FINANZA: IL GIARDINO DEL DIAVOLO

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Nella foresta amazzonica si creano delle aree denominate i "Giardini del diavolo" composte quasi unicamente dagli esemplari della Hirsuta Duroia una singola specie che impedisce la crescita agli altri vegetali.

Non poteva esserci nulla di meglio in natura per descrivere il sequestro della vita sociale delle comunità ad opera di una certa finanza selvaggia, un vero e proprio giardino del diavolo, nel quale spesso la connivenza anche della gente comune attechisce nell'indifferenza e nella presunta inconsapevolezza di un investimento superficiale.

Nel fine settimana mi e' capitato di dare un'occhiata alle confessioni di un banchiere corrotto edito dalla Rizzoli dal titolo "Senza fondo", nel quale un anonimo banchiere che si definisce un parassita dell'alta finanza, membro del comitato direttivo di una delle più grandi banche francesi racconta la storia di come un manipolo di avidi esaltati che ha costruito la più imponente torre di babele finanziaria della storia implacabilmente verosimile come solo la verità può essere.

Dietro lo pseudonimo di Creso si nasconde una giornalista d'assalto francese e la sua fonte di informazioni che raccontano quanto accade con dovizia di particolari e qua e la qualche nome o particolare interessante, tutto decisamente autentico sembra.

Una festa durata vent'anni ingozzandosi e facendosi beffa delle regole mentre facevano la morale ai clienti, tutti banchieri e autorità di controllo, agenzie di rating e ministri delle finanze che non capivano nulla di quanto stava accadendo e sta accadendo aggiungo io! Nessun pentimento sia chiaro, nelle confessioni di questo banchiere, che non si sognerebbe di restituire un centesimo dei soldi rubati in questi anni, solo un sottile desiderio di vendetta nelle sue confessioni nelle quali racconta racconta che al crack non ci siamo arrivati per caso o fatalità parlando dell'incompetenza di amministratori delegati spesso corrotti o organismi di controllo conniventi quando e' poco. Tutto ai confini della legalità!

" E in ogni modo, ormai e' troppo tardi. Siamo finiti nel caos' e il crack non e' solo una metafora, nonostante i commenti per nulla disinteressati che fin dallo scorso settembre ci dicono che la Borsa sta recuperando e che la fine del tunnel e' vicina.( …) La recessione ci impoverira' . Ma non state in pensiero per noi: i banchieri se la caveranno."(…) " Gli altri ci erano venuti dietro, copiando i nostri sistemi, ma i più bravi eravamo noi. E anche i più corrotti. Ma non era possibile fermare la macchina che rimetteva in circolo i crediti inesigibili. Funzionava troppo bene. Il che voleva dire che ci sarebbero state delle perdite. Ci sarebbero andati di mezzo i nostri clienti. Cosa abbiamo fatto, a partire da quel momento, almeno per avvertirli, quei clienti, per proteggerli? La risposta e' niente. Anzi, vedendo che affondavano la Banca ha messo loro il piede in testa e ha spinto giu. Ha spinto forte. Senza contare che proponevamo anche altri prodotti altrettanto pericolosi dei subprime: per esempio quei bei prestiti a tasso ridotto tagliati su misura per gli sprovveduti delle collettività locali. ".

Prima che a qualcuno venga la tentazione di fare di tutta un'erba un fascio ricordo che anche le banche sono fatte di uomini come tutte le altre istituzioni e quindi che anche all'interno del sistema finanziario esistono persone responsabili, solo che lo sterco del diavolo, il denaro, rende floridi i suoi giardini, dove molti giardinieri stanno piantando e moltiplicando la "hirsuta duroia" della finanza che non permette di crescere all'economia.

Conclude il misterioso banchiere anonimo che qui e la usa nomi, luoghi o situazioni plausibilissime… "Bisogna guardare in faccia la realtà : si questa genia di banchieri , di cui anch'io ho fatto parte e' corrotta. Si, tutti loro si sono rimpinzati per vent'anni, e si, certo, pensano che la festa sta già per ricominciare. Nessuno vuole rinunciare all fava dell'autoregolamentazione dei mercati. Non c'e niente da fare , per loro l'opacita rappresenta al tempo stesso un riflesso condizionato e un modo di vita.

E ricordatevi che la realtà supera la fantasia! Alle volte fa tenerezza ascoltare analisi fondamentali o tecniche sui mercati e sulle dinamiche macroeconomiche comprese quelle del sottoscritto, come scriveva qualcuno sul nostro blog è inutile continuare a parlare di deflazione e inflazione.

Da una parte il saccheggio sistematico del potere di acquisto attraverso cartelli e monopoli che non muoiono mai e che spesso l'ignaro cittadino alimenta comprando tutto ciò che li viene suggerito dalla soave e celestiale visione del migliore dei mondi possibili, dall'altra la potentissima spirale deflattiva che giorno dopo giorno disintegra l'occupazione, magari in maniera strutturale, nel più imponente trasferimento di ricchezza della storia che avviene spesso nell'inconsapevolezza di chi ascolta le favole della buona notte, notte si, fonda che arriva.

Bisogna guardare in faccia la realtà, alcuni di questi uomini dell'alta finanza, hanno e stanno ancora concimando con lo sterco il giardino del diavolo, sequestrando la vita sociale delle comunità e pensano che la festa stia già per ricominciare.

Buon divertimento nel migliore dei mondi possibili!

Ma di questa e altre questioni ne parleremo in … NO MAN'S OCEAN 2011 " una sintesi in preparazione dei possibili e probabili cigni neri in volo sull'oceano di nessuno, che caratterizzeranno il nuovo anno oltre ad una approfondita analisi sul mercato obbligazionario, dedicata a tutti coloro che hanno sostenuto o vorranno sostenere LIBERAMENTE il nostro viaggio. L'analisi verrà inviata sabato nel pomeriggio anche a coloro che hanno acquistato il libro.

FINANZA: IL GIARDINO DEL DIAVOLO

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