In questi ultimi mesi come Voi tutti ben sapete la maggior parte dei principali attori dei mercati finanziari si sono prodigati eccellendo nelle previsioni quotidiane di luci in fondo al tunnel. In nome di un presunto ottimismo di maniera a turno i principali manager delle istituzioni finanziarie mondiali hanno cercato di nascondere la realtà di bilanci assolutamente insostenibili.
Lo stesso Fuld di Lehman Brothers, icona del crollo di un sistema, di fronte alla domanda del perchè il 10 settembre in una conference call rassicurò gli investitori affermando che non vi era alcuna necessità di nuovi capitali e che gli asset immobiliari erano adeguatamente valutati, risponde che in fondo le sue affermazioni erano basate sulle informazioni di cui disponeva!
Una luce in fondo al tunnel, un abbaglio collettivo di cui potrei raccontarVi raccogliendo le " parole al vento " di questi mesi ad opera dei maggiori manager finanziari di Wall Street e non, ma Fuld va oltre offrendo una pennellata che resterà nella storia della finanza mondiale:
" Non sono sicuro se sia stato tutto un castello di carte "
Ebbene per coloro che non l’avessero ancora capito, il fenomeno "subprime" è stato esclusivamente l’innesco della Madre di tutte le crisi finanziarie della storia in quanto questa è la crisi della finanza creativa, una finanza demenziale basata su un mastodontico castello di carta, una colossale ricchezza virtuale! La BIS, Banca dei Regolamenti Internazionali stima per fine anno 2007 la presenza di 596.000 miliardi di dollari in derivati, date un’occhiata QUI, 309.000 riferiti agli interest rate swaps ovvero a copertura del rischio di oscillazioni di tasso e 58.000 miliardi di "innocenti" credit default swaps a copertura del rischio default.
Il tutto rigorosamente Over the Counter, ovvero come scrive Wikipedia, mercati caratterizzati dal non avere un regolamento, mercati la cui negoziazione si svolge al di fuori dei circuiti borsistici ufficiali il complesso delle operazioni di compravendita di titoli che non figurano nei listini di borsa la cui funzionalità è organizzata da alcuni attori e le caratteristiche dei contratti che vengono negoziati non sono standardizzate.
Il tutto riferito alla fine dello scorso anno e quindi mancano all’appello ben 10 mesi circa che ci porta a considerare possibile un nozionale complessivo di circa 700.000 miliardi di dollari di derivati in circolazione, visto che la crescita dal 2006 al 2007 è stata di circa 180.000 miliardi.
Per un paragone identificativo vi rimando agli 850 miliardi dell’ EMERGENCY STABILIZATION ECONOMIC ACT appena approvato dal Congresso, senza aver dimenticato alcun zero dopo gli 850 di riferimento!
Termini di paragone ulteriori approssimativi, sono i 10.000 miliardi di dollari del debito pubblico americano ed i 15.000 del suo prodotto interno lordo! Secondo il Fondo Monetario Internazionale il PIL mondiale per il 2008 è previsto a 56.700 miliardi di dollari mentre secondo l’ Economist, "il valore complessivo degli immobili residenziali dei paesi occidentali ha superato i 70.000 miliardi di dollari!
Numeri sempre e soltanto numeri, trilioni per gli amici!
10.000 / 15.000 / 56.700 / 70.000 / 596.000 provate poi ad arrivare a 700.000 e quindi ogni considerazione è " nozionale " come il loro valore sui mercati NON regolamentati OVER THE COUNTER!
Mario Lettieri sottosegretario all’economia del governo Prodi ricorda che progressivamente questi contratti speculativi sono penetrati come dei virus nei titoli cosiddetti strutturati, cioè i titoli salsiccia contenenti un po’ di tutto e di più.
" In America le banche e finanziarie fallite sono state spesso inglobate dalle tre gigantesche banche come la Jp Morgan Chase, la Citgourp e la Bank of America. E’ stato un goffo tentativo di coprire le responsabilità delle tre grandi, che vantano ben 150.000 miliardi di dollari in derivati finanziari. Attenzione a questi nomi nelle prossime fasi di crisi. "
Questa analisi proveniente da db.riskwaters.com ci racconta come già nel 2001 JPMorgan ambiva a diventare la più grande Borsa dei Mercati Over The Counter!
Ho sentito preoccupazioni provenienti da vari commercianti e gestori di fondi hedge nel corso delle ultime settimane che il Lehamn Brothers (LEH) derivati rilassarsi è stato ciò che è roiling mercati.
Girovagando su internet ho scoperto che secondo il FinancialTimes le banche stanno facendo cassa in attesa di un pay-out sino a 400 miliardi di dollari per liquidare il default di Lehman Brothers, quello di altre istituzioni e i suoi Credit Default Swaps! Un’autentica pressione in vendita sui mercati a testimonianza della terribile correlazione di questa crisi il che porta ad ritenere indispensabile la creazione di una centrale di smistamento per questi strumenti assolutamente senza alcuna regolamentazione.
