SOTTO LA NEVE I SEMI DELLA PROSSIMA CRISI!

Scritto il alle 09:29 da icebergfinanza

     

Secondo la cultura dei Nativi d'America, la "luna piena della neve" corrisponde al periodo nel quale le nevicate sono abbondanti, neve che cancella la possibilità di cacciare, associando il tutto alla frequente mancanza di cibo.

Ora la questione non è più quando vi sarà una nuova recessione, ma quanto profonda  sarà in realtà la prossima recessione. Le dinamiche degli ultimi due decenni ci hanno raccontato che ormai il ciclo economico è sempre più soggetto a violenti shock finanziari che di conseguenza si diffondono attraverso l'economia.

Onestamente non ho la più pallida idea dei tempi e modi nei quali si propagherà la nuova crisi finanziaria, ma credo che mai nella storia vi sia stata una cosi grande concentrazione e correlazione di potenziali rischi finanziari e macroeconomici.

Prima di incominciare però credo sia necessario ribadire che, oggi più che mai, i mercati finanziari stanno scontando una grande illusione prodotta dalla naturale fabbrica del consenso che si avvale anche della quasi totale manipolazione dei mercati azionari e delle materie prime che non sono solo espressione della grande liquidità o domanda fondamentale dei mercati emergenti, ma anche quella di una serie di piramidi di carta che soppravalutano fondamentalmente lo sviluppo economico nei prossimi anni del mondo occidentale. 

Non ho alcuna idea se la "tempesta perfetta mediorientale" di cui parla la Clinton, si propagherà attraverso le onde di un sasso gettato nello stagno  del petrolio e del gas mondiale, accelerando la possibilità di una nuova recessione, ma quello che è certo è che oggi i mercati finanziari sembrano tante rane gallegianti nell'acqua tiepida della crescita dei mercati emergenti, sino a quando all'improvviso il punto di ebollizione sarà tale da ustionare qualsiasi prospettiva futura.

E' assolutamente innegabile un sostanziale miglioramento delle dinamiche economiche ma a questo punto del ciclo o l'economia riparte alla grande o ha esaurito tutta la sua forza propulsiva.

La mission di Icebergfinanza è quella di esplorare la dimensione degli iceberg sotto il pelo dell'acqua, senza lasciarsi riscaldare e abbagliare dal sole di un cambiamento di sistema che nei fatti ha prodotto pochissimi cambiamenti di mentalità perseverando nel più imponente trasferimento di ricchezza della storia.

Sorrido quando ascolto il lamento di coloro che guardano con timore alla produttività se perdiamo anche un solo giorno di lavoro in mezzo a questa depressione. Il modello è sempre lo stesso non cambia nulla assolutamente demenziale.

Ora con un po di fantasia provate a immaginare la ripresa dell'occupazione inserendola sotto una campana gaussiana osservando questo splendido grafico di Calculatedrisk, senza mettere in preventivo nessun nuovo shock per l'economia…

Abbiamo assistito ad un trimestre negativo dell'economia inglese per colpa della neve ed ora anche ad un dato, che nell'inattendibilità dei metodi di rilevazione dell'ufficio del lavoro americano BLS è in buona parte influenzato dalle tempeste di neve che hanno colpito l'America.

Non ho alcuna intenzione di mettere in dubbio la distorsione provocata dalle condizioni atmosferiche ma solo le analisi di un gruppo di simpatici ragazzi che creano prima di ogni dato il famoso consenso ma che non sono in grado di incorporare nelle loro previsioni l'effetto snow, salvo poi quando il dato non corrisponde al consenso riparare la loro incapacità sotto un manto di soffice neve.

Come dice il professor Hamilton, solo gli economisti di Nomura avevano previsto che il dato sarebbe uscito ben al di sotto dei 56.000 nuovi posti di lavoro.

In uno dei più grandi declini del mese di gennaio il BLS nel lontano 7 Febbraio 1996 nel suo rapporto ha calcolato che l'occupazione diminui di 201.000 unità, sottolineando come tutto ciò fosse dovuto alle tempeste di neve un dato seguito in febbraio da un aumento di 705.000 unità ma quelli erano altri tempi e altre dinamiche.

Se anche il dato fosse stato di oltre 150.000 occupati nulla sarebbe confrontabile con una crescita del PIL attesa per il prossimo anno dal 3,5 al 4 %, ma si sa lavorare di fantasia non costa nulla.

