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NUOVO DECLINO IMMOBILIARE!
Come ho più volte sottolineato lo scorso anno e nei mesi scorsi la depressione immobiliare americana e per certi versi mondiale è ben lungi da essere giunta al termine. Alcune evidenti prove empiriche testimoniano come saranno necessari anni prima che il mercato immobiliare possa trovare un suo punto di equilibrio.
Nel mio intervento in occasione del Blogeconomyday cercherò di evidenziare come le dinamiche combinate del mercato immobiliare e dell’occupazione si intrecceranno nei prossimi anni, con uno sguardo al futuro e ad una eventuale ripresa di entrambi i settori.
Ieri come ho più volte segnalato nei giorni il livello di inizio di nuove abitazioni è sceso sensibilmente di quasi un 12 % non molto lontano dal livello minimi di tutti i tempi ovvero dal 1959.
E’ abbastanza ovvio che questa è una buona notizia in relazione alla dinamica degli inventari, ovvero al livello di case invendute che non viene aumentato da un più alto livello di case costruite ma è una pessima notizia a breve termine, in quanto significa minore occupazione nel settore edile e in tutto l’imponente indotto che circonda il mercato immobiliare. In maniera lieve è sceso anche il livello delle licenze di costruzione concesse, anche se siamo a livelli molto più bassi di circa un anno fa.
Secondo la Corelogic, società in grado di fornire tendenze immobiliari molto più aggiornate e recenti dell’indice S&P Case/Shiller, il livello dei prezzi delle abitazioni è sceso di un 2,79 % rispetto allo scorso anno, raggiungendo lo 0,73 % rispetto al mese precedente una dinamica che il loro capo economista riassume con un continuo declino che testimonia una maggiore pressione sul patrimonio netto delle familie e sulle possibilità di un recupero del settore immobiliare. Sette Stati hanno registrato una caduta dei prezzi significativa.
Questo testimonia per l’ennesima volta la pressione che una nuova discesa dei prezzi metterà all’economia americana nei prossimi mesi e anni.
Tralasciando per un attimo il mercato immobiliare, vorrei tornare a parlare della famigerata inflazione che a ondate alterne terrorizza i mercati finanziari e la gente comune. E’ inutile ribadire che sto parlando di tendenze macro e di dati ufficiali e che in realtà ogni giorno abbiamo a che fare con cartelli e monopoli che sequestrano tra l’indifferenza governativa il nostro potere di acquisto, ma non vi è alcun dubbio che le fobie che attraversano i mercati sono ingiustificate dal lato dei prezzi ma anche da quello della solvibilità degli Stati Sovrani, in quanto fallimenti singoli e di massa sono dinamiche prettamente deflattive.
Icebergfinanza è stato il primo due anni fa ad evidenziare come la famigerata commissione Boskin e la coppia Greenspan e Bernanke abbiano distorto la realtà inflattiva in questi ultimi anni in America, attraverso sistemi di rilevazione che non tenevano conto della reale portata dell'inflazione. La banca dati del blog è a completa disposizione di coloro che vogliono l'evidenza dei fatti, per Icebergfinanza parlano tre anni di continua e libera testimonianza sul web delle dinamiche della tempesta perfetta riassunte nel mio libro appena uscito.
Nel frattempo mentre l'attenzione del mondo si concentra su quanto avviene in Irlanda e nell' Europa periferica, Moody' declassa il rating della città di Philadelphia e successivamente quello di San Francisco in onore dell'enorme massa di obbligazioni municipali esistenti sul mercato senza contare le notizie di qualche problemino che giungono dalla California.
Ha perfettamente ragione Tyler Durden di Zero Hedge il prossimo QE3 sarà dedicato alle municipalizzazioni, dopo quello delle banche e prima di quello per gli Stati, mentre le banche collocatrici della IPO del secolo, il ritorno di General Motors, il "dead man walking" dell'industria automobilistica, dicevo mentre le banche collocatrici si sono sforzate in questi mesi di far vivere al settore automobilistico in generale una nuova giovinezza con performance stellari che non hanno nulla a che fare con la realtà di un settore decotto, in onore del Governo americano che non poteva in nessuna maniera fallire il rilancio del gigante d'argilla automobilistico americano.
I dati rilasciati ieri dal BLS testimoniano una dolce, inevitabile ed inesorabile discesa dell’inflazione ormai avviata a ripercorrere la corrente del lungo decennio perduto giapponese. Negli ultimi dodici mesi abbiamo avuto un aumento inferiore all’1 % e togliendo la componente energetica ed alimentare, quella più volatile abbiamo ottenuto il più piccolo aumento annuale della storia dell’inflazione americana dal lontano 1957.
Questa sera verrano spedite le indicazioni per l'acquisto del mio libro a tutti quelli che lo avevano prenotato e agli amici di Icebergfinanza nel corso dell'estate e negli ultimi mesi.
