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ABISSO IMMOBILIARE! I TENTACOLI DELLA PIOVRA!

Scritto il alle 22:17 da icebergfinanza

 

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La navigazione prosegue tra Scilla e Cariddi, la paura dell’imprevedibile, situazioni di pericolo reale o presunto, tra gorghi e mulinelli, sino a lambire il leggendario triangolo delle Bermuda, il triangolo maledetto detto anche triangolo del diavolo, i cui vertici si identificano nella più grande crisi finanziaria della storia, la grande depressione immobiliare e la recessione economica in atto.

La piovra subprime, regina dell’abisso immobiliare, la più grande e profonda recessione immobiliare della storia!

Il CENSUS_BUREAU ci comunica la più grande contrazione nella vendita di nuove abitazioni dall’anno da circa 40 anni ai minimi dall’ottobre 1991 una flessione prevista nell’ordine del 1,7 % spazzata via dalla piovra subprime con un meno 8,5 % e con una variazione di meno 36,6 % dal marzo dello scorso anno.

Sin qui nulla di nuovo abbiamo già visto in precedenza nelle parole dei costruttori la sensibile contrazione in un mese chiave per il mercato immobiliare.

Gli inventari corrispondono ad 11 mesi necessari per lo smaltimento degli eccessi immobiliari, ma come ben ricorderete il Census non tiene in considerazioni le cancellazioni dei preliminari di acquisto, cancellazioni che come abbiamo visto sembrerebbero in lento declino pur rimanendo elevate. Il massimo degli inventari corrisponde al numero di 11,6 mesi stabilito nell’aprile del 1980.

Se questo verrà superato sarà il segnale della più grande depressione immobiliare della storia.

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Si tratta della prima perdita negli ultimi cinque anni

Brady Dougan, Ceo di Credit Suisse ci racconta che sono state ridotte massicciamente le esposizioni nei settori più colpiti dalla crisi e l’istituto proseguirà il resto dell’anno in tale direzione.  La piovra della distribuzione delle esposizioni, la socializzazione delle perdite…..sono state ridotte massicciamente le esposizioni nei settori più colpiti dalla crisi innescata dai subprime…….molte delle istituzioni finanziarie hanno comunicato massicce riduzioni alle esposizioni subprime e non solo  e considerando che l’oceano di prodotti strutturati che circolano come iceberg non si stanno affatto sciogliendo, la  distribuzione attraverso il mercato di questi prodotti ad alto contenuto tossico è in atto, l’effetto placebo serve anche a questo, ricapitalizzazioni ed aumenti di capitale, qualche prestito obbligazionario a rendimento emergente, cibo per  hedge, vulture funds, monetari, obbligazionari, prodotti strutturati a capitale garantito, qualche fondo pensione a rendimento elevato  e quant’altro possibile.

Ecco per quale motivo la luce è in fondo al tunnel, un lampo accecante, luce per falene.

Ebbene Credit Suisse ci mostra la sua previsione su uno dei punti fondamentali di questa crisi ovvero quanto scenderanno i prezzi delle abitazioni in America.
Falling U.S. home prices and a lack of available credit may result in foreclosures on 6.5 million loans by the end of 2012 … reuters.com

The foreclosures could put 12.7 percent of all residential borrowers out of their homes …

Credit Suisse expects home prices will fall by 10 percent in 2008 and 5 percent in 2009, before rebounding.

Quindi le percentuali incominciano ad oscillare tra il 20 % minimo e il 30 %, dimostrando se mai ve ne fosse bisogno,  che la risoluzione di questa crisi non è dietro l’angolo e che nessuno ripeto nessuno è in grado di fare previsioni sui possibili sviluppi del marcato del credito. 

Nell’abisso, nel frattempo una piovra riposa, la piovra dei rating dei bond insurer, un abisso dal color nero seppia profondo, una perdita di 1,66 miliardi che spazza via la recente e sterile ricapitalizzazione, patrimonialità oscura, complicità assoluta da parte delle agenzie di rating, una demenziale tripla A ad una società che è piombata da quasi 100 dollari a 3!

Chart for Ambac Financial Group, Inc. (ABK)

AMBAC secondo il suo CEO Michael Callen non ha problemi di liquidità e il portafoglio è di primordine! A Bloomberg racconta che ….The company’s credit ratings “are solid,”

Si, solido, scritto, scolpito sulla sabbia del rischio sistemico, oggi nessuno può fallire, nessuno escluso!