Come ripeto ormai da quasi quattro anni il primo rilevamento del BLS è assolutamente inattendibile, quindi cercherò di analizzare non tanto gli ultimi dati quanto le dinamiche in corso.

Ora anche sforzandoci di non fare alcuna ironia in riferimento alle condizioni atmosferiche vorrei condividere il seguente grafico:

Immagine 

 Ora se le tempeste di neve hanno veramento influito sulla disponibilità di lavoro in America ho l'impressione che al di là della stagionalità il primo problema si sarebbe riscontrato nel settore edilizio, ma come potete vedere il settore ha perso 32.000 posti di lavoro ben oltre la media dello stesso mese.

Inoltre anche il settore dei trasporti sembra riflettere le condizioni atmosferiche con ben 38.000 posti di lavoro persi. L'altra faccia sorprendente della medaglia è che nonostante le tempeste di neve il settore manifatturiero ha prodotto il più alto numero di occupati non dal 2008 o 2007 ma addirittura dall'agosto 1998, dopo una emoraggia durata quasi  un decennio. Magari nevicasse tutti i mesi, ma aspettiamo il dato di febbraio per avere un'idea migliore di quello che riposa sotto la neve.

Per quanto riguarda poi le revisioni è giusto sottolineare il miglioramento dei dati degli ultimi mesi per quanto insufficienti a raggiungere la media di 125.000 nuovi posti al mese ma negli ultimi due anni complessivamente è sparito un altro mezzo milione di anime. Se vogliamo continuare avedere il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto lo scorso anno l'economia Americana anche hgrazie alle cifre temporanee del censimento nazionale ha aggiunto 1,1 milioni di posti di lavoro su un totale di 8,3 milioni persi dall'inizio della grande recessione ma dopo le revisioni le sfumature cambiano in soli 950.000 posti creati a fronte di oltre 8,7 milioni persi. Sempre interessi a qualcuno diminuisce la dinamica positiva ed aumenta quella negativa.  

 

 

Thanks to Tim Iacono

 Inoltre cercando di fare mente locale a quanto scrissi un mese fa riesce difficile a comprendere come sia possibile cercare di intravvedere una qualsiasi ripresa dell'occupazione quando il taso di partecipazione al lavoro è collassato a livelli che non si vedevano dagli anni '80. Siamo scesi sotto il livello medio degli ultimi 20 anni! 

 

Ora come più volte abbiamo visto sono necessari almeno 125.000 posti di lavoro in più per ammortizzare la crescita demografica e migratoria di questo paese. Quindi facendo un rapido calcolo mediamente negli ultimi tre anni avremmo dovuto avere l'ingresso di 4,5 milioni di esseri umani e invece la riduzione della forza lavoro è stata enorme anche prendendo in considerazioni i lavoratori scoraggiati ovvero coloro che dopo aver cercato per tanto tempo un'occupazione perdono la fiducia rinunciando.

Tenete a mente che secondo la metodologia BLS basta che un lavoratore sia pagato anche per una sola ora in una sola settimana che esso viene considerato assunto per tutto il mese, fantatisco no! A meno che le tormente di neve non siano durate 30 giorni su 31 in gennaio i conti non tornano.

Ecco perchè è assurdo che si guardi al tasso di disoccupazione per intravvedere una ripresa del mercato del lavoro. Per ipotesi basterebbe che gli oltre otto milioni di persone che hanno perso il loro posto smettessero di cercalo… etvoilà il tasso di disoccupazione tornerebbe ai livelli precrisi con tanti saluti al tasso di partecipazione alla forza lavoro. E tenete presente che ufficialmente il risultato dell'ultimo censimento nazionale 2010 non verrà conteggiato nella metodologia del BLS non prima del gennaio del prossimo anno, ovvero 2012.

Quest'anno la forza lavoro avrebbe dovuto salire di almeno un milione e mezzo di anime e invece è diminuita di 167.000 unità.

Non vi è alcun dubbio che basterebbe che la metà dei circa 5 milioni di disoccupati scoraggiati tornassero a cercare lavoro, per vedere salire ben oltre il 10 % .