Da sabato 20 novembre sarà possibile prenotare on line il mio libro direttamente su questo blog. In settimana verranno date le istruzioni reperibili cliccando sul banner in cima al sito. Chiunque ha prenotato e pagato il libro e non ha potuto intervenire alla presentazione di Modena o per errore lo ha prenotato direttamente inviando il pagamento, dovrà inviare il proprio indirizzo per la spedizione. Le spese di spedizione saranno a carico del destinatario. Diversamente sarà possibile ritirarlo sabato 20 ad Acqui Terme in occasione del Blogeconomyday al quale Icebergfinanza parteciperà insieme ad alcuni dei migliori blogger economico finanziari italiani.
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La "filosofia" di Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!
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Questa
Ciao Capitano ti ho incontrato su un mare in tempesta
dove io navigo con enorme difficolta essendo completamente all'oscuro dei venti che spirano sul mondo dell'economia.
Ti ho incontrato grazie ad una amica i comune, che mi parla a volte delle crisi che si incontrano sulle tavole di noi poveri consumatori non avvezzi al mondo dell'economia.Ho letto con grande piacere il tuo libro
scorrevole e piacevole a leggersi non ho capito molto di certe situazioni che tu illustri ma d' altro si, e mi sono enormenente preoccupato chi come me non mastica (anzi completamente a digiuno di economia)si trovi a navigare con banche e banchieri corrotti e che mettono sul lastrico milioni di persone .Io sono un povero pescatore che nella vita ha sempre cercato di proteggere i Pesci(dette persone) dagli squali che gravitano nel mondo sociale ma oggi ho davvero paura per il mondo .Spero di leggerti presto su altre questioni e se possibile dirti cosa ne penso.un caro abbraccio da un un piccolo pescatore che naviha su un guscio di noce.
è curioso come, e per la terza volta, prima che escano una serie di dati tra il brutto e il disastroso dai rilevatori USA, parta la carica verso qualche difficoltà europea.
stavolta è stata colpita l'Irlanda, in modo molto buffo in quanto non avrà nemmeno bisogno di ricorrere al mercato prima di qualche mese, con lei che non voleva aiuti e le istituzioni europee e mondiali che voevano offrirlo a tutti i costi.
il mondo si sta capovolgendo.
tranquillo pescatore anonimo, non ci sarà la fine del mondo, è sempre così il primo approccio con Andrea, spalanchi gli occhi increduli per ciò che stai leggendo e scoprendo e pensi subito al peggio……..
col tempo diventi consapevole, presente alle situazioni ma con una responsabilità in più, quella di sapere…….
sta a te caricarti di un fardello e conviverci cercando di diffondere la conoscenza dove si può o dove si deve, e laddove incontri degli umili non in grado di comprendere….basta un sorriso
continua a difendere i pesci dagli squali sarà comunque sempre una goccia che domani potrà generare un altro mare….fatto di umanità e solidarietà e comprensione e di relazione….
un abbraccio
Un G20 cacofonico ha accelerato il crollo dell’economia mondiale
..”L’unica iniziativa capace di fermare la macchina infernale”, afferma Cheminade, “è un sistema mondiale di tipo Glass-Steagall che, partendo dagli Stati Uniti, separi le banche commerciali da quelle d’affari e impedisca che quest’ultime vengano salvate dalla mano pubblica. Esse meritano solo una cosa: che si lascino fallire in modo ordinato, aprendo il varco a grandi progetti di sviluppo su scala globale”..
Beijing
Went to a major dept store that sells gold. 100 oz bars selling for cash. 3 or 4 deep lines of people buying. No photo taking allowed unfortunately. Mob scenes. Food up sixty percent in two months. Talk about deflation and people laugh at you as an idiot. Prechter would be stoned to death here.
Andreamensa #3 questo accade perchè probabilmente gli USA hanno moltissime cose da nascondere ……….. e non solo in economia, al riguardo allego uno dei tanti link a disposizione: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7666 (se ne possono trovare altri su internet).
Nel leggere questo link mi è tornato in mente gli ultimi anni dell' URSS ed in particolare della Romania di Ceauşescu, dei bambini di strada ecc ecc.
Tutto finisce prima o poi ed anche gli USA avranno il loro implacabile declino, basta avere pazienza. Peccato perche come popolo (non come singoli individui !!!!) mi erano simpatici.
Un saluto
SD
Invece di ripetere sempre le stesse cose su deflazione & co. posto direttamente 3 grafici che mostrano il nostro futuro preso direttamente dalla storia del Giappone. A buon intenditor poche immagini…
…and Japan deflation
Saluti a tutti
Il Cigno Gialloblu
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In arrivo il governo dei banchieri?
Dietro allo scontro politico italiano lo spettro della “cura greca” chiesta dalla finanza internazionale
http://www.movisol.org/10news232.htm
Paolo Savona chiede l’uscita dell’Italia dall’euro
http://www.movisol.org/10news230.htm
Dopo l’Irlanda, solo 2 euro possono salvare l’Ue
Mauro Bottarelli
http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2010/11/18/FINANZA-Dopo-l-Irlanda-solo-2-euro-possono-salvare-l-Ue/127607/
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