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TRASPARENZA!
Come diceva Josè Saramago, premio Nobel per la letteratura è un difetto comune di dire più facilmente quello che crediamo gli altri vogliano sentire da noi, piuttosto che attenersi alla verità, ma tuttavia purchè l’uomo possa attenersi alla verità, dovrà prima conoscere gli errori e poi commetterli. In questi lunghi mesi su Icebergfinanza ho sempre cercato di riempire l’oceano di realismo, mai neanche solo per un istante mi ha sfiorato l’idea di cercare il consenso della moltitudine di Umanità affascinata dalla crescita infinita di un’economia fondata sull’indebitamento insostenibile!
Caro Anonimo, nessuna amarezza, ma solo gioia e tanta serenità da questo viaggio, piuttosto l’amarezza deriva dall’ascoltare Lawrence Klein, premio Nobel all’economia nel 1980 quando dice che …….«L’America non corre un rischio immediato di recessione, la nostra è infatti un’economia di guerra dove, per esempio, la caduta verticale dei prezzi immobiliari può essere compensata dalla domanda di armamenti e nell’occupazione delle nostra gioventù al fronte», pensando a quanti uomini e donne vedono svanire i sogni della loro vita sotto le bombe della macchina della guerra, dell’economia, bombe a grappolo come questa crisi!
Scriverò un pò a ruota libera oggi, pensieri ad alta voce, visioni e avvistamenti nell’oceano economico finanziario.
In alcuni forum o commenti nel mondo finanziario, si parla di Icebergfinanza come di un veliero infestato di corvi e gufi, un blog con la prua orientata verso la fine del Mondo!
Si, la fine di questo mondo finanziario, di questo modo di concepire l’economia e la finanza, il saccheggio delle risorse del pianeta, sia materiali ed umane, ecco della fine di questo mondo si parla.
Tutto il resto è degno di essere vissuto, tutto è degno di una Speranza, la speranza di un cambiamento radicale di concezione, ad Andrea e sottolineo Andrea e non Icebergfinanza, interessa solo il lato umano dell’economia e non solo ed esclusivamente il lato economico come nel resto dell’oceano finanziario!
Sono i commenti di coloro che vivono la "fiaba infinita", naufraghi di questa epoca che nonostante la realtà dei fatti, sottolineo fatti, perchè questo viaggio ne è colmo, di notizie, avvenimenti, link che stimolano la consapevolezza, nonostante questo si aggrappano alle visioni di coloro che da tempo sapevano tutto ma che dalla notte dei tempi predicono meraviglie!
Il tutto nella " TRASPARENZA " la massima tensione alla trasparenza nel limite delle notizie riportate e della loro verità intrinseca!
Un lettore in un bel commento sul futuro dell’energia ha sottolineato come….
"…..perchè le nostre economie sono fatte solo per crescere, e i declini si chiamano recessione, disoccupazione, e problemi di tutti i tipi. "
Oggi si vaccina tutto e tutti, non è ammessa la malattia neanche nel caso di una semplice influenza e questa non è una semplice influenza, siamo in camera di rianimazione ma ci siamo arrivati dopo anni di crescita irreale sostenuta dal "pensiero unico" mercatista e monetarista!
Quando in questo blog si parla di economia, disoccupazione, recessione, finanza si parla di uomini e donne, ma si cerca di rendere consapevoli della realtà, non importa se il PIL cresce dello zero virgola o scende del tanto virgola, non importa se i modelli statistici e economici seminano dati e previsioni che lasciano il tempo che trovano, importa solo che dietro l’economia vi è l’Umanità!
In una prossima occasione parleremo di PIF il Prodotto Interno della Felicità, e come ricordava Robert Kennedy in un’altro passaggio inedito…..
Il misuratore della crescita della società? La trasformazione in denaro, un concetto astratto, della nostra salute, del nostro tempo, dell’ambiente?
Nessuno ha mai calcolato il COSTO del PIL.