Probabilmente l'economia funziona meglio durante le tempeste di neve, dove i disoccupati scoraggiati smettono di cercare il posto di lavoro e alimentano i consumi con i sussidi del governo passando la giornata nel paese delle meraviglie i megacentri commerciali americani, il massimo della combinazione per una ripresa fantastica.

Ma date un'occhiata alla seguente dinamica…

Immagine9 
Ma se negli ultimi vent'anni in percentuale la maggiore partecipazione alla forza lavoro proviene dagli over 55 ovvero dalle persone che sono vicine alla pensione e ritornano a cercare un posto di lavoro per cause indipendenti dalla loro effettiva volontà, quale spazio ci può essere in una economia che  è destinata ad un declino strutturale per coloro che entrano per la prima volta nel mondo del lavoro?

Inoltre guardando il seguente grafico…


 

…dopo ormai quasi due anni dalla fine della recessione i lavoratori part-time per ragioni economiche e quindi indipendenti dalla loro volontà restano a livelli doppi di prima dello scoppio della crisi e storicamente inarrivabili. E' evidente che prima di ricorrere a nuove assunzioni in caso di ripresa sostenibile le aziende provvederanno ad aumentare le ore di lavoro ad almeno quattro milioni di persone.

Inoltre se tutto ciò non bastasse non dimentichiamo che negli ultimi mesi la produttività sta salendo non solo grazie alle esportazioni e alla lenta ripresa economica americana ma sopratutto grazie al basso costo del lavoro e alle aziende che per mantenere i margini tagliano continuamente l'occupazione e diminuiscono gli investimenti. Per quanto ancora può durare questa autentica mina vagante nell'economia, una ripresa dei margini frutto di riduzione della forza lavoro e del costo orario del lavoro stesso?

prod2.pdf

Comunque sia se c'è un indicatore che in passato e nel tempo si è dimostrato molto affidabile questo è il riferimento alla media a quattro settimane dei sussidi di disoccupazione.  Come ho scritto più volte sino a quando questo indicatore non scenderà stabilmente sotto le 400.000 richieste non illudetevi di vedere una ripresa sostenibile del mercato del lavoro americano.

Guardate quello che accadde nell'ultima recessione di inizio secolo.

fredgraph4 

 

 

  

  Ci sono voluti quasi otto anni dopo la doppia recessione degli anni ’80 per avere un calo della disoccupazione da quasi l’11 % sino al 5,8 % e ben oltre sette anni dalla recessione degli anni ’90 per tornare da circa l' 8 % sino al 5 %. Peggio è andata dopo la recessione del 2001 la cui ripresa nonostante l'imponente bolla immobiliare e del credito non è riuscita ad assorbire gli effetti della limitata recessione. Non basterà un decennio per assorbire quest'ultima disoccupazione strutturale e gli effetti della prossima recessione/depressione.
Immagine 
 
 SeseseSe
   Sembra veramente di essere tornati indietro di almeno quattro anni quando all'inizio della nostra avventura analizzando in profondità dati e dinamiche il destino ci mise sulla giusta rotta per scorgere in lontananza le problematiche e gli squilibri ai quali l'economia americana e mondiale andavano incontro. Sono stato tentato dal formulare una nuova visione della situazione, di intravvedere un'alternativa reale ma per quanto mi sforzi non riesco a prescindere dalla realtà e dalla giustizia, dalla verità per quanto soggettiva essa sia.

E' vero si rischia di innamorarsi delle proprie idee, delle proprie convinzioni; è anche possibile che questa volta sia diverso, che ormai siamo stabilmente accampati sotto le pendici di un vulcano con il quale dobbiamo convivere che prima o poi eploderà, ma nel frattempo la vita continua. 

Nonostante ciò però qualcosa non torna e la riva del fiume resta sempre e comunque la migliore soluzione perchè nessuno è in grado di prevedere quando la corrente incomincerà ad aumentare facendo intravvedere nuovamente il rumore e la sensazione che le rapide siano nuovamente vicine.

Luna piena, luna piena della neve, non manca poi molto ad una nuova luna piena, chissà, come diceva il buon Shakespeare è tutta colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti.

