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LA PICCOLA FIAMMIFERAIA … LA NOSTRA VITA!

Scritto il alle 09:25 da icebergfinanza

stefano zendri (@stevo84_z) / Twitter

Un appuntamento al quale non posso assolutamente mancare, quello della piccola fiammiferaia, la nostra piccola fiammiferaia, un appuntamento che mai come quest’anno sento in maniera particolare.

Il significato dell’esistenza, la fragilità di questa vita, il miracolo di ogni giorno.

E’ stato per me un anno particolarmente travagliato per la salute, direi decisamente travagliato, ma come tutti i pirati che hanno la scorza dura, guardiamo oltre, verso nuovi orizzonti.

Chi mi conosce sa di cosa parlo, un’emozione, un momento particolarmente inteso per me, mai così profondo, sentito, vissuto.

Voglio vivere ogni istante, da oggi, con la stessa intensità che la piccola fiammiferaia provava nell’accendere ogni fiammifero, uno dietro l’altro, sino all’ultimo.

Per tanti di Voi, dopo quasi 18 anni, questo è un ritorno alle origini, ritrovarsi davanti al caminetto dell’osteria del porto, stare di nuovo insieme in attesa di ritrovarci tutti il prossimo anno.

Certo ogni giorno parliamo di economia, denunciamo questo mondo finanziario spesso criminale, denunciamo manipolazioni, frodi, menzogne, ma fortunatamente esiste anche un’isola ancora sana, di economia e finanza responsabile.

Non ha tutti interessa, ma per anni ho scritto, cercando di mettere in luce un’alternativa possibile.

Per chi vuole, sotto il TAG “Mondi alternativi” ci sono decine e decine di post su argomenti e mondi che tengono a galla la speranza. Ecco il link.

FINANZA RESPONSABILE MONDI ALTERNATIVI

Un viaggio iniziato anche grazie al suggerimento di un amico, che oggi naviga libero verso mari infiniti, lassù nel Cielo, Massimo Piazzi.

Ciao Massimo, ad maiora semper in etèrnum.

Per chi è appena salito a bordo, ma non solo, un’occasione di ripercorrere questo lungo anno, di riflettere insieme oltre alla dimensione economico/finanziaria.

Un anno da dimenticare nasconde sempre qua e la delle perle di saggezza, se è vero che nelle difficoltà si tempra il nostro spirito, arrivano le lezioni di vita più vere, le parole più sagge.

Quanto dolore, in questi ultimi anni, pandemie e guerre, la perdita di una persona cara, la perdita del lavoro, della dignità, della serenità, ma allo stesso tempo la gioia di ritrovare valori scomparsi, dimenticati.

Ho scritto un libro intero su questo, ho creato un blog con questa idea inizialmente, sempre detto, scritto e urlato ai quattro venti che questa è e resterà, principalmente una crisi…

ANTROPOLOGICA

Il 24 gennaio del 2007, un po’ per gioco, un po’ per passione,
aprii il blog Icebergfinanza per comunicare e condividere
le mie sensazioni, le mie visioni, le mie emozioni,
le mie utopie.

E urlare al mondo l’irrazionalità di questo
tempo. Volevo aiutare a conoscere i fattori che di lì
a poco avrebbero scatenato la tempesta perfetta, la più
grande crisi economico/finanziaria dai tempi della Grande
Depressione.

Era giunto il momento di cercare di analizzare ogni goccia
del ciclo economico, di smascherare gli inganni della
finanza creativa, alla ricerca di un’alternativa reale, che
nasce dalle cose semplici, dai valori, dalla tradizione, dall’impegno di uomini e donne che sognano e lavorano per
un’economia al servizio dell’uomo.

Una navigazione controcorrente nel tempo della crescita infinita, del pensiero unico a breve termine, dove tutto ha il sapore di un istante,effimero, che vola via.

Ognuno di noi ha una sua idea su quanto sta accadendo.

E’ sacra anche se non coincide con la nostra, ma abbiamo il diritto e dovere di contrastare la menzogna, la falsità, l’inganno, la manipolazione con tutte le nostre forze.

E questo mondo è pieno di falsità, manipolazione, inganno, ipocrisia.

Sarà un racconto lungo una notte, la notte Santa, quella in cui un bambino, viene a ricordarci la fragilità dell’uomo, ma anche a portarci la speranza,

Sant’Agostino ci ricordava che la speranza ha due bellissime figlie.

I loro nomi sono rabbia e coraggio; la rabbia per come stanno le cose e il coraggio per avere la voglia di cambiarle.

Non per nulla ho concluso il mio libro così…

Il sole era ormai tramontato e la notte si illuminava; migliaia
di luci, migliaia di stelle, come tanti granelli di sabbia
fuoriusciti dalla clessidra della storia, la storia che tanto
ama il capitano.

