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IL VOLO DI ICARO!

Scritto il alle 07:00 da icebergfinanza

 

Come ho scritto recentemente in “No Man’s Ocean 2011” secondo John Maynard Keynes, gli speculatori possono essere innocui se in fondo sono solo delle piccole bolle sopra un flusso regolare di intraprese economiche, ma la situazione diventa seria quando le imprese diventano una bolla sospesa sopra un vortice di speculazioni. Ma quando l'accumulazione di capitale di un paese diventa il sottoprodotto delle attività di un Casinò, è probabile che le cose vadano male. 
 

Ieri John Hussman oltre a ricordare che sempre secondo Keynes, il mercato può rimanere irrazionale più a lungo di quanto ognuno di noi possa restare solvibile, sottolineando ancora una volta l’estrema sopravvalutazione di questo mercato altamente speculativo, riportando le parole del grande Benjamin Graham spesso gli speculatori prosperano nell’ignoranza, ritenendo superflua la conoscenza e l’esperienza in un mercato estremamente rialzista.
 

Che poi anche in Italia girino analisti filosofi che dipingono cieli azzurri limpidi infiniti dopo non avere intravvisto neanche lontanamente la più imponente tempesta perfetta della storia questo fa parte del gioco di chi dimentica in fretta il passato e si prepara a subire le conseguenze della propria ignoranza.
 

Keynes nella Grande Depressione perse quasi i due terzi del proprio patrimonio, dopo aver sentenziato nel bel mezzo di un mercato estremamente ipercomprato e sopravvalutato con tassi di interesse in aumento che non vi sarebbe stato più alcun crash in quel periodo, un periodo seguito da un collasso dell’indice  Dow il quale perse quasi metà del suo valore. 
 

Ricordando quell’episodio Hussman aggiunge che nei dieci anni successivi lo yoyo del mercato produsse un sostanziale nulla di fatto, un po come quello che ci aspetta nel prossimo lungo decennio perduto, con un stima attuale di un rendimento annuo atteso del 3,2 % sullo S&P500 nel prossimo decennio e un P/E Shiller attualmente intorno al livello di 24 punti quando la media storica è 15 e un livello di entrata interessante 10.

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Come scriveva il caro Dream di  Intermarketandmore per comprendere il CAPE Shiller basta sapere che la sua base  è il vecchio rapporto prezzo utili, o se preferite price earning  ratio. “ Il Price Earning  è “Cyclical Adjusted“, ovvero “aggiustato” coerentemente col ciclo economico  in atto. Praticamente un Price earning  che viene parametrizzato al momento storico economico presente. (…) Spiegato dallo stesso Robert Shiller nel suo libro  “Irrational Exuberance,” la relazione “ciclo economico ” e price earning , utilizzando una media a 10 anni di quest’ultimo dato, ci permette di valutare in modo valido il mercato, in quanto il price earning  ha un valore diverso se valutato in fasi di mercato euforico o di mercato depresso.

Per farla breve, il CAPE di Shiller è considerato dallo stesso autore un interessante indicatore, da seguire in acquisto quando il livello scende quantomeno al livello di 10.

Certo, ormai ben pochi seguono l'analisi fondamentale, tutti immersi nei loro fantastici algoritmi e nelle mille fantasie dell'analisi tecnica.

Se l'indice di Robert da anni ci racconta la realtà depurata dalla depressione e dall'euforia di breve termine e se come dice John il massimo rendimento che possiamo aspettarci nei prossimi dieci anni è sul principale indice azionario mondiale un 3,2 % annuo, oh come ti amo leggendaria, serena e sempre straordinaria riva del fiume …obbligazionaria.

Qua è la ci sono segni che il leggendario consumatore americano sta tornando ad indebitarsi come prima, più di prima, il risparmio scende, il credito al consumo torna a volare ma quello ipotecario resta fragile e le grandi banche americane secondo la Fed stanno tornando a concedere credito. Per l'illusione collettiva la più imponente fase di deleveraging della storia è già finita, ma si sa la storia chi ma la studia immersi come sempre in piccoli racconti di breve termine.

Illudersi che il recente livello di utili delle imprese sia sostenibile in futuro significa dimenticare che la produttività selvaggia ha un limite e che l’inflazione prodotta dagli eccessi delle materie prime non potrà essere trasferita in nessuna maniera al consumatore finale pena un forte rallentamento dei consumi. Significa dimenticare che gli utili si fanno anche manipolando i bilanci come accade nel settore finanziario, dimenticare che alla prossima crisi banche centrali e governi non avranno più la possibilità di stimolare l’immaginazione dei mercati.  

Questa volta è diverso suppongo… certo come tutte le volte che la verità è diventata figlia del tempo.

 
 
 

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4 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 13:21

Sapreste spiegarmi in termini  " Finanziariamente etici " cosa si intende per FORMA PENSIERO ?
grazie

Scritto il 9 Febbraio 2011 at 01:27

CAPE di Shiller ?!!
grazie di avermi rovinato il sonno me ne stavo
andando a dormire già pieno di domande su questo mercato impazzito dove notizie negative provocano
rialzi insensti e adesso mi devo studiare pure questo.
il dato che in america sono aumentate le spese con le carte di credito (soldi a strozzo)viene interpretato
come una ripresa dei consumi, peccato che le vendite sono calate ma nessuno pensa che si acquista l'indispensabile con le carte per mancanza di disponibilità.
per me attualmente la difesa è
scalping ,scalping attenti a non inciampare.
sei sempre più indispensabile.
grazie buona notte

Scritto il 9 Febbraio 2011 at 10:16


"Il Pensiero Ferito…"

 

 http://www.youtube.com/watch?v=aKo_3GpKrzE 

Il secolo che sta morendo
è un secolo piuttosto avaro
nel senso della produzione di pensiero.
Dovunque c'è, un grande sfoggio di opinioni, piene di svariate
affermazioni che ci fanno bene e siam contenti
un mare di parole
un mare di parole
ma parlan più che altro i deficienti.

Il secolo che sta morendo
diventa sempre più allarmante
a causa della gran pigrizia della mente.
E l'uomo che non ha più il gusto del mistero, che non ha passione
per il vero, che non ha coscienza del suo stato
un mare di parole
un mare di parole
è, come un animale ben pasciuto.

E pensare che c'era il pensiero
che riempiva anche nostro malgrado le teste un po’ vuote.
Ora inerti e assopiti aspettiamo un qualsiasi futuro
con quel tenero e vago sapore di cose oramai perdute.
Va' pensiero su l'ali dorate
va' pensiero su l'ali dorate.

Nel secolo che sta morendo
si inventano demagogie
e questa confusione è il mondo delle idee.
A questo punto si può anche immaginare che potrebbe dire
o rinventare un Cartesio nuovo e un po' ribelle
un mare di parole
un mare di parole
io penso dunque sono un imbecille.

Il secolo che sta morendo
che sembra a chi non guarda bene
il secolo del gran trionfo dell'azione
nel senso di una situazione molto urgente, dove non succede
proprio niente, dove si rimanda ogni problema
un mare di parole
un mare di parole
e anch'io sono più stupido di prima.

E pensare che c'era il pensiero
era un po' che sembrava malato, ma ormai sta morendo.
In un tempo che tutto rovescia si parte da zero
e si senton le noti dolenti di un coro che sta cantando.

Vieni azione coi piedi di piombo vieni azione coi piedi di piombo.

(E Pensare Che c'era Il Pensiero, G. Gaber)
 

Scritto il 9 Febbraio 2011 at 10:18


" La Forza dell''Immaginazione…una Nuova Visione delle cose…?"

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