Qualche piccolissimo dubbio lo ha sollevato un certo Eric Dinallo, vi ricordate il  New York Insurance Department Superintendent Eric Dinallo secondo il quale AMBAC e MBIA devono procedere ad ulteriori ricapitalizzazioni. “It’s not time for a victory lap”

Nessun fallimento, nessun pericolo anche se nell’abisso del mercato immobiliare riposa dolcemente, la madre di tutti i rischi sistemici, la coppia Fannie Mae & Freddie Mac che alla fine del mese di gennaio supportavano ormai l’ 82 % dei mutui americani un piccolo salto rispetto al 46 % del secondo trimestre 2007!

Limitate esposizioni al fenomeno subprime, eppure perdite potenziali enormi, rischio stellare con la decisione di garantire sino a 729.000 dollari in crescita dai 417.000 precedenti e requisiti di capitale sostanzialemente ridotti dall’ OFHEO nel disperato tentativo di innondare altri 200 miliarid nel sistema. I tassi di default sui prestiti jumbo sono superiori ai piccoli prestiti, nucleo dell’attività precedente.

Piovre in agguato, piovre dimenticate!

Le cure palliative della Federal Reserve si limitano a trattare preventivamente i sintomi della malattia, nessuno conosce la malattia stessa ma come ci racconta questo articolo da Bloomberg.com il LIBOR è un osservato speciale……interest-rate derivatives are signaling that the rate banks charge for loans in dollars in London may rise further as financial institutions remain reluctant to lend.

Concludiamo dando un’occhiata alla stagione degli utili tanto peggio, tanto meglio …….

Epsgrowth1_3

Epsgrowth2

   

ma quello che è più preoccupante è che oggi …..Since the market is down significantly since October 10th, it’s not good to see its P/E higher than it was back then, as that means earnings are declining faster than the price.

Vi consiglio di dare un’occhiata settore per settore vi troverete delle sorprese!

Spxpe

thanks to bespokeinvest.typepad.com

Infine due parole per quanto riguarda l’ Oro, il grande assente di questi ultimi giorni! Mentre il petrolio inelava record su record e l’euro provava a sfondare quota 1,60, l’Oro dopo un rintracciamento del 13 % circa dai massimi sembra aver perso lo smalto dei giorni migliori. Abbiamo già visto insieme il supporto tra 815 e 850 alla grande corsa dell’ ORO, ma mai abbiamo considerato l’ ORO da questa angolatura: GOLD vs S&P500.  

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14 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 25 Aprile 2008 at 01:06

ho fatto dei calcoli molto semplici per dar eun possibile valore del target dell’oro.

1980

COSTO DELLA VITA : Stipendio operaio circa 350.000. Costo giornale £ 300, biglietto del Tram £.200, Tazzina Caffè £ 250, Pane £ 850 al kg, Latte £ 480, Vino al litro £ 660, Pasta al kg £. 725, Riso al kg £ 940, Carne di Manzo al kg. £ 7600, Zucchero al kg £ 750, Benzina al litro £ 850, 1 grammo d’Oro fino £ 10.700

Fattore moltiplicativo 6,66X
Inflazione reale(1980-2008) = 7,5%
Oro potenziale max (picco come 1980) = 3400 euro circa oncia.
Oro media 1976-1984 = 1800 euro circa oncia.

Scusate la superficialita dei mie calcoli, ma le cose migliori spesso sono quelle semplici che si toccano con mano.

SALUTI da Z€r0 ex M.

utente anonimo
Scritto il 25 Aprile 2008 at 08:47

Personalmente ho un’unica perplessità riguardo all’oro: contrariamente al petrolio ( per fare un esempio,) non viene quasi mai consumato.
Mi spiego meglio: quasi tutto l’oro estratto sin dalla notte dei tempi è disponibile sul mercato in quantità sempre maggiore,(chi possiede monili in oro li può rivendere)e di conseguenza il suo utilizzo in orificeria , in quanto bene voluttuario credo sia più che bastevole ai nuovi ricchi.
Solo una crisi finanziaria globale di proporzioni innimaginabili lo renderebbe insufficiente,in quanto deputato a sostituirsi alle monete, ma badate bene a tutte le monete non solo al dollaro.
Infatti risulterebbe sempre più pratico avere rubli rupie o won che non lingotti d’oro di varie misure.