 
 

     

24 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2011 at 11:07

immagini e affermazioni  ,  ancora una volta,  evochi,   hai preso spunto dai miei sette semi vedo,  dici di essere consapevole,  quindi sai,  quale potere hanno, e cosa torna indietro. quello che  semini raccogliera TU SOLOi. semina amore e non odio rabbia e frustrazione e crisi.
e ricordati che l'uomo iniquo sarà sconfitto, per sempre.
buon week

Scritto il 5 Febbraio 2011 at 11:25

"L'Occhio del Gufo Reale….scruta l'orizzonte…"

…..
Caratteristica tipica del gufo reale sono i due ciuffi auricolari (da 6 a 9 cm) di penne erettili sopra le orecchie,
 
(ed i "ciuffi auricolari del Capitano non scherzano" )hihihi…))))

Il gufo reale, da tempo cacciato dall'uomo, è oggi una specie protetta e sembra in pericolo di estinzione. (Le "persone come Lui sono davvero rare)

Al contrario di quanto si creda attualmente, il gufo porta fortuna.
Il gufo è considerato a torto uccello del malaugurio, solo perché preferisce vivere appartato e star sveglio di notte. (
sul star sveglio la notte non ci sono dubbi…)

In realtà è il simbolo della saggezza e della sapienza: nel Medioevo gli studenti sostenevano gli esami portando addosso amuleti a forma di gufo.
Secondo la leggenda, un tempo era un uccello diurno dalla splendida voce. Ma dopo aver assistito alla morte di Gesù sul Golgota, odiò la luce del sole e soffocò il suo canto soave, tramutandolo in singhiozzo per la morte del figlio di Dio.

 (La sua marcata Fede è Inequivocabile e Tangibile..che anche chi non crede, non può non fermarsi ad ascoltare "questo singhiozzo").

Il Gufo REALE
http://www.flickr.com/photos/manfrediadamo/3600150792/ 

A scanso di equivoci per chi non lo sapesse, Con Molta …Molta Stima e Molto Affetto, gli è già stato regalato un Gufo, un Signor Gufo… Vero Carpe!!…E Noi di certo lo ricordiamo e lo ricorderemo….Qualcosa che va oltre l'immaginazione…

Marinai tutti dove siete!!!! Va bhe che abbiamo subito "un' incursione anonima"…ma Ve lo anticipo…Non Vi sarà sfuggita vero la noticella sul retro del libroIl 14 Febbraio Tutti sul ponte, mi raccomando…grande festa, non Voglio sentir scuse…C'é Un Compleanno da Festeggiare…
tocca a Noi ora, farci sentire….

Ciao Dorf!..Mi raccomando non mancare, e raffaele..Montecristo, gracav…SD, Daniele, Bill, IlCuculo… solo per dirne alcuni, !!!
"In Forze..mi raccomando….!!!"
a.mensa dove sei!!!
Il Compasso…ma che fine avete fatto???

Navighiamo…Navighiamo
Vento in poppa
Capitanooooooooooooooo
Valentina

Scritto il 5 Febbraio 2011 at 12:13

Ora che abbiamo un fratello missionario sul nostro veliero che dispensa pillole di saggezza…il viaggio sarà più leggero!

Guardati intorno, caro fratello, visita i mondi alternativi, cerca di conoscere prima di lasciare uscire semi e immagini casuali  è li che è riposta la speranza, i semi di un domani migliore, poi ognuno vive nel mondo che meglio si conforma alla sua sensbilità. Buona fortuna fratello…  Andrea

Scritto il 5 Febbraio 2011 at 18:04

…. ti ricordi il bisnonno quanto gufava ? adesso vi saluto torno nella favelas. Virgilio Carli

 

 

Caro Virgilio,

 

ti sei appena affacciato sul veliero e già sentenzi, senza

conoscere la storia dia Andrea, non è molto "missionario".

 

 

Si hai ragione, Andrea ha il vizio di "GUFARE", ma

non nell senso negativo in cui lo intendi tu.

 

Se tu avessi letto i primi post di Andrea, molto

probabilmente non avresti usato quel termine.

 

Noi, a Modena in occasione della presentazione

del suo libro, quella sera a cena abbiamo donato

un GUFO, si proprio un gufo, proprio per RINGRAZIARLO delle

sue "gufate".

 

Gufate che hanno permesso a molti frequentatori

di questo blog di scendere in tempo dalla giostra

dei mercati finanziari e di salvare i propri  risparmi

e di attendere in riva al fiume, che nel linguaggio

di Andrea significava, rifugiarsi nell'obbligazionario.

 

UFFA….MA QUANTO GUFA!!!!