Si alzò lentamente, accarezzando per l’ultima
volta la terra, e abbandonando per un istante l’orizzonte,
i suoi occhi tornarono a posarsi sul libro che aveva
aperto davanti a sé: una leggenda, una lontana leggenda…

«“Avrei desiderato che tutto ciò non fosse mai accaduto
ai miei giorni” esclamò Frodo. “Anch’io” annuì Gandalf
“come d’altronde tutti coloro che vivono questi avveni186
menti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo
decidere è come disporre del tempo che ci è stato
dato”. […] “Affinché il male prevalga, è sufficiente che gli
onesti non facciano nulla.

“Affinché il male prevalga, è sufficiente che gli
onesti non facciano nulla.

[…]. Ma non tocca a noi dominare
tutte le maree del mondo, il nostro compito è di fare
il possibile per la salvezza degli anni nei quali viviamo,
sradicando il male dai campi che conosciamo, al fine di
lasciare a coloro che verranno dopo una terra sana e pulita
da coltivare”» (John Ronald Reuel Tolkien).

Sì, il nostro compito è quello di testimoniare che è possibile
un cambiamento, figlio della speranza, educando ed
educandoci alla responsabilità, al rispetto, alla reciprocità,
consapevoli dei rischi nascosti e aperti all’esplorazione
di orizzonti alternativi, guardando con serenità e libertà
creativa al futuro.

Lo dobbiamo ai nostri figli, ai nostri
nipoti, alle generazioni future.

Sarà una storia molto lunga, ma abbiamo bisogno di tempo per vivere le nostre emozioni, se perdiamo anche il tempo per cullare la nostra anima non abbiamo più speranza.

«La finanza è come l’acqua: non si vede, non ha odore, e per il più delle persone è impercettibile» è una delle frasi di apertura della serie Diavoli, serie televisiva che racconta l’essenza di un manipolo di psicopatici che ha sequestrato l’economia.

Mentre qualche povero ingenuo ancora si chiede come sia stato possibile tutto ciò, uno dei momenti più significativi della serie è questo …

“Si dice che i mercati hanno un modo infallibile per prevenire il futuro: causarlo.”

Un certo Gordon Gekko, nel leggendario film Wall Street era stato ancora più esplicito…

“Io non creo niente, io posseggo. E noi facciamo le regole, le notizie, le guerre, le carestie, le sommosse, il prezzo di uno spillo: tiriamo fuori conigli dal cilindro mentre altri seduti si domandano come abbiamo fatto. Non sarai tanto ingenuo da credere che viviamo in una democrazia, Vero Buddy?? È il libero mercato e tu ne fai parte.

Pandemie e guerre, ma non solo, sono la sintesi della finanza attuale, che insieme alla politica, sono il modo con il quale i mercati, il denaro, la sete di potere crea e causa il futuro.

Il popolo dorme, appisolato sullo smartphone, sdraiato sui sociale, telecomandati dal grande fratello.

Diversamente capirebbe che in questi anni le banche centrali hanno alzato i tassi per salvare i loro principali azionisti, le banche stesse, banche di affari e banche che vivono di frode, manipolazione, speculazione.

Ma ovviamente i media, queste cose non le raccontano.

La gente comune purtroppo è talvolta ignorante, spesso inconsapevole, fatica a credere che il suo destino oggi è in mano esclusivamente alla finanza, ad un manipolo di pericolosi psicopatici che manipolano politici e media, giornalisti e analisti, economisti.

Lo so che dipingo un quadro fosco ma è la verità, come verità è anche la battaglia quotidiana di milioni di esseri umani che in silenzio lottano per migliorare questo mondo.

Gli”psicopatici aziendali” alla guida delle nostre istituzioni finanziarie sono da biasimare [per la crisi finanziaria]. Clive R. Boddy, della Business  School di Nottingham presso l’università di  Nottingham Trent ci dice che gli psicopatici sono l’1 per cento delle persone che, forse a causa di fattori fisici che hanno a che fare con una anormale connettività cerebrale e la  mancanza di coscienza, hanno poche emozioni e  l’incapacità di avere, sentimenti di simpatia o empatia per gli altri.

Come risultato finale,  sostiene il professore  in un recente numero del Journal of Business Ethics, queste persone sono straordinariamente fredde,  spietate verso gli altri rispetto alla maggior parte e quindi sono una minaccia per le aziende per cui lavorano e per la società”.

