=-RqO2zoQPlw

 

Bolivia: cosa succede a privatizzare l'acqua
http://www.youtube.com/watch?v=TLHtZMpGSXI
 

Chernobyl: la vera faccia del nucleare. (No al nucleare in Italia)
http://www.youtube.com/watch?v=CTX-1s7uQ1Q
 

Scritto il 21 Maggio 2011 at 05:38

 Fate girare:

http://www.ecolcity.it/cms/referendum-acqua-e-nucleare-12-13-giugno
 

Blu gold: le guerre dell'acqua
http://www.youtube.com/watch?v=-RqO2zoQPlw

 

Bolivia: cosa succede a privatizzare l'acqua
http://www.youtube.com/watch?v=TLHtZMpGSXI
 

Chernobyl: la vera faccia del nucleare. (No al nucleare in Italia)
http://www.youtube.com/watch?v=CTX-1s7uQ1Q
 

Scritto il 21 Maggio 2011 at 05:38

 Fate girare:

http://www.ecolcity.it/cms/referendum-acqua-e-nucleare-12-13-giugno
 

Blu gold: le guerre dell'acqua
http://www.youtube.com/watch?v=-RqO2zoQPlw

 

Bolivia: cosa succede a privatizzare l'acqua
http://www.youtube.com/watch?v=TLHtZMpGSXI
 

Chernobyl: la vera faccia del nucleare. (No al nucleare in Italia)
http://www.youtube.com/watch?v=CTX-1s7uQ1Q
 

Scritto il 21 Maggio 2011 at 05:38

 Fate girare:

http://www.ecolcity.it/cms/referendum-acqua-e-nucleare-12-13-giugno
 

Blu gold: le guerre dell'acqua
http://www.youtube.com/watch?v=-RqO2zoQPlw

 

Bolivia: cosa succede a privatizzare l'acqua
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Chernobyl: la vera faccia del nucleare. (No al nucleare in Italia)
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Scritto il 21 Maggio 2011 at 05:38

 Fate girare:

http://www.ecolcity.it/cms/referendum-acqua-e-nucleare-12-13-giugno
 

Blu gold: le guerre dell'acqua
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Bolivia: cosa succede a privatizzare l'acqua
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Chernobyl: la vera faccia del nucleare. (No al nucleare in Italia)
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