I danni dei capannoni vuoti, delle merci inutili, dei camion che girano vuoti come insetti impazziti, della distruzione del pianeta. Nessuno ha mai stimato il valore del tempo perduto per le code, per gli anni sprecati a lavorare per produrre oggetti inutili. Per gli anni buttati per comprare oggetti inutili creati dalla pubblicità.
Il tempo, la Terra, la vita, la famiglia (gli unici importanti) sono concetti troppo semplici per il PIL. Un mostro che divora il mondo. Lo mangia e lo accumula. Lo digerisce e lo trasforma in nulla. L’equazione PIL = ricchezza è un incantesimo. I prodotti inutili non diventano utili solo perché qualcuno li compra.
Tornando alla realtà, perchè non è ammesso non conoscere, non è ammesso non essere consapevoli, noto come l’illusione continua ad avvolgere il cielo dei mercati finanziari, un cielo dove in lontananza di stà alzando la brezza della tempesta che verrà!
La Cina alle prese con la nostalgia postolimpica studia incentivi fiscali e ricostituenti nella speranza di continuare a crescere ad un ritmo stellare, ma sente ormai la stanchezza e vende in silenzio il debito delle agenzie federali, la coppia Fannie & Freddie switchando sui titoli del tesoro americano, facendo volare il dollaro con la benedizione della banche centrali che hanno sostenuto e prodotto questo illusione!
Nei prossimi mesi avremo maggiori informazioni dagli investimenti in dollari!
Ieri se qualcuno non lo ha notato vi è stato un improvviso selloff nel mercato dei Treasury, vi dice niente
Nel frattempo l’ Ocse diminuisce le previsioni di crescita del vecchio continente ed aumenta quelle americane, ingenua visione di una concezione basata su numeri che non corrispondono alla realtà!
Caro Guido in affetti la strategia di inflazionare il tutto è vecchia come la notte dei tempi, ma questa è un’epoca straordinaria si parla di stagflazione o inflazione ma si dimentica le forze deflattive presenti contemporaneamente ed assenti negli anni 70/80.
Il ricordo della spirale prezzi/salari tiene sotto pressione le grandi scuole accademiche ma nella quotidianità la perdita di potere di acquisto corrode i consumi ovvero il fondamento dell’economia e non basta certo l’inflazione per sostenere la stabilità dei profitti, prima o poi si giunge al capolinea!
Nel suo libro sulla Grande Depressione, JK Galbraith scriveva dell’enorme disparità nei redditi di allora, scriveva che una delle cause della Grande Depressione fosse la cattiva distribuzione del reddito, sembra che il 5 % della popolazione ricevesse in quell’anno circa un terzo dell’intero reddito personale della nazione, in dividenti, rendite ed interessi.
La mia ricetta è come quella di Robert Reich che sul NYT scrive che l’unico rimedio duraturo è quello di accettare un più basso tenore di vita e le imprese adeguarsi ad un’economia di tono minore, dare ai redditi medio bassi più potere di acquisto e non solo temporaneamente, l’unico modo di mantenere l’economia nel lungo termine è quello di aumentare il salario minimo a due terzi degli americani, come dei cittadini di tutto il mondo ma non basta, non basta bisogna modificare un sistema che senza il consumo ad oltranza è morto!
E’ la massa che muove l’economia e non esiste inflazione che possa sostenere i profitti nel medio e lungo termine, caro anonimo, non esiste alternativa ad un sistema quello americano fondato sui consumi, oltre il 70 % di questo stramaledetto PIL che non vede al di là di un crudo numero. Non è questione di esportazioni sostenute dal dollaro debole, non questione di inventari o deflattori "occulti", non questione di modelli di rilevazione statistici / stagionali ( vedi CES/NET B/D Model che distribuirà la sua cortina di fumo anche in questa settimana ) ma di prospettive e senza consumi, senza investimenti, senza produzione l’economia si ferma e nella madre di tutte le crisi economiche/finanziarie della storia i palliativi non servono a nulla, non servono incentivi fiscali che lasciano il tempo che trovano, non serve ottimismo istituzionale, serve solo toccare il fondo e ripartire con un sistema modificato, ripeto modificato perchè l’economia non si cambia è vecchia come la storia e si tratta solo di modificare gli ingredienti!