Gli psicopatici sfruttano  la natura relativamente caotica della società moderna tra cui il  rapido cambiamento, il rinnovamento costante e un elevato turnover di personale chiave nelle aziende.Tali circostanze consentono loro di ascendere attraverso una combinazione di fascino e carisma , che rende il loro comportamento invisibile e li fa apparire normali sino a sembrare dei leader ideali.

Un ambiente stabile avrebbe invece reso visibili ed identificabili gli psicopatici aziendali, indentificabili  come manager indesiderabili a causa della loro personalità egoista egoista e altri difetti etici”.

(…) Il problema è iniziato quando questi  incantatori, di fatto hanno preso il potere nelle più importanti istituzioni finanziarie… uomini in grado di influenzare il clima morale di tutta  l’organizzazione di esercitare un potere considerevole.

Essi in gran parte hanno  causato la crisi perché la loro risoluta ricerca del proprio auto-arricchimento e della propria auto-esaltazione con l’esclusione di ogni altra considerazione ha portato ad un abbandono del  vecchio concetto di noblesse oblige, uguaglianza, equità, o di qualsiasi nozione  reale della responsabilità sociale delle imprese “.

Non si tratta solo di psicopatici finanziari, molte grandi aziende si affidano a loro, Bruxelles è piena e zeppa di questi personaggi, mercenari e lobbisti, banche centrali, FMI, World Bank, OCSE, multinazionali, banche e via dicendo, ovunque queste metastasi umane stanno divorando il tessuto economico e sociale.

Non sembrano essere coinvolti  dai crolli aziendale che provocano.  Questi psicopatici si presentano con disinvoltura nel caos che accade intorno  a loro, senza preoccuparsi di coloro che hanno perso il lavoro, i risparmi e gli  investimenti, senza alcun rimpianto  per quello che hanno fatto.

Amano allegramente mentire sul loro coinvolgimento negli eventi, sono molto  convincenti nell’ incolpare gli altri per quello che è successo e non hanno dubbi  sul proprio valore.

In America, durante una pandemia non casuale, una pandemia uscita per “sbaglio da un laboratorio”, mentre vi facevano credere alla leggenda dei pippistrelli e altre fesserie, hanno compreso subito che era fondamentale inviare qualche spicciolo direttamente sul conto corrente della classe media.

Unico modo, per tenere a bada la rabbia, la disperazione di molti.

Ci ha provato anche l’amministrazione Biden a nascondere la realtà, inventandosi la piena occupazione, mentre sparivano quasi 2 milioni di posti di lavoro, atterraggi morbidi e crescite e consumi stellari, mentre le famiglie e non solo, sono costrette a pagare interessi iperbolici.

La colpa era della pandemia e delle guerre, si, la migliore scusa per ingenui e ignoranti.

Ve lo ricordate il principio di Peter…

Magnifica caricatura del mondo delle aziende scritto da Laurence Peter e Raymond Hull ben 40 anni fa, quel piccolo capolavoro torna a essere di attualità esplosiva. Il teorema di base, detto appunto il principio di Peter, è questo:

“In una gerarchia, ognuno tende a salire fino a raggiungere il proprio livello di incompetenza”.

Secondo Sutton serve a illustrare l’ascesa al potere della Superclasse che governa il capitalismo mondiale. “Avendo conquistato posizioni nelle quali sono destinati a fallire – sostiene Sutton – cominciano a usare un arsenale di tattiche per dissimulare la loro incompetenza.

Distraggono l’attenzione dai loro errori spostando sistematicamente la colpa su altri.

L’inganno diventa lo strumento per creare l’illusione di un progresso.

Oggi noi siamo sommersi da una marea di imposture, create da quel modo di pensare e di agire”.

Sono felici del disastro economico che sono riusciti a realizzare, con profitti enormi e con  nuovi ruoli di consulenza nei governi su come prevenire tali disastri economici.

Un professore sostiene che …

…  “Avrei dovuto trascorrere qualche tempo all’interno della Borsa . Gli Psicopatici serial killer sono la rovina delle famiglie. Psicopatici aziendali  e politici e religiosi sono la rovina delle economie.

Un banchiere ammette candidamente che …  “In un banca di investimento tra le più  importanti  per la quale ho lavorato, abbiamo usato test psicometrici per reclutare  psicopatici sociali, perché le loro caratteristiche li rendevano adatti a ruoli di alto livello nella corporate finanziaria “.  Ecco, una delle banche di investimento più grandi al mondo  cerca psicopatici come reclute.

Terribile la verità, ma questa è la realtà.

Due guerre, migliaia di piccoli conflitti in giro per il mondo e l’unico problema è l’inflazione?

Tutte le più grandi crisi finanziarie della storia hanno un denominatore comune, il debito e l’enorme disparità nella distribuzione della ricchezza.