 

 

A prima vista potrebbe sembrare il titolo di una nuova
puntata del cartone animato Winnie the Pooh  dedicata
al simpatico gufo della compagnia, ma immaginiamo
per un attimo che sia l’esclamazione di un lettore che
segue i miei interventi!
 
 
 
……questo scrivava il nostro Capitano all'alba
di quel 27 gennaio del 2007

 

 

Ecco la motivazione di quel dono:

 

UFFA….MA QUANTO GUFA!!!!

 

"Sembra che ci sia una strana fascinazione attorno
a questo animale,che lo rende desiderabile
anche da gente che abita in città per fare un regalo
ai propri figli".
 
 
Caro Capitano, solo, in solitaria  tu che andavi a
scovare i dati reali raccontandoci quello che accadeva
e che da li a poco sarebbe successo, dati che giornali
televisione, accademici e quant'altri nascondevano,
tu che per amor di verità ti sforzavi, urlando, sbracciandoti,
cercando in tutti i modi di attirare la nostra attenzione ci dicevi
di metterci al riparo, e ripetendocelo fino alla nausea di "uscire
dall'acqua" e "di stare sulla RIVA del FIUME", percependo
lo tzunami in arrivo, AVENDO IL TUO SISMOGRAFO
registrato un terremoto di forza "spaventevole" in mezzo
all'oceano e venivi tacciato per questa tua limpidezza
intellettuale di essere un GUFO.
 
Solo uno STOLTO può pensare di dare del GUFO al proprio
dottore, perchè leggendo le sue analisi delle urine e del sangue
nota che i PARAMETRI registrati sono enormemente SBALLATI,
lo invita a cambiare completamente STILE di VITA.

Scritto il 5 Febbraio 2011 at 18:19

Parte finale che nel copiaincolla non ha preso

**********************************

Allora noi che Ti conosciamo e sappiamo che mai hai gioito

per quello che poi è successo  e sappiamo quanto Ti abbia

rattristato e Ti rattrista tuttora  nel constatare

che le terapie errate che insigni dottori stanno praticando

al paziente, però dottori insigni che hanno sbagliato

la diagnosi causando un immane disastro umanitario.

 

Allora affettuosamente Ti facciamo dono di questo gufo,

con la speranza  che continuerai ad illuminare le

nostre menti con le "Tue splendide gufate".

 

Ecco perchè abbiamo voluto menzionare uno dei primissimi

tuoi posti dal titolo  UFFA….MA QUANTO GUFA!!!!

 

 ***********************

 

Un saluto a Valentina ed a tutti i compagni di

viaggio che ho avuto la gioia di conoscere

negli "attracchi ", alcuni inervenuti con

le loro famiglie, e spero di avere il piacere

in futuro di poter conoscere anche tutti gli

altri frequentatori del veliero che si è

dimostrato essere essere una grande

cellula di umanità.

Scritto il 5 Febbraio 2011 at 18:42

Caro Carpe Diem, a volte penso che siano spiegazioni inutili e superflue… benchè  anch'io, a volte, cercando di usare spirito ed ironia, non riesca ad esimermi dal dare una risposta…o pseudo tale…

Virgilio o finto tale…boh, che si firma  e poi non si firma, ma chissà….
imbarcato da poco… chissà…solo lui lo sa…

ma noi sicuramente una cosa la sappiamo, il Valore di quel pensiero…di quel piccolo dono …Si Il "Nostro Gufo"…più Tuo, che nostro…ma certamente per noi… ha un grande valore…

Ammetto che qualche altra marcata analogia, con Il Gufo Reale , il "nostro Capitano" ce l'ha….(anche quel vivere appartato, gli si addice non poco hihihihi)…i primi tempi poi…
che faticaccia carpe, fallo scendere a terra, vero, ma poi sinceramente neanche tanto… se è qua!

Si Carpe, in molti ci siamo conosciuti anche con le nostre famiglie,
ci conosciamo…ed ora, è ciò che più conta….

Non dimenticare il 14 , caro carpe, ma so che Te lo ricorderai…
Ale E Cristina, PG, Fabio, Marcoe…Paolo C., ccp, Elisa…
per dirne solo alcuni…solo alcuni….
ritroviamoci qua…

Un abbraccio carpe…un abbraccio marinai,
Capitanoooooo

al prossimo attracco in un porto sicuro…..

