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LA VERITA' E' FIGLIA DEL TEMPO! (Francesco Bacone) Il tempo della commozione!
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Con queste parole accennai in un precedente post dal titolo "CONTAGIO SUBPRIME: esagerandone e sottovalutandone le conseguenze!", alla crisi delle "JUSEN" giapponesi negli anni ’80 una fotocopia inedita ed incredibilmente fedele della situazione del mercato immobiliare americano attuale!
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Non bastasse la crisi americana, basta volare dall’altra parte dell’oceano per scoprire le principali cause e caratteristiche delle “ JUSEN” giapponesi che provocarono la crisi immobiliare giapponese degli anni 80.
Le jusen erano istituti finanziari non bancari costituiti da joint.ventures di grandi banche che finanziavano i loro prestiti tramite prestiti ottenuti dalle banche fondatrici. Tali banche erano specializzate nell’erogazione di mutui ipotecari create con l’obiettivo di soddisfare la crescente domanda di prestiti per l’acquisto di beni immobili. Nel corso degli anni ottanta con l’emergere naturale della bolla speculativa il credito, si diresse verso le società immobiliari, indirizzando verso quest’ultime clienti potenzialmente insolventi in quanto le banche fondatrici non volevano assumersi il rischio diretto delle operazioni. Gran parte delle attività di prestito era puramente speculativa, sulla scia di prezzi che crescevano in modo esponenziale concessi nella convinzione che i valori avrebbero continuato a crescere all’infinito. Per concludere le “jusen” non erano soggette alle stesse regole vigenti nel settore bancario e una diminuzione nel valore dei beni immobiliari avrebbe causato seri problemi in quanto la garanzia era riposta nelle proprietà immobiliari. (http://www.nipponico.com/tesi/rotelli_giovanna/capitolo4.doc) Ora inevitabilmente è impressionante la similitudine totale con le vicende americane a tal punto da potersi definire una “JUSEN SUBPRIME” made in Japan.
Ma tant’è le crisi finanziarie, le bolle saranno sempre fra noi, sembra quasi che la memoria fossile indissolubile della storia si diverta a ricordarci che la soluzione, gli antidoti esistono nelle regolamentazioni nel buon senso, ma se non possiamo sfuggire cerchiamo almeno di non lasciarci trascinare dalla corrente della speculazione fine a se stessa.
Forse ad alcuni di Voi sarà sfuggita ma finalmente, dopo tanto tempo, anche nella FEDERAL RESERVE e specialmente nelle parole del suo governatore BEN BERNANKE, sembra prendere piede un barlume di consapevolezza che merita la mia totale commozione:
Usa: Bernanke, forse sottostimato impatto rallentamento immobiliare
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Atlanta, 15 giu – Il presidente della Fed, Ben Bernanke, ha puntato l’indice sul mercato immobiliare, affermando che potrebbe essere sottostimato l’impatto di un suo rallentamento. ‘La variazione del valore delle abitazioni puo’ influenzare la capacita’ di indebitamento e di spesa delle famiglie’ piu’ di quanto mettano in conto gli economisti, ha spiegato ad Atlanta. Il banchiere ha rammentato gli effetti che provoco’ lo scoppio della bolla immobiliare nel Giappone degli anni ’90. Emi-
http://www.ilsole24ore.com/news/Home_9103036815.shtml
Remarks.by.chairman.Ben.S.Bernanke At a conference on The Credit Channel of Monetary Policy in the Twenty-first Century, Federal Reserve Bank of Atlanta, Atlanta, Georgia
Just as a healthy financial system promotes growth, adverse financial conditions may prevent an economy from reaching its potential. A weak banking system grappling with nonperforming loans and insufficient capital or firms whose creditworthiness has eroded because of high leverage or declining asset values are examples of financial conditions that could undermine growth. Japan faced just this kind of challenge when the financial problems of banks and corporations contributed substantially to sub-par growth during the so-called "lost decade." |
" I cambiamenti nei valori domestici possono interessare il MEW (borrowing) e la spesa della famiglia molto di più di quanto suggerito dall’effetto convenzionale di ricchezza„.
http://www.ft.com/cms/s/4a24c1ec-1b67-11dc-bc55-000b5df10621.html