Oggi il debito è enorme, fuori controllo e pochi uomini, decine hanno la stessa ricchezza di oltre metà dell’intera popolazione mondiale.

Oggi gli Stati, le Nazioni sono le corporation!

John Perkins ha scritto una bibbia sul potere delle corporation, sui sicari dell’economia.

(…) Le grandi corporations non vogliono intromettersi sulla questione di un’Europa unita: sono felici che ci sia una moneta unica, l’euro e la Nato.

Loro amano una moneta unica che contribuisce a rendere povera la classe media, a deflazionare i salari, distruggere il potere di acquisto, perché poi, la classe media deve indebitarsi per vivere e cosa c’è di meglio che uno schiavo del debito, per controllare la massa.

Ma la minaccia di un potenziale conflitto è sempre gradito alle corporations perché possono approfittarsene. Ma sono favorevoli alla Nato perché bilancia il potere della Russia. Quello che le grandi corporations vogliono è che alcuni paesi continuino ad offrire lavoro a basso costo, altri paradisi fiscali, altri un livello irrisorio di regolamentazione sull’ambiente. Dieci anni fa le corporations hanno cominciato a vedere che l’Europa si stava integrando davvero, formulando standard sociali e ambientali.

E questo non lo vogliono: tumulti e crisi economica sono graditi fino a un certo livello, ecco perché fomentano questo in paesi come Grecia, Italia, Spagna e Portogallo: è un modo di “dividing and conquering”.

Gli imperi sempre dividono e conquistano.

Loro amano il caos, vogliono il caos, lo provocano, lo impongono, loro si nutrono del caos.

Qualcuno mi chiede se ho paura, mentre scrivo queste cose, racconto la verità.

No!

E così tendiamo a diventare soggetti passivi, adagiati nell’oblio del nostro tempo, diffondendo consapevolmente o involontariamente la verità artificiale e la raccontiamo a nostra immagine e somiglianza.

Le sirene dell’inevitabilità anestetizzano le coscienze: come nel film Matrix dove un sistema di controllo cerebrale sequestra gli individui e crea l’illusione di vivere in un mondo nel quale non ci si accorge minimamente della propria condizione di schiavitù.

La scelta tra verità e finzione non è facile, implica consapevolezza e un estenuante cammino di crescita umana e culturale; la glaciale pillola blu dell’indifferenza, la pillola dell’ignoranza è facilmente commerciabile nelle masse, col suo messaggio demenziale, frutto dell’ipnosi mediatica.

La dimensione del caminetto nell’immaginario popolare richiama la Famiglia, si quella dimensione che in Italia è completamente dimenticata, nessun governo in Italia ha mai fatto nulla di serio per la Famiglia.

Oggi la Famiglia è un ostacolo, quindi cosa di meglio che diffondere caos o dubbio.

Papà e mamma sono un problema, la stessa identità è un problema, il credo, la fede è un problema.

Un crocefisso o un presepio, oggi sono il problema.

L’unica famiglia che i governi, la politica oggi hanno a cuore sono le banche, i mercati!

Ci raccontano che governi e banche centrali hanno messo a disposizione trilioni per la comunità, per il popolo, chiedono il nostro plauso.

Prima provocano le crisi e poi si presentano come i salvatori della patria.

Un mondo nel quale chi è incompetente sale in cattedra a dare lezioni, ve lo ricordate il principio di Peter?

Un mondo nel quale medici responsabili di pessime diagnosi e fallimentari prevenzioni vengono acclamati per aver inventato cure miracolose.

E’ stato un anno ancora una volta violento, Ucraina, Gaza, Siria e mille altre guerre, concluso con un immenso genocidio.

La risposta di Israele è andata oltre il concetto di legittimità, hanno raso al suolo la dignità di chi nulla centra, ammazzato centinaia di migliaia di bimbi innocenti, alimentato la sete di vendetta delle generazioni future.

Un vero e proprio tiro al piccione.

Il massacro in Ucraina continua, con la benedizione dell’industria delle armi, dopo un biennio di follia pandemica, una goduria per l’industria farmaceutica, un virus praticamente scomparso nel nulla, dopo aver distrutto ogni residuo concetto di libertà e dignità.

Ovunque c’è la finanza, il denaro, il potere, il senso di onnipotenza

Cento anni fa, la stessa storia, la Grande Depressione, rileggetevi questi passaggi di Steinbeck in Furore e poi ditemi se non sono attuali…

Capita che chiunque, dice Steinbeck, forse pochi, non approvino l’operato della banca, eppure la banca non si ferma, non guarda in faccia nessuno.

Per fortuna, alcune realtà oggi sono diverse, qualche eccezione in alcune banche di credito cooperativo, non tutte e in alcune banche etiche.