Valentina

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2011 at 20:47

Tassa sulle transazioni Finanziarie, sarebbe ora, se ne parla nel Parlamento Europeo, chissa se poi arrivera´ alla fine !

La proposta della è una tassa tra lo 0,01% e lo 0,05% che riduca la speculazione e che includa ogni tipologia di transazione per evitare che le operazioni si spostino sulle parti meno regolamentate del settore finanziario.

Con esenzioni e soglie ben definite, tenendo conto anche delle esigenze dei piccoli investitori.

Secondo il rapporto le entrate potenziali di questa manovra sarebbero di quasi 200 miliardi di euro l'anno a livello europeo e potrebbero essere di 650 miliardi di dollari a livello globale.

"Questi strumenti possono allo stesso tempo contribuire alla stabilità dei mercati finanziari, ma anche alle politiche sul cambiamento climatico, offrendo entrate significative per finanziarle".

http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//NONSGML+COMPARL+PE-450.744+01+DOC+PDF+V0//IT&language=IT

Saluti
Massimo
 

utente anonimo
Scritto il 5 Febbraio 2011 at 22:57

Ciao caro Andrea e cari compagni di viaggio., Vedo che ogni tanto si affaccia un nuovo marinaio che vorrebbe rompere le …. pale (una sola elle … che vi credevate 😀  ) della navigazione dispensando consigli critiche, buonismo ideali e chi più ne ha più ne metta. Sono assolutamente daccordo nella dialettica ma non nella rottura di … pale fine a sè stessa nè al bel gioco del bastian contrario.
In questi interventi noto un insieme di protagonismo, mancanza di dialogo reale nella vita, probabile egocentrismo condito con un pizzico di invidia per il protagonista di questo blog .

MI spiace deludere il bastian di turno dicendogli che le parole restano tali ma questo blog ha già ottenuto risultati concreti che vanno al di la di ogni possibile ottimismo.

Le critiche e le diverse vedute sono costruttive ma c'è modo e modo e se uno si intertardisce significa che le sue intenzioni sono ben altre …. altro che pessimismo del blog … qui c'e' in atto una vera e propria rottura di pale ahahaha

p.s. troppe spiegazioni e risposte sono inutili; creano un'importanza che suvvia ormai è immeritata e magari fanno il danno di far credere a qualcuno che davvero sia interessante  con questi modi così ..come dire da presa per il … babordo 😀

Ciao a tutti cari miei compagni

PG

utente anonimo
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 05:57

Andrea sempre grande é la mia ammirazione per le tue analisi.
Mi semra che in esse manchi un dato non certo irrilevante:  il numero e la quantità (in valore) di crediti che vantano le aziende nei confronti dei privati (lasciamo da parte lo Stato che può sempre sopperirvi facendo altro deito pulico) o se preferisci i debiti dei consumatori.

Un piccolo esempio italiano.  Una società di servizi di cui non faccio il nome, non riesce a riscuotere il dovuto da parte del 10% (dieci per cento) della sua clientela. Il dovuto viene addebitato in bollette bimestrali.
Poca cosa si potrebe pensare.
Vero se non fosse che tale società ha in portafoglio un milione e mezzo di clienti.
Domanda conseguente: ma quale é lo stato di salute delle famiglie, nell'esempio, italiane?  Ed é in miglioramento o peggioramento?

Hai dati in proposito? Grazie
luigiza

Scritto il 7 Febbraio 2011 at 07:26

Onda davvero imponente….
Post Oceanico alla" Vecchia Maniera…Grazie Capitano!

Valentina

Scritto il 7 Febbraio 2011 at 07:27

Luigi hai perfettamente ragione tante’ che secondo i dati dei flussi monetari Fed le aziende americane hanno aumentato esponenzialmente la leva finanziaria e le famiglie italiane stanno nettamente peggiorando la loro situazione finanziaria ciao Andrea

utente anonimo
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 12:49

Latte a 2 € a Venezia

When the Fed stops buying, who's going to these [Treasury] bonds?

utente anonimo
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 13:11

La legge della corrispondenza
La legge del mentalismo
La legge della polarità
La legge di cuasa effetto
La legge del genere
La legge della vibrazione
La legge del ritmo 

tra i tnati amonimi secacctaori ntaualrmnte  vi reiferite aenche  a me

qleulo dei semi…..  dello  srtegnoe  : L' Ingorante….