Qui su FTAlphaville il blog del Financial Times troverete alcune indicazioni.
Questa crisi produrrà la più grande liquidazione di CDS della storia!
"The New York Fed will hold a meeting [today] with a small number of banks and buyside firms to discuss the progress being made toward the creation of a central counterparty for credit default swaps," said a Fed official, adding that this would "help reduce systemic risk associated with counterparty credit exposure and improve how the failure of a major participant would be addressed".
I credit default swaps una forma di assicurazione contro i fallimenti ovvero le inadempienze delle emissioni obbligazionarie sono il più comune tipo di derivato. La liquidazione dei CDS relativi a Fannie MAe & Freddie Mac è stata liquidata lunedi per un totale di 500 miliardi di dollari, la più grande liquidazione mai effettuata!
Solo che il sottostante ovvero il debito sottostante non è in default essendo le due compagnie nazionalizzate dallo stato americano e la loro quotazione è attualmente tra i 90 e i 99,9 cents su dollaro ma per quanto riguarda Lehman si tratta di 400 miliardi regolati oggi con un recupero di soli 10 centesimi su 100 e quindi con una perdita del 90 % portando quindi ad un esborso di 360 miliardi agli assicuratori.
Il tutto era stato preannunciato anche su un altro articolo del Financial Times a firma Aline van Duyn in New York
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paraNum = paraNum – 1;var tb = document.getElementById(‘floating-con’);var nl = document.getElementById(‘floating-target’);if(tb.getElementsByTagName(“div”).length> 0){if (nl.getElementsByTagName(“p”).length>= paraNum){nl.insertBefore(tb,nl.getElementsByTagName(“p”)[paraNum]);}else {if (nl.getElementsByTagName(“p”).length == 3){nl.insertBefore(tb,nl.getElementsByTagName(“p”)[2]);}else {nl.insertBefore(tb,nl.getElementsByTagName(“p”)[0]);}}}}
The $54,000bn credit derivatives market faces its biggest test this month as billions of dollars worth of contracts on now-defaulted derivatives on Fannie Mae, Freddie Mac, Lehman Brothers and Washington Mutual are settled.
Because of the opacity of this market, it is still not clear how many contracts have to be settled and whether payouts on the defaulted contracts, which could reach billions of dollars, are concentrated with any particular institutions.
According to dealers, insurance companies and investors such as sovereign wealth funds, which are widely believed to have written large amounts of credit protection through credit default swaps on financial institutions, could have to pay out huge amounts.
In sostanza non è certo che coloro che si siano assicurati riceveranno il dovuto!
"There is a lot at stake," said an executive at one big dealer. "This is a crisis time, and if these auctions do not go well, or if the amounts investors and dealers have to pay is seen as not being fair, it could have further negative repercussions on the CDS market."
"Questo è un momento di crisi, e se queste aste non vanno bene, o se gli importi degli investitori e dei commercianti è visto come non equo, potrebbero esserci ulteriori ripercussioni negative sul mercato del CDS."
Oggi si liquida Lehman e il 23 ottobre Washington Mutual! Come scrive il Financial Times per ogni perdita nei derivati vi è sempre un vincitore ma……a perdere siamo sempre noi!
Quando ho incominciato questo viaggio 20 mesi fa, non avevo alcuna idea delle dimensioni di questo mondo, durante la navigazione non ci volevo credere, si trattava di qualcosa più grande della mia stessa immaginazione, un castello di carta che come dice Richard BookStaber una delle menti che hanno visto l’alba della finanza creativa, in un suo recente libro dubita della possibilità che le autorità monetarie e di controllo possano impedire un disastro. I mercati finanziari sono sistemi altamente complessi che richiedono una correlazione per funzionare insieme, ma questa stretta correlazione permette si, che quando vi è un problema questo si trasmette velocemente attraverso il sistema, producendo disastri.
Uno swap va bene per proteggere la dinamica dei tassi ma qui siamo andati infinitamente oltre! L’innovazione ha permesso di esistere alle vendite allo scoperto nude, ha permesso a qualcuno di vendere allo scoperto azioni per un quantitativo superiore allo stesso flottante esistente sul mercato, ovvero allo stesso numero di azioni esistenti! Demenziale!
No amo la semplicità, é fonte di Vita e da questa crisi dovremo ricominciare dalle cose semplici e trasparenti, perchè solo la trasparenza e la verità sono il segreto per un sistema migliore!
Ciao Andrea, una domnada: è possibile che i notevoli ribassi azionari della borsa tedesca influisca su colossi come la Deutsch bank che hanno in portafoglio una notevole quota di aprtecipazioni tramite svalutazioni tali da fare andare in negativo il capitale?