L’ ALTERNATIVA ETICA!

Tempi difficili direbbe oggi Dickens, tempi pericolosi il Manzoni, tempi che ricordano la storia della Colonna Infame il suo saggio storico, che parlando dell’antica abiezione, ne fa una lezione universale, riportando all’attenzione del lettore le iniquità commesse dai singoli e dalla collettività, ai suoi tempi.

Il Manzoni mostra come le persone possano esser traviate da superstizioni e credenze fallaci.

Crisi, guerre, pandemie, e infine abbiamo bisogno di una come la Lagarde che ci ricordi che questa è una “PERMACRISI”, facendo salire i tassi dei mutui per le famiglie e le imprese, quando invece basterebbe togliere la liquidità in eccesso, la linfa vitale alla speculazione.

Ancora oggi le banche, manipolano i tassi sui mutui, come in passato.

L’euribor dovrebbe crollare e invece scende lentamente.

Ma questo la gente comune non lo può capire, non lo può comprendere.

Sono stato minacciato, perché da anni raccontavo la verità su una grande banca, verità che tutti sapevano. Solo perché il mondo cooperativo ha venduto l’anima con una partnership, con una delle banche più corrotte al mondo.

Per chi ha perso il lavoro, per chi non ha futuro, per le Famiglie, per i giovani e per chi vive nella precarieta’, per chi e’ stato ingannato e sfruttato, per gli emarginati, per gli ultimi, per tutti coloro che hanno perso la speranza in un futuro migliore, oggi più che mai.

Oggi la becera discriminazione ha emarginato milioni di esseri umani e prima o poi qualcuno pagherà per tutto questo.

La finanza ha trasformato il tessuto sociale, la manipolazione della politica monetaria, le banche centrali stanno distruggendo la pace sociale, giorno dopo giorno, trasferendo e ammassando ricchezza, nei caveau dell’avidità.

Soprattutto nei teatri di guerra, nelle carneficine umane che la nostra indifferenza alimenta.

Non dimentichiamoci di chi soffre per qualunque ingiustizia a casa nostra e in ogni angolo della terra.

Inutile nascondercelo la crisi durerà più a lungo di quello che molti di noi sono disponibili a credere, più a lungo di quello che i pifferai magici vi raccontano da tempo, perchè loro lo vogliono, diversamente questa guerra non sarebbe mai iniziata, e sarebbe finita in fretta.

Poi ovviamente, per chi vive in castelli d’oro, con stipendi favolosi e patrimoni immensi, non esiste alcuna crisi, va tutto bene, cieli blu infiniti.

Loro hanno bisogno di crisi, della “shock economy”…

Neoliberismo e shock economy - Sociologicamente.it

«In uno dei suoi saggi più influenti, Friedman formulò la panacea tattica che costituisce il nucleo del capitalismo contemporaneo, e che io definisco “dottrina dello shock”.

Osservava che “soltanto una crisi – reale o percepita – produce vero cambiamento.

Quando quella crisi si verifica, le azioni intraprese dipendono dalleidee che circolano.

Questa, io credo, è la nostra funzione principale: sviluppare alternative alle politiche esistenti, mantenerle in vita e disponibili finché il politicamente impossibile diventa il politicamente inevitabile”.

Alcune persone accumulano cibo in scatola e acqua in previsione di grandi disastri; i friedmaniani accumulano idee per il libero mercato.

E quando la crisi colpisce – ne era convinto il professore dell’università di Chicago – è fondamentale agire in fretta, imporre un mutamento rapido e irreversibile prima che la società tormentata dalla  crisi torni a rifugiarsi nella tirannia dello status quo» ().

Ogni anno la luce in fondo al tunnel, ma nessuno che si incarichi veramente di accenderla questa luce, nessuno che ha il coraggio di ricominciare dall’uomo, dall’umanità.

Sembra non esserci giustizia!

Non so come sono finito in questo mondo che non è il mio, non so come sono finito nel mondo finanziario, so solo che non potevo entrarci senza urlare sin dall’inizio la sua avidità, la metastasi che spesso rappresenta, tranne le isole di finanza etica, finanza responsabile, un mondo che ti distrugge l’anima se non fai attenzione alle cose semplici.

Non riesco a raccontare questo mondo, dimenticandomi della variabile umana, non posso.

Una crisi è anche sinonimo di opportunità, di riflessione, di cambiamento, di rinnovamento per tutti coloro che hanno il coraggio di ricominciare, il cambiamento che noto nelle singole persone, nelle singole comunità, non certo ad alto livello, nelle istituzioni, qualunque esse siano, troppo intente a preservare i loro privilegi, intente a spolverare il proprio ego, a imbottire il proprio portafoglio.

Il cambiamento, lento ma inesorabile, sta venendo dalla gente di tutti i giorni, dai giovani in cui credo ciecamente, la maggior parte di loro sono una risorsa.

Il cambiamento nasce dalla responsabilità individuale, il mio ottimismo e’ riposto nell’alternativa, in un mondo sommerso di progetti e sistemi economici che hanno come stella polare l’uomo.

” Era l’ultimo giorno dell’anno: faceva molto freddo e cominciava a nevicare. Una povera bambina camminava per la strada con la testa e i piedi nudi.

Quando era uscita di casa, aveva ai piedi le pantofole che, però, non aveva potuto tenere per molto tempo, essendo troppo grandi per lei e già troppo usate dalla madre negli anni precedenti.

Le pantofole erano così sformate che la bambina le aveva perse attraversando di corsa una strada: una era caduta in un canaletto di scolo dell’acqua, l’altra era stata portata via da un monello.

La bambina camminava con i piedi lividi dal freddo.

Teneva nel suo vecchio grembiule un gran numero di fiammiferi che non era riuscita a vendere a nessuno perché le strade erano deserte. Per la piccola venditrice era stata una brutta giornata e le sue tasche erano vuote…

Si una piccola e povera bimba, nata dall’immaginazione e dalla fantasia di Hans Christian Andersen, un fanciullo dall’infanzia triste, il papà morto giovane e la mamma alcolizzata, un grande scrittore universale, con i suoi racconti spesso tristi ma ricchi di umanità, di amore, testimonianza di attenzione verso gli ultimi, gli umili, i diseredati con quel carico di speranza che ogni sua favola porta con se.

Finanza e politica, corporatocrazia e elites, la pandemia in questa immensa crisi antropologica, hanno sequestrato le nostre vite, il futuro dei nostri figli, in questo lungo inverno, che ha anestetizzato le coscienze, congelato l’indignazione, un inverno che preannuncia il freddo che verrà.

Guardate fuori dalle Vostre finestre.

Apatia e tolleranza, sono le ultime virtù di una società morente diceva il buon Aristotele e aveva ragione.

Molte responsabilità sono anche nostre, in troppi si sono lasciati cullare da questa immensa illusione!

Teneva nel suo vecchio grembiule, un gran numero di illusioni che era riuscita a vendere, perché le strade erano piene di sogni e di speranze, speranze spesso derise, speranze e sogni di pochi, la disperazione e il pianto di molti.

Per la piccola fiammiferai era stata una pessima giornata, un periodo da dimenticare e le sue tasche ora erano vuote, aveva molta fame, sete di liquidità e il freddo della mancanza di fiducia la assaliva.

Dalle finestre delle case in festa, risplendeva la luce della leva infinita, si udivano le risate dell’azzardo morale , insieme al profumo inebriante dei profitti stellari…lei pensava ad altro.

Guardava il cielo e sognava candidi e soffici fiocchi.
Non osava ritornarsene a casa senza un centesimo, senza una trimestrale degna dei bei tempi, passati a creare ricchezza dal nulla, una ricchezza di carta, favorita dalle asimmetrie informative, dalle frodi e dalle manipolazioni, perché il padre le avrebbe tolto il bonus!

Per riscaldare l’intrinseca insolvenza, il credito congelato, la mancanza di fiducia, per allontanare lo spettro del fallimento, prese un fiammifero dalla scatola che le banche centrali le avevano lasciato.

Il mondo ha scoperto che il denaro è infinito, che basta stamparlo, ma non ha ancora capito che potrebbe essere indirizzato per risolvere tanti problemi, la risoluzione dei quali invece è lasciata all’eroismo di uomini e donne da soli, c’è qualcosa di diabolico in questo sistema, terribilmente diabolico.

Si trovano in un attimo trilioni di dollari, miliardi di miliardi per salvare banche, fare guerre e ogni anno, i governi fanno finta di aver difficoltà a trovare risorse da destinare al bene comune.

La stessa Europa è l’essenza di un’ideologia, di un dogma, devastante, l’austerità, la deflazione salariale.

Stanno tenendo in piedi un progetto, un’unione monetaria che secondo la storia non ha alcuna possibilità di sopravvivere.

Sono fallite, tutte le unioni monetarie, sperimentate nella storia, non una sola è sopravvissuta alla storia.

Ho passato 18 anni ha cercare di condividere la realtà, la verità figlia del tempo pur con i miei limiti e continuerò a farlo con i miei limiti.

All’improvviso una fiamma calda e brillante si sprigionò, un istante, un lungo ed interminabile istante, una nuova piccola illusione.

Avvicinò i suoi piedini al fuoco… ma la fiamma si spense e la stufa scomparve.