Ciao a tutti

Mas

utente anonimo
Scritto il 25 Aprile 2008 at 09:34

E’ strana cmq sempre una cosa …. l’ occupazione. Si sente del diminuire di nuove costruzioni di tagli alle grandi banche …. ma l’ occupazione tiene sempre ….
Ma dove vanno a finire tutte queste persone ? Anche se i servizi restassero forti come può un carpentiere passare dall’ edilizia a programmare software ?
Dubito che in america esista tutta questa flessibilità ?

Eppure anche ieri : Unemployment Claims 342K da 375K

Misteri ….

Scritto il 25 Aprile 2008 at 10:31

Certo che questa crisi non finisce mai.

utente anonimo
Scritto il 25 Aprile 2008 at 17:41

no,deve ancora iniziare.! Si può chiamare crisi una vita come quella che fa l’italiano medio ? O ancora di più l’americano?

Scritto il 25 Aprile 2008 at 21:19

Misteri …..misteri come il CES/NET BIRTH/DEATH MODEL un mondo virtuale, posti di lavoro virtuali ma il mercato del lavoro in America è in crisi, una crisi profonda solo all’inizio!

Non conta nulla un dato settimanale ne in su ne in giù, conta la tendenza quella a quattro settimane
” The 4 week moving average of initial jobless claim che rimane elevata troppo elevata.

La media a quattro settimane dei cosidetti continuing jobless claims sono ai massimi dal maggio 2004 The insured unemployment rate held steady at 2.2%.

La persistente salita delle richieste di sussidi della disoccupazione dimostra che le aziende sono riluttanti ad assumere!

Non guardate i dati settimanali quelli non dicono nulla, possono essere influenzati da uno sciopero o da variabili sconosciute, seguite le medie, le tendenze, diversamente sarete sempre schiavi di una dato ogettivo quanto si vuole ma comunicato soggettivamente con la enfasi che richiede la situazione.

Caro Mas per quale motivo le banche centrali e le nazioni detengono riserve auree, visto e considerato che hanno la possibilità di stampare moneta all’infinito!

Bene rifugio, alta liquidità, rispetto all’inflazione non conosce erosione del valore e questa non è una crisi qualsiasi questa è la madre di tutte le crisi e anche se dovesse essere risolta saltare dalla padella del credito alle braci dell’inflazione non sarà certamente piacevole sempre che qualcuno creda che la terribile inflazione monetaria in atto sia solo una favola di altri tempi !

Oggi nel Golfo Persico qualche indizio….geopolitico!

Ho appena ascoltato la conferenza stampa di Bush sui rimborsi fiscali, la settimana prossima 7,7 milioni di americani riceveranno via telematica il rimborso ed entro l’estate tutti gli altri, quello che mi ha colpito è che il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che faranno tutto il possibile per verificare che chiunque ne abbia diritto ne faccia richiesta……..serve fare richiesta?!

Tutti gli occhi puntati sulla prossima settimana, i prossimi mesi. il prossimo semestre, ma il secondo trimestre sarà terribile e non basteranno più le trimestrali che sono un pò meno peggio di quello che la soggettività di un mercato paralizzato e smarrito presume di conoscere.

Per il resto la nostra Mongolfiera sale il gas continua ad affluire, il Mago di Oz manovra ma gli indicatori si deteriorano e i volumi segnalano una trappola nei cieli!

Buon fine settimana a tutti!

utente anonimo
Scritto il 25 Aprile 2008 at 21:52

ritengo piu che mai inevitabile e forse salutare un impoverimento dei paesi ricchi e di tutto cio che li riempie, come la finanza.
ma le economie reggeranno e il petrolio arriverà in un anno 200 dollari. temo per l’italia.
veggente

utente anonimo
Scritto il 26 Aprile 2008 at 09:12

Il problema maggiore, secondo me, è come ridare capacità di reddito al consumatore americano. Dopo la crisi del 2001 hanno inventato i prestiti immobiliari. Ora l’unica cosa possibile è far tornare su la borsa. Ma è un’impresa con qualche possibilità di riuscita? Mi pare di no. E allora cosa inventeranno?

utente anonimo
Scritto il 26 Aprile 2008 at 12:29

un ciao a tutti i naviganti sono tornato da campitello ,e mi accorgo che come sempre l,unico di tutti noi che sostiene le cose dette con prove ,con grafici , con notizzie è sempre ; ANDREA , io ti seguo dal 12 settembre 2007 , grazzie andrea x quello che fai x tutti noi : minghin:

utente anonimo
Scritto il 26 Aprile 2008 at 12:33

scusate mi sono dimenticato la cosa più importante . NON C,è VENTO PER LE VELE DEL MARINAIO CHE NON SA DOVE ANDARE !.minghin.

utente anonimo
Scritto il 26 Aprile 2008 at 14:13

Caro Andrea, senza voler fare nessuna polemica,e non pretendendo in alcun modo di avere ragione, mi limito ad osservare che le riserve auree delle Banche centrali sono da anni in continua diminuzione, mentre ci si sarebbe dovuti aspettare l’opposto.