siete riusiti a leggere tutto ?

anche la  crisi ?
 è, solo per leggerla meglio consideriamo :  causa – effetto- rimedi

utente anonimo
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 13:29

Questo è il mio primo intervento su questo blog nonostante lo segua quotidianamente da parecchio tempo. Voglio soltanto ringraziarti per i tuoi post che mi aiutano a considerare la realtà per quello che è e non per quello che ci vogliono far credere.
Svolgo l'attività di promotore finanziario ormai da quasi 17 anni e devo dirti che non hai aiutato solo me a salvarmi dalla "tempesta perfetta", ma anche i miei clienti, quindi l'utilità dei tuoi interventi è stata moltiplicata da un certo "effetto leva".
Se avessi ascoltato soltanto le opinioni e i report delle case di gestione per cui lavoro avrei certo causato dei danni non indifferenti nei portafogli di quelle famiglie che mi hanno dato fiducia.
In un certo senso hai sostituito egregiamente un altro blog che ho seguito per molto tempo e che poi si è arenato per assenza del suo fondatore Giuseppe Bertoncello, anche lui si distingueva per la lucidità e dettaglio dei suoi inteventi.

Scritto il 7 Febbraio 2011 at 13:38

Si in effetti a Venezia il latte di …..capra costa tanto! Andrea

Scritto il 7 Febbraio 2011 at 13:44

Grazie Anonimo@. 14 ma la maggior parte del lavoro l ‘ha fatto la Tua consapevolezza e la Tua tensione a guardare oltre la nebbia Un abbraccio Andrea

Scritto il 7 Febbraio 2011 at 14:21

Per un problema tecnico la parte centrale del post e’ stata tagliata verra’ ripristinata questa sera ciao Andrea

utente anonimo
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 15:26

e come avrai potuto constare, di mondi alternativi……… ne conosco diversi
so di non sapere………  anche se ho imparato che gli alberi buoni si riconoscono dai frutti buoni e questo in generale.
nei velieri non mancava mai un missionario……….. i tempi cambiano
oggi una grande " RETE "  e tanti pesciolini curiosi

utente anonimo
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 17:39

Montecristo:

Non  Puoi fare  affidamento sui  tuoi  occhi  quando  la  tua  immagginazione  è  sfuocata.  Mark  Twain

utente anonimo
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 18:55

Anime perdute sedute in riva al fiume dei vostri lingotti d’oro, che ve ne fate ? fate rotta con il vostro veliero nella favelas più grande del Brasile, facile trovarla come facile trovarmi ! chiedete di Virgilio ! tutti sanno dove mi trovo ! vi aspetto abbiamo tanto bisogno, tanto c’è da fare. Virgilio

Scritto il 7 Febbraio 2011 at 20:30

Il post odierno è stato aggiornato con la parte centrale dell'analisi che era sparita in fase di inserimento. Ciao Andrea

utente anonimo
Scritto il 7 Febbraio 2011 at 21:22

Wall Street: Dow Jones +0,60% Sotto Il Segno Del Super Bowl
Quando il Super Bowl e' vinto dai team della Nfc la Borsa ha generalmente un anno positivo, quando prevalgono le squadre della Afc l'anno borsistico si chiude in rosso. Finora in 41 anni, il Super Bowl Indicator, l'indice correlato con l'andamento del Dow Jones, ha anticipato con successo l'anno borsistico per ben 33 anni.

andrea, come al solito non capisci 1a mazza!!!
Tanti studi e grafichini varii… bastavan 2 ore di buona televisione (o meglio: anche la sintesi da 3 minuti) per capire che il prox sarà un anno toro…
Vabbè: siamo ancora in tempo: l'ordine è uno solo: ciurma: comprate a manbasse ;-))))
un abbraccio a tutti gli amici bucanieri

utente anonimo
Scritto il 8 Febbraio 2011 at 09:19

Montecristo:

Sono  completamente  in  disaccordo  con  l'anonimo   22.

Scritto il 8 Febbraio 2011 at 17:23

Ma caro anonimo 22 forse ti è sfuggita un'altra correlazione.
Vai a vedere come erano posizionate le lune di giove negli  8 anni in cui il Super Bowl Indicator non si è correlato con l'andamento di borsa poi confrontale cone quelle del 2011 ….

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