Morgan Stanley sostiene che l’impatto sull’economia della crisi finanziaria, immobiliare e del temporaneo shock petrolifero è solo all’inizio ma pure Rosemberg da mesi lo rileva, ma se lo dice Icebergfinanza è un catastrofista!
Parlando di cose serie la Federal Deposit Insurance Corp. si prepara ad assumere personale 300 nuove unità per seguire i fallimenti bancari, tra cui circa una settantina di pensionati d’oro esperti di Saving & Loans degli anni 90 richiamati in servizio come i lettori di Icebergfinanza avevano avuto modo di conoscere in anteprima ancora nel lontano gennaio 2008!
Nel fine settimana un’altra banca la Integrity Bank, Alpharetta, Georgia procura lavoro agli uomini della FDIC, la decima banca che fallisce in America quest’anno e come ha osservato Bloomberg il ritmo è il più sensibile da oltre 14 anni e prima o poi le risorse della FDIC toccheranno il fondo!
L’indice ISM manifatturiero manda segnali di stanchezza, la disoccupazione torna a salire e nonostante le esportazioni l’indice torna a danzare sulla soglia di 50 punti, che succederà quando la dinamica delle esportazioni rifletterà la recessione globale, che succederà quando la recente forza del dollaro si rifletterà nei numeri!
Alla Vostra consapevolezza ogni considerazione, solo un indizio, la recessione è solo all’inizio!
MANUFACTURING AT A GLANCE AUGUST 2008 |
||||||
---|---|---|---|---|---|---|
Index |
Series Index August |
Series Index July |
Percentage Point Change |
Direction |
Rate of Change |
Trend* (Months) |
PMI | 49.9 | 50.0 | -0.1 | Contracting | From Unchanged | 1 |
New Orders | 48.3 | 45.0 | +3.3 | Contracting | Slower | 9 |
Production | 52.1 | 52.9 | -0.8 | Growing | Slower | 4 |
Employment | 49.7 | 51.9 | -2.2 | Contracting | From Growing | 1 |
Supplier Deliveries | 50.3 | 55.1 | -4.8 | Slowing | Slower | 14 |
Inventories | 49.3 | 45.0 | +4.3 | Contracting | Slower | 2 |
Customers’ Inventories | 54.5 | 47.0 | +7.5 | Too High | From Too Low | 1 |
Prices | 77.0 | 88.5 | -11.5 | Increasing | Slower | 20 |
Backlog of Orders | 43.5 | 43.0 | +0.5 | Contracting | Slower | 4 |
Exports | 57.0 | 54.0 | +3.0 | Growing | Faster | 69 |
Imports | 48.5 | 46.5 | +2.0 | Contracting | Slower | 7 |
OVERALL ECONOMY | Growing | Slower | 82 | |||
Manufacturing Sector | Contracting | From Unchanged | 1 |
Ne abbiamo parlato tanto, non aggiungerò altro ma se volete vedere la distorsione del deflattore in maniera immediata con l’aiuto di grafici, magari a partire da una novità, quella che riguarda le importazioni, la troverete su ECONOMPICDATA.
Thanks to Magic Econompicdata!
Per non dimenticare che ormai "SUBPRIME" corrisponde al passato e "ARMs" è il presente ed i futuro vi invito a questa lettura!
Concludo ribadendo che all’orizzonte si sta alzando la brezza che precede un nuovo uragano che se la "magia" del periodo presidenziale non riuscirà ad annullare ci accompagnerà sino alla fine dell’anno!
Se desideri sostenere questo viaggio, se credi nelle analisi e nelle visioni di Icebergfinanza, uno dei pochi ad aver compreso dall’inizio gli squilibri di questo tempo, lascia il tuo contributo qui sotto, libero come sempre, di esprimerti come meglio credi, basta veramente poco. In fondo un ulteriore stimolo a proseguire con la stessa intensità questo viaggio.