La bambina accese un secondo fiammifero: questa volta la luce fu così intensa che poté immaginare nella casa vicina una tavola grande come un fondo di salvataggio.

L’ennesima illusione, ricoperta da una bianca tovaglia piena di euro i nostri, i Vostri, freschi di stampa che tornavano a casa nelle casseforti delle banche tedesche, francesi ed inglesi.

Il MES è ancora con noi, ci hanno provato, volevano imporci di ratificarlo, per salvare le loro banche fallite.

La tovaglia sulla quale era ricamato un Paese meraviglioso, dove tutti chiedevano più Europa e si impegnavano a rispettare il pareggio di bilancio scolpendolo nella Costituzione.

Anche i tedeschi oggi vogliono togliere questa fesseria dalla loro costituzione.

Qui nessuno è responsabile, solo nelle dinamiche economico/finanziarie influenzate da subdole ideologie non ci sono responsabili, tutti liberi a festeggiare nelle loro dimore di lusso, mentre fuori tante piccole fiammiferaie muoiono di freddo, freddo economico, freddo morale, freddo spirituale.

Personaggi come Monti, Letta, Renzi, Gentiloni e Draghi, hanno contribuito a rendere l’Italia più povera.

Draghi per anni, quando era a capo della banca centrale, ha chiesto, imposto, minacciato il nostro Paese di tagliare, ridurre, welfare, pensioni, stipendi.

Ora gira il mondo e l’Europa, pontificando che bisogna smetterla di ridurre salari, smetterla di distruggere la domanda interna, destinare sempre più fondi per la spesa militare, per giocare alla guerra.

Un’ipocrisia senza fine, banchieri celebrati come medici dalla ricetta miracolosa, che hanno inventato cure miracolose, quando in realtà, hanno clamorosamente sbagliato diagnosi e sono stati protagonisti di superficialità e mancanza di prevenzione e vigilanza.

E chi deve controllare,  chi dovrebbe garantire il rispetto delle regole fa finta di nulla è connivente, immerso nel suo conflitto di interesse.

E’ impressionante il cumulo di menzogne nel quale vive il sistema finanziario, frode, manipolazione, inganno, ma per fortuna non tutto è così, ci sono isole di giustizia e di speranza nella società, nelle nostre comunità, nella finanza cooperativa ed etica che Voi dovete sostenere con i Vostri risparmi.

Abbiamo bisogno di gesti semplici, ogni giorno, non facciamo passare il tempo senza illuminare il sorriso delle altre persone…

Cento e oltre miliardi di euro, che dipendono dalle riforme, le solite riforme,  apparvero davanti alla nostra piccola fiammiferaia. La nostra cara bambina ingenuamente sognava, più sanità, più ricerca, più istruzione, più Famiglia, meno tasse per tutti…che ne sapeva lei della politica, dei vincoli, delle regole…

Hanno fatto finta di aiutare il popolo greco con miliardi di euro, che in realtà sono finiti nelle tasche delle banche tedesche e francesi, inglesi.

L’inflazione è stata un’altra colossale truffa, supportata da pandemia e guerre, per fregare ancora una volta la classe media, ma è finita miseramente nel fuoco del debito, distrutta dal trend secolare della deflazione da debiti.

In questi anni e mesi, abbiamo ascoltato i menestrelli dell’inflazione da domanda, si quella di mia nonna, che si domanda come sia possibile una simile ignoranza e idiozia.

Miliardi gettati via in guerre inutile, costi immensi per le nostre imprese, le nostre Famiglie, ogni anno a lottare per un bilancio finale, come sempre infarcito di inutili regali, inutili illusioni.

Un “MarioDraghi , la Cristina, un Jay Powell” arrosto annegati in un LiTRO di quantitative easing, quello buono, le strizzarono l’occhio e subito si diressero verso di lei, vedrai faremo qualunque cosa per salvarti, qualunque cosa e credimi sarà abbastanza…o forse no, chissà, affari tuoi!

La bambina le tese le mani… ma la visione scomparve quando il piccolo fiammifero, si spense spazzato via dal freddo vento dell’est, intriso di dumping sociale, deflazione salariale, voragini con le banche intorno e un Paese che per primo aveva dato il buon esempio non rispettando i parametri, le regole, la parola data.

Giunse così la notte, la stessa notte che avvolge le istituzioni europee, lunghe notti di finti accordi, summit dove ogni Paese pensa solo a se stesso.

“Ancora uno!” disse la bambina. Crac! Appena acceso, s’immaginò di essere vicina all’albero di Natale della ripresa, si quella della crescita infinita, abbagliata dalla visione di mille luci in fondo al tunnel!

Mille candeline brillavano sui suoi rami, illuminando giocattoli meravigliosi. Volle afferrarli, il fiammifero si spense, le fiammelle sembrarono salire in cielo, ma in realtà erano stelle.

Una di loro cadde, tracciando una lunga scia nella notte, la fine di un’illusione, la rinascita della Consapevolezza, il sogno di un nuovo sistema economico più “umano”, sostenibile, dove non conta solo la competizione ma soprattutto la cooperazione.

Ma proseguiamo con questa magica e allo stesso tempo tragica fiaba…

La bambina pensò allora alla nonna, che amava tanto, ma che era morta.

La vecchia nonna le aveva detto spesso: Quando cade una stella, c’ è un’anima che sale in cielo”.

La bambina prese un’altro fiammifero e lo strofinò sul muro: nella luce le sembrò di vedere la nonna con un lungo grembiule sulla gonna e uno scialle frangiato sulle spalle. Le sorrise con dolcezza.

– Nonna! – gridò la bambina tendendole le braccia, – portami con te! So che quando il fiammifero si spegnerà anche tu sparirai come la stufa di rame, l’oca arrostita e il bell’albero di Natale.

La bambina allora accese rapidamente i fiammiferi di un’altra scatoletta, uno dopo l’altro, perché voleva continuare a vedere la nonna.

I fiammiferi diffusero una luce più intensa di quella del giorno:
“Vieni!” disse la nonna, prendendo la bambina fra le braccia
e volarono via insieme nel gran bagliore.

Erano così leggere che arrivarono velocemente in Paradiso; là dove non fa freddo e non si soffre la fame! Al mattino del primo giorno dell’anno nuovo, i primi passanti scoprirono il corpicino senza vita della bambina.

Pensarono che la piccola avesse voluto riscaldarsi con la debole fiamma dei fiammiferi le cui scatole erano per terra. Non potevano sapere che la nonna era venuta a cercarla per portarla in cielo con lei.

Nessuno di loro era degno di conoscere un simile segreto! … ma nessuno poteva sapere le belle cose che lei aveva visto, né in quale chiarore era entrata con la sua vecchia nonna, nella gioia dell’Anno Nuovo!

Non ho idea di quante scatole di fiammiferi dispongono i menestrelli di questo sistema, quello in cui credo sono i vostri valori e i vostri sogni , di uomini e donne di ogni giorno, che vivete semplicemente la vita rispettando il prossimo, che della verità e onestà ne fate un vessillo.

Una delle nostre luci lassù, la nostra Valentina ci ricorderebbe che …

“Il piu’ grande bisogno del mondo e’ il bisogno di uomini; di uomini che NON SI POSSONO COMPRARE NE’ VENDERE; di uomini che sono fedeli ed onesti fin nell’intimo della loro anima; di uomini che non hanno paura di chiamare il male con il suo vero nome; di uomini la cui coscienza e’ fedele al dovere come l’ago magnetico lo e’ al polo; di uomini che staranno per la Giustizia anche se dovessero crollare i cieli”

Quello che è certo è che li stanno accendendo rapidamente, uno dopo l’altro, cercando di diffondere una luce sempre più intensa, una finta sensazione di benessere.

Segui i soldi e troverai la mafia diceva il nostro Falcone, segui i soldi e troverai tutto il marcio che c’è intorno ovunque.

Siamo schiavi di questo sistema, come tante pecore ci hanno messi nel recinto con una pandemia ieri con qualche guerra oggi, ma ci sono anche le pecore nere.

Abbiamo bisogno della luce dei nostri valori, delle nostre tradizioni, una luce capace di illuminare i nostri sogni, le nostre emozioni.

Commuove questa favola, una commozione, pulita, profonda che non deve far paura, da condividere, con figli e nipoti, senza alcuna vergogna, come le lacrime della nostra vita.
Non dimentichiamo mai quella piccola bimba, la piccola fiammiferaia, li fuori da sola nel freddo glaciale dell’indifferenza, ad un passo dalle nostre case, calde e riscaldate, testimonianza della disperazione, degli ultimi, dei diseredati, degli affamati oggi spesso Vostri parenti e amici.

In fondo siamo fortunati! Non dovremmo mai dimenticare il bimbo che è in Noi, la sua genuinità, la sua spontaneità, perché ogni anno ritorna ad annunciare la Luce, la Speranza, l’Alba di una nuova avventura.

Buon Natale, nonostante questa Europa, l’Europa dei mercanti e degli speculatori, l’Europa dei capitali prima dell’essere umano, della comunità, che non conosce il bene comune,  che vuole distruggere le nostre radici, le nostre fondamenta.

Un abbraccio, Buon Natale e Buon Anno a Voi e alle Vostre famiglie. Andrea.

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