Mas

utente anonimo
Scritto il 26 Aprile 2008 at 20:20

Ciao Mas,
l’oro è il termometro dell’inflazione ma soprattutto un’indicatore del grado di libertà del sistema economico..non sorprende quindi che le banche centrali cerchino di affossare definitivamente quello che ritengono una “reliquia barbarica”.
Il giorno che l’oro e la fiat moneta cartacea verranno definitivamente abbandonate incomincerà un nuovo corso della storia e la fine definitiva delle libertà individuali..

Devin

utente anonimo
Scritto il 27 Aprile 2008 at 17:42

A proposito di oro, e di materie prime in genere…una via preferenziale di investimento per i piccoli risparmiatori sono gli ETC, in particolare ci sono 3 ETC che consentono di investire nell´oro, anche con sottostante “fisico”…
Gli ETC sono strumenti semplici ed economici, ma attenzione! gli ETC sono molto diversi dagli ETF, non vanno confusi con questi ultimi, che sono OICR ( come i fondi e le sicav)…
Non essendo ETF, gli ETC sono caratterizzati da:
1) ASSENZA di “separazione patrimoniale” ( separazione tra emittente e patrimonio del fondo, tipica caratteristica degli OICR ): questo e´ovviamente importante in caso di default dell´emittente: esiste quindi un “rischio emittente” di cui va, con ragionevolezza, tenuto conto
2) una delle principali societa´che emette ETC ha 2 inquietanti caratteristiche:
– la sede sociale ha una curiosa natura “balneare” (Isole Jersey)
– il patrimonio sociale di questa societa´e´sorprendentemente ridotto…

In compenso, gli ETC danno fiscalmente tutto “reddito diverso” ( quindi le minusvalenze sono compensabili, cosi´come con le azioni e i certificati); invece gli ETF danno tipicamente prevalenza di “reddito da capitale” ( minusvalenze non compensabili)

ad maiora

Gabriel

Scritto il 27 Aprile 2008 at 23:53

Caro Mas, come tu giustamente dici le riserve di oro delle banche centrali sono in diminuizione le cosidette riserve eccedentarie aurifere hanno coinvolto in una lunga discussione sulla destinazione dei proventi anche la vicina Svizzera, ma ….

Lo scorso anno in occasione della vendita del 32 % delle riserve aurifere della Spagna, Solbes dichiarò che “l’oro è stato in passato fondamentale come elemento di riserva, funzione che va a scomparire perchè non è più un bene redditizio”.

Paul Volcker, governatore della FED nei primi anni ‘80, reputò un errore far arrivare
l’oro a circa 850$ un errore, in grado di minare la confidenza
nel dollaro.

Una banca centrale non dovrebbe mai far perdere alla nazione la fiducia
nella propria moneta e quindi non vi è nessun interesse nell’ apprezzamento eccessivo dell’oro e nel fare comparire l’oro come un’alternativa
alla valuta cartacea.

Detto questo un terzo dell’oro è conservato dalle banche centrali che spesso lo vendono come è avvenuto nel caso della Spagna per saldare i deficit delle bilance dei pagamenti o come bene da offrire in garanzia.

Quindi la sua assolutà liquidità e garanzia riconosciuta permette di far fronte ad improvvisi fabbisogni o crisi, anche tramite prestiti garantiti.

L’esempio recente del Fondo Monetario Internazionale dimostra che l’oro è spesso l’ultima spiaggia un vendita che sembra aver attratto il Venezuela di Chavez.

Nel 2004 il governo italiano ha rilanciato l’ipotesi di smobilizzare le riserve auree detenute dalla Banca d’Italia per utilizzarle a riduzione del debito, in quanto risultanti eccedenti rispetto alla riserva prevista dalle normative europee dalla Bce ( ciascun paese europeo aveva riserve correlate alla propria moneta prima dell’ingresso nell’euro

Sempre nel 2004 è stato rinnovato un accordo quinquennale che vincola 14 banche centrali tranne la Boe a limitare a 500 tonnellate annue la quota vendibile delle loro riserve auree. quindi sino al prossimo anno dopo di che vedremo cosa accradà.

Andrea

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