Gent.mo Andrea, seguo da piu’ di 1 anno il tuo lavoro in silenzio ma questa sera ho deciso di scriverti per complimentarmi con Te per le cose che dici e per la professionalita’ che dimostri a tutti.
Penso che sei una persona estremamente preparata e molto attenta nei tuoi articoli, infatti devo dire che un po’ della mia cultura economica l’ho appresa leggendo ogni giorno i tuoi articoli.
Non voglio solo incoraggiarti, certamente non ne hai bisogno, ma mi piacerebbe che continuassi sempre cosi’ anche se ritengo che dietro ad ogni articolo ci sia molto del tuo tempo di ogni giorno e tanta passione per questo veliero.
Il mio augurio e’ che questa splendida ed intrepida nave solchi il mare della finanza e ci faccia vedere sempre cose nuove, raccontate con saggezza e capacita’, sono perle per chi le sa apprendere.
Marco
Caro Andrea,
grazie di averci informati, istruiti e incoraggiati a riflettere per tutti questi mesi.
Spero che quanti grazie a te si sono messi al sicuro dalle tempeste e attualmente possono guardare con distacco le onde che agitano gli oceani finanziari, una volta rientrati abbiano la correttezza di farti pervenire una percentuale dei loro gain.
Caro Andrea ricorda:
C’è chi dice che un pessimista è un ottimista ben informato.
Alessio (seguo le tue analisi fin dall’inizio del viaggio)
Flash Usa: indice mutui-casa in netta ripresa. In Usa si torna a fare shopping di immobili
Buone notizie arrivano dal settore immobiliare che dopo le negative indicazioni delle scorse settimane, segnala una ripresa degli acquisti alimentata dal calo dei prezzi degli immobili. Sulla base dei dati forniti dalla Mortgage Banker’s Association, nell’ultima settimana l’indice relativo alle domande di mutui ha fatto segnare un rialzo del 7,5%, salendo a quota 453,1 punti. L’indice riferito all’effettivo acquisto di un immobile ha riportato un balzo in avanti del 10,5%, il rialzo più marcato da inizio giugno. Infine, l’indicatore relativo al rifinanziamento del credito ha evidenziato un progresso del 2,1%.
E’ tutto falso ?
Ringrazio Andrea per tutto il lavoro che fà, e sono d’accordo con le sue opinioni, peraltro supportate da ampia documentazione.
Ma tutte le mie posizioni short sono in perdita, c’è qualcosa che non và….
ieri con un mio collaboratore nel tragitto in macchina gli evidenziavo le incongruenze del nostro fare. Gli facevo notare di quanti rifiuti noi abbiamo prodotto che a fatto tanto PIL e che adesso sono abbandonati. nei 10 km che abbiamo attraversato tra periferia e zona industriale il 40% degli immobili erano abbandonati o quasi in disuso. (sono un esperto di rifiuti). Bene, quando dobbiamo pagare con PIL (positivo? sulle carte) ma negativo nella realta’ per poter riavere il territorio tutto impattato che ci da vita e sussistenza? servono tanti denari eche non abbiamo e cosi daremo in eredita’ ai pio’ giovani non piu’ cose che possono utilizzare ma rifiuti da smaltire. I nostri genitori chi poteva a donato una piccola casa a propri figli noi doneremo i nostri rifiuti. Bel progresso!!!
Ci vuole una nuova ridistribuzione sul territorio della popolazione, un ritorno al passato in chiave moderna e una nuova valorizzazione dell’agricoltura che attua anche la conservazione del territorio. Per spiegarmi meglio: un insediamento sparso sul territorio piccoli paesi-campagna come quello che c’è in Toscana, con relativa parziale autosufficienza, orti, artigiani locali etc. Con l’utilizzo delle tecnologie moderne.
Siccome il modello c’è già, in Toscana, penso che la cosa non sia impossibile.
Stella
Non avevo mai considerato il PIL. Credevo che il PIL fosse il PIL. Quindi allora c’e il PIL di qualità, etico, ecologico. Il pil cinese che Pil è?
Quanti pil però?
Per quello che riguarda il PIL, occorre tenre conto che il PIL come línflazione o tanti altri indicatori numerici sono dei numeri creati per aiutarci a dare una situazione o intercettare dei trend, di per se non dicono nulla e potrebbero pure essere calcolati in maniera non corrispondente alla realta´ (non considero la malafede, ma soltanto modelli che non rispecchiano la realta´), un po´come la temperatura in un organismo…se misuriamo una temperatura di 39 C non vuol dire che stiamo male, ma che magari siamo in una sauna, ed al contrario se abbiano 35 C non vuol dire che stiamo in forma perche´magari ci stiano assiderando ! Insomma credo che proprio una lettura miope dei numeri sia la causa di tanto danno oggi, il PIL negli States potra´pure crescere ma esistono tendopoli di sfrattati e sempre oiu´gente con maggiori difficolta´economiche…il che non vuol dire che il paese reale sta bene, IL VERO PROBLEMA CREDO SIA NELLA DICOTOMIA TRA QUESTE DUE COSE e magari sul fatto che dovremmo cominciare a pensare ad indicatori che vadano oltre il PIL…
Saluti
Massimo
“..La Barca è intraprendente, adattabile, silenziosa…
Dal silenzio del suo peso e della sua forma deriva un potere pacifico
e forte, sereno ed emozionante, una partecipazione che non viola né ostacola
il respiro del vento e del mare…..
Così l’ imbarcazione si muove in armonia con l’ energia presente,
afferma se stessa e la propria armonia….
Quando il mare è indurito dalla forza di una burrasca, l’ inclinazione di una barca a vela
si piega al montare dei venti, e il movimento della barca cede al montare delle onde.
Piegandoci e cedendo riconosciamo la forza del mondo;
indurendoci e resistendo riconosciamo la forza di noi stessi.
Ecco perché il Tao si trova sia cedendo che resistendo, e perché la rotta curva
di un navigatore forte non si spezzerà….
Varchiamo gli orizzonti dell’ indicibile. Guardiamo senza le parole.
Ascoltiamo il silenzio. Lasciamo parlare il vuoto.
E poi ci abbandoniamo semplicemente alle correnti e issiamo una vela”.(RAY GRIGG)
.Ciao,….
Valentina
Grazie ancora dei Vostri pensieri a breve ne riparleremo insieme in maniera approfondita magari attraversando il “deserto” della crescita sostenibile!
Grazie anche della Vostra stima vento nelle vele di questa avventura, non vi è alcuna amarezza, alcuna delusione, nessuna fatica ad andare controvento ormai siamo in tanti, insieme, in questo viaggio e non potrebbe essere altrimenti!
Per quanto riguarda alcuni messaggi qua e la di “noiosa attesa” ricordo che “l’attesa in riva al fiume” è vista nella concezione di investimento e non di speculazione, ogni bear market è attraversato da sussulti di ampio respiro anche se in questo caso il respiro sembra alquanto flebile!
Infine ripercorrendo i dati relativi alle richieste di nuovi mutui o a quelle di rifinanziamento, ripeto per l’ennesima volta nella speranza che gli abituali frequentatori del blog sappiano interpretare questi dati, che si tratta di dati estremamente volatili in ogni direzione!
Ricordo a tutti che la MBA non è in grado di segnalare le richieste multiple ovvero quelle che una famiglia fa presso più istituti per vedere accolta una richiesta nella dinamica di un credit crunch che vede il sistema alle prese con una sensibile contrazione del credito e l’estinzione delle concessioni “subprime”
Quindi se una famiglia si rivolge a 5 banche le richieste sono cinque e fanno media!
Per i rifinanziamenti vale lo stesso discorso con l’agonia degli HELOCs ovvero i rifinanziamenti sulla base dele valore patrimoniale dell’immobile e tassi che viaggiano a livelli stellari, quasi siderali…..vedi i famigerati mutui ARMs che viaggiano stabili sopra il 7 %
The refinance share of mortgage activity decreased to 34.0 percent of total applications from 35.2 percent the previous week. The adjustable-rate mortgage (ARM) share of activity decreased to 6.6 from 7.9 percent of total applications from the previous week.
The average contract interest rate for 30-year fixed-rate mortgages decreased to 6.39 percent from 6.44 percent, with points decreasing to 1.0 from 1.03 (including the origination fee) for 80 percent loan-to-value (LTV) ratio loans.
The average contract interest rate for 15-year fixed-rate mortgages increased to 5.96 percent from 5.94 percent, with points decreasing to 1.03 from 1.13 (including the origination fee) for 80 percent LTV loans.
The average contract interest rate for one-year ARMs decreased to 7.11 percent from 7.15 percent, with points decreasing to 0.35 from 0.36 (including the origination fee) for 80 percent LTV loans.
Oggi ho letto qua e la alcuni titoli……torna la voglia di shopping immobiliare……..il momento della riscossa immobiliare …….volano le richieste…..riparte la corsa immobiliare ed alzando gli occhi al cielo ho sorriso!
Chiunque della “vecchia guardia” che abbia avuto dubbi di fronte a questa notizia è pregato di accomodarsi sotto coperta a pelar patate!
;-)))) Buona Serata Andrea
Andrea sei un grande, il modo in cui basi sempre le tue affermazioni su dati solidi e ricerche accurate ti fa onore. Ce ne fossero di più di persone come te, che scavano per trovare verità nella mala informazione che ci circonda e che danno anche un senso filosofico a questo mondo fatto di numeri (spesso manipolati)! Purtroppo c’è spesso negli analisti una mancanza di serietà incredibile, e coloro che dovrebbero tutelare gli investitori tutelano solo i propri interessi e quelli della propria lobby. Infine, apprezzo davvero la tua “umiltà” nel ricevere critiche, che dimostra ancora di più la tua saggezza e la tua competenza.
ciao andrea,le persone come te,fedeli alla propria linea,professionalmente preparate e altruiste sono un vanto che in questa società immorale,cialtrona e di basso livello generale fanno ritrovare la fiducia che tutto non è marcio.grazie di tutto sei un numero uno ciaooo
dire che quella USA è “un’economia di guerra” mi sembra molto azzeccato. Durante i giorni della crisi georgiana il dollaro si è rivalutato del 8% circa sull’Euro, a dispetto del fatto che la crisi si sia risolta con un ulteriore smacco degli USA. Anche di fronte all’enormità delle cifre che ci stai fornendo riguardo alla crisi economica mi sembra quindi scontato prevedere quindi l’apertura di ulteriori fronti di guerra da parte della nazione che la crisi l’ha creata indebitandosi per di più con i suoi concorrenti diretti (Cina e Russia), la maggiore produttrice e detentrice di armi al mondo con una leadership politica che non ha più nulla da perdere ma tutto da guadagnare nel raddoppiare la posta..
Saranno ca%%i amari..
Roberto
Il problema è che impossibile proteggersi contro l’inflazione: chi ha messo i suoi soldi in liquidità vede perdere diversi punti percentuali all’anno, chi ha investito in metalli come l’oro o peggio l’argento ha visto calare i suoi risparmi di un 20-30%. Chi li ha in immobili vede erodere continuamente il valore. Non c’è possibilità di salvare i propri risparmi.
per 18.
L’ora ha sempre reso dal 2000 in poi, se poi uno aspetta l’ultimo momento per comprare è un altro discorso…ergo…
MM
Sì, ma allora anche i titoli di stato avevano una resa positiva, anche l’immobiliare dal 2000 ha reso. e pure le azioni. il fatto è che ora, settembre 2008, dove deve mettere uno i soldi per tenere almeno l’inflazione? le azioni scontano che la crisi sia già superata, e mi appaiono non certo a saldo, i titoli di stato hanno resa negativi, gli immobili calano, i metalli preziosi sono in calo….
tenere i contanti significa perdere almeno il 5% all’anno. Quale investimento abbastanza solido che fra 3-5 anni avrà un valore in linea con quello attuale più l’inflazione?
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Perchè questa amarezza